giovedì 21 febbraio 2013

La separazione



"Per coloro che sono risvegliati
esiste un unico mondo comune."
(Eraclito di Efeso)

"L'ego si sviluppa a partire dall'illusione che certi eventi mi riguardano mentre altri no. L'ego ci fa dimenticare che siamo il mondo. La vittima dell'ego tenta disperatamente di far girare il mondo intorno a sé. Ma in realtà tutto il suo essere dipende dal riflesso che gli altri gli rimandano, dai piaceri di cui ha bisogno, dalle conferme - mai sufficienti - che reclama senza fine dall'ambiente circostante.

La vittima dell'ego è completamente decentrata e non si contiene in se stessa. Chi si libera dall'ego smette di voler far girare l'universo attorno ai suoi desideri e alle sue avversioni. Non vuole più mettere il mondo a servizio della sua immagine e si prende gioco dei riflessi che i prigionieri dell'ego gli rimandano. Si contiene in se stesso. E'veramente al centro del mondo. E'il mondo.

L'esigenza del distacco sembra paradossale quando dobbiamo anche collegarci a noi stessi e capire che siamo una sola cosa con gli altri, con le situazioni e con il mondo. Ma per l'appunto, è dall'ego che occorre distaccarsi e da questo solamente, poiché riassume in sé tutto ciò che ci divide, ci disunisce, ci chiude e ci isola.

Un giorno saremo distaccati, liberati, definitivamente separati dal nostro ego: ultima astuzia dell'ego.

Siamo quasi tutti incompleti: ci manca un corpo. o un cervello, o dei soldi, o un titolo, o un partner sessuale... Eppure basterebbe che ci mettessimo al centro della nostra vita per scoprire che siamo sempre stati interi.

Sii il più vicino possibile a ciò che senti. Rivolgiti verso la vita dell'anima. L'unica totalità, l'unico mondo realmente esistente è quello che abbracci. Infinita ricchezza della vita dell'anima: non esiste che lei, è tutto. L'ego ci fa credere che esistano cose differenti dalla vita dell'anima nell'istante.

La violenza non è altro che la separazione, lo strappo del grande tessuto, la separazione del bene e del male, dell'essere e del dover essere, dell'io e dell'altro, del sé e del mondo, del percepiente e del percepito, del sé dal sé. Tutto è fatto della tenera materia dell'anima.

Il dualismo primo separa il soggetto dalla sua esperienza. L'ego designa tutto ciò che ci allontana dalla nostra innocenza e dalla nostra spontaneità. L'ego rappresenta tutto ciò che ci separa. Ogni separazione è una separazione da se stessi."

(Pierre Lévy, Il fuoco liberatore, Sassella ed., 2006)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Sharatan!

Come va?

Questa dualità sta fregando veramente moltissime persone, quasi la totalità del genere umano.
Bellissimi anche i precedenti post!
Ti vorrei segnalare un sito, magari già lo conosci, i cui post mi sembrano molto vicini ai tuoi come argomenti e soggetti.

http://ricerchedivita.blogspot.it/

un abbraccio,

Alex


Sharatan ain al Rami ha detto...

Ciao Alex,
io sto bene, grazie :)

Sì, è proprio così. La percezione duale ci opprime, infatti siamo rimbambiti dalle panzane politiche, sociali, religiose. economiche che ci somministrano quotidianamente.

Si crede poco nell'evoluzione umana se qualcuno ci può convincere che l'economia fiorisce con "poco soldo" in giro!!! E se pensi che la scemenza può diventare velocemente globale...

La dualità produce la scissione a cui Gurdjieff allude quando dice che dobbiamo armonizzate 3 cervelli per percepire. A volte credo che qualcuno ne deve sincronizzare molti di meno ;(

Interessante il blog che segnali e che non conoscevo. Grazie di cuore. Grazie anche per le tue parole sempre gentili. I post passati erano citazioni di autori che mi sembrano adatti al momento presente. Un caro abbraccio :)