“Infatti dov’è il tuo tesoro, ivi è pure il tuo cuore”
(Vangelo di Matteo-6,21)
La caratteristica più rilevante dell'Io umano è quella di poter vivere contemporaneamente in diversi livelli di realtà, e ciò è possibile per il fatto che l'uomo possiede altri corpi oltre a quello fisico. Con il corpo fisico percepiamo la materia in virtù dell'apporto dei sensi, mentre con il corpo eterico-vitale percepiamo la qualità energetica della materia: queste due realtà sono complementari e costruiscono il livello in cui agiscono le sensazioni.
Con il corpo mentale sperimentiamo il mondo dei pensieri e delle idee, perciò la realtà mentale ci permette di fare le considerazioni e i paragoni tra le cose, perciò elaboriamo i giudizi riguardo al mondo materiale facendo uso dell'immaginazione. Quando sperimentiamo il livello dei sogni e delle visioni usiamo il livello mentale per percepire la vita tramite l'impressione che essa esercita su di noi. Nel corpo dell'Anima si opera usando il contributo dell’esperienza che abbiamo vissuto tramite quello che abbiamo percepito a seconda dell’impatto che abbiamo sentito interiormente. Infine abbiamo la sfera dello Spirito in cui sperimentiamo il senso della vita filtrandolo con l’interezza del nostro essere, perciò lo percepiamo come un essere cosciente, ossia a livello di consapevolezza.
Comprendere dove si colloca il livello della consapevolezza è un fatto basilare per apprezzare la concezione sciamanica dell’uomo, poiché la consapevolezza è il luogo in cui agisce lo Spirito tramite uno stato di attenzione privo di sforzo. La consapevolezza è il livello dell'esperienza dell'essere e non è quello dell'agire: è un livello di azione che richiede la non-azione che non dobbiamo pensare come uno stato di inattività o di inerzia nei riguardi del vivere, ma piuttosto va considerato come un stato di vigilanza ricettiva, perciò come un processo dinamico.
Essere consapevoli significa essere disponibili ad accogliere le sensazioni, le impressioni e i sentimenti pur sapendo mantenere un atteggiamento di mentalità oggettiva. E' un modo di rapportarsi restando disponibili a vivere totalmente l'esperienza, poiché è un'apertura spontanea dell'essere all’esistenza. La consapevolezza è uno stato di attenzione e di osservazione, ma è anche un lasciarsi andare all’esperienza senza che nessuna preconcezione nei riguardi di ciò che vedremo deve prevalere: ciò che rende difficile comprendere questa concezione è la sua apparente semplicità.
Comunemente si crede che lo sforzo e la pratica imposta con la forza della volontà possano creare delle particolari abilità, ma la consapevolezza non rientra nel campo delle discipline che si sviluppano con questo metodo. La consapevolezza non ama l’imposizione o la fatica fisica, perché non è una forma di attività mentale o fisica essendo uno stato dell'essere che impara come diventare "vigile e sensibile" rispetto agli avvenimenti. Per acquisire consapevolezza non dobbiamo produrre delle realtà mentali, e non dobbiamo modificare le abilità del pensiero, e neppure avere delle particolari abilità nell’analisi o nella produzione di categorie mentali.
Tutte queste abilità appartengono alla realtà del pensiero e al livello mentale, mentre lo sciamanesimo sviluppa soprattutto un'attività spirituale o metafisica, perciò sviluppa un contesto in cui la mente e l'intelletto sono assenti. Nello sciamanesimo si parla della consapevolezza che sorge senza usare la mente, poiché la mente è la serva dello Spirito e si afferma che il contrario è un concetto falso. Se percepiamo l'esperienza del vivere accentuando la tranquillità e la quiete dell’essere possiamo osservare accuratamente ciò che sorge, infatti diventiamo ricettivi a tutti i dettagli dei fenomeni restando concentrati nell'attenzione dell'osservare.
In questo stato totalmente ricettivo che si arrende a sentire e vedere ciò che sorge nella coscienza si vede con gli occhi della mente, e si vive l'esperienza senza aver bisogno di analizzare fatti e fenomeni per comprenderli. Non dobbiamo comprenderli, perché l'esperienza cosciente è nella consapevolezza di saper osservare quello che sorge senza opporre gli ostacoli della mente, perciò ci si rende completamente ricettivi. Per immaginare cos’è la consapevolezza dobbiamo immaginare che essa possa assomigliare a un timido animale dei boschi che vedendo giungere la ferocia della mente fugge terrorizzato. Questa assenza di sforzo mentale viene usata per addomesticare la mente, ed è un livello di "stato alterato di coscienza," benché questo stato sia la condizione che la mente possedeva quando uscì dallo Spirito.
Questo stato di rilassatezza e di armonia è lo stato naturale della mente originale, poiché è lo stato che la mente possiede quando nasciamo, ed è lo stato che essa manterrebbe se crescendo non venisse corrotto e alterato dalle percezioni che ne turbano la natura. Nella consapevolezza la mente non è abolita, ma è tenuta in quiete al minimo stato della sua attività, poiché non deve disturbare la percezione. La mente è mantenuta in un’attività che resta in sottofondo, ed è un’attività di vigile attenzione pronta all’azione: la mente diventa la tigre che giace a riposare.
Lo Spirito è sempre pronto all’azione e nell’azione diventa veloce come l’agile felino, così la mente è tranquilla e sembra quieta, ma anche essa in realtà resta attenta a fianco dello Spirito e nulla gli sfugge: è così che diventano gli esseri consapevoli. Lo stato di consapevolezza è diverso da quello della coscienza, infatti la coscienza è collegata alla mente e al cervello, perché deve coordinare il pensiero e l'intelletto. La coscienza esiste nello stato d'insonnia, esiste nello stato del sonno privo di sogni, ed esiste anche nello stato del sogno che sappiamo di aver fatto, ma che abbiamo dimenticato nell’atto del risveglio.
La consapevolezza include la coscienza, ma la coscienza non può dominare la consapevolezza: il sogno che non ricordiamo prova la realtà dei livelli di incoscienza, ma la consapevolezza è un livello indipendente e superiore ad ogni forma di coscienza. La consapevolezza è indipendente dall’attività mentale, anche se possiede la capacità di esaminare i pensieri e le sensazioni per poter aumentare la coscienza del nostro senso del sé, e il senso della nostra individualità. Lo Spirito è come uno specchio che può assorbire e riflettere tutte le attività provenienti da tutte le dimensioni. Lo Spirito riesce ad autoriflettersi, perché sa percepire la sua attività come se fosse un'attività che non gli è propria, e così riesce a captare da ogni livello e in ogni direzione.
Lo Spirito è il nostro vero Io, è il nostro senso d'identità e fonda la consapevolezza del nostro Sé, perciò lo Spirito rappresenta la nostra essenza in tutte le direzioni e a tutti i livelli di percezione, infatti possiede la direzione anteriore, posteriori, laterale, inferiore e superiore della nostra vera essenza. Sebbene lo Spirito sia intelligibile e invisibile resta pienamente e totalmente reale come la realtà più tangibile, sebbene ne possiamo verificare l’esistenza solo quando è attivo, perciò diventa presente quando usiamo l'attenzione.
L'atto dell’essere consapevoli produce una vibrazione che è simile all’onda creata dalla luce, anche se questa luce è molto differente dalla luce fisica, ma essa va pensata simile alla luce fisica se la vogliamo immaginare. La luce fisica trasporta i messaggi del mondo esterno dall'occhio al cervello per trasformarli in immagini che siano riconosciute e comprese dall'intelletto. La Luce interiore è come questa luce fisica che trasporta le informazioni provenienti dalla dimensione fisica per inviarle verso la dimensione mentale.
Il suo movimento è come l’onda vibratoria che trasporta le particelle dell’informazione, perciò tanto maggiore è il livello di trasmissione e tanto maggiore diventa anche la quantità dei dati veicolati dalla informazione. La consapevolezza è la nostra capacità di ricevere i messaggi che vengono da ogni lato e da ogni livello. Chiaramente anche essa viene condizionata nella sua qualità dall’ampiezza e dalla frequenza che sa emettere e captare, perciò quanto più si espande la gamma delle frequenze e tanto più la trasmissione diventa potente e raffinata. Quello che è chiamato uno "stato alterato di coscienza" va pensato come un cambiamento di frequenza delle vibrazioni, perciò esso consente all'informazione di essere trasportata da un livello a un'altro livello diverso oppure superiore.
L'universo non è altro che un enorme sistema energetico che raccoglie e che decodifica le informazioni che viaggiano tra i suoi diversi livelli. La luce interiore è incanalata muovendosi in minuscoli vortici che viaggiano dentro dei condotti filiformi che collegano delle realtà multi-dimensionali. Nell'universo non esistono degli spazi vuoti, e anche lo spazio che appare come vuoto in realtà è pieno di forme particolari di "sostanza." L'energia non può scorrere nel nulla, ma deve esistere sempre una sostanza in cui le particelle scorrono per trasportare l'energia.
Quel "qualcosa" è la sostanza dell'universo, e la sostanza dell'universo fisico è la materia, mentre la sostanza di altri tipi di realtà è composta da tipi di sostanze che sono non-materiali. Come la luce fisica anche la luce non-fisica può essere alterata, perciò il messaggio che trasporta può diventare oscuro o essere equivocato. Anche la Luce interiore può subire delle congestioni per le disfunzioni che si producono nei canali in cui circola. La Luce interiore può anche estinguersi, e le sue informazioni possono restare sepolte sotto la soglia della coscienza, così come avviene nel sogno che non ricordiamo.
Molti negano l'esistenza dell'Anima, perciò non sanno neppure come poter sperimentare le informazioni che filtrano tra le varie realtà che uniscono l'Anima, il corpo fisico e la mente. In ogni dimensione la consapevolezza origina una qualità che è peculiare e molto rilevante per quella dimensione, perciò possono esistere diversi stati di coscienza e diversi modi di essere consapevoli. E' la qualità che subisce una trasformazione quando inizia il movimento che la conduce da un piano all'altro oppure da una dimensione all'altra.
La consapevolezza dell'Anima è condizionata dalla qualità del livello in cui è situata l'Anima causato dal punto d'ingresso di ciò che essa considera la sua fonte di creatività, perciò dalla qualità del luogo in cui vi è l’origine delle sensazioni che l'Anima considera "pure e sante." La qualità dell'Anima si sperimenta vedendo ciò che essa considera come gioia, euforia, estasi, perciò si valuta da quello da cui trae la sua massima soddisfazione, cioè dal luogo del suo amore. Poiché non c’è nessuna relazione tra la mente e l'Anima qualsiasi speculazione intellettuale che si potrebbe fare sull'Anima diventa un ragionamento di ciance di poca utilità.
La mente usa l'intelletto per elaborare le informazioni esterne, perché la mente deve analizzare, razionalizzare, per comprendere come potersi orientare nella realtà esterna. Invece deve sorgere l'intuizione interiore cioè il sapere interiore se vogliamo comprendere ciò che avviene all'interno di noi stessi, infatti la consapevolezza vive nell'Anima ed è una condizione solamente intuitiva e non è un concetto spiegabile in modo razionale. Soltanto quando la mente e l'Anima si sanno a fondere in modo armonioso nel corpo fisico riescono a collaborare e sanno creare un canale di comunicazione tra il corpo, la mente e l'Anima.
La comprensione della mente per entrare in contatto con la consapevolezza dell'Anima deve saper percepire totalmente la dimensione fisica, perché il corpo fisico è il "trasformatore" che trasporta le energie da un livello all'altro: e questo spiega la necessità della creazione della realtà fisica. Il pensiero e la mente non possono aprire la via che porta all'Anima, perché l'Anima si trova oltre la dimensione dell'intelletto, infatti gli sciamani tibetani definiscono "non-mente" la realtà dell'Anima. Questa dimensione è oltre la realtà della mente e oltre l'intelletto più perspicace e scaltro. Sia lo Spirito che l'Anima possiedono delle dimensioni che si sperimentano, ma che non si possono spiegare con l’intelletto. Il senso del nostro sé è racchiuso nella realtà dello Spirito e dell'Anima, perciò lo scambio con lo Spirito e l'Anima avviene solo quando la consapevolezza si espande e raggiunge quella dimensione sublime.
Buona erranza
Sharatan