Sariputra, il grande discepolo del Buddha, era seduto in meditazione presso la riva di un lago. La superficie dell’acqua era agitata da una miriade di pesci. Sariputra si alzò, trasferendosi in un luogo più tranquillo. Ma lì era il canto degli uccelli a turbare la sua meditazione.
Affluivano pensieri, si levavano illusioni… fu così che decise di uccidere pesci e uccelli, e mangiarli. Ma ne fece indigestione e cadde malato. È questo un episodio della giovinezza di Sariputra. È vano cercare di fuggire il rumore dell’acqua o il canto degli uccelli. Il turbamento è nel nostro spirito. (Taïsen Deshimaru)
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Sharatan