"Le cose ovvie non sono per forza vere,
e molte cose vere non sono affatto ovvie."
(Joseph LeDoux)
Steiner scrive che l’anima, durante l’esperienza terrestre, deve conquistare la percezione delle due forze che aiutano a sviluppare le nostre qualità evolutive, perciò dobbiamo ritrovare la memoria e coltivare delle abitudini. L‘anima può conservare le sue esperienze terrestri per merito della memoria che è necessaria per accrescere la coscienza dell'io, infatti nasciamo immemori delle esperienze vissute prima di nascere, perciò non sappiamo chi siamo stati: le memorie anteriori a questa vita ci sono precluse e vengono ricoperte dall’oblio.
Quando l’anima torna sulla terra impara la relazione con la materia accumulando il ricordo di esperienze che restino sempre presenti come monito di ciò che è stato, ed esso è conservato nella memoria che è frutto della nostra evoluzione spirituale. Nel tempo lunare, precedente a questo stadio evolutivo, la memoria non era affatto necessaria, ma ora sulla terra, si deve stare in contatto con il regno minerale per cristallizzare l’individualità. Solo sulla terra si acquisisce il diritto di sperimentare per decidere ciò che deve restare nella nostra essenza animica.
Le nostre esperienze filtrano attraverso l‘anima poi vanno a scriversi sull’etere cosmico ma, finché viviamo sulla terra, siamo fusi con il corpo eterico che avvolge il corpo fisico, perciò siamo circondati dalla sottile sostanze eterica che si forma trasportando i colori dei pensieri, delle rappresentazioni mentali, delle emozioni e dei sentimenti che sono stati fusi dal fuoco intenso della nostra volontà personale. L'involucro eterico assume i nostri colori e la luminosità che proviene dalle qualità della nostra essenza personale: così l’anima vive, perciò si restringe oppure si allarga, infatti muta e accresce assieme a noi, ma poi si deve restituire questa forza vitale, nell’atto della morte, affinché tutto ritorni nella sostanza eterica universale.
Dopo la morte possiamo conoscere le nostre vite precedenti e ciò che è restato nell'anima, infatti la forza di resistenza del corpo fisico si prova con l’acquisizione di abitudini che aiutano la memoria a ricordare ciò che ci fa evolvere. L’abitudine e la memoria sono collegate, infatti è con la forza delle abitudini acquisite nella vita che formiamo la memoria che possa restare. Per far evolvere l'io personale, dice Steiner, è necessario scegliere le giuste abitudini e rinforzarle continuamente, poiché abbiamo la libertà di scegliere secondo l'orientamento verso ciò che amiamo e che vogliamo conservare in affinità con la nostra intima essenza e con la nostra volontà personale.
Entrare nel corpo implica il distacco dal mondo spirituale in cui eravamo in perfetta armonia con le gerarchie spirituali, perciò subivamo l'accordo totale alla loro volontà. La libertà di scegliere le nostre abitudini ci permette di godere di maggiore autonomia personale, infatti possiamo sceglierle liberamente, perché nella memoria e nell’abitudine vi sono delle metamorfosi di fatti spirituali evolutivi molto antichi. Nella memoria è nascosto il ricordo dell’immaginazione sognante, mentre nell’abitudine è celata la metamorfosi della sottomissione totale alla volontà divina: ma ora abbiamo facoltà di agire come vogliamo.
L’idea che la vita fisica sia irrilevante dimostra che non comprendiamo l’importanza del transito terrestre e il valore della conquista di abitudini personali che possiamo mantenere nella memoria. Se l'anima può conservare il ricordo delle sue preferenze esse diventano le sue conquiste personali perciò sono durevoli. Quando la morte ci imporrà di restituire la sostanza eterica che, alla nascita, abbiamo sottratto dall’etere cosmico, noi avremo diritto di trattenere ciò che abbiamo accumulato con il nostro lavoro, perciò è diventato nostro e può restare nella nostra anima.
Dall’evoluzione della memoria sappiamo che essa originò come una “forza esteriore svolgentesi in relazione con il mondo che passò all’interno,” perciò la memoria fu una forza che entrava nell'uomo. Uno schema evolutivo, dice Steiner, prevede sempre un momento in cui avviene la ricaduta alla fase precedente, prima cha possa esserci la risalita che sblocca la regressione, ma la risalita deve avvenire dimostrando maggiori capacità, per questo l'evoluzione ci espone al conflitto delle due opposte tendenze.
La dualità è prodotta da influssi luciferini e arimanici, infatti il mondo usa i travestimenti per ingannare la percezione. L’influsso luciferino si nasconde nel tratto passionale ed emotivo che ci spinge all’elevazione, mentre l’influsso arimanico che trascina verso la caduta, usa le apparenze per illuderci e renderci schiavi della materia. La bilancia si attiva quando vediamo l’azione delle due forze riconoscendole come insite nella nostra natura, infatti la materia subisce l’influsso della durezza minerale, perciò testa la resistenza del corpo fisico. Noi dobbiamo saper reagire usando la forza del nostro pensiero e imparando a padroneggiare la durezza della vita materiale con la dolcezza delle nostre risorse spirituali.
Sarebbe terribile, dice Steiner, se potessimo scrivere nell’etere senza avere il tempo di rivedere ciò che resta scritto nell'anima, poiché non esisterebbe il karma per rimediare agli errori e tutto avverrebbe senza alcuna “remissione dei peccati.” Negando la saggezza dell’esperienza neghiamo la possibilità della coscienza personale, ma il corpo eterico è riscrivibile e modificabile, perciò questo dimostra che è possibile, nei ripetuti soggiorni terrestri, sviluppare una coscienza che sia strutturata liberamente.
La coscienza nasce solo dall’esistenza terrena e si può sviluppare solo sulla terra, infatti non esiste luogo migliore per agire sull’evoluzione futura. Questa conoscenza non è infusa con l’aria respirata, ma va fondata sul “differente modo di vedere e di pensare” che riguarda la comprensione che il mondo ci nasconde l'azione dello spirito, perciò dobbiamo saper vedere l'influsso dello spirito sapendo oltrepassare il velo e l'inganno della dualità materiale.
Dobbiamo sapere che siamo entrati nel tempo in cui possiamo scrivere sul corpo eterico cosmico e questo può frenare la decadenza umana, infatti l‘uomo può scrivere direttamente il suo destino. Avere libertà implica il rischio di cadere vittima della seduzione tentatrice oppure della falsità dell'apparenza che illude e inganna, perciò saper vedere le tendenze delle forze diventa molto importante.
Per l’uomo è giunto il tempo di assumersi la responsabilità del pensiero che usa per agire sul mondo, infatti un pensiero va ben strutturato, perché esso è potente e può incidere nell’astrale, perciò non possiamo pensare con velocità, perché pensare è una operazione lenta che va protratta per tutto il tempo che è necessario per organizzare in modo compiuto.
Si producono troppi pensieri per avere tanto materiale seppure sarebbe saggio elaborare meno e con maggiore precisione infatti, dice Steiner, troppe falsità nascono dalla menzogna che vive nel mondo, perché il mondo è veloce e superficiale. Ovunque c'è menzogna e verità parziali che aiutano la menzogna a sembrare più credibile, poiché la menzogna nutre altre menzogne. Siamo troppo tolleranti verso la menzogne travestite da verità e, senza nemmeno indagare, le crediamo come vere. In futuro ci ricorderemo che la verità non può temere l'analisi minuziosa e accurata, poiché la verità supera ogni prova a cui viene sottoposta.
La verità frettolosa nasconde la menzogna, infatti l’illusione aiuta la menzogna a sembrare l'opposto, per cui dobbiamo indagare prima di credere. La verità si ricerca anche credendo di averla, in quanto se amiamo la verità vogliamo conoscerla per immergerci completamente in essa, perchè l'amiamo tanto che vorremmo trovare ancora delle piccole sfumature che ce la facciano amare ancora di più.
La lucidità sarà essenziale per il futuro, poiché cambieremo atteggiamento riguardo alla verità e lasceremo le verità degli altri per cercare la verità che ci è affine, perciò troveremo la verità in armonia con la nostra indole e coerente con le nostre inclinazioni morali: e questa verità pacificherà la mente, il cuore e lo spirito.
Prima di scendere nella materia vivevamo con gli esseri superiori, perciò conoscevamo lo spirito, perciò l'uscita dal mondo è nascosta nella “porta dei sensi.” Uscire dai sensi è la via per tornare all'unione con la Divinità che ci ha generato e di cui conserviamo ricordo nel subconscio. Nel subconscio sono scritte delle memorie tanto antiche e profonde perché l’inconscio è il fondamento della nostra coscienza, e “la coscienza è un lascito del mondo spirituale.”
Dobbiamo ritrovare una comprensione spirituale delle nostre affinità e delle nostre aspirazioni, perché non possiamo credere alle verità altrui, infatti anche tutti gli ideali più elevati se non sono sentiti profondamente diventano delle materie morte, perciò sono prive di vera conoscenza.
Nel futuro, dice Steiner, vedremo la differenza tra le materie morte e le sostanze vive, perciò vedremo che il mondo non è solo pietre, alberi, animali, uomini e esseri superiori, ma sapremo che lo spirito è vivo ovunque e che agisce invisibile ai sensi ordinari, perciò conosceremo la concatenazione delle forze che evolvono in senso cosmico. La verità futura sarà fondata sulla morale e sulla responsabilità delle nostre azioni, e questo darà molta saggezza.
L’uomo non vuole problemi, non vuole vie lunghe e faticose, anche se chiede verità non vuole sapere per non soffrire e non vuole cercare all’infinito. Una maggiore comprensione ci farà superare tutte queste memorie desuete e queste abitudini malsane, perché avremo la volontà di ricercare verità che siano sempre maggiori. Solo lo spirito può darci questa esigenza ed è solo il punto di partenza, perchè avremo delle evoluzioni ancora maggiori in futuro.
Buona erranza
Sharatan
Ti ho letto con interesse. Ciao.
RispondiEliminaGrazie Gianni. Sei molto gentile
RispondiEliminaUn caro saluto
Sharatan
Questo post è interessantissimo!
RispondiEliminaPotresti consigliarmi un libro di Steiner che approfondsca questo tema? So che ha una produzione enorme.
Tutto il tuo blog è davvero notevole..in quanto alla storia dei due saggi.....avevo intuto dall'inizio come andava a finire ah ah ah.
igea777gmail.com
Ciao lauroraperte,
RispondiEliminaper quanto riguarda Steiner puoi leggere "Teosofia" poi "La scienza occulta" e "L'enigma dell'uomo" per iniziare. Lui ha scritto praticamente su tutto, tutte opere disponibili presso la casa editrice Antroposofica di Milano.
Da loro trovi tutto di Steiner, come pure trovi molto da scaricare in rete, seppure la lettura di opere da meditare e rileggere mi sembri più facile sulla copia cartacea.
Chiaramente nei miei post semplifico, perciò l'approccio diretto con l'autore è sempre migliore.
Il post dei due saggi è in puro stile sufi, perciò mi sono divertita anche io a scriverlo. Troppo carino per non condividerlo ;-)
Grazie per i complimenti sul mio blog.
Un caro saluto
Sharatan
Grazie ! prendo semz'altro "L'enigma dell'uomo" e "La scienza occulta".
RispondiEliminaA rileggerti............