“Il Buddha ha cominciato nello stesso posto da cui cominci tu. La natura della sofferenza non cambia. Tu non hai ricevuto un handicap speciale, né hai ricevuto minori talenti. Tra te e il Buddha, o tra me e il Buddha, non esiste alcuna differenza. Tu sei puro essere, il Buddha è puro essere. Tu lotti con l’identificazione, con la forma. Così avvenne anche per il Buddha. E per me.
Tutti veniamo messi alla prova. Tutti costruiamo sulle sabbie mobili e veniamo risucchiati nel fango di una esistenza condizionata. Tutte le limitazioni vengono da noi. Non appena smettiamo di porre condizioni sul nostro modo di prendere la vita, l’esistenza relativa svanisce. Siamo il fiore di loto che galleggia sulla superficie dell’acqua fangosa.
Siamo la consapevolezza, la profonda scoperta che nasce dall’oscurità di condizionamenti. Siamo il fiore di loto bianco nutrito dall’acqua putrida. Se cerchi una bellezza priva di tristezza, non la troverai. Se cerchi una celebrazione che non conosca l’intensità del dolore, cercherai invano. Tutto ciò che è trascendente viene dal basso: la luce dal buio, il fiore dal fango.
Rinuncia al tuo pensiero lineare, alle tue rigide, razionali aspettative sul significato della spiritualità. La vita non è unidimensionale. Se l’assoluto è davvero assoluto, allora non esiste luogo in cui non si trovi. Non scegliere un lato della disputa. Impara a prendere entrambi i lati e a lavorare verso il punto di mezzo. Gli estremi si riflettono l’un l’altro, le parti in conflitto condividono la stessa lezione.
La via per la libertà è una sola. Il Buddha l’ha chiamata la Via di mezzo, la via tra i due estremi. Non puoi arrivarci schierandoti da una parte. Non puoi arrivarci scegliendo il buono contro il cattivo, o la luce contro il buio. La tua via passa per il luogo dove buono e cattivo si incrociano, dove la luce incontra gli ostacoli e getta lunghe ombre.
Non ci sono mappe che possano guidarti fino a quel luogo. Se lo chiedi a qualcuno, ti dirà: ”Vai a destra.” Se lo chiedi a un altro, ti dirà: ”Vai a sinistra.” Se chiedi al pessimista dove puoi trovare la verità, ti dirà: ”Ieri era qui, l’hai mancata per poco!” Se chiedi all’ottimista, la sua risposta sarà: ”Sarà qui domani.” Chi dà la risposta giusta? Ma esiste una risposta giusta? O l’aspettativa che esista è solo un’illusione?
Quando puoi osservare la disputa senza schierarti, quando puoi stare nel mezzo del campo di battaglia senza attaccare nessuno, allora sei arrivato nel luogo dove fiorisce il loto. Pochi ti noteranno, ma non importa. Sei arrivato a casa. Sei scivolato attraverso il velo. Non sei più un oggetto che ostacola la luce, ma sei diventato una finestra che permette alla luce di passare.” (Paul Ferrini)
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Sharatan