“Il sapere è la porta verso la libertà
e la vigile attenzione è la madre del sapere.”
(Nisargadatta Maharaj)
Rudolf Steiner teneva conferenze per gli operai impegnati a costruire il Goetheanum e parlava di argomenti che gli operai chiedevano fossero trattati. Inizialmente le lezioni erano tenute dai collaboratori, ma poi gli operai chiesero a Steiner di dare lezione, lui stesso. Nacquero così conferenze su vari temi, come quelle famose sulla vita delle api. Le conferenze si tenevano dopo l’orario di lavoro e trattavano di norme igieniche e dietetiche, di arte, di spiritualità, di terapia medica, di agricoltura e di molto altro. E furono trattati temi molto complessi come ad esempio, la via per accedere alla conoscenza dei mondi superiori.
L’equivoco più diffuso, avvisa Steiner, è quello di credere di poter accedere ai mondi spirituali in poco tempo. Ma non è mai così, perché avere uno sguardo spirituale non è come imparare a usare il microscopio. E anche per quello che riguarda la visione col microscopio, la cosa non si limita certo a saper mettere a fuoco in modo corretto quello che mettiamo sotto la lente d'ingrandimento. Non è mai sufficiente vedere per capire il senso di quello che si vede. In tutte le cose, per vedere dobbiamo sapere come poterlo fare sebbene la maggioranza pretende di avere uno sguardo spirituale in pochi giorni. Non è mai così, perché dobbiamo rendere attivo un elemento interno che sa comprendere e che non è quasi mai reso attivo.
Si deve sapere che si considera il ricercatore dei mondi spirituali come un pazzo anche quando sembra una persona ragionevole. Ma noi sappiamo come coinvolgerci intensamente in ciò che vediamo pur restando saldi. Ma, avverte Steiner, va precisato bene come può avvenire questo vedere. Comunemente il vedere spirituale è detto lo sguardo non ordinario perché è oltre la norma consueta, ma il vedere non va confuso con il patologico del folle mentale. Se parliamo con persone che hanno turbe mentali esse ci raccontano solo la follia che sentono e vivono. I malati mentali non vedono il mondo esterno in modo corretto, perché il corpo fisico del folle non riesce a essere usato dall’anima e dallo spirito.
La malattia mentale è sempre malattia del fisico. Uno spirito è sempre sano ma è il corpo fisico che non sa collegarsi con la sua anima e con il suo spirito. È insensato pensare che il malato mentale sia il malato dello spirito, perché lo spirito non può usare un corpo fisico carente. È giusto che questo si sappia per capire il perché del fatto che gli uomini siano incapaci di pensare. E anche se vanno a scuola e hanno un’istruzione adeguata restano incapaci di pensiero. E la causa è nascosta nel fatto che il modo di pensare dell'uomo odierno si basa sulla struttura mentale rigida della lingua latina.
L’affermazione può sembrare incredibile, ma la situazione è dovuta proprio al fatto che, fin dal medioevo ossia fino dal 14°-15° secolo, si iniziò a parlare ovunque solo in lingua latina. Perciò “tutti noi pensiamo nel modo in cui si impara a pensare con il latino." Tutto dipende dalla forma della mente che la lingua latina ci ha strutturato e imposto. E, finché non impariamo a pensare in modo autonomo non potremo entrare nei mondi spirituali. Questo è il motivo per cui il mondo odierno si ribella a qualunque conoscenza spirituale. Questa conformazione mentale produce persone che non sanno pensare liberamente, e quel pensare gregario è nato a causa della lingua latina.
Qualcuno dirà: che forse il cervello pensa? Con le frasi latine che entrano nel cervello che pensa sempre in modo automatico e meccanico, si alimenta una struttura. L’uomo moderno è l'automa della lingua latina che vaga senza riuscire a pensare da solo. Ciò che avvenne in passato è importante, perché il cervello fa parte del corpo fisico come anche il corpo eterico è parimente presente nel cervello. Il cervello pensa in modo autonomo solo se usa anche il corpo eterico per pensare. Il pensare non avviene solo con il fisico, perciò se pensiamo così non pensiamo spiritualmente. O forse è meglio dire che si può pensare solo con il cervello fisico se pensiamo alla maniera latina.
Se usiamo solo la parte fisica del cervello pensiamo come l'automa che è cieco alla visione spirituale. Si deve iniziare a pensare col corpo eterico. Ebbene sì, dobbiamo pensare con quel corpo eterico che il malato mentale non sa usare se crediamo che il pensare “deve portare ad un’attività interiore.” Prima di tutto si deve imparare a pensare autonomamente, perché la condizione necessaria per entrare nel mondo spirituale è il pensare in modo autonomo e libero. Dal ragionamento si capisce la singolarità della forma mentale strutturata dall'uso esclusivo del latino. Questa lingua è fatta per pensare al lato concreto delle cose, ma noi siamo al momento evolutivo in cui è necessario pensare anche con il corpo eterico, anche se non lo vogliamo fare.
Nel corpo fisico le idee si dissolvono e con l'eterico non si vuol pensare. Ma cosa vogliamo fare? La cosa urgente è pensare in modo autonomo, e questo pensiero è ancora più facile per chi ama il socialismo. Pian piano si deve ritornare al corpo eterico per concepire i pensieri chiari del libro cosmico. Questo è l’unico modo, perciò è importante capirlo. Per la prima volta dobbiamo essere consapevoli che il pensiero è influenzato dal materialismo latino padre del pensiero schiavo e gregario. Il latinista pensa con il cervello fisico, ma il linguaggio eterico non può conoscere quel linguaggio. I pensieri del corpo eterico usano una lingua che non può essere come la mente latina, dice Steiner.
Il mondo va pensato come un corpo fluido, ma noi non lo sappiamo fare. Dobbiamo pensare che lo spirito risale ai tempi antichi della terra quando non c'erano le materie fisiche. A quel tempo tutto era fluido e anche gli animali e gli uomini erano esseri fluidi. E' difficile per la mente moderna pensare a epoche così strane se non sappiamo come pensarle. Nel mondo spirituale non ci sono forme solide, perciò la mente dell'uomo latino non sa concepire il lato spirituale. Infatti, poco a poco, si è inculcata in noi una forma mentale che ci impedisce di vedere nei mondi spirituali. La prima cosa da fare è togliere la limitante forma mentale che impedisce di vedere lo spirito che viveva ancora negli antichi greci.
L’elemento spirituale era ancora vivente nella mente greca che è precedente alla mente latina. Allora si poteva ancora vedere con uno sguardo spirituale ma, con l’avvento del latino, lo spirito è progressivamente eliminato. E la Chiesa ha favorito maggiormente questo fatto perciò, a partire dalla civiltà latina, non abbiamo più la possibilità di vedere lo spirito. Questo è ciò che avvenne con l'allontanamento dallo spirito, e da quel momento avemmo solo concetti per pensare i corpi solidi. E lo vediamo bene nei Romani che introdussero nel mondo concetti asciutti, prosaici e privi di spirito. Il risultato fu che tutto il pensiero fu sottomesso alla materia e al lato concreto: e da questa forma mentale nacque il materialismo.
La lingua latina fu strutturata per la logica e il pensare concreto e solido. Se vogliamo entrare nei mondi spirituali dobbiamo pensare con concetti fluidi, perché l’uomo ha anche corpo eterico e corpo astrale oltre al corpo fisico. Molti teosofi restano materialisti anche pensando allo spirito. Per costoro tutto è un meccanico sovrapporsi di corpi, infatti pensano al corpo eterico come più sottile del fisico, e al corpo astrale come più rarefatto del fisico. Costoro pensano allo spirito con l’aiuto di concetti solidi e concreti. Tutto il mondo è un problema di corpi di varia densità, ma quei corpi non mutano mai fino a diventare spirito.
Per pensare spirituale si usano concetti che mutano e che sono così lievi da poter salire molto in alto. Infatti, l'eterico è compenetrato nel fisico ma la sua forma “straborda” fuori dal fisico estendendosi nel mondo. E anche l'immagine dimostra che, per pensare, abbiamo bisogno sempre dell'immagine mentale della realtà concreta. La realtà spirituale è molto fluida, perciò chi ha concetti e mente rigida non può afferrare la fluidità. Gli uomini devono abituarsi al movimento della mente, alla flessibilità mentale, e al pensare autonomo. E questo si può sempre fare, perché lo sviluppo della mente non si ferma neppure con l’età adulta.
Con l’invecchiare alcune qualità possono regredire, perciò l’evoluzione futura vedrà che l’uomo avrà sconfitto l’avanzare dell’età. Ma già adesso, in alcune persone, le forze spirituali regrediscono da giovani in modo spaventoso. Noi sappiamo che lo spirito non regredisce mai, ma che è il corpo che si degrada e peggiora. Quando si invecchia si può usare ancora meglio la testa se impariamo a pensare con la testa eterica che è molto più raffinata e acuta di quella fisica. Alcuni, in età tarda, hanno saputo usare la testa ancor meglio di quanto sapessero fare da giovani. Ma questo tipo pensiero non s'impara ragionando alla maniera latina, perciò due fattori primari restano essenziali.
Per entrare nei mondi spirituali si deve pensare in modo corretto e autonomo. Dobbiamo eliminare la struttura mentale dell'educazione ricevuta se vogliamo pensare in modo autonomo. Il secondo fatto essenziale è il saper vivere non solo nel presente, ma nel saper ripercorrere tutta la vita che si è vissuta fin dall'infanzia. Ricordando la nostra vita non dobbiamo ripensare solo col corpo fisico ma con tutto l'eterico. Dobbiamo sapere che ogni corpo fisico si rinnova ogni 7 anni, ma che il suo corpo eterico resta immutabile. Perciò siamo obbligati a pensare con l'eterico se vogliamo iniziare l’attività interiore che conduce nei mondi spirituali.
Ma noi come pensiamo? Ricordiamo i fatti concreti del tempo passato e le cose che furono. Ebbene, dobbiamo fare di meglio, perché dobbiamo eliminare i fatti concreti finché il pensare a ritroso avvenga senza l'aiuto del corpo fisico pur sentendolo con la stessa intensità della realtà. Ma, nel momento della massima osservazione, avviene che la persona si riaddormenta nuovamente, perché lo sforzo è stato troppo grande. Si deve avere molta volontà per restare svegli e non perdere le forze che impediscono di dormire nuovamente. Si deve avere pazienza e saper aspettare per molto tempo. Anche se fosse necessario molto tempo dobbiamo essere pazienti se vogliamo fare i primi passi nei mondi spirituali.
Buona erranza
Sharatan
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