“Ma chi è questo amore, e da dove è venuto?
Chi sei e cos’è questa strana forza che indebolisce
e ravviva al tempo stesso il mio cuore?
Chi sono io e cos’è ciò che chiamo me stesso?
(Gibran Kahlil Gibran)
“Non sapete come manifestarvi reciprocamente amore, vivete su un pianeta dove l’amore altruista è un’idea sconosciuta, dove l’amore incondizionato è praticato molto di rado e dove l’amore illimitato è considerato “sbagliato.” Gli esseri umani hanno creato uno stile di vita in cui sentirsi una cosa sola con tutti gli altri, tutto il tempo, può mettere una persona nei guai. Potremmo addirittura definire i tre assassini dell’amore: il bisogno, l’aspettativa e la gelosia.
Non si può amare veramente un’altra persona se una di queste tre cose è presente. E certamente non è possibile amare un Dio che indulge in tali sentimenti. Eppure questo è proprio il Dio che voi vi immaginate. Quindi, se il vostro stesso Dio può essere pieno di pretese, di aspettative e gelosie, certamente è giusto che lo siate anche voi. Questo è l’ambiente in cui cercate di creare e sostenere il vostro amore gli uni per gli altri.
Vi è stato insegnato che Dio è geloso, ha aspettative enormi ed è così bisognoso che se il Suo amore per voi non è corrisposto, vi punisce con la dannazione eterna. Tali insegnamenti ormai fanno parte della vostra storia culturale. Sono profondamente radicati nella vostra mente e sradicarli è un’impresa estremamente difficile. Eppure, finché non lo farete, non potrete mai sperare sul serio di amarvi l’un l’altro, o di amare Me.
Per risolvere un problema, la prima cosa da fare è comprenderlo. Perciò, esaminiamo questo problema specifico considerando un elemento alla volta. Il bisogno è il più potente assassino dell’amore mai esistito. Eppure la maggior parte di voi non conosce la differenza tra il bisogno e l’amore, e li confonde. “Bisogno” è quando immaginate che esista qualcosa al di fuori di voi che non avete e che vi è necessaria per poter essere felici, poiché credete di avere bisogno di quella cosa farete di tutto per averla.
Molte persone cercano di acquistare ciò di cui pensano di avere bisogno. Danno ciò che possiedono in cambio di ciò che vogliono avere: e questo processo lo chiamano amore. È importante comprendere come siete arrivati ad avere queste idea dell’amore. Voi immaginate che questo sia il modo giusto di mostrare il vostro amore gli uni per gli altri, perché vi è stato insegnato che è così che Dio vi ama. Dio avrebbe fatto con voi un patto: se Mi amate, vi lascerò entrare in paradiso, altrimenti niente da fare.
Qualcuno vi ha detto che Dio è fatto così, e anche voi siete diventati così. Così, nella vostra mitologia umana, avete creato una leggenda che vivete ogni giorno: l’amore è condizionato. Eppure questa non è la verità, ma un mito. Fa parte della vostra storia culturale, ma non della realtà di Dio. Dio non ha bisogno di nulla, perciò non chiede nulla a voi. Come può un Dio avere bisogno di qualcosa? Dio è il Tutto-in-Tutto, il Motore Immobile, la Fonte di ogni cosa.
Allora ascolta con attenzione, perché ora arriva la parte più chiara. Voi siete fatti a immagine e somiglianza di Dio. Lo sapete già, perché è ciò che vi hanno insegnato. Così voi, essendo fatti a Mia immagine e somiglianza, avete pensato che sperimentare desideri di questo tipo sia normale e avete creato le vostre attrazioni fatali. Ma ora io vi dico che Io non ho bisogni. Ciò che ho dentro di Me è tutto ciò che mi serve per esprimere ciò che sono al di fuori di Me. Questa è la vera natura di Dio, del Dio di cui voi siete stati creati a immagine e somiglianza.
Comprendete la meraviglia di questo fatto? Riuscite a vederne le implicazioni? Anche voi non avete bisogni. Non c’è nulla che vi sia necessario per poter essere completamente felici. La felicità più profonda e perfetta si trova dentro di voi e, una volta che l’avrete trovata, nessun fattore interno potrà uguagliarla né distruggerla. Cerchi di sperimentare la parte più grandiosa di te al di fuori del tuo Sé. Cerchi di sperimentare Chi Sei attraverso gli altri, invece di permettere agli altri di sperimentare Chi Sono loro attraverso di te.
Quasi tutti gli esseri umani lo fanno. Ma se tu raggiungi il livello di Maestro permetti agli altri di sperimentare Chi Sono attraverso di te. Quello è il modo di riconoscere un Maestro, quando ne incontri uno: il Maestro ti vede. Il Maestro ti restituisce a te stesso, perché tu ti ri-conosce, cioè ti conosce di nuovo. E così tu puoi ri-conoscere il tuo Sé come Chi Sei Realmente. Quindi passi questa conoscenza ad altri. Sei diventato a tua volta un Maestro e non cerchi più di conoscere il tuo Sé attraverso gli altri, ma scegli di fare in modo che gli altri possano conoscersi attraverso di te.
Perciò, il vero Maestro non è quello con il maggior numero di studenti, ma quello che crea il maggior numero di Maestri. Entra in te. Per trovare quello che è dentro di te, devi entrare in te. Perché se non entri, esci. Anche tu sei stato rivelato a Te Stesso. E quella rivelazione si trova sepolta profondamente dentro la tua anima. Nessun sentimento proveniente da uno stimolo o da una fonte esteriore è lontanamente simile alla totale beatitudine della comunione interiore.
Te lo dico di nuovo: è dentro di te che è possibile trovare la beatitudine. È li che ricorderai Chi sei e sperimenterai di nuovo che non hai bisogno di nulla di esterno a Te Stesso. Lì vedrai la tua immagine a somiglianza di Me. E quel giorno il tuo bisogno di qualcun altro finirà e sarai finalmente in grado di amare veramente e sinceramente. […]
Anche se riesci a eliminare il bisogno dei tuoi rapporti con gli altri e con Me, forse dovrai lottare ancora con l’aspettativa. Questo è uno stato in cui tu hai la netta convinzione che l’altra persona debba comportarsi in un certo modo, confermando di essere come tu l’avevi immaginata, o come pensi che dovrebbe essere. Come il bisogno, l’aspettativa è letale, perché riduce la libertà, e la libertà è l’essenza dell’amore.
Quando ami qualcuno, devi garantirgli una libertà totale di essere quello che è. Questo è il maggior regalo che tu possa fargli, e l’amore offre sempre i regali più belli. È il dono che ho dato a voi, eppure voi non immaginate di averlo ricevuto, perché non riuscite a immaginare un amore così grande. Perciò avete deciso che Io vi avevo dato solo la libertà di fare quello che volevo che faceste. Sì, le vostre religioni dicono che vi ho dato la libertà di fare qualunque cosa, di scegliere ciò che desiderate.
Ma chiedo di nuovo : se ogni volta che fate una scelta “sbagliata” rischiate di essere torturati e dannati in eterno da Dio, questa è vera libertà? No. È solo capacità. Siete liberi di fare qualunque scelta vogliate, ma non siete liberi di farla. Almeno, se pensate al risultato di quella scelta. E naturalmente ci pensate. Perciò questa è stata la vostra costruzione: per garantirvi la ricompensa eterna in paradiso, Io mi aspetto in cambio che facciate le cose a mio modo. E questo per voi è l’amore di Dio.
Tra di voi usate lo stesso sistema di aspettative e lo chiamate amore. Ma non si tratta di amore, in nessuno dei due casi, perché l’amore non si aspetta nulla, eccetto ciò che viene dato liberamente, e la libertà non sa nulla delle aspettative. Quando non esigete più che una persona sia come voi immaginate che debba essere, siete in grado di accantonare le aspettative e di amarla esattamente così com’è, per ciò che è. Ma questo può accadere soltanto se amate voi stessi così come siete. E questo, a sua volta, può accadere solo se amate Me così come sono.
Certamente. È possibile ricevere l’amore di un altro soltanto nel modo in cui date il vostro. Lui o lei può amarvi a modo suo finché gli pare, ma voi potete ricevere il suo amore soltanto a modo vostro. Non potete sperimentare ciò che non permettete agli altri di sperimentare. E questo ci porta all’ultimo punto in esame: la gelosia. Per la vostra decisione di amare Dio gelosamente, avete creato il mito di un Dio che ama con gelosia. Avete cercato con tutte le vostre forze di cooptare il mio amore, di esserne i soli proprietari.
Avete avanzato diritti di proprietà su di Me, dichiarando che io amo voi, e soltanto voi. Voi siete il popolo eletto, la nazione sotto l’egida di Dio, l’unica vera Chiesa! Voi siete tutti molto gelosi di questa prerogativa che vi siete attribuiti da soli. Se qualcuno osa sostenere che Dio ama tutti i popoli allo stesso modo, accetta tutte le fedi, si riconosce in ogni nazione, lo considerate blasfemo. Secondo voi, dire che Dio può amare in modo diverso da quello in cui voi avete detto che vi ama, è una bestemmia.
Un amore dominato dalla gelosia non è affatto il mio modo di amare, ma è così che voi avete concepito il Mio amore, perché è in questo modo che Mi amate. E questo è il modo in cui vi amate anche tra di voi, ed è un modo che vi sta uccidendo. Sto parlando in senso letterale, perché sono secoli che vi uccidete a causa della gelosia. Se amate un’altra persona, le dite che deve amare voi e soltanto voi.
Se ama qualcun altro diventate gelosi. E non finisce qui, perché non siete gelosi soltanto delle persone, ma anche del lavoro, degli hobby, dei bambini, di qualunque cosa in grado di allontanare da voi l’attenzione della persona amata. Alcuni sono gelosi anche del cane o di una partita a golf. La gelosia ha molte facce, ma nessuna è bella.
Liberati dall’idea che la felicità dipenda da una cosa qualsiasi al di fuori date, e ti sarai liberato dalla gelosia. Rinuncia a pensare che l’amore sia ciò che ricevi in cambio di ciò che dai, e ti sarai liberato dalla gelosia. Accantona le tue pretese sul tempo, sulle risorse o sull’amore delle altre persone, e ti sarai liberato dalla gelosia.
Vivi la tua vita puntando su un nuovo obiettivo. Comprendi che lo scopo dell’esistenza non ha nulla a che vedere con ciò che ricevi, e tutto a che vedere con quello che dai. Questo vale anche per i rapporti con gli altri. Lo scopo della vita è quello di creare te stesso, nella maggiore versione della più fulgida visione che tu abbia mai avuto su Chi sei. È quello di annunciare e divenire, esprimere e realizzare, sperimentare e conoscere il tuo vero Sé. Per fare tutto ciò non hai bisogno assolutamente di nulla dagli altri. Quindi puoi amarli senza esigere nulla da loro.”
(Neale Donald Walsch - Amicizia con Dio: un dialogo fuori dal comune – Sperling & Kupfer, 2002)
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Sharatan