martedì 8 aprile 2008

Lo sguardo del lupo


Pensavo che non mi leggesse neanche un cane, invece scopro che mi legge un lupo. Non solo mi legge, ma mi scrive pure, seccato e polemico, veramente indignato. Vuole che faccia una rettifica perché ho detto “mondo di lupi”, in un post precedente, con intenti offensivi, così scrive, per la sua specie. Giuro che ho adorato Zanna Bianca e Zanna Bianca era un lupo, per cui affermo la mia piena simpatia per la razza lupina. I lupi sono animali straordinari, essi sono animali erratici e le varie sottospecie spesso si incrociano tra loro, per cui sono predisposti al meticciato: qualità pregevolissime.
Di tutti gli animali, i lupi sono i più intelligenti. Posseggono un alto grado di organizzazione sociale e hanno sviluppato un sistema di comunicazione e interazione di gruppo in grado di stabilizzare le loro relazioni sociali.
Sono animali unici, in virtù delle spiccate differenze di personalità espresse da individuo a individuo, infatti ognuno è un animale a sé. Alcuni sono più timidi, altri più aggressivi, altri più volitivi e la società del branco permette di maturare la loro condotta personale.
Essi sono in grado di vivere una settimana senza cibo e di percorrere fino a 30 km senza rompere il passo: sono dotati di grande resistenza. Trascorrono in media circa 8-10 ore in movimento, soprattutto per la caccia, nelle ore crepuscolari. Sono anche ottimi nuotatori e cacciatori eccezionali, capaci di modificare sempre le loro tecniche di caccia: cacciatori intelligenti ma non predoni.
La struttura sociale del branco è importantissima e ogni branco ha una sua caratteristica che lo contraddistingue, come gli individui. La disciplina del branco è rigida ma non spietata. La struttura del branco è dinamica e soggetta al cambiamento, ed è tutt’altro che autoritaria, infatti il branco valorizza moltissimo le caratteristiche individuali ai fini del massimo vantaggio di gruppo. Nella gerarchia del comando, il ruolo di capobranco può essere assunto sia da un esemplare alfa maschio che femmina.
Sebbene la riproduzione sia perlopiù assicurata dalla coppia alfa, dopo lo svezzamento, tutto il branco si prende cura dei piccoli, curandone l’alimentazione e l’educazione. I lupi più vecchi manifestano un forte interesse per i piccoli, che li contraccambiano con affetto, leccandosi il muso e strofinandolo contro gli adulti. Essi si prestano ad essere trattati come bambole di pezza, per insegnare ai lupetti le tecniche predatorie. I lupi più vecchi non sottraggono il cibo ai piccoli, come pure un adulto non ricorrerebbe mai alla forza, trattando con un cucciolo. Konrad Lorenz si chiedeva se un tale rispetto dei diritti, non fosse una sorta di primitiva moralità.
I lupi, condividono il loro cibo con i membri più anziani ormai impossibilitati alla caccia e si fanno regali, soprattutto cibo. Adolph Murie, dopo anni di osservazione di lupi in libertà, dichiarò che l’aspetto più sbalorditivo dei lupi è la vicendevole amicizia tra i singoli. Anche da adulti giocano a rincorrersi, si azzuffano con i piccoli, corrono in cerchio, nelle radure, con l’andatura barcollante del cavallo. Si spaventano a vicenda, scagliandosi addosso a chi sta riposando o sbucando all’improvviso da piccoli nascondigli. Si pavoneggiano, sfilando con in bocca dei pezzi d’osso o dei rami.
I lupi posseggono tre sistemi di comunicazione: vocale, posturale ed olfattivo. Rudolph Schenkel, fu il primo che documentò l’ampia gamma delle espressioni facciali del lupo: la faccia è il fulcro del gesto muto del lupo, che è connesso a movimenti di orecchi, occhi e labbra. Lo sguardo intenso è usato di frequente dal lupo, per comunicare, sia con i suoi simili, sia con gli umani, che con gli altri animali. Lo sguardo del lupo è intenso ed espressivo, come e più di quello umano.
Il suo udito è raffinatissimo e percepisce anche suoni che il nostro orecchio non può sentire e segnali che non sappiamo vedere.
Nell’analisi dei comportamenti, ai movimenti facciali, ricchi ed intensi, vanno poi uniti i segnali di vocalizzazione con gli atteggiamenti posturali, uniti al terzo canale dei messaggi olfattivi, cioè l’emissione di marchi odorosi e le secrezioni ghiandolari. Esiste poi una via di comunicazione aliena ai sensi, quasi extrasensoriale, che il lupo attiva. Si sono osservati degli esemplari che fissano l’orizzonte e poi altri esemplari, fissare lo stesso punto, anche senza messaggi o legame visivo, come se fosse operante una sorta di richiamo telepatico.
I nostri tentativi di capire il loro linguaggio sono complicati dalla complessità di questo meraviglioso animale.
Nell’ottobre 2007, in Abruzzo, sono stati uccisi tre esemplari di orso bruno marsicano, a questi si aggiungono due lupi appena ritrovati nella stessa zona. Si tratta di specie tra le più importanti della
fauna italiana. Tra questi l’orso Bernardo, diventato famoso nel mondo.
Fulvio Pratesi, Presidente onorario del WWF Italia, ha dichiarato: “Consentire che si perda un orso o un lupo alla volta è come lasciar sfregiare un’opera d’arte, è un atto insano come prendere a martellate la Pietà di Michelangelo [..] Grifoni, lupi, corvi imperiali, aquile reali, gipeti e ora l’orso: un patrimonio faunistico che continua ad essere messo a rischio da atti criminali. Un barbaro sistema di uccisione che ancora oggi non è trattato come un reato contro il nostro patrimonio naturale e culturale e contro la salute dei cittadini.”
Buona erranza.
Sharatan ain al Rami

2 commenti:

  1. Non conosco la persona a cui ti riferisci, ma ti chiedo cortesemente di non parlare di costui come "un lupo"! Io vivo veramente con un "lupo" e ti assicuro che è un anumale meraviglioso, intelligentissimo, generoso e persino altruista! Io, incrocio ogni giorno lo sguardo del lupo ed ogni giorno il suo "spirito" mi fa dono di qualcosa di impagabile. Namastè sconosciuta amica. MagusIncognitus

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  2. Caro anonimo,

    la persona a cui mi riferisco la conosco io, per cui...tu non puoi saperne nulla.
    Sul lupo la penso come te, infatti conosco un lupo che è stato venduto e acquistato come cane-lupo da una mia amica, proviene dai paesi dell'est ed è stato acquistato regolarmente in un negozio, solo dopo si è scoperto che era nulla cane e tutto lupo, perciò ... ma ormai era diventato il suo "cane" per cui... e anche il "lupo spacciato da cane" si sentiva ormai il suo animale. Tutto il post è un omaggio al lupo e una beffa all'idea di "Homo homini lupus" che è un pregiudizio che rivela la nostra ignoranza riguardo lo splendido animale che tu hai la fortuna di avere come amico.

    Ti saluto caramente e spero di avere eliminato l'equivoco.
    Sharatan

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