“Oriéntati verso il fuoco centrale in cui
ogni anima è una scintilla”
(Pierre Lévy)
ogni anima è una scintilla”
(Pierre Lévy)
La disponibilità a ricevere la Conoscenza è sempre un atteggiamento encomiabile, però è necessario andare oltre le parole scritte per diventare qualcosa di meglio di un ricettacolo di conoscenze. Un vaso che si accontenta di ricevere sarà sempre e solo la metà di sé stesso, finchè non accetta di scuotere e di annullare tutte le false certezze su cui ha basato la sua ragione d’essere: finchè si resta nell’atto della dissezione si è incapaci di amare veramente e fino in fondo.
Scuotere le proprie armature mentali, non significa conoscere il sapere occulto o le conoscenze esoteriche, e non ha senso cercare di conoscere rituali complicati o misteriosi alla ricerca di poteri mirabolanti: queste sono le strade dei falsi guru e delle conoscenze illusorie. Per i tempi confusi e conflittuali che viviamo, non ha alcun senso scendere in campo per combattere una guerra contro noi stessi, anche se l’intenzione è quella di eliminare la corteccia dura che racchiude il nucleo della nostra vera Essenza.
Non ha senso far combattere il nostro lato di luce contro il nostro lato d'ombra, ma è più giusto avviare la costruzione di un Ponte che reintreghi le strutture interiori, per potere ricollegare le mappe interiori del nostro Essere essenziale e latente.
Solitamente ci si accontenta di nutrire lo Spirito tramite la somministrazione di concetti filosofici, e ci si limita a deliziarci con le voci dei maestri più conosciuti per la loro illuminazione, ma non ad agire adeguatamente e praticamente in quella direzione, tanto meno si riesce ad imprimere una tale direzione al corso della nostra vita reale e concreta.
Questa ricreazione intellettuale diventa una puerile strategia per continuare ad alimentare le personali illusioni sulla nostra vera Essenza, e diventa una terapia presuntuosa che ci propiniamo per adulare la nostra orgogliosa mente, ma non ci offre la dose sufficiente d'audacia per accendere il nostro cuore fino al punto di spingerlo ad una corretta Azione di Riparazione interiore.
Se però vogliamo veramente imparare, primariamente si rischiede il coraggio di riconoscere il nostro errore, e poi si richiede ancor più la ferma determinazione di rimetterci veramente in discussione fino dalle fondamenta della nostra origine, e ricominciare dalla vera radice di noi stessi.
Se poi vogliamo anche vivere con una gioia maggiore, non dobbiamo aspettare che essa ci giunga per grazia divina procurata facilmente da altri per conto nostro, perché mentre noi aspettiamo il Messia, restiamo degli esseri comatosi, aggrappati alle false illusioni con cui abbiamo creato il nostro falso mondo: il nostro personale Mondo delle illusioni.
E tutto ciò avviene perché le parole dei saggi antichi o moderni possono solo creare delle concezioni mentali e delle affascinanti credenze, ma non infondono delle profonde certezze interiori, e riescono a millantare solo le lusinghe delle illusorie apparenze: tutto perchè raramente le teorie vengono penetrate e praticate veramente.
Allora è necessario smettere di imparare, ma iniziare a conoscere e comprendere, cioè a vivere veramente ciò che leggiamo e diciamo decisamente, e per farlo dobbiamo solo sapere ascoltare il nostro cuore per potere così ascendere al vero concetto di Divino Amore.
Forse non si riesce a concepire la possibilità di saperlo fare veramente, ma le catene dell’anima si spezzano solo se l’individuo vuole, e se egli accetta di esplorare tutto il suo essere interiore, fin dalle cantine fino alle soffitte: questo è il significato della Risalita della Scala delle dottrine gnostiche e cabalistiche, qualora venga applicato alla nostra vita reale.
Il rimetterci in discussione diventa allora un’occasione migliore della pratica della paura, e della lamentela interiore dell’uomo pavido e inferiore: questa è la completa Reintregazione alla nostra Essenza interiore, questo è il vero ritorno alla Casa del Padre Celeste, che è poi lo stato dell’Adamo interiore.
Una piena volontà di riforma, ed un impegno cosciente rivolti al pieno Amore, saranno poi felicemente contaggiosi in tutti i campi della nostra vita, se noi sapremo praticarli coscientemente e semplicemente, ma soprattutto se crederemo al miracoloso potere risanante dell'Armonia e dell'Amore.
Allora pratichiamo un nuovo e dolce sentimento di piena resa alla bellezza della vita, e pratichiamo un totale abbandono all'infinita dolcezza e bontà del nostro Padre Celeste, perché siamo sempre stati i suoi figli beneamati.
Il conforto di questo infinito Amore lo troveremo nella scintilla di fuoco interiore che è la scintilla di Vita e Forza della Divina Essenza, a cui potremo sempre attingere per dissetarci, soprattutto quando le tempeste della vita ci spingono alla deriva e quando ci colpiscono duramente le più feroci ingiurie della vita.
Noi tutti viviamo nel malessere perché non siamo in grado di sperimentare dei livelli superiori di consapevolezza e di conoscenza interiore, perciò il primo impegno da assumere, per praticare il vero risveglio, è quello di attuare un patto con la nostra Riconciliazione interiore: la fine della guerra contro noi stessi.
Anche l'alibi di volere aspettare di essere pronti a farlo diventerebbe solo un trucco ulteriore per dilazionare il protrarsi del nostro sonno mortale, nell'inutile attesa di convincerci di essere persone veramente amabili, e perciò degne di amore. Ma per farlo, e per praticare un'evoluzione superiore, è sufficiente tendere la mano per offrire l'affetto a noi stessi, e poi riversare questa Luce anche su tutti gli altri, su coloro che incontriamo nel corso della nostra vita, nel corso dell'umana erranza.
Questa offerta di Amore e comprensione è il primo passo per accrescere la luminosità interiore della nostra anima, ed è l'inizio dell'apprendimento della Via dell'Amore: questa è la prima esperienza che dobbiamo fare per iniziare la vera Riconciliazione con il nostro Paesaggio interiore.
Buona erranza
Sharatan
Scuotere le proprie armature mentali, non significa conoscere il sapere occulto o le conoscenze esoteriche, e non ha senso cercare di conoscere rituali complicati o misteriosi alla ricerca di poteri mirabolanti: queste sono le strade dei falsi guru e delle conoscenze illusorie. Per i tempi confusi e conflittuali che viviamo, non ha alcun senso scendere in campo per combattere una guerra contro noi stessi, anche se l’intenzione è quella di eliminare la corteccia dura che racchiude il nucleo della nostra vera Essenza.
Non ha senso far combattere il nostro lato di luce contro il nostro lato d'ombra, ma è più giusto avviare la costruzione di un Ponte che reintreghi le strutture interiori, per potere ricollegare le mappe interiori del nostro Essere essenziale e latente.
Solitamente ci si accontenta di nutrire lo Spirito tramite la somministrazione di concetti filosofici, e ci si limita a deliziarci con le voci dei maestri più conosciuti per la loro illuminazione, ma non ad agire adeguatamente e praticamente in quella direzione, tanto meno si riesce ad imprimere una tale direzione al corso della nostra vita reale e concreta.
Questa ricreazione intellettuale diventa una puerile strategia per continuare ad alimentare le personali illusioni sulla nostra vera Essenza, e diventa una terapia presuntuosa che ci propiniamo per adulare la nostra orgogliosa mente, ma non ci offre la dose sufficiente d'audacia per accendere il nostro cuore fino al punto di spingerlo ad una corretta Azione di Riparazione interiore.
Se però vogliamo veramente imparare, primariamente si rischiede il coraggio di riconoscere il nostro errore, e poi si richiede ancor più la ferma determinazione di rimetterci veramente in discussione fino dalle fondamenta della nostra origine, e ricominciare dalla vera radice di noi stessi.
Se poi vogliamo anche vivere con una gioia maggiore, non dobbiamo aspettare che essa ci giunga per grazia divina procurata facilmente da altri per conto nostro, perché mentre noi aspettiamo il Messia, restiamo degli esseri comatosi, aggrappati alle false illusioni con cui abbiamo creato il nostro falso mondo: il nostro personale Mondo delle illusioni.
E tutto ciò avviene perché le parole dei saggi antichi o moderni possono solo creare delle concezioni mentali e delle affascinanti credenze, ma non infondono delle profonde certezze interiori, e riescono a millantare solo le lusinghe delle illusorie apparenze: tutto perchè raramente le teorie vengono penetrate e praticate veramente.
Allora è necessario smettere di imparare, ma iniziare a conoscere e comprendere, cioè a vivere veramente ciò che leggiamo e diciamo decisamente, e per farlo dobbiamo solo sapere ascoltare il nostro cuore per potere così ascendere al vero concetto di Divino Amore.
Forse non si riesce a concepire la possibilità di saperlo fare veramente, ma le catene dell’anima si spezzano solo se l’individuo vuole, e se egli accetta di esplorare tutto il suo essere interiore, fin dalle cantine fino alle soffitte: questo è il significato della Risalita della Scala delle dottrine gnostiche e cabalistiche, qualora venga applicato alla nostra vita reale.
Il rimetterci in discussione diventa allora un’occasione migliore della pratica della paura, e della lamentela interiore dell’uomo pavido e inferiore: questa è la completa Reintregazione alla nostra Essenza interiore, questo è il vero ritorno alla Casa del Padre Celeste, che è poi lo stato dell’Adamo interiore.
Una piena volontà di riforma, ed un impegno cosciente rivolti al pieno Amore, saranno poi felicemente contaggiosi in tutti i campi della nostra vita, se noi sapremo praticarli coscientemente e semplicemente, ma soprattutto se crederemo al miracoloso potere risanante dell'Armonia e dell'Amore.
Allora pratichiamo un nuovo e dolce sentimento di piena resa alla bellezza della vita, e pratichiamo un totale abbandono all'infinita dolcezza e bontà del nostro Padre Celeste, perché siamo sempre stati i suoi figli beneamati.
Il conforto di questo infinito Amore lo troveremo nella scintilla di fuoco interiore che è la scintilla di Vita e Forza della Divina Essenza, a cui potremo sempre attingere per dissetarci, soprattutto quando le tempeste della vita ci spingono alla deriva e quando ci colpiscono duramente le più feroci ingiurie della vita.
Noi tutti viviamo nel malessere perché non siamo in grado di sperimentare dei livelli superiori di consapevolezza e di conoscenza interiore, perciò il primo impegno da assumere, per praticare il vero risveglio, è quello di attuare un patto con la nostra Riconciliazione interiore: la fine della guerra contro noi stessi.
Anche l'alibi di volere aspettare di essere pronti a farlo diventerebbe solo un trucco ulteriore per dilazionare il protrarsi del nostro sonno mortale, nell'inutile attesa di convincerci di essere persone veramente amabili, e perciò degne di amore. Ma per farlo, e per praticare un'evoluzione superiore, è sufficiente tendere la mano per offrire l'affetto a noi stessi, e poi riversare questa Luce anche su tutti gli altri, su coloro che incontriamo nel corso della nostra vita, nel corso dell'umana erranza.
Questa offerta di Amore e comprensione è il primo passo per accrescere la luminosità interiore della nostra anima, ed è l'inizio dell'apprendimento della Via dell'Amore: questa è la prima esperienza che dobbiamo fare per iniziare la vera Riconciliazione con il nostro Paesaggio interiore.
Buona erranza
Sharatan
bellissimo articolo, l'ho letto d'un fiato.
RispondiEliminaComplimenti. Ciao, Drago.
Ti ringrazio per le tue gentili parole che mi fanno molto piacere.
RispondiEliminaUn caro abbraccio
Sharatan