"Per le anime la morte è divenire acqua,
per l'acqua la morte è divenire terra,
per converso, dalla terra viene l'acqua,
dall'acqua viene l'anima...e la folgore regge l'universo"
(Eraclito di Efeso)
I cabalisti narrano che, all'origine, la sapienza era racchiusa in un unico corpo di conoscenze finché il sapere si frantumò per il crollo della torre di Babele, infatti chi possedeva la conoscenza cercò di usare il suo potere per dominare gli altri uomini. Secondo i cabalisti, quell'arroganza causò la dispersione e il crollo del mondo che si fondava su quelle conoscenze, perciò con quel mondo che finiva crollava la civiltà che lo rappresentava e le conoscenze venivano perse. Il mito cabalistico spiega che le similitudini che esistono tra le concezioni spirituali è dovuta al fatto che tutte le conoscenze provengono dalla medesima radice, perciò dobbiamo ritrovare quell'antica sapienza dispersa sapendola vedere nei vari insegnamenti e usarla meglio che in passato, dopo averla ripulirla dalle contaminazioni accumulate nel tempo, perché solo la vera conoscenza porterà la pace e la felicità.
Le diverse tradizioni spirituali definiscono l'uomo in modi molto diversi, infatti l'induismo e la teosofia lo suddividono in 7 parti, l'astrologia in 12 segni zodiacali e l'alchimia in 4 temperamenti. I cabalisti lo suddividono in 4 mondi oppure in 10 sephiroth, la Persia antica credeva in 2 opposti di luce e di tenebra impersonati dalla lotta tra Ormuzd e Ahriman, mentre per altri l'uomo è un essere che possiede una sola materia. Nel cristianesimo abbiamo una suddivisione di corpo, di anima e di spirito, e questa suddivisione viene accettata anche nell'esoterismo, che ripete i 3 livelli nei 3 piani del mondo fisico, spirituale e divino, fino a suddividerlo in 9 livelli.
In tutti i sistemi si dice che la suddivisione descritta è esatta, perciò in tutte le suddivisioni c'è della verità, infatti le varie teorie esaminano l'uomo usando dei punti di vista diversi. Tutte le suddivisioni sono utili quando sanno mostrare la complessità che siamo. Il maestro Omraam Aivanhov dice che l'uomo non si descrive con l'esattezza con cui il cartografo disegna la mappa della terra, perché le carte geografiche riescono a rappresentare tutti gli aspetti della realtà fisica, ma li devono collocare tutti sullo stesso piano per poterli rappresentare nello stesso disegno, perciò le suddivisioni sono utili per comprendere gli aspetti particolari delle cose molto complesse.
Secondo gli induisti e i teosofi, l'uomo si suddivide in 7 corpi, cioè fisico, eterico, astrale, mentale, buddhico e atmico, ma la divisione va ripartita all'interno delle 3 sfere di attività, cioé nel corpo, nell'anima e nello spirito. Secondo queste teorie, il corpo corrisponde al piano fisico e al piano eterico che sono strettamente collegati, mentre l'anima corrisponde al corpo astrale e al piano mentale, mentre lo spirito governa il corpo causale, quello buddhico e quello atmico. Lo spirito governa su 3 livelli, mentre l'anima e il corpo ne governano solo 2, perché sia l'anima che il corpo sono duplici.
Da questa suddivisione vediamo che l'anima è l'intermediaria tra il mondo materiale e quello spirituale, infatti l'anima è lo strumento che porta gli elementi terrestri verso il cielo, e che fa discendere gli elementi celesti verso la terra: tutto ciò che viene dal cielo e che ritorna al cielo deve filtrare attraverso l'anima. L'uomo viene paragonato anche all'albero, perché l'albero possiede le radici, il tronco e i rami, perciò il nutrimento dell'albero avviene per mezzo della linfa grezza che ascende dalle sue radici e che viene elaborata dalle foglie, e poi la linfa raffinata ridiscende verso le radici per essere nutritiva per l'albero.
L'albero ha una doppia circolazione di linfa che va in ascesa e in discesa, perciò il fluire dell'energia vitale avviene ugualmente anche nell'essere umano. La cosa essenziale è che le 2 correnti non devono mischirsi, così come non si mischia il sangue venoso e quello arterioso, altrimenti il corpo si ammala. L'anima fa da intermediaria tra il cielo e la terra, perciò filtra quello che sale dalla terra e quello che il cielo dirige verso la terra: l'anima è il collegamento tra l'alto e il basso.
L'anima si colloca tra cielo e terra, perché deve fare la mediazione tra lo spirito e la materia, e questo avviene nell'uomo, perciò l'anima è lo strumento che lo spirito usa per influire concretamente e per modellare la materia. Lo spirito influisce e struttura la realtà materiale usando le possibilità che gli offre l'anima, infatti senza l'anima, lo spirito non si potrebbe esprimere concretamente. Gli elementi che accumuliamo nel corpo, cioé le emozioni, i sentimenti e i pensieri diventano gli strumenti di cui lo spirito si serve per strutturare il mondo agendo sulla materia.
Ma tutto questo non potrebbe avvenire senza l'intervento dell'anima che tocca e penetra nella materia estraendo le proprietà possedute dagli elementi terreni con cui viene in contatto, e inviandoli allo spirito. L'anima possiede la capacità di potersi espandere all'infinito e si espande incredibilmente, perciò si dice che l'anima non ha limiti e che può percorrere una distanza infinita nello spazio cosmico. L'uomo si identifica con l'interno del suo corpo, perché racchiude la sua identità all'interno dell'involucro fisico, ma anche il corpo non è limitato alle sole soddisfazioni delle funzioni fisiologiche, dice il maestro Aivanhov, anche se qualcuno si identifica con la testa, con lo stomaco o con il sesso.
Nel corpo non si esaurisce tutta la realtà dell'uomo, perché il corpo è l'involucro in cui l'anima si sperimenta, perciò l'anima si trova nel corpo mentre tende verso lo spirito. L’uomo si manifesta come l’anima che agisce nel corpo, dice il maestro Aivanhov, però l’azione avviene in due modi cioè nel corpo superiore e in quello inferiore. Abbiamo un corpo fisico fatto di ossa, muscoli e sangue che si disgrega con la morte e abbiamo la parte che torna allo spirito, infatti l’anima non è completamente immortale perché l'anima inferiore legata al corpo astrale e al corpo mentale inferiore è mortale.
Solo la parte superiore dell’anima è immortale perché è come lo spirito, perciò resta permanente. L’uomo deve ritrovarsi, perché ha smarrito il ricordo di quello che era, e senza la consapevolezza dell'identità siamo smarriti. Quando si dice di studiare e conoscersi non si afferma solo la conoscenza di pregi e difetti del nostro carattere, perché l’auto conoscenza è il compito di base, ma la conoscenza da conseguire è riferita al raggiungimento di un obiettivo più elevato. Si chiede di abbandonare il vivere e il sentire limitato della vita puramente materiale, per ascendere ad un vivere meno illusorio e infelice.
L’uomo deve essere in grado di staccarsi dal punto limitato del se inferiore per diventare un Sé Superiore, infatti una fusione è possibile perché lo spirito dell’uomo è la scintilla della figura divina, perciò si deve ritrovare questa visione, perché non si può correre lungo una linea infinita sperando di trovare una meta. Le forze che non tornano a se stesse si disperdono per l’esaurimento delle energie, infatti solo l’unione di positivo e negativo chiude il cerchio in cui l’energia può restare e accrescere, perciò si accumula e si rende disponibile per le necessità dell’organismo.
Gli uomini si cercano all’interno di altri uomini, perché non sanno cercarsi in loro stessi, infatti il desiderio di fusione che è connaturato alla natura umana viene rivolto alla fusione dell’uomo con la donna, ma queste due nature non possono fondersi quando ognuno cerca se stesso dentro l’altro. Quando comprendiamo che la ricerca della completezza deve ultimarsi prima in noi stessi, comprendiamo che le forze e le conoscenze accumulate devono realizzare una pienezza interna che possiamo donare anche all’altro.
La nostra anima possiede una doppia polarizzazione, perciò la vera complementarità va attuata dentro noi stessi, perché se non c’è fusione interiore non è possibile neppure la fusione esterna. L’anima sa come agire sulla materia per proiettarla verso il cielo e sa come polarizzare le energie del cielo per poterle concretizzare nella materia. L’anima ci è necessaria per plasmare la materia, ma anche per renderla più sottile e per condensarla: queste due azioni sono descritte nel monito alchemico: Solve et Coagula! in cui vengono descritte le funzioni riservate all’anima, perché solo lei può realizzarle.
La divisione in corpo, anima e spirito è collegata anche a 3 diversi distretti corporei, infatti lo spirito è collegato con la testa, il corpo è collegato allo stomaco e alle viscere, e l’anima viene collegata alle braccia. L’anima è polarizzata da due correnti simboleggiate dalle braccia con le 2 mani con cui lavora, modifica, plasma, unisce e separa la materia. Si dice che l’anima si vede negli occhi, ma gli occhi vengono usati dallo spirito per vedere il mondo.
Con gli occhi lo spirito guarda e conosce il mondo, ma se non avesse le mani non potrebbe agire, infatti mentre l’uomo lavora l’anima agisce secondo ciò che vuole lo spirito. Se le braccia e le mani sono usati all’anima, le orecchie, gli occhi, la bocca e il naso sono usati dallo spirito per sentire, vedere, gustare e annusare la materia. L’anima è composta da materia rarefatta, così sottile e delicata da sembrare invisibile, ma c'è chi sa vederla nei suoi contorni indefiniti e mutevoli mentre vibra e assume i colori e le sfumature che ci permettono di classificarla.
L’anima rimette in circolo le energie nel corpo, infatti quando fugge dal corpo si muore, l’anima è come il magnetismo, è come l’elettricità, è come il fuoco del calore della vita che scorre nel corpo, perché l'anima è la messaggera della materia e dello spirito, perciò l’anima è lo strumento di entrambi. Ogni cosa è strutturata secondo la forma, il contenuto e il senso, così la suddivisione funziona anche per il corpo, l'anima e lo spirito. Tutto segue il principio di forma, contenuto e significato, infatti anche la cellula ha il nucleo, il citoplasma e la membrana che lo racchiude, perciò il nostro nucleo è lo spirito, il citoplasma è l’anima, e la membrana è il nostro corpo.
Il corpo è il guscio che protegge la vita, perciò quando il guscio si rompe la vita finisce, perciò il corpo protegge sia l’anima che lo spirito: l’anima è il citoplasma che contiene i elementi nutritivi della vita. La vita è lo spirito, perciò l’anima lo deve sostenere, infatti lo nutre e lo fa circolare nell'organismo. La vita viene dallo spirito che è come il nucleo della cellula e il suo citoplasma è l’anima che accumula quello che nutre lo spirito, infatti mangiando si assorbe la parte vitale dei cibi.
Gli alchimisti raffigurano l’uomo come la sintesi dei 4 elementi, infatti corpo, anima e spirito racchiudono tutte le 4 materie della natura: il corpo è la terra, l’anima è l’acqua e l’aria e lo spirito è il fuoco della folgore. L’acqua e l’aria sono collocate nell’anima, perché essa fa scendere le energie del cielo come l’acqua, e fa fluire le energie traendole dalla terra e inviandole nell’aria. L’aria e l’acqua nutrono anche la terra e il fuoco, infatti l’anima nutre sia il corpo astrale che il corpo mentale inferiore, in quanto l’anima è di natura doppia.
L’anima contiene due correnti, perciò possiede sia la via dell’ascesa che della discesa delle energie, perciò tutto quello che rappresenta l’anima è sempre composto da una sostanza unica con diversi gradi di densità, perciò gli alchimisti dicono che esiste una Materia unica. Questa materia è sempre la stessa e da lei discendono i minerali, i cristalli, la vegetazione e la carne degli uomini e degli animali che formano la materia sensibile. Il corpo si è condensato dallo spirito, e lo spirito è la materia ritornata allo stato di pura energia, perciò gli alchimisti dicono che l’azione sulla materia si compie usando il Fuoco Filosofico.
Quando lo spirito ha fame mangia l’anima, perciò l’anima si deve dilatare all’infinito per placare la fame insaziabile, e mentre l’anima si amplia per nutrirlo, lo spirito si sazia e si condensa diventando un punto. L’anima alimenta il fuoco dello spirito, infatti è la riserva di cibi nutrienti a cui lo spirito attinge, perciò l'anima è il cibo che nutre la vita. La parte eterica emerge dal corpo come il vapore che va verso il cielo, ma la sua parte inferiore non giunge allo spirito, perché lo spirito vuole solo la sua parte più elevata, infatti l’oscurità può essere nella parte inferiore. L’anima vive nel corpo e può essere inquinata come si inquinano l’acqua, l’aria e la terra, perché la terra è come una calamita che assorbe lo sporco: solo il fuoco resiste all'inquinamento, infatti la fiamma mentre brucia la materia la libera da tutte le sue impurità.
Nelle conoscenze si usa una metafora che paragona l’uomo a colui che può accumulare nel suo flacone di carne il pregiato profumo di una preziosa essenza, ma si dice che si deve mantenere il flacone ermeticamente chiuso al mondo esterno per poter trattenere l'aroma, perché l'essenza profumata vuole evaporare. Il profumo è lo spirito che tende a fuggire, perché non ama stare rinchiuso e venire privato della sua libertà. Lo nostro spirito tende al cielo, perciò se vogliamo trattenerlo volontariamente nel flacone della nostra materia dobbiamo educare l'anima a nutrirlo con i cibi raffinati che lo sanno appagare pienamente.
Buona erranza
Sharatan
Il fascino dell'erranza non poteva non attirarmi.....ora capisco perchè ho comprato un profumo (ESSENCE, nome significativo) e l'essenza non c'è, è svaporata... tutto è simbolo e mi hai dato la risposta
RispondiEliminaGrazie
...il viaggio continua...
Qlxchange
RispondiEliminaHa detto: Nellissima immagine
Complimenti... molto interessante.
RispondiEliminaGrazie.
Caro Luca sei molto gentile.
RispondiEliminaUn saluto