giovedì 11 ottobre 2018

L’artefice



“L’uomo è una creatura di riflessione,
quello su cui riflette in questa vita,
egli diventerà in avvenire.”
(Chāndogya Upaniṣad)

Nell’uomo non ancora risvegliato, che ignora le leggi della vita, dominano pensieri sensuali, di odio, di critica, di vendetta, che lo rendono schiavo, poiché non sa distinguere la propria mente e dirigerla verso pensieri migliori. Chi pensa ai difetti e ai vizi degli altri, diviene ciò che pensa, perché la sua mente si carica di quei difetti e di quei vizi.

Chi conosce le leggi per cui il pensiero costruisce e modella il corpo mentale, e lo rafforza col pensare ripetuto e paziente, può acquistare facoltà che sono gli strumenti più validi per la vita. Ciascuno può formarsi il carattere mentale che desidera, con la precisione con cui l’artefice costruisce la sua opera.

La morte non arresta il lavoro cominciato in vita, ma, liberando dall’ingombro del corpo, facilita il processo di elaborazione delle immagini mentali negli organi che noi chiamiamo facoltà, e che saranno riportate nella nuova nascita terrena. Una parte del cervello del nuovo corpo viene modellata in modo da servire come organo per le nuove capacità acquisite.

Tutte le facoltà riunite insieme formano il corpo mentale. Le immagini mentali, create in una vita, riappaiono nella seguente come caratteristiche e tendenze mentali. I pensieri che tu ospiti in te sono entità operanti e forze viventi che possono determinare la tua vita. Per la legge di attrazione e di affinità, essi attirano altri pensieri della stessa qualità.

Per questo è necessario che ti alimenti di pensieri elevati, di serenità, di fiducia e di conforto; pensieri positivi di coraggio e di forza. Occupa senza interruzione la mente con pensieri di saggezza, di amore e di bene. Pensieri di gioia e di simpatia creano gioia e simpatia anche negli altri, cacciando quelli tristi, pessimisti e di timore. Esercitati a purificare il tuo ambiente con idee di luce e di perfezione.

Irradia un flusso continuo di idee positive e di benedizioni verso tutto il creato. Che la tua mente accolga, trattenga ed emani solo pensieri di bene, e che il bene sia l’oggetto principale di ciò che pensi. Ciò ti sarà reso più facile se mantieni sempre la mente occupata, e se attingi da letture sane e da conversazioni positive rifuggendo da quelle malsane che formano l’alimento malsano dei più. Tale è la Legge: la costruzione del futuro è nelle tue mani!

I pensieri attirano le circostanze favorevoli o disgraziate della nostra esistenza. Cambiando il modo di pensare, possiamo allontanare le circostanze avverse e attirare le propizie. Sono i pensieri del passato che hanno creato la disarmonia del mondo attuale.

Oggi, come allora, chi fa cattivo uso del potere mentale lega se stesso col laccio della disarmonia a una lunga catena di incarnazioni, alla ruota delle rinascite. Bisogna rendersi conto di ciò che avviene quando si adoperano sconsideratamente espressioni errate, poiché allora si usa in modo dannoso il Principio Divino attivo che muove l’Universo.

Nessun discepolo dovrà disperdere la propria mente su troppi argomenti e su cose inutili. Peggio chi persiste nel fissare l’attenzione, anche tacendo, sull’altrui disarmonia, poiché ciò produce una grande accumulazione di forza nociva. Non fissarla sulle contrarietà, non dare forza alle condizioni esteriori, libera la mente dal senso del tempo e dello spazio.

Questa sono creazioni dell’uomo che formano una barriera fra la coscienza esteriore e l’attività interiore. Sii severo custode del tuo mondo emotivo poiché, agendo emotivamente, tu qualifichi l’energia in modo nocivo; e ciò produce altri mali. Tu divieni responsabile della disarmonia che ciò crea, e l’energia messa in moto non potrà essere arrestata.

(Amedeus Voldben, La Coppa d’Oro, Ed. Mediterranee)

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