domenica 14 ottobre 2012

Fusione di caldo e di freddo



"Chi è il più forte?
Colui che conquista le proprie inclinazioni."
(Aforisma cabalistico)

Nella tradizione cabalistica si dice che l'unità nel "Omed Hashem" ossia nel "Servitore del Signore" si realizza quando egli collega tutti i suoi organi in modo armonioso, e soprattutto quando fonde il caldo e il freddo che ospita internamente. Nell'uomo deve esistere un rapporto tra il freddo cervello che è pesante e glaciale e che ordina di seguire le prescrizioni con rigore e rigidità agendo solo per timore di Dio, e il cuore che è caldo e ardente perciò incita a compiere i precetti per bontà ed entusiasmo, ossia lo spinge ad agire per amore di Dio.

Nella cabala si usa l'immagine dell'acqua fredda che sorge dal cervello per giungere al cuore senza riuscire a spegnere il fuoco ardente che vi brucia, e la metafora cabalistica esprime questo fondamentale concetto. L'acqua che raffredda e il fuoco che riscalda si devono integrare a vicenda, infatti la correlazione tra cervello e cuore sono i fattori essenziali del progresso spirituale, ma il progresso diventa possibile solo se facciamo una fusione equilibrata tra le loro proprietà opposte. La fusione è necessaria in tutti gli organi doppi, perché ogni opposizione stimola l'esercizio delle tendenze avverse.

Il cervello possiede due emisferi per comprendere la ragione e il sentimento, infatti un emisfero è più artistico e intuitivo, mentre l'altro è logico e razionale. La stessa divisione esiste nel cuore, infatti una parte del cuore trasporta il sangue ricco di ossigeno, mentre l'altra parte fa defluire il sangue che ha filtrato le scorie del corpo.

La divisione del cuore è collegata, nel lato destro al sentimento nobilitato dallo Spirito, mentre nel lato sinistro alle inclinazioni più istintuali dell'Anima animale. I due lati sono collegati pur avendo delle facoltà opposte, delle diverse inclinazioni e diverse tendenze e ambizioni: si è equilibrati quando esiste l'armonia tra gli opposti che essi rappresentano.

Nel cervello vi è la sede dell'Anima divina, ma esso deve collaborare con il cuore per avere il calore della sua tenerezza, perché un cervello caldo diventa una ragione che viene potenziata dal sentimento. Un cuore caldo va mitigato dal cervello che tempera il suo calore eccessivo, perciò lo aiuta a riflettere. Quando il cuore sa ascoltare il cervello diventa saggio perché pensa, infatti diviene un cuore che sente e che conosce mentre comprende.

Secondo la cabala la differenza tra l'Alto e il Basso è illustrata nella struttura fisiologica del corpo umano, infatti "il cervello non rappresenta solo la sede del pensiero logico e razionale cioè freddo ed analitico, ma è la sede dell'intuizione e della profezia mistica, del calore del desiderio di conoscere Dio e i segreti della sua Creazione.

Nel cuore vi è la sede delle emozioni più nobili e intense: l'amore e il timore, la commozione, la speranza, l'afflato creativo e la sensibilità. Nel fegato vi è il luogo in cui risiede l'emotività istintuale, il desiderio di potere, la vitalità fisica, gli istinti e i bisogni più egocentrici, la tendenza alla rabbia e alle emozioni negative" come scrive Nadav Crivelli.

Nella cabala non si vuole eliminare nessuna parte dell'uomo, infatti non si vuole eliminare la natura di nessuna delle nostre parti, ma si vuole ripristinare il giusto ordine in cui devono stare tutte le parti del corpo umano. Questi organi sono i centri di controllo delle varie tendenze, perciò questi centri di coscienza e di motivazione devono avere un loro giusto equilibrio e una corretta gerarchia di priorità.

Le conoscenze superiori aiutano a fare il riordino delle idee e delle tendenze umane, perché lo scopo dell'uomo non è quello di soffocare nessuna delle parti che furono donate dal Creatore, ma è quello di elevare la natura umana al livello superiore agendo al meglio delle possibilità.

Tutte le opposizioni esistono perché sono necessarie, infatti furono create affinché in noi fossero conciliate due creature opposte. Nel Libro della Genesi è scritto che il modellamento dell'uomo fu prodotto dallo sdoppiamento della prima lettera nella sua prima radice, infatti è detto che l'uomo fu il prodotto di due "Yetsarim" cioé del raddoppio della lettera yod. La yod (che assomiglia alla virgola) è la lettera più piccola e più condensata di tutto l'alfabeto ebraico, ed è la lettera più piccola tra quelle che furono usate per scrivere la Torah e per fare la creazione del mondo.

Lo yod è il punto che sorge dal nulla rivelando il primo pensiero del Creatore, ossia l'intenzione originaria che presiede alla creazione del "mondo supremo" cioé del mondo a venire, che è la meta futura del nostro mondo. Lo yod è il principio e il fondamento del mondo, infatti è la prima lettera delle quattro che formano il nome divino, perciò lo yod personifica anche l'uomo e l'allenza tra l'uomo e il suo Dio.

Nell'uomo ci sono due "yetsarim" cioé due creature, infatti il lato destro è dominato dallo "Yetser Tov" cioé dalla creatura buona, mentre nel lato sinistro vive lo "Yetser Hara" cioè una creatura suscettibile di divenire malvagia. Sebbene essa non sia malvagia sin dall'origine può deteriorarsi e tendere al male. Essa possiede la tendenza a cambiare il suo volto volgendosi verso l'altro lato, infatti possiede la possibilità e la libertà di poter scegliere il male. Se l'uomo si degrada, dicono i cabalisti, avviene per l'azione che è stimolata dalla creatura del lato di sinistra, la quale corrompe la natura umana che nasce buona per natura fondamentale, poiché tutto ciò che viene da Dio, e ciò che Lui ha creato è sempre Bene e buono.

Secondo i cabalisti se l'uomo diventa succube di immagini e di suggestioni esterne, perché si fa condizionare dagli influssi esterni senza saperli filtrare risveglia il secondo "Yetser" e lo rende una creatura attiva, perciò in lui prevarrà "la creatura cattiva." La natura del "Yetser Tov" cioé della creatura buona non viene contaminata avendo un'essenza indelebilmente buona, infatti la sua essenza è "Tov" buona, pur non essendo il sommo bene. Le due creature sono create assieme per vivere all'interno dell'uomo, ma la debolezza d'animo e la scarsa consapevolezza dell'uomo non le fanno convivere in pace e in armonia.

Le due opposte creature vivono ognuna nella sua abitazione, ma si agitano e si scagliano una contro l'altra, perché litigano per dominare l'uomo. Lo "Yetser Hara" e lo "Yetser Tov" sono come due avversari nel campo di battaglia costituito dal corpo dell'uomo, perciò è l'uomo che deve avere l'iniziativa per decidere la parte che deve vincere e dominare dentro di lui.

Lo "Yetser Hara" attacca quando l'uomo è vinto dalle sue cattive inclinazioni e quando scatena gli istinti, perciò vince quando l'uomo è pronto a tutto per ottenere il suo piacere e la sua delizia. Quando esiste il disinteresse per il bene altrui, e quando prevale l'egoismo della salvezza e del benessere personale a scapito di tutto vediamo in azione l'altro lato del bene, cioè vediamo il male che si realizza.

Riconosciamo il bene solo quando abbiamo conosciuto il male, infatti per sviluppare la morale dobbiamo conoscere la differenza tra i due soppesando le ragioni opposte sui due piatti della bilancia. Ma questa azione serve solo per soppesare il male, perché solo il male necessita di fare la scelta. Nessuna selezione esiste nel bene, perché nel bene non esistono opposizioni, infatti il bene non ha mai bisogno di valutazioni morali: il bene non ha bisogno del libero arbitrio. La Genesi dice che Elohim vedendo il Creato pensò che era "una cosa buona," perciò volle perfezionare la sua creazione e la Creatura, cioè l'uomo facendoci "completi tanto in Cielo quanto in Terra."

L'uomo raggiunge l'armonia delle opposizioni quando lavora alla scelta della qualità della sua vita, infatti giorno per giorno si deve sforzare di conciliare il fattore spirituale con il fattore materiale del mondo. Secondo L'Arizal questo conflitto ci consente di scegliere liberamente la nostra vocazione, perciò ci permette di scegliere il dosaggio giusto e la nota fondamentale che deve risuonare al nostro interno.

Questa realtà è assieme una gioia e un onore che è stato donata all'uomo dal suo Dio. Il nostro Creatore ci ha posto, fin dall'inizio del mondo in uno stato di tensione e in una posizione di dilemma, perciò l'uomo è stato posto intenzionalmente in una condizione incerta ed instabile per offrirgli l'occasione e il privilegio di poter scegliere il suo equilibrio dinamico.

La necessità di superare lo stato di instabilità interna senza poterlo sopprimere, è il modo migliore per esercitare il libero arbitrio ed è l'occasione per affermare liberamente la nostra volontà. Usando l'intelligenza e la volontà possiamo sviluppare la nostra qualità fondamentale, e possiamo chiedere l'aiuto del Creatore che non abbandona la sua creatura quando vede che avanza coraggiosamente lungo la sua strada.

In questo modo diventiamo degli esseri liberi, perché lavoriamo al perfezionamento del nostro essere, perciò diventiamo come Dio. Il Creatore dà forza allo Yetser, cioé alla creatura che si risveglia soprattutto quando la espone al male, perché è Lui che la spinge verso le tenebre affinché il suo rovescio, cioè il bene, possa fondersi sempre più profondamente al nostro interno.

Buona erranza
Sharatan



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Sharatan