tag:blogger.com,1999:blog-4675928836349829506.post3862613133801168312..comments2024-03-20T14:02:36.689+01:00Comments on La Compagnia degli Erranti: Riscrivere la nostra vitaSharatan ain al Ramihttp://www.blogger.com/profile/00602151759331893270noreply@blogger.comBlogger5125tag:blogger.com,1999:blog-4675928836349829506.post-970989694523179622010-11-29T20:29:05.197+01:002010-11-29T20:29:05.197+01:00@Salvo, sei sempre il benvenuto da me. Grazie per ...@Salvo, sei sempre il benvenuto da me. Grazie per tutte le cose belle che mi dici.<br /><br />@Kia, io credo che il dolore non dovrebbe mai essere il nostro maestro di vita, però avviene. La nostra risorsa è trovare un senso alla sofferenza, saperne vedere l'aspetto evolutivo, ma dobbiamo superare sempre il dolore. <br /><br />Dopo averlo fatto ci sentiamo orgogliosi di aver superato tanto, per esserne usciti arricchiti.<br /><br />Vi è un rischio, che è anche la prova del nove con la nostra forza di vivere, cioè saper soffrire ma saper restare umani. Molti non sanno risolvere il loro dolore e diventano cattivi e pieni di rabbia nei riguardi del mondo. <br /><br />Ecco dove va fatta attenzione, dove il dolore può divenire un fattore irrisolto della nostra vita, e un fattore di rischio.<br /><br />Io credo che l'uomo sviluppa meglio con tanto amore, direi con l'amore a bizzeffe. Neppure gli animali crescono bene a colpi di bastone.<br /><br />Vi abbraccio con affetto<br />SharatanSharatan ain al Ramihttps://www.blogger.com/profile/00602151759331893270noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4675928836349829506.post-37061833350629692922010-11-28T11:27:08.131+01:002010-11-28T11:27:08.131+01:00c'è una frase che ho messo nel mio blog, di un...c'è una frase che ho messo nel mio blog, di un filosofo che amo,"Una volta che si è trovato se stessi, bisogna essere in grado, di tanto in tanto, di perdersi... e poi di ritrovarsi" che un po' racchiude quello che tu scrivi magnificamente.<br />La vita ci mette continuamente alla prova ed è soprattutto nei momenti difficili che ci rendiamo conto della nostra forza, quando sappiamo guardare in faccia il dolore e da esso ne sappiamo trarre energia!kiahttps://www.blogger.com/profile/16812061791729337499noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4675928836349829506.post-4982629929542381922010-11-28T10:51:31.301+01:002010-11-28T10:51:31.301+01:00E vero Sharatan, Quei paesaggi della nostra esiste...E vero Sharatan, Quei paesaggi della nostra esistenza, vengono colti anche dagli altri, e dagli altri riusciamo ad arrichire il nostro essere, e tu sei una degli altri che dà molta ricchezza.<br />Fa piacere anche a me di averti conosciuta, mi riservo di mandarti altre mie riflessioni.<br />Ricambio il tuo abraccio<br />Salvosalvohttps://www.blogger.com/profile/16875542468435666001noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4675928836349829506.post-36395887483072508052010-11-28T10:09:45.123+01:002010-11-28T10:09:45.123+01:00Nessuno dei colori e delle emozioni che abbiamo tr...Nessuno dei colori e delle emozioni che abbiamo tracciato su quelle tele è rimasto solo in noi.<br /><br />Restano in noi, ma restano anche in coloro che hanno ammirato il paesaggio meraviglioso e ricco che si creava in noi. <br /><br />Sono contenta che ci siamo conosciuti, Salvo. Sono felice che arricchisci il mio blog con i tuoi pensieri.<br /><br />Ti mando un abbraccio <br />SharatanSharatan ain al Ramihttps://www.blogger.com/profile/00602151759331893270noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4675928836349829506.post-134854332705469812010-11-27T10:54:33.652+01:002010-11-27T10:54:33.652+01:00I COLORI DELLE EMOZIONI
Immaginiamo che quando ve...I COLORI DELLE EMOZIONI<br /><br />Immaginiamo che quando veniamo al mondo, nel nostro profondo abbiamo dieci tele che valgono per ognuno dieci anni, quindi abbiamo davanti a noi cento anni.<br />Nei primi dieci anni consumiamo la prima tela con le nostre emozioni: colori tenui, delicati, con sfumature di rosa e celestino, con trasparenze che fanno risaltare il bianco della tela, il paesaggio che raffiguriamo è l’infinito in quanto misterioso e tutto da scoprire.<br />Nella seconda tela che va dagli undici ai venti anni, il colore dominante è il giallo che mischiato con una punta di rosso crea un’atmosfera radiosa e piena di aspettative, l’adolescenza psicologicamente turbata dal volere essere e dal volersi annullare per traguardi ancora non praticabili, un dipinto con colori tormentati e rimescolati alla ricerca dell’essenza della vita.<br />Dai ventuno ai trenta anni, il colore rosso che rappresenta le passioni, la frenesia di vivere che tenta di raccogliere tutti i frutti che la terra offre, ma l’umanità in cui si è immersi è contraddittoria, a volte crudele, senza speranza? Sulla tela si rappresentano alberi con tronchi contorti, spasimanti, con rami che si proiettano verso il cielo, le radici anch’esse contorte, fuori escono e penetrano in profondità nella terra alla ricerca dell’acqua per dissetare la propria anima.<br />Nella quarta tela i colori si sfumano, pur essendoci ancora il rosso che si mescola al giallo, l’azzurro e un pizzico di verde che in parte smorza le forti tonalità, si raggiunge una quiete che è dovuta a una parziale maturità. Dalla nostra terra seminata, nascono i primi germogli di altre vite, che danno forti emozioni e gioia al nostro essere..<br />Dai cinquantuno ai sessanta anni, il colore prevalente è il blu che mischiato col rosso e il bianco, da una tonalità di viola piacevole, il paesaggio è un mare calmo che si distende sulla riva accarezzandola spumeggiando con rivoli bianchi. All’orizzonte il sole ancora alto produce un calore tiepido che penetra nel nostro essere,<br />dandoci un senso di pace.<br />Prima di iniziare la sesta tela, guardiamo le tele precedenti, tutte le emozioni passate, i ricordi ci riempiono l’anima di nostalgia, sulla bianca tela rappresentiamo un paesaggio con colori appannati , con spazzi di luce abbaglianti che annebbiano il nostro futuro, che se volessimo potrebbe ancora essere radioso.<br />Siamo alla settima tela, i colori rimasti sono ben pochi, cerchiamo di stenderli con avarizia per riprodurre scene serene, di pace e di meraviglia per essere arrivati a questa età. Guardiamo nell’archivio della nostra coscienza, analizziamo tutte le tele precedenti e vediamo tutte le nostre emozioni vissute. In questa tela ancora, ci possono essere forti emozioni che però vengono assopite dalla nostra coscienza di essere arrivati ad uno stadio di riflessione.<br />In tutte le tele precedenti abbiamo espresso il nostro essere interiore, ma in tutte ci sono state delle interferenze esterne che ci hanno procurato sofferenze e dolori: lutti, separazioni, tradimenti ecc… ma le precedenti tele da noi tutti dipinte, sono in noi, nel nostro profondo e nessuno potrà cancellarle. Le emozioni in esse contenute sono pura energia, energia che a dato calore e speranze alla nostra vita.<br />Fra queste dieci tele, c’è chi ne avanzerà qualcuna in bianco, ma resteranno tali per sempre? Credo di no: le emozioni provate nella nostra vita sono pura energia che uscirà dai nostri corpi ormai inutili, per riempire quelle tele bianche di colori emozionali a noi sconosciuti e paesaggi con scenari non immaginabili, dove si realizzeranno dipinti pieni di tutte le nostre emozioni che vivranno per l’eternità.<br /><br />Salvosalvohttps://www.blogger.com/profile/16875542468435666001noreply@blogger.com