“In ultima analisi, noi valiamo qualcosa
solo in virtù dell’essenza che incarniamo e,
se non lo facciamo, la vita è sprecata”
(Carl Gustav Jung)
solo in virtù dell’essenza che incarniamo e,
se non lo facciamo, la vita è sprecata”
(Carl Gustav Jung)
Osho scriveva che, nei tempi odierni sta nascendo un uomo nuovo, anche se all’orizzonte non lo vediamo con chiarezza, anche se la luce dell’alba è ancora scarsa, e la luce è talmente incerta ed offuscata da non farne scorgere chiaramente i contorni. Effettivamente, dai tempi della scimmia antropoide l’uomo non è evoluto più, dai tempi in cui l’uomo subì il mutamento che lo vide acquisire la facoltà della mente e i rudimenti del pensiero, perciò dai tempi in egli diventò un uomo psicologico l’uomo è restato immobile nel suo sviluppo.
Nell’alba che sta nascendo nei nostri tempi moderni ci sarà un ulteriore mutamento, infatti nell’uomo verrà infusa l’anima, perché l’uomo da essere psicologico deve divenire un essere spirituale. Quest’uomo nuovo che ora giunge era già arrivato in frammenti di luce che sono passati nelle epoche precedenti come la primavera è anticipata da fiori isolati, infatti questi fiori son passati sulla terra sotto le spoglie di Zarathustra, di Krishna, di Lao Tzu, di Buddha e di Gesù, dice Osho.
L'uomo nuovo che verrà sorge con una diversa consapevolezza, infatti ognuno di noi deve far nascere il suo fiore interiore dai suoi propri orientamenti e dalle sue caratteristiche personali, perchè questa consapevolezza è dormiente in noi. Nulla può nascere dal nulla, infatti tutti siamo stati generati all’interno di un utero, perciò in un grembo e noi dobbiamo divenire quel grembo in cui viene incubato l'uomo, e in cui viene fatta crescere questa consapevolezza, infatti siamo noi che ci rigeneriamo e diventiamo l’uomo nuovo che esce alla luce.
Il vecchio uomo può essere spezzato solo quando il nuovo sorge e questo modo di pensare non potrà essere più ostacolato, poiché da lui dipende non solo il benessere del singolo, ma anche il benessere di tutto il pianeta: è solo dal mutamento individuale che può essere ottenuto un vero cambiamento collettivo. Adesso è il momento in cui abbiamo tutti gli strumenti, dice Osho, per comprendere che il concetto di uomo che sfrutta e che accumula, e che è disponibile a distruggere tutto, piuttosto che permettere l’avanzamento del futuro è equivalente a perseguire la morte.
E’ importante capire che è necessario difendere quest’uomo nuovo nascente, poiché l’uomo vecchio è assai determinato a difendere con tutti i mezzi le sue prospettive: oggi è il momento giusto per fare un salto di qualità. Il fatto è che l’uomo vecchio viveva con lo sguardo rivolto l’altro mondo e pensava costantemente a come ottenere un paradiso lontano, perciò agiva più per la vita dopo la morte piuttosto che per ciò che esiste nel vivere, in quanto non agiva in favore della vita.
La mente dell’uomo nuovo è molto attenta alla vita che viviamo infatti, nel prendersi cura della nostra vita noi viviamo bene e anche il nostro morire verrà di conseguenza. Nel vivere bene non si pensa alla morte, essa non ci può mai spaventare, e non è necessario essere la preda costante della paura e del timore divino. L’uomo passato adorava Dio solo per timore, perciò doveva sempre scegliere tra questo e quel mondo, e rinnegava la vita pensando troppo a “quello” senza curarsi di “questo” mondo, infatti se li faceva sfuggire e non si godeva nessuno dei due.
L’uomo nuovo comprende che il domani è nel presente e nel vivere odierno, perché è solo il suicida che vuole fuggire all’oggi rinnegando il presente e la persistenza del tempo. L’uomo vecchio desidera ciò che ha perso in passato, e desidera solo ciò che può avere nel futuro che non può vivere perdendo ogni gioia presente e la bellezza del mondo. Una mentalità che guarda l'inesistente non vede la bellezza del mondo. Colui che non conosce la beatitudine e la benedizione costituite da ogni attimo, non riesce neppure a vivere con la piena intensità dei suoi sensi e dei suoi sentimenti.
Ogni momento della vita va vissuto con spontaneità per essere in sintonia con tutto ciò che esiste in quanto nulla è sbagliato nel mondo, e tutto l’errore è nella mentalità con cui guardiamo il mondo. L’uomo nuovo non ha preconcezioni rispetto al modo di vivere la vita perché esso non si costruisce delle idee a priori ma osserva la realtà, in quanto la vita va guardata così come si presenta. Ogni idea può essere un filtro e un impedimento per conoscere la verità, perciò la realtà non va distorta per accomodarla ai nostri preconcetti se vogliamo essere obiettivi.
L’uomo nuovo non può coltivare idee precostituite perché vuole vedere, vuole osservare, vuole vivere con semplicità e spontaneità le sue esperienze. L’uomo precedente voleva degli idoli poiché viveva in funzione della sua paura, mentre il nuovo saprà vivere in funzione dell’amore. Se fondiamo la vita sulla paura, ricorda Osho, vivremo sempre in funzione della morte e, in preda a tale timore ricercheremo delle situazioni in cui tale paura è accentuata, così che la vita del pauroso assomiglia a un morire perenne.
Anche l’amore ricerca situazioni simili, infatti se amiamo troviamo situazioni in cui possiamo sperimentare l’amore, e la nuova consapevolezza ha il sapore dell’amore, perché la vecchia epoca aveva paura e nella sua storia non ha fatto altro che combattere per arginare ogni tipo di paura e contro ogni tipo di nemico. Dalla storia umana sappiamo la follia della guerra, perciò dall’uomo rinnovato avremo la pace e l’amore della vita, infatti tale uomo non vorrà le nazioni perché avrà un’anima universale, e non farà la guerra per le glorie politiche perché egli è intelligente, ed i primi sintomi di tale intelligenza sono prossimi all’orizzonte.
Per coloro che conoscono le follie del vecchio, e che credono nel nuovo che giunge nel mondo, per coloro che sanno che non tutti sono sempre disposti ad obbedire ciecamente perché vi è anche chi sa meditare per capire cosa sono le ideologie, perciò codesti sanno che è opportuno obbedire solo quando è giusto dire “si” e che possiamo negarci quando il mondo aspetta un consenso ingiusto. Nell’uomo che sorge non ha senso difendere delle ragioni perché il nuovo modo di pensare non si deve basare sulle rigide ideologie: in esso esiste una responsabilità spontanea che non può essere forzata esternamente, in quanto l’uomo nuovo vive sempre libero.
L’uomo vecchio è sempre schiavo perché la libertà non fa parte della sua essenza profonda, egli è un uomo serio che non ama il riso e il gioco, mentre quello nuovo è un homo ludens che sa giocare perché è gioioso, infatti egli sa godere tutte le gioie del vivere facendo tacere ogni senso di “dovere” e “sacrificio” perché fare vittime non è giusto per nessuna ragione al mondo. Non può esservi alcuna vittima da immolare su alcun tipo di altare, perché non è giusto che la vita umana vada sfruttata, infatti l’uomo nuovo vive in funzione dell'amore per la vita.
In un mondo consapevole non vi è alcun tipo di impegno se non quello di vivere felice e di godere dei doni che Dio ha dato all’uomo, perciò si deve celebrare la bellezza e la gioia che è nel vivere. Fino ad oggi l’uomo ha vissuto nel mondo con ben poca gioia e senza allegria, ha vissuto faticando e sentendosi sfruttato, perciò ha lavorato per dovere e continua a lavorare per produrre, e così avanza finché muore. Un processo vitale infelice dura da molto tempo ma, seppure l’uomo debba lavorare per vivere dice Osho, questo orientamento non deve divenire ossessivo, perché lo sfruttamento e l’accumulo ottuso non sono un modo autentico e sano di vivere.
L’uomo futuro è felice di sentirsi nessuno e, nella nuova generazione tale sensibilità sarà presente nella consapevolezza che non si può credere solo sul denaro perché ne siamo dominati, e non siamo padroni dei nostri possessi. L’uomo vive in modo inconscio tutto ciò che è in suo possesso perciò tende a pensarlo come uno mezzo, ma lui viene usato da tutto ciò che si illude di poter controllare facilmente: l’uomo nuovo saprà usare il denaro, le cose e le tecnologie restando il padrone del suo mondo.
I nuovi comportamenti saranno sciolti, fluidi e morbidi perché l'essere umano non è duro come pietra o ferro, ed è solo nella mente troppo ortodossa che la possibilità di cambiare e la flessibilità mentale sono pensate come tendenze eretiche. Nella nuova coerenza va inserito il concetto che la persona deve mantenersi elastica, poiché nella vita tutto scorre e resta immobile solo il corpo morto. Nella mentalità nuova, che è molto fluida vi è la possibilità di rispondere morbidamente alle situazioni che possono cambiare velocemente, perciò dare la risposta nuova e originale è più adeguato al momento presente.
Molti credono che la coerenza sia restare immobili come roccia sulle proprie opinioni e sulle idee, perciò diventano come piante che non crescono, infatti anche l’uomo deve avere una crescita continua ed evolvere perché l’uomo è un progetto che si perfeziona nel suo divenire. Vi è chi vive e invecchia senza avere la crescita in maturità e in saggezza, infatti crescono solo “coloro che fluiscono con la vita” dice Osho. Nella vita non si può restare immobili sulle idee che vengono ereditate, perché erano idee giuste al tempo, ma poi il mondo è cambiato e l'uomo va rinnovato da consapevolezze che lo facciano creativo, affinchè in “ogni momento troverà la sua filosofia.”
Se ossequiamo in modo troppo rigido il passato diventiamo degli uomini che coltivano la morte, in quanto viene richiesta una obbedienza cieca e assoluta, ma l'uomo che possiede un suo carattere definito non vuole essere vincolato, perché ogni vincolo costruisce una corazza che, da involucro difensivo, diventa l’armatura che costringe fino a soffocarci. La nuova mentalità non può essere puritana, non può essere schiavizzata e non può vivere delle doppie vite in cui coltiva l’ipocrisia, ma vive una vita integra e vera in cui vi è un medesimo aspetto all’interno e all’esterno.
L'uomo nevrotico vive sdoppiato tra la vita che desidera e quella che si costringe a vivere, perciò entra conflitto poichè si reprime e usa una maschera per coprire le sue fattezze, infatti non conosce il suo volto. Nella persona sana vi è integrità poiché tutte le sue pari sono identiche, infatti se egli ama lo fa intensamente, e se si arrabbia esprime la rabbia con passione, infatti nell’uomo autentico tutto è passione e calore nell'espressione dei suoi sentimenti. L’uomo che è vero possiede una natura terrena e carnale perché ama questa terra, infatti la nostra vita fisica è un dono che va celebrato, infatti nel corpo possiamo avere il Nirvana e sulla terra ipossiamo vivere come in Paradiso.
Un uomo che può ospitare un Buddha, dice Osho, può divenire un poeta e un artista che celebra tutti i misteri della vita, perché l’uomo è capace di amare e di vivere, egli sa essere sempre più quando entra in contatto profondo con la realtà, infatti egli sa entrare in sintonia con il suo essere e sa essere in armonia totale con il mondo. Più siamo in sintonia con l’esistenza e più siamo vicini a Dio, infatti nell’armonia totale noi diventiamo vulnerabili e ricettivi all’esistenza e non ci difendiamo dalla vita, ed è proprio in quell'istante che “l’esistenza ti penetra, e che Dio raggiunge il tuo cuore” dice Osho.
Buona erranza
Sharatan
Nell’alba che sta nascendo nei nostri tempi moderni ci sarà un ulteriore mutamento, infatti nell’uomo verrà infusa l’anima, perché l’uomo da essere psicologico deve divenire un essere spirituale. Quest’uomo nuovo che ora giunge era già arrivato in frammenti di luce che sono passati nelle epoche precedenti come la primavera è anticipata da fiori isolati, infatti questi fiori son passati sulla terra sotto le spoglie di Zarathustra, di Krishna, di Lao Tzu, di Buddha e di Gesù, dice Osho.
L'uomo nuovo che verrà sorge con una diversa consapevolezza, infatti ognuno di noi deve far nascere il suo fiore interiore dai suoi propri orientamenti e dalle sue caratteristiche personali, perchè questa consapevolezza è dormiente in noi. Nulla può nascere dal nulla, infatti tutti siamo stati generati all’interno di un utero, perciò in un grembo e noi dobbiamo divenire quel grembo in cui viene incubato l'uomo, e in cui viene fatta crescere questa consapevolezza, infatti siamo noi che ci rigeneriamo e diventiamo l’uomo nuovo che esce alla luce.
Il vecchio uomo può essere spezzato solo quando il nuovo sorge e questo modo di pensare non potrà essere più ostacolato, poiché da lui dipende non solo il benessere del singolo, ma anche il benessere di tutto il pianeta: è solo dal mutamento individuale che può essere ottenuto un vero cambiamento collettivo. Adesso è il momento in cui abbiamo tutti gli strumenti, dice Osho, per comprendere che il concetto di uomo che sfrutta e che accumula, e che è disponibile a distruggere tutto, piuttosto che permettere l’avanzamento del futuro è equivalente a perseguire la morte.
E’ importante capire che è necessario difendere quest’uomo nuovo nascente, poiché l’uomo vecchio è assai determinato a difendere con tutti i mezzi le sue prospettive: oggi è il momento giusto per fare un salto di qualità. Il fatto è che l’uomo vecchio viveva con lo sguardo rivolto l’altro mondo e pensava costantemente a come ottenere un paradiso lontano, perciò agiva più per la vita dopo la morte piuttosto che per ciò che esiste nel vivere, in quanto non agiva in favore della vita.
La mente dell’uomo nuovo è molto attenta alla vita che viviamo infatti, nel prendersi cura della nostra vita noi viviamo bene e anche il nostro morire verrà di conseguenza. Nel vivere bene non si pensa alla morte, essa non ci può mai spaventare, e non è necessario essere la preda costante della paura e del timore divino. L’uomo passato adorava Dio solo per timore, perciò doveva sempre scegliere tra questo e quel mondo, e rinnegava la vita pensando troppo a “quello” senza curarsi di “questo” mondo, infatti se li faceva sfuggire e non si godeva nessuno dei due.
L’uomo nuovo comprende che il domani è nel presente e nel vivere odierno, perché è solo il suicida che vuole fuggire all’oggi rinnegando il presente e la persistenza del tempo. L’uomo vecchio desidera ciò che ha perso in passato, e desidera solo ciò che può avere nel futuro che non può vivere perdendo ogni gioia presente e la bellezza del mondo. Una mentalità che guarda l'inesistente non vede la bellezza del mondo. Colui che non conosce la beatitudine e la benedizione costituite da ogni attimo, non riesce neppure a vivere con la piena intensità dei suoi sensi e dei suoi sentimenti.
Ogni momento della vita va vissuto con spontaneità per essere in sintonia con tutto ciò che esiste in quanto nulla è sbagliato nel mondo, e tutto l’errore è nella mentalità con cui guardiamo il mondo. L’uomo nuovo non ha preconcezioni rispetto al modo di vivere la vita perché esso non si costruisce delle idee a priori ma osserva la realtà, in quanto la vita va guardata così come si presenta. Ogni idea può essere un filtro e un impedimento per conoscere la verità, perciò la realtà non va distorta per accomodarla ai nostri preconcetti se vogliamo essere obiettivi.
L’uomo nuovo non può coltivare idee precostituite perché vuole vedere, vuole osservare, vuole vivere con semplicità e spontaneità le sue esperienze. L’uomo precedente voleva degli idoli poiché viveva in funzione della sua paura, mentre il nuovo saprà vivere in funzione dell’amore. Se fondiamo la vita sulla paura, ricorda Osho, vivremo sempre in funzione della morte e, in preda a tale timore ricercheremo delle situazioni in cui tale paura è accentuata, così che la vita del pauroso assomiglia a un morire perenne.
Anche l’amore ricerca situazioni simili, infatti se amiamo troviamo situazioni in cui possiamo sperimentare l’amore, e la nuova consapevolezza ha il sapore dell’amore, perché la vecchia epoca aveva paura e nella sua storia non ha fatto altro che combattere per arginare ogni tipo di paura e contro ogni tipo di nemico. Dalla storia umana sappiamo la follia della guerra, perciò dall’uomo rinnovato avremo la pace e l’amore della vita, infatti tale uomo non vorrà le nazioni perché avrà un’anima universale, e non farà la guerra per le glorie politiche perché egli è intelligente, ed i primi sintomi di tale intelligenza sono prossimi all’orizzonte.
Per coloro che conoscono le follie del vecchio, e che credono nel nuovo che giunge nel mondo, per coloro che sanno che non tutti sono sempre disposti ad obbedire ciecamente perché vi è anche chi sa meditare per capire cosa sono le ideologie, perciò codesti sanno che è opportuno obbedire solo quando è giusto dire “si” e che possiamo negarci quando il mondo aspetta un consenso ingiusto. Nell’uomo che sorge non ha senso difendere delle ragioni perché il nuovo modo di pensare non si deve basare sulle rigide ideologie: in esso esiste una responsabilità spontanea che non può essere forzata esternamente, in quanto l’uomo nuovo vive sempre libero.
L’uomo vecchio è sempre schiavo perché la libertà non fa parte della sua essenza profonda, egli è un uomo serio che non ama il riso e il gioco, mentre quello nuovo è un homo ludens che sa giocare perché è gioioso, infatti egli sa godere tutte le gioie del vivere facendo tacere ogni senso di “dovere” e “sacrificio” perché fare vittime non è giusto per nessuna ragione al mondo. Non può esservi alcuna vittima da immolare su alcun tipo di altare, perché non è giusto che la vita umana vada sfruttata, infatti l’uomo nuovo vive in funzione dell'amore per la vita.
In un mondo consapevole non vi è alcun tipo di impegno se non quello di vivere felice e di godere dei doni che Dio ha dato all’uomo, perciò si deve celebrare la bellezza e la gioia che è nel vivere. Fino ad oggi l’uomo ha vissuto nel mondo con ben poca gioia e senza allegria, ha vissuto faticando e sentendosi sfruttato, perciò ha lavorato per dovere e continua a lavorare per produrre, e così avanza finché muore. Un processo vitale infelice dura da molto tempo ma, seppure l’uomo debba lavorare per vivere dice Osho, questo orientamento non deve divenire ossessivo, perché lo sfruttamento e l’accumulo ottuso non sono un modo autentico e sano di vivere.
L’uomo futuro è felice di sentirsi nessuno e, nella nuova generazione tale sensibilità sarà presente nella consapevolezza che non si può credere solo sul denaro perché ne siamo dominati, e non siamo padroni dei nostri possessi. L’uomo vive in modo inconscio tutto ciò che è in suo possesso perciò tende a pensarlo come uno mezzo, ma lui viene usato da tutto ciò che si illude di poter controllare facilmente: l’uomo nuovo saprà usare il denaro, le cose e le tecnologie restando il padrone del suo mondo.
I nuovi comportamenti saranno sciolti, fluidi e morbidi perché l'essere umano non è duro come pietra o ferro, ed è solo nella mente troppo ortodossa che la possibilità di cambiare e la flessibilità mentale sono pensate come tendenze eretiche. Nella nuova coerenza va inserito il concetto che la persona deve mantenersi elastica, poiché nella vita tutto scorre e resta immobile solo il corpo morto. Nella mentalità nuova, che è molto fluida vi è la possibilità di rispondere morbidamente alle situazioni che possono cambiare velocemente, perciò dare la risposta nuova e originale è più adeguato al momento presente.
Molti credono che la coerenza sia restare immobili come roccia sulle proprie opinioni e sulle idee, perciò diventano come piante che non crescono, infatti anche l’uomo deve avere una crescita continua ed evolvere perché l’uomo è un progetto che si perfeziona nel suo divenire. Vi è chi vive e invecchia senza avere la crescita in maturità e in saggezza, infatti crescono solo “coloro che fluiscono con la vita” dice Osho. Nella vita non si può restare immobili sulle idee che vengono ereditate, perché erano idee giuste al tempo, ma poi il mondo è cambiato e l'uomo va rinnovato da consapevolezze che lo facciano creativo, affinchè in “ogni momento troverà la sua filosofia.”
Se ossequiamo in modo troppo rigido il passato diventiamo degli uomini che coltivano la morte, in quanto viene richiesta una obbedienza cieca e assoluta, ma l'uomo che possiede un suo carattere definito non vuole essere vincolato, perché ogni vincolo costruisce una corazza che, da involucro difensivo, diventa l’armatura che costringe fino a soffocarci. La nuova mentalità non può essere puritana, non può essere schiavizzata e non può vivere delle doppie vite in cui coltiva l’ipocrisia, ma vive una vita integra e vera in cui vi è un medesimo aspetto all’interno e all’esterno.
L'uomo nevrotico vive sdoppiato tra la vita che desidera e quella che si costringe a vivere, perciò entra conflitto poichè si reprime e usa una maschera per coprire le sue fattezze, infatti non conosce il suo volto. Nella persona sana vi è integrità poiché tutte le sue pari sono identiche, infatti se egli ama lo fa intensamente, e se si arrabbia esprime la rabbia con passione, infatti nell’uomo autentico tutto è passione e calore nell'espressione dei suoi sentimenti. L’uomo che è vero possiede una natura terrena e carnale perché ama questa terra, infatti la nostra vita fisica è un dono che va celebrato, infatti nel corpo possiamo avere il Nirvana e sulla terra ipossiamo vivere come in Paradiso.
Un uomo che può ospitare un Buddha, dice Osho, può divenire un poeta e un artista che celebra tutti i misteri della vita, perché l’uomo è capace di amare e di vivere, egli sa essere sempre più quando entra in contatto profondo con la realtà, infatti egli sa entrare in sintonia con il suo essere e sa essere in armonia totale con il mondo. Più siamo in sintonia con l’esistenza e più siamo vicini a Dio, infatti nell’armonia totale noi diventiamo vulnerabili e ricettivi all’esistenza e non ci difendiamo dalla vita, ed è proprio in quell'istante che “l’esistenza ti penetra, e che Dio raggiunge il tuo cuore” dice Osho.
Buona erranza
Sharatan