martedì 28 febbraio 2017

Reincarnazioni



“Un santone aveva un appuntamento con Dio. Lungo la strada incontrò un altro mistico che stava meditando con la massima serietà. Il santone allora, interrompendo i mantra dell’altro, gli fece questa proposta: «Sto andando dalla Divinità. Vuoi che le parli di te? Hai qualcosa da domandarle?»

Il mistico disse: «Domandale quante volte ancora dovrò reincarnarmi prima di raggiungere la liberazione. Ho già vissuto tre vite.» Più avanti, il santone incontrò un secondo mistico, uno yogi che danzava nell’estasi. Anche a lui fece la medesima proposta. Lo yogi, assorto nella danza, lo ignorò.

Il santone, ripensando all’incontro precedente, gli disse che poteva domandare alla Divinità quante reincarnazioni avrebbe ancora dovuto vivere. Lo yogi, inebriato dalla danza, girò su se stesso sorridendo. Al suo ritorno, qualche ora più tardi, il santone incontrò di nuovo lo yogi danzante. Gli disse: «La Divinità mi ha parlato. Ti restano da vivere tante vite quante foglie ci sono sull’albero accanto a te.»

«Che meraviglia! - disse lo yogi danzante - Solo? Se penso a tutti gli alberi che ci sono nel bosco e a tutti i boschi che ci sono nel mondo, le foglie devono essere milioni di milioni! Che fortuna la mia!» Poi il santone incontrò il primo mistico. Questi, ansioso, gli si avvicinò e il santone gli disse: «La Divinità mi ha detto che ti restano altre tre vite prima di raggiungere la liberazione.»

A qualcuno tre incarnazioni sembrano insopportabili, a un altro molte migliaia paiono poca cosa, paragonate alll’infinito. Il primo vive con dolore, il secondo nell’estasi. Come i mistici di questa storia, vi sono persone che vivono nell’angoscia e altre che vivono nella gioia. Le prime non conoscono la prosperità. La loro vita è solo sofferenza.

Tutto dipende da come si guarda la realtà, se in modo positivo o negativo. Una volta che si è preso coscienza di questo, si tratta solo di scegliere. Invece di vivere certi fatti della nostra vita come drammi, potremmo vederli in modo assolutamente positivo.” (Alejandro Jodorowsky, La risposta è la domanda, Oscar Mondadori)

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Sharatan