martedì 17 febbraio 2009
Una maestosità splendente di luce
La natura e gli animali esistono ma non sono in grado di modificare la loro esistenza, infatti sono immersi nella loro energia e non sono consapevoli. A loro differenza, l’uomo può osservarsi con distacco, può osservare consapevolmente il tipo di energie che utilizza e può decidere di distaccarsene, per acquisire un punto di vista che possa aiutarlo ad elevare il loro livello qualitativo.
La percezione delle nostre energie ci pone di fronte alla scelta, susseguente alla consapevolezza, che tali energie, che pure sono nostre, possono essere represse oppure trasformate. La repressione non sarà in grado di nasconderle, ma potrà impedirà loro di manifestarsi, mentre la scelta di trasformarle, potrà cambiare il tipo di qualità energetica che possediamo ed elevarci ad una dimensione superiore.
Sicuramente avremo paura di fare tale cambiamento, perché potremo perdere il controllo, e non essere più in grado di tornare alle nostre sicurezze, ma questo è un ulteriore inganno della mente che ci mostra la repressione come la via più comoda. Osho consiglia l'adozione di un particolare tipo di atteggiamento che produce una forma molto particolare di controllo, che chiama controllo del testimone e che è la forma più elevata e naturale di controllo mentale.
Usando l'ottica dell'osservatore interno, non avremo assolutamente la sensazione di essere controllati, perché affideremo il timone al nostro Sé, che è un utile alleato contro gli inganni della mente. L’aiuto offerto dal testimone interno, è una forma di controllo che piace e che ci riesce gradevole esercitare spontaneamente, perchè è pienamente conveniente ed evolutivo.
Se scegliamo di esercitare la repressione energetica, e continuare a vivere travestiti da esseri umani normali, saremo marionette, falsati della nostra vera natura e non autentici. Se impersoniamo la nostra vera natura invece, diverremmo dei veri esseri divini, in cui la nostra parte animale ed istintuale non viene repressa, ma risplende, facendoci come animali bellissimi,come maestosi esseri, attenti e presenti alla loro vera essenza interiore. Esisterà in noi il divino, ma anche la splendida e rigogliosa natura animale, risvegliata a livelli altissimi ed espressa con vigore centaurico.
Se riusciamo a reintegrarci in modo consapevole e spontaneo, godremo sia la nostra natura animale con la sua fiera bellezza, sia lo splendore della divinità con la sua somma grazia: avremo una maestosità splendente di luce. Questo significa essere saggi, perché il saggio sa conciliare la fiera naturalità con la somma divinità, sa riunire l’anima ed il corpo, sa amalgamare il cielo e la terra.
L'elevazione a questo tipo di coscienza, non deve essere attivata compiendo degli sforzi, come dicono i mistici di tutti i tempi e, anche se all’inizio essa comporterà uno sforzo, comunque l'evoluzione deve avvenire spontaneamente.
Valutiamo comunque che, anche reprimere la nostra vera indole richiede tanto sforzo ed energia, poiché rinviamo al nostro cuore le istanze che esso vuole fare uscire, come pure facciamo degli sforzi quando cerchiamo di esprimerci, e di mandare fuori la nostra energia lanciandola sugli altri. Questi sforzi energetici sono inutili o sterili,comportano tanto spreco energetico, e ci rendono infelici.
Una migliore possibilità è quella di usare un iniziale sforzo che avere una presenza attenta e una vigilanza passiva, sviluppando l’occhio del testimone interiore.
Anche questo, inizialmente, sarà un grande sforzo, perché essere vigili e passivi è complesso e difficile, ma questa strada eleva l’energia scagliandola verso l’alto, la raffina e la rafforza, producendo poi enormi risultati positivi.
All’inizio è veramente difficile farlo, per questo ci si può sforzare, ma solo all’inizio e per un tempo non eccessivo, perché maggiore sarà la nostra passività mentale e maggiore sarà la circolazione energetica e la relativa carica magnetica che sapremo attrarre.
Cominciamo allora sforzandoci di essere presenti e calmi, ricettivi a percepire la realtà ma non giudicanti, esercitiamo una mente vigile e presente, ma pienamente ricettiva, usiamo l'imperturbabilità di un taoista.
Ricordiamo che lo sforzo irrigidisce e non fa fluire l’energia, per questo essa non può elevarsi e può sedimentarsi a livelli vibrazionali molto bassi. Con la piena ricettività donata dalla consapevolezza passiva del testimone interno, senza attuare alcuno sforzo, si raggiunge la saggezza. Il momento presente è come deve essere, il mondo è come deve essere, non dobbiamo lottare contro il momento presente e non dobbiamo lottare contro il mondo esterno, ma accettiamo le persone per come sono, accettiamo le situazioni e non aggrappiamoci tenacemente ai nostri punti di vista.
Non dobbiamo fare alcuno sforzo, accettiamo che qualcosa giunga e che sia lì, allora la vediamo arrivare e la osserviamo, la valutiamo come elemento presente ma non ci facciamo coinvolgere, perché sappiamo che se reagiamo ai sentimenti negativi, gli daremo solo forza e sarà la forza della negatività, che dalla rabbia maturerà in odio, e che seminerà solo discordia e rancore. Esprimere energia in questo modo, significa agire senza consapevolezza, significa usare l’energia in modo improduttivo ed usarla ottusamente contro i nostri interessi.
Se sappiamo osservare noi stessi con lo sguardo interiore di un testimone neutrale, capace di attenzione incontaminata e pura – che osserva e basta – allora sorgerà la nostra piena consapevolezza e sarà limpida e purissima. Ci sentiremo molto più puliti, perché quelle emozioni e quei sentimenti negativi arriveranno e se ne andranno, non essendo repressi non avranno più bisogno di perseguitarci di notte e di influenzarci di giorno. Esiste la possibilità che un’emozione ci sommerga, con la sua potenza e che non riusciamo a controllarla, ma non siamo colpevoli se la forza di un’onda energetica momentaneamente ci stordisce. Quando accade ricordiamo che stiamo vibrando su livelli energetici sporchi e grossolani e chiediamoci quale vantaggio ne possiamo ricavare.
Dobbiamo invece imparare a ripulirci delle negatività, per questo ci conviene essere disponibili a fare affiorare tutte le energie che ci ribollono dentro: fatto questo avremo svuotato l’inconscio. Questa sarà la chiave di volta della trasformazione perché, quando l’incoscio è purificato da ogni scoria, allora il muro che lo difende dalla parte cosciente finalmente crolla e le due parti si reintegrano. E se riusciamo a raggiungere tale pura consapevolezza, entrare nel superconscio sarà facile come per un uccello levarsi in volo.
Buona erranza
Sharatan
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