“Chi considera il presente l’unica cosa presente,
non sa nulla dell’epoca in cui vive.”
(Oscar Wilde)
Lo sviluppo dell’anima prevede un percorso evolutivo che inizia con il livello dell’anima senziente, prosegue con la conquista dell’anima razionale e culmina con l’anima cosciente in cui si può maturare l’io individuale. Il percorso non è immune da conflitti e da lotte interiori, perché questo lavoro vede tutta l’umanità impegnarsi nel medesimo compito. Per questo, spesso la vita viene percepita come un apprendimento continuo che mette a dura prova la qualità dell’anima umana.
Siamo messi a dura prova da due forze opposte che ci trascinano, siamo trascinati dalla corrente discendente e da quella ascendente che agiscono con due opposte tendenze. La forza della corporeità ci attira verso il basso e impone una pressione che comprime l’anima, mentre lo spirito ci attrae verso l’alto con un'azione che amplia i confini dell’anima. Tanto più l’anima si mostra ricettiva allo spirito tanto più si può colmare di senso e sostanza, perciò l'anima aumenta sempre più la sua forza.
L’ampliamento di senso e di valore interiore fa nascere una luce interiore che aumenta rivelando l’essere eterno che vive in noi tutti. La fiamma che risplende è solo l’immagine parziale, l'aspetto parziale dell’essere interiore. Con l’evoluzione accade che, dal corpo fisico si estende l’anima senziente e poi, dai confini di quest'ultima, sorge l’anima razionale che consente lo sviluppo dell’anima cosciente.
Così come il corpo fisico ha il suo centro nel cervello, dice Steiner, così anche l’anima possiede un centro che è posto nell’io, la nostra parte più vera. L’io è l'essere interiore perciò è la nostra parte più intima e profonda. Dopo questo sviluppo l’uomo può definirsi un “io” e può acquisire un crescente dominio sul suo corpo e sulla sua anima. In realtà, tutto ciò che accoglie interiormente l’elemento spirituale resta soggetto alle leggi dello spirito.
Il corpo fisico è retto dalle leggi del mondo minerale, il corpo eterico è soggetto alle leggi della crescita e della riproduzione, mentre l’anima razionale e l'anima cosciente sono soggette alle leggi del mondo spirituale. Tutte le parti dell’anima si compenetrano una dentro l’altra, perciò si condizionano reciprocamente durante la reciproca evoluzione. Lo sviluppo dell’anima senziente è più complicato, infatti seguendo ciecamente le nostre inclinazioni sviluppiamo un’anima senziente limitata e anche un’anima razionale limitata.
L’evoluzione personale s'intreccia con le esigenze dell’evoluzione generale. Tutto ciò complica la comprensione dell’influsso di tendenze tipiche del tempo in cui viviamo. La storia, dice Steiner, andrebbe vista non come un susseguirsi di cause e di effetti, ma va pensata come “uno studio di sintomi” e, attraverso lo studio dei sintomi storici, si conoscono le “profonde origini degli avvenimenti.”
Con una prospettiva diversa vediamo che, i “grandi punti di svolta,” sono evidenti nell’epoca in cui viviamo. Se vediamo le forze spirituali che agiscono spingendo l’evoluzione umana osserviamo una enorme differenza tra ciò che è essenziale per la civiltà odierna, e quello che era essenziale nelle epoche precedenti. Noi vediamo la storia come una corrente di cui si scorge solo la superficie e, solo in alcuni punti, emerge quello che scorreva in profondità e rende chiaro il senso di ciò che accadeva.
I tempi dell’anima cosciente richiedono, dagli uomini, requisiti che non erano necessari in passato. Sappiamo che l’anima cosciente è una possibilità, avverte Steiner, perciò la sua conquista non è facile o scontata. L’uomo deve rendersi degno dell'opportunità, però una opportunità non corrisponde alla certezza.
Nei tempi precedenti al nostro, che si è avviato nel secolo 15°, gli uomini vivevano basandosi sulla forza elementare dei suoi istinti, perciò vivevano come animali, sia pure come animali umanizzati e spiritualizzati. Il singolo viveva in modo istintivo e non si era ancora separato da una specie di anima di gruppo che lo includeva. Attualmente il singolo deve imparare a contare su se stesso, si deve emancipare perciò gli uomini vivono laceranti contraddizioni.
Il compito che dobbiamo affrontare è impegnativo. Se da un lato, dobbiamo emanciparci dai condizionamenti esterni, dall’altro dobbiamo formare il nucleo della nostra individualità, perciò l’anima deve essere più forte e più ricca di senso e valore. Nei tempi precedenti, gli uomini non erano autocoscienti, infatti venivano sostenuti e guidati dalle forze infuse dagli esseri spirituali che ci crearono.
In passato l’anima umana era più produttiva perché poteva usare forze produttive. Oggi siamo indipendenti dallo spirito perciò l’anima umana è più improduttiva: oggi siamo diventati spiritualmente sterili, ma l'anima s'impone al centro dell’uomo. L'anima poggia solo su se stessa ma la sua forza elementare ha perso vigore, mentre emerge una qualità che tende a livellare: sta nascendo un elemento “democratico” che tende a renderci tutti uguali.
La contraddizione che sentiamo è insita nel fatto che l’individuo vuole affermarsi proprio mentre l’epoca odierna spinge e aspira a diffondere l’uguaglianza. La formazione dell'individualità implica la scomodità di essere fortemente connotati come unicità perciò siamo più isolati. Ma l'epoca presente impone la necessità di saper essere autonomi e di dover poggiarsi solo sulle proprie risorse.
Oggi siamo nell’età dell’individualismo perciò si vuole emergere mentre l’epoca odierna sta elaborando tre impulsi fondamentali per il futura. Stanno emergendo l’elemento fraterno, l’elemento della libertà e quello dell’uguaglianza anche se, apparentemente, tutto sembra andare in senso contrario. Durante l’epoca dell’anima cosciente impareremo a comportarci fraternamente, e la fraternità si diffonderà mentre l’anima ascenderà.
Solo allora parleremo di libertà, perché è un errore credere che si possa realizzare la libertà nella convivenza fisica esterna se non siamo riusciti a diventare liberi. La libertà si sperimenta solo da anima ad anima perciò non si può immaginare che un uomo che vive come un’unità caotica possa parlare di fraternità, uguaglianza e libertà. È necessario ricordare che siamo fatti di corpo, anima e spirito, perché solo quando lo avremo capito impareremo che gli uomini avranno la libertà solo quando saranno liberi nell’anima.
Solo in quel momento saremo liberi e uguali anche in relazione allo spirito che ci afferra sia in senso individuale che collettivo. Si tende allo spirito perché l’epoca l’anima cosciente ci ispira a cercare il vero sé spirituale oerché, in relazione allo spirito, tutti gli uomini sono uguali. Ma noi resteremmo troppo confusi e angosciati nel presente se non sapessimo che, in futuro, avremo un mondo più giusto e felice.
Non capiremo nulla dei tempi presenti se non associamo i tre grandi ideali di fraternità, di libertà e di uguaglianza alla nostra triplice conformazione, ossia corpo, anima e spirito. Steiner dice che “conquistare la fraternità per i corpi, la libertà per l’anima e l’uguaglianza per gli spiriti è il compito dell’attuale periodo di civiltà.” Sappiamo che questi ideali nacquero precocemente durante la rivoluzione francese però l’umanità aveva l’anima immatura perciò non seppe realizzarli.
Tutto sfociò con l’aberrazione dell'esperienza napoleonica, perché questi ideali non furono assorbiti internamente, perciò non si realizzò nessun organismo sociale che li potesse attuare. Finché questi valori non saranno diventati impulsi vivi e viventi nell’anima cosciente non potremo realizzarli sulla terra. Queste tendenze sono le sole cose essenziali per l’evoluzione della nostra epoca ma, piuttosto, vediamo che le necessità del 5° periodo restano incomprese.
Queste realtà sintomatiche sono verità importantissime per infondere lo stato d’animo più utile per l'età moderna. Mentre si vedevano svanire le forze innate dell’uomo perché le gerarchie spirituali si allontanavano giungevano degli impulsi che preparavano il futuro. Ma questi impulsi futuri vennero quando eravamo immaturi perciò si mostrarono ad un’anima inadatta a capire, perciò Napoleone è la conseguenza dello squilibrio essendo una risposta immatura e impropria.
Mentre si avvicina l’epoca in cui il singolo deve affrancarsi, all’inizio, essa è improduttiva e incapace di produrre qualcosa di definito e maturo. Quando si tenta una novità, all'inizio, non si riesce a fare nulla di originale perciò si tenta, ma si finisce con il seguire i residui delle idee del passato, dice Steiner.
La nuova idea, l’idea originale, non offre subito il nuovo ma tende a ripetere le cose del passato. Ma il passato non ritorna mai uguale a se stesso, ma porta assieme alla iniziale improduttività anche il nuovo. La profonda natura di questo è difficile da capire, però va compreso che l’anima cosciente deve elevarsi dallo stato di coscienza che è influenzato dalla suggestione sebbene questo ci pone in una posizione scomoda.
Evolvendo durante l’epoca dell’anima cosciente, l’umanità si trova in una condizione spiacevole perché deve accettare una verità scomoda. Molte volte è già accaduto e, fin dall’inizio dei tempi, l’uomo fu sempre angosciato quando sentiva che perdeva il suo vecchio centro di gravità e doveva cercarne uno nuovo. Queste situazioni vedono sempre entrare in gioco due possibilità. Una è quella per cui si lascia che gli uomini entrino nel mare infinito della ricerca per conquistare l’anima cosciente, totalmente liberi di andare verso il loro sviluppo.
L’altra possibilità è quella di frenare la ricerca e di trattenere gli uomini legandoli all’anima razionale. Questo accade ogni volta che si mette al centro di tutto la ragione, e si enfatizza eccessivamente la ragione. Ma esiste pure la terza possibilità molto più radicale cioè quella che cerca di negare la scelta di cercare o non cercare, perciò si cerca di imporre una evoluzione nel senso peggiore.
Molto spesso si tenta usando metodi che vengono dal passato con cui si cerca di eliminare l’indipendenza dell’anima, e si usa ancora la forza della suggestione. La suggestione è usata sempre quando si vuole smorzare e paralizzare la forza propulsiva dell’anima cosciente: e questi fenomeni sono di scottante attualità. Tutto questo agisce sull’umanità attuale, e il fenomeno accade storicamente influenzandoci fin dalla metà del secolo 19°.
Attualmente siamo maturi per fare il risveglio perché i tempi sono adatta, se risvegliarsi fosse concesso. Vediamo che si va affermando la tendenza al pensiero materialistico da quando è iniziata l’epoca delle macchine. Tutto questo segna un periodo di colonizzazione che si estenderà su tutta la terra, e finirà nel 4° millennio: tutto questo ci preparerà all’età del sé spirituale.
Solo se l’uomo avrà vissuto in una civiltà inumana e meccanica può sviluppare, per reazione interna, un’anima totalmente cosciente. Tutto questo può sembrare paradossale ma è così. Steiner dice che, solo se sentiamo il peso delle contraddizioni che esistono tra il nucleo più profondo della nostra anima e quello che succede nel mondo esterno saremo spinti a ricercare noi stessi sia in senso spirituale che psichico.
Buona erranza
Sharatan
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