domenica 4 aprile 2010

La Resurrezione dell’Anima del Mondo


Ma tutte le cose non sono serrate e compatte
di materia corporea; difatti c’è in esse anche il vuoto.
Tale nozione assai spesso ti sarà di vantaggio,
e ti eviterà il rischio di cadere nell’errore e nel dubbio,
nell’indagine assidua del cosmo, diffidente ai miei detti.
Esiste dunque il vuoto intangibile e immateriale,
senza il quale per nessuna ragione le cose potrebbero spostarsi.

(Tito Lucrezio Caro - La causa delle cose)


Seppure l’Anima del Mondo abbia vissuto sempre insieme all’uomo, arrivata ad un certo punto, all’incirca verso il sec. 17., ha deciso di abbandonarlo. L’uomo occidentale si è così rassegnato a vivere in un universo meccanico e ordinato con leggi precise di causa ed effetto, perciò l’uomo per 3 secoli ha scelto di credere in una vita ordinata su un percorso rigidamente strutturato, e privo di ogni finalità o significato spirituale.

La visione meccanicistica del mondo ha ridotto l’umanità ad una realtà materiale e oggettiva, perciò gli uomini che furono derubati dello spirito e dell’anima, si sono rassegnati al lutto e alla dipartita dell’Anima loro assieme a quella del Mondo finché, negli ultimi decenni sta sorgendo all’orizzonte, la resurrezione dell’Anima: quello che vediamo è il ritorno della Natura, dello Spirito e dell’Anima del Mondo.

Oggi la spiritualità viene riabilitata proprio dalla scienza, che si è spinta fino all’ultima frontiera del concepibile, per scoprire che sono vere le concezioni spirituali riferite alla natura del mondo in cui i legami avvengono beffando la vicinanza della materia, e irridendo tutti i vincoli spazio-temporali.

Secondo le nuove concezioni della fisica, tutto fluisce su una rete onnipervadente, tutto velocemente corre nello spazio cosmico coerente e coordinato e, il cosmo non è un vuoto orribile ma piuttosto un “plenum” di potenzialità di manifestazione: questo è il Grembo della Madre Primordiale da cui ogni cosa scaturisce, e in cui tutto finisce per ritornare.

La realtà cosmica confermata dalla scienza, appare come una realtà interconnessa a se stessa, e ai vari livelli di manifestazione in virtù del primordiale campo akashico che contiene tutte le informazioni dei sistemi precedenti, e le potenzialità di sviluppo per le successive evoluzioni individuali e cosmiche.

I livelli di coscienza umani si dimostrano perciò molto più evoluti e complessi di quelli legati ai soli 5 sensi fisici ordinari perché la consapevolezza umana, così come i mistici dicono, trascende la forma fisica del cosmo, i vincoli di spazio e di tempo, come pure non necessita della prossimità della materia.

Nella realtà complessa che ci circonda, si vede l’esistenza di campi magnetici non energetici chiamati campi morfogenetici, che dirigono l’emersione della forma dei sistemi che sorgono nell’evoluzione cosmica universale. Gli studiosi di fisica, di biologia e di scienze sociali parlano di campi morfici, di campi mentali oppure di campi familiari, e di tante altre strutture similmente organizzate, che sono in grado di influenzare e governare vari livelli di esistenza e di consapevolezza.

Questi campi non energetici sono in grado di produrre degli effetti misurabili scientificamente sui sistemi energetici, cioè di dirigere la loro influenza tramite la risonanza morfica. L’ipotesi è che i campi energetici possano evolvere a partire da semi sconosciuti chiamati “germi morfogenetici,” che riescono a fare evolvere le strutture a partire dagli schemi di sistemi precedenti, che essi conservano nella loro memoria.

Questo è il motivo scientifico per cui il passato interviene nel presente perchè i campi dotati di memoria tendono a ripetere l‘informazione che contengono. La ricerca spirituale afferma che questo è una finalità di conservazione della vita essendo logico che un errore venga ricordato come un memento, che esso divenga una lezione che ti ripete: "Ricordati che in questo modo arriverai ad essere così! Perciò attento a non sbagliare, ricordati che così non devi mai fare!" E la ripetizione è sempre per il nostro bene, e non è mai per la nostra dannazione.

Il funzionamento dei campi morfogenetici è così descritto dal biologo inglese Rupert Sheldrake, il quale conclude che questo funzionamento sincronico e olistico è alla base della meccanica, della biologia e del funzionamento organico e che esso rappresenta i 3 livelli di Natura, Spirito e Anima del Mondo. I campi morfogenetici vengono collocati al livello dell’Anima del Mondo, mentre i germi morfogenetici risiedono nell’Intelligenza Cosmica.

E’ nel 2003 che Ervin Laszlo riunisce tutte le più importanti prove scientifiche a sostegno dei campi interconnessi, e propone un nuovo spazio fisico che chiama il “campo del vuoto quantico” che è come un’onda portante dell’integrità della struttura cosmica. La realtà cosmica possiede un unico campo come base delle connessioni, il quale raggruppa e coordina tutti i livelli dell’esistenza, cioè il livello fisico, quello biologico, quello sociale come pure il livello universale.

E’ il 2004 quando Laszlo afferma che il vuoto quantico è quello che l’induismo chiama Campo Akashico e che lui chiama Campo A, cioè afferma che vi è un etere dotato di memoria, anche secondo le evidenze scientifiche più avanzate e non solo per le antiche concezioni magico-spirituali. Il Campo A possiede le stesse caratteristiche che Rupert Sheldrake attribuiva al campo morfogenetico che è associato all’Intelligenza Originaria dell’Uno, così come viene descritto da Platone.

Secondo Platone l’Uno è la forma indivisa del Tutto e della Mente Cosmica, è l’Intelligenza che contiene il seme di tutte le idee, di tutti gli archetipi e di tutti i programmi della Creazione. L’Anima del Mondo ha 3 parti cioè il versante razionale, quello sensibile e quello vegetativo da cui nascono le menti individuali degli uomini e quelle degli angeli. Vi è poi la Ragione che è l’intermediaria tra l’Intelligenza, l’Anima e lo Spirito regolandoli tra loro al livello dell’astrale.

L‘Intelligenza è pure l’intermediaria tra l’Anima del Mondo e la Natura del mondo, nel nostro livello materiale: in tale maniera l’universo fisico risulta composto di materia, di energia e di vita. Il significato di questa realtà spirituale che viene documentata scientificamente dovrebbe farci capire quale meravigliosa dimora sia il nostro mondo, e quale infinita armonia pervada tutto il cosmo. Questa nostra attiva partecipazione alla Sacralità del cosmo compara l’uomo al suo Creatore nell’incarico di essere co-creatore della Realtà reale.

La fisica quantistica mostra che avvengono delle connessioni istantanee tra le particelle che popolano lo spazio-tempo, poiché ogni particella che abbia occupato il medesimo stato quantico di un’altra particella resta sottilmente collegata ad essa anche quando questa non c‘è più. L’universo, secondo la recente cosmologia, è un’interezza con un funzionamento non-locale, ed è un sistema dotato di una risonanza armonica che coinvolge ogni dimensione di scala, essendo accordato come un perfetto strumento.

Dalle più piccole strutture alle maggiori dell’universo vediamo esplicitarsi un livello di coerenza che esiste anche nel corpo umano: senza la coerenza nelle reti di connessione che pervadono la realtà universale e umana, la realtà cesserebbe di esistere perché i sistemi che sono in equilibrio termico e chimico sono corpi inerti, perciò morti.

Tutto ciò che vive è in equilibrio dinamico, poiché la vita immagazzina energia e informazioni per renderle disponibili a guidare e dirigere tutte le sue funzioni. La vera realtà della forma di vita che conosciamo è nel dinamismo e nella continua evoluzione per trasformazione perché l’organismo vivente è un ordine dinamico e fluido, come dimostrano tutte le reazioni del nostro corpo coordinate e integralmente funzionali all’equilibrio omeostatico dell‘organismo.

Il vuoto quantico dell’universo non è un vuoto assoluto, ma si dimostra essere un luogo pieno di infinite potenzialità virtuali, cioè sono delle potenzialità in attesa di manifestazione futura, confermando un’idea che fa parte di molte concezioni spirituali ma soprattutto confermando la cosmologia induista.

Il mondo che gli scienziati ci stanno indicando è forse un mondo insolito da concepire ma, non per questo, è un mondo privo di significato. Piuttosto è un mondo in cui emerge sempre più il nostro ruolo attivo nel compito di creazione dell’universo, e la potenzialità umana di costruire il mondo che ha volontà di sperimentare al livello materiale.

Dice Ervin Laszlo: “Il mondo spiritualizzato è una struttura armoniosa in cui le cose interagiscono con tutte le altre a creare un tutt’uno coerente […] La portata di questa interazione trascende i limiti fino a qui noti, di tempo e di spazio.” In questo sistema coerente e complesso, ciò che accade ad una parte accade anche a tutte le altre, così che ciò che avviene in un luogo solo si ripercuote nell’intero: la realtà cosmica risponde come un’entità, si mantiene come Unica Entità e si evolve insieme come un Uno, perché tutto il cosmo è un sistema.

Buona erranza
Sharatan

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