"Gli occhi dei miei occhi sono aperti"
(E. E. Cummings)
Nella Bibbia si narra che Abramo partì da Ur dei Caldei per cercare un destino migliore, infatti il Signore venne e gli disse che altrove avrebbe trovato un destino più grande e che lo avrebbe benedetto con la sua protezione. Nel corso del suo viaggio, Abramo conobbe il re di Salem, Melchisedek, il grande sacerdote di Dio Altissimo che lo accolse benevolmente e gli offrì il pane e il vino ossia la verità che nutre e la verità che inebria.
Secondo il maestro Aivanhov, questo racconto biblico rivela che Abramo ebbe il privilegio di avere la spiegazione di due grandi segreti, infatti il re sacerdote Melchisedek gli rivelò che la natura è creata e governata con due poli opposti, e che queste opposte tendenze originarie lavorano in armonia, pur sembrando apparentemente diverse.
I due opposti a cui il racconto biblico allude sono quelli che riguardano l’esistenza del polo passivo-femminile e del polo attivo-maschile come poli estremi entro cui si dispiega ogni processo del flusso di vita. La medesima cosa avviene nel rapporto che intercorre tra il plesso solare e il nostro cervello, perciò dobbiamo pensare il plesso solare come una madre che nutre con ricchezza eccezionale.
Il cervello va pensato come un figlio che ragiona e trafigge la realtà con il dardo della comprensione, infatti la mente ha il fulmine della dinamicità. Gli indù pongono anatomicamente Shiva nel cervello, ma Shiva è il principio maschile che esprime l’aspetto più dinamico e distruttore. Il cervello è l’organo creato per penetrare oltre l’illusione, e questo concetto viene espresso nel simbolo del lingam di Shiva. Ma perché si mette in evidenza l’aspetto distruttore del cervello?
Il cervello può fare molte cose perché è un organo duttile e dinamico, però per comprendere deve sezionare e frantumare i fenomeni che analizza, e quando si seziona si corre il rischio di moltiplicare i riflessi di Maya. L’attività del pensiero disperde molte risorse, infatti il cervello deve avere delle costanti ricariche energetiche, ma il cervello è anche lo schermo che riflette l’energia inviata dal plesso solare.
Se usiamo un paragone cinematografico, dice il maestro Aivanhov, il principio maschile va pensato come l’operatore che proietta delle immagini, e lo schermo che le riceve è il principio femminile ossia la materia su cui lo spirito proietta le sue energie e le sue forze. La materia non è la sede dello spirito, infatti se lo spirito non inviasse tutta la forza energetica che ha accumulato, travasandola nella materia, tutto quello che esiste cesserebbe di essere.
Lo spirito agisce sulla materia esprimendosi tramite di essa, poiché la materia di sua natura è inerte e non possiede alcun movimento spontaneo: la materia è come uno schermo su cui è proiettato ciò che la materia riesce ad esprimere. La materia è il supporto di cui lo spirito si serve, ma è anche il flacone in cui viene accumulata la quintessenza che è lo spirito stesso, infatti se lo spirito non fosse chiuso e limitato nella materia ritornerebbe alla sua fonte originale.
Lo spirito è una sostanza troppo volatile, per questo deve essere imprigionato per essere trattenuto, infatti si dice che la materia imprigiona lo spirito. Osservando i fenomeni della natura vediamo che i principi del maschile e del femminile sono intrecciati alla base di tutti i fenomeni, ma andrebbe analizzato meglio il mistero dell'intreccio di questi influssi.
Il maestro Aivanhov insegna che, alzando il livello dell'osservazione vediamo che quello che è femminile diventa poi maschile, e progressivamente questo scambio avviene a ogni innalzamento di livello progressivo. Se vediamo l'organismo umano vediamo un corpo fisico che possiede un genere che è maschile o femminile, ma se vediamo il livelo eterico vediamo che quel corpo diventa del sesso opposto. In virtù di questo scambio, una donna possiede un corpo eterico che è di sesso maschile e l'uomo possiede un corpo eterico che è di sesso femminile.
Questo incrocio è alla base delle concezioni tantriche, infatti l'incrocio e il senso dell'inversione è analizzato molto bene nella filosofia indù, in cui si dice che la forza kundalini è una forza femminile ma si dice anche che è una forza attiva e dinamica. La donna deve essere passiva come la materia che deve essere molto adattabile. Il principio maschile è rappresentato da Shiva che resta immobile nel cervello in attesa dell'ascesa di kundalini che sale per unirsi nel legame tantrico.
Ma perché esistono tante inversioni di segno e perché avviene lo scambio? Secondo il maestro Aivanhov, avviene che nel piano fisico vediamo la donna come un essere che deve restare passiva e immobile, mentre l'uomo deve essere molto attivo e dinamico. Sul piano astrale deve avvenire una compensazione che si ottiene con la sperimentazione della condizione contraria, perciò l'uomo diventa ricettivo come una donna e la donna diventa attiva e dinamica come un uomo.
Nel livello più alto, cioè a livello mentale, la donna deve diventare di nuovo ricettiva, mentre l'uomo deve tornare ad essere attivo, ma salendo sempre più avvengono altri incroci. In ogni attività c’è bisogno di conciliare l'incrocio di tendenze opposte, perciò lo scambio energetico tra il plesso solare e il cervello va pensato come il punto in cui dobbiamo avere l'unione armoniosa tra spirito e materia.
Se esiste questa armonia vediamo che il cervello riesce ad esprimere tutte le ricchezze e tutte le virtù che il plesso solare possiede per averle accumulate nel corso delle sue varie incarnazioni. Il plesso solare conserva nei suoi archivi tutte le informazioni che riguardano il passato più remoto, ma è compito del cervello il fatto di riuscire ad esprimerle pienamente.
Il cervello è lo strumento che è stato incaricato di esprimere tutto ciò che viene conservato nello strato più profondo del nostro essere. I grandi iniziati dell'India cioè i rishi, possedevano questa conoscenza, infatti collocarono la divinità della creazione, Brahma, nel luogo più profondo delle viscere, cioè nel plesso solare.
Il Dio Creatore è il Dio più potente e rappresenta la divinità da cui tutti gli altri dei dipendono, perciò il posto che gli viene attribuito è sempre quello che possiede la maggiore importanza. Visnù è collocato nel cuore e nei polmoni mentre Shiva domina le attività del cervello. Forse Brahma non esprime il principio femminile nel modo che noi immaginiamo, perché Egli esprime assieme le caratteristiche dello spirito e della materia, ma l'induismo non ha risolto il quesito di spiegare meglio il concetto.
Per ciò che riguarda lo scambio tra plesso solare e cervello vediamo che la sostanza bianca del plesso comunica con quella grigia del cervello, e la grigia del plesso con la bianca del cervello, e lo scambio avviene nel collo. Nella zona delle vertebre cervicali ci sono gli incroci nervosi che mostrano l'importanza di questa zona. Anche il fatto che la parte destra del corpo è governata dalla sinistra del cervello dimostra lo scambio di cui si dice.
L'insegnamento esoterico afferma che i chiaroveggenti e gli antichi iniziati conoscevano bene la struttura occulta dell'uomo, perciò usavano la meditazione per accedere alla quintessenza che è depositata al nostro interno. Ma cos'è la quintessenza che cerchiamo disperatamente? La quintessenza è la nostra quinta sostanza ossia è il quinto elemento che sottintende e che impregna tutti gli elementi che vivono in noi, perciò è l'elemento che unisce la terra, l'acqua, l'aria e il fuoco interni.
Buona erranza
Sharatan
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Sharatan