“Avrei gran desiderio di fare una profezia;
e si dice che le profezie operino di per se stesse
il proprio adempimento.”
(John Keats)
Al primo approccio con le opere di Steiner si resta perplessi, sia leggendo gli scritti divulgativi che le moltissime conferenze. Ci spiazza il suo linguaggio ottocentesco che risulta poco attuale per i gusti di un lettore moderno. Ma la maggior difficoltà è la corretta comprensione dei suoi concetti inconsueti. E questa difficoltà è compresa da Steiner stesso che adottava la cautela di fare conferenze diverse a seconda che si rivolgesse a un pubblico che fosse introdotto, o meno, ai “rudimenti” dell’antroposofia. Molte cose si capiscono con difficoltà, non solo perché Steiner rivela ciò che conosceva per mezzo delle sue personali “indagini spirituali” ossia per mezzo delle sue esperienze di veggente.
Egli è pienamente consapevole delle difficoltà insite nel suo ruolo di “risvegliatore della vita spirituale” e afferma che le idee non sono “una somma di comunicazioni” ma che esse devono divenire un’esperienza viva, accompagnata da interiori sconvolgimenti, tensioni e soluzioni.” Questo va tenuto presente soprattutto se affrontiamo la difficile concezione che riguarda gli spiriti delle tenebre di cui fanno parte Lucifero e Arhiman. Premesso che essi sono entità spirituali, teniamo presente che vanno pensati come esseri incorporei, perciò non vanno visti come esseri sulfurei con la coda e gli zoccoli, ma sono potenti forze spirituali. E questo non esclude che possano vivere, o che abbiano già vissuto in terra incarnati in corpi umani.
Steiner dice che, dalla metà del 15° secolo, è iniziato qualcosa che finirà verso il 4° millennio, e questo fatto riguarda la ricerca di un equilibrio diverso. L’uomo dovrà emergere dalla coscienza di gruppo e dovrà ridestarsi alla coscienza individuale: questo è il prossimo passo evolutivo. Per l’uomo moderno è importante sviluppare una maggiore sensibilità per quello che è come individuo, perciò di non lasciar prevalere la forza del gruppo a cui si appartiene. L’uomo deve ricercare l’equilibrio tra due tendenze contrapposte che agiscono nel suo organismo fisico e animico-spirituale.
Attualmente l’uomo non vive nell'equilibrio, dice Steiner, perché è combattuto tra due poli opposti. Il primo polo è Lucifero che spinge a superare se stesso e ad elevarsi oltre il suo capo, perciò istiga a diventare fanatici, fantasiosi, illusi, a riempirsi di stimoli mistici indefiniti, a realizzarsi come panteisti, teisti o simili. Invece l’altro polo, Arhiman, spinge alla freddezza, l’aridità, la pedanteria e la piccineria perché è il polo che attira verso la terra, ossia è il polo del materialismo. Questi due poli estremi vivono all’interno dell’uomo perciò è tra di loro che va ricercato l’equilibrio umano.
Parlando in modo spirituale si può esprimere questo fatto dicendo che l’uomo ha una tendenza al fanatismo e al fantasioso perciò sviluppa la bramosia senza curarsi delle reali condizioni del mondo che lo circonda. L’altro estremo lo si può rappresentare simbolicamente come uno sprofondare troppo eccessivo nella terra, come l'arido intellettualismo. Uno dei due poli è raffigurato come il polo del sangue che si scalda fino a diventare come una febbre, dice Steiner, perciò Lucifero si connette con il sangue. L’altro polo è legato all’ossificazione perché Arhiman è connesso con la pietrificazione dell’uomo e con tutte le forme di sclerosi. Questi sono i poli messi sui due piatti della bilancia di cui l’uomo è fulcro.
Quando Steiner dice che l’uomo deve mantenersi in equilibrio riferisce questo concetto al livello fisico, al livello simbolico, al livello spirituale ma anche alla vita sociale, politica ed economica. La lotta non è solo il conflitto interiore ma è anche una lotta che si svolge nella realtà esterna perciò assume e avrà sempre più valore politico. Riflettiamo su tutte le sfumature che può assumere la lotta tra due poli opposti che vedono gli estremi di febbre o di sclerosi. L’equilibrio tra gli estremi è necessario anche nella vita personale, infatti si deve trovare l'equilibrio tra l'eccesso di freddezza, aridità, pedanteria e quello di fanatismo e di astratta fantasticheria.
Questo può avvenire in molte maniere, e ognuno deve trovare la sua soluzione personale. Valutiamo che la personalità arimanica è pedante, vuota, arida e materialistica, mentre la personalità luciferina vede prevalere il fanatismo, la fantasia che fa superare una giusta misura. L’evoluzione che si è avviata dalla metà del 15° secolo possiede queste caratteristiche perciò la lotta avviene anche nel tempo presente come avvenne in passato. Il rischio che corriamo è quello di cadere in un terzo tipo di abisso.
Il primo abisso che rischiamo è quello del prevalere della menzogna dovuta alla degenerazione della tendenza arimanica, il secondo abisso temuto è quello dell’egoismo prodotto dalla degenerazione di Lucifero. Ma corriamo anche il rischio di sprofondare nel terzo abisso che porta nella malattia fisica e nella degenerazione che darà la morte alla civiltà e alla cultura umana causata dall’influsso degenerativo degli Asura, le forze spirituali collegate al desiderio smodato.
Perché queste entità che vengono evocate dalla potenza dei desideri smodati potranno prevalere qualora la vita economica verrà orientata sempre più sul pensiero economico e sulle idee sociali anglo-americane del liberismo sfrenato. È questo il punto più attuale delle idee di Steiner. Nella penultima conferenza che Steiner dedicò alla funzione degli esseri spirituali delle tenebre e alla “missione di Michele” che tenute nel novembre e nel dicembre del 1919, egli dichiara che, allo scoppio della I guerra mondiale, contribuirono le forze arimaniche.
Steiner disse che era consapevole che le sue idee erano strane per il consueto modo di vedere, ma è un dato di fatto che gli uomini devono iniziare a considerare, perché i tempi sono divenuti maturi per affrontare queste verità! Mentre siamo in un’epoca materialistica, nell'ultimo terzo del 19° secolo è avvenuto un fatto nuovo. In quel momento alcune forze spirituali son giunte a contribuire all’evoluzione umana perciò molti più uomini riescono a comprendere le verità spirituali. E ancora maggiore sarà il numero di chi potrà comprendere questi fatti, perché è accaduto che il mondo spirituale potrà agire molto più profondamente nell’anima degli uomini.
Gli uomini riceveranno dal mondo spirituale maggiori influssi, perché è in gioco il futuro dell’umanità. “Tutto sarà inutile - dice - se la trasformazione non avverrà partendo dalle fondamenta delle anime umane, dal pensiero dei nessi esistenti tra questo mondo e il mondo spirituale.” Se non ci si trasformerà verrà il diluvio morale sull’Europa. Se pochi saranno in possesso di queste idee l’umanità peggiorerà per “comodità di pensiero e di sentimento” soprattutto se ci abbandoneremo alle illusioni, alla confusione del materialismo senza applicare queste idee al contesto sociale, economico e politico.
Il pensiero scientifico e sociale si deve fecondare maggiormente di queste idee e deve applicarle. Dall’anno 1964 entrerà anche in azione l’influenza degli spiriti del terzo periodo perciò potranno avere ancora maggior forza altre potenze spirituali. Entrerà in azione un corso di cose per cui tutte le forze spirituali potranno entrare in azione più velocemente quando gli uomini li chiameranno in loro soccorso. Per questo dobbiamo imparare a pensare, a sentire e volere cose diverse, e dobbiamo imparare a pensare all’inverso anche riguardo alla relazione esistente tra l’uomo e le forze spirituali.
Dobbiamo imparare a cercare e scegliere diversamente le fonti delle nostre ispirazioni. Dobbiamo “imparare a cercare nell’uomo la sorgente da cui si sviluppano le forze mediante le quali questo o quell’essere divino può accostarglisi. Siamo arrivati a questo importante momento dell’evoluzione della Terra - dice - e quel che avviene interiormente va inteso come l’espressione del divenire interiore, comprensibile solo dal punto di vista della concezione scientifico-spirituale.”
Buona erranza
Sharatan