venerdì 18 marzo 2016

L'essere interiore



Il vostro essere interiore
altro non è che il cielo vuoto.
Le nubi vanno e vengono,
i pianeti nascono e scompaiono,
le stelle sorgono per poi morire,
e quel cielo interiore rimane intatto,
identico a se stesso, immacolato, limpido.

Quel cielo interiore è chiamato sakshin, il testimone,
ed è quella la meta della meditazione.
Entra in te, e godi di quel cielo interiore.
Ricorda: tutto ciò che puoi vedere,
non sei tu.

Puoi vedere i tuoi pensieri,
dunque non sei i pensieri;
puoi vedere i tuoi sentimenti,
dunque non sei i tuoi sentimenti;
puoi vedere i tuoi sogni,
i desideri, i ricordi, le immaginazioni, le proiezioni,
dunque non sei nulla di tutto ciò.

Vai avanti, eliminando tutto ciò che sei in grado di vedere.
E un giorno sorgerà un istante incredibile,
l'istante più ricco di significato nella vita di un uomo,
l'istante in cui non resta più nulla da scartare.
Tutto ciò che può essere visto è scomparso
solo il veggente rimane.

Colui che vede è il cielo vuoto.
Conoscerlo rende liberi da ogni timore,
conoscerlo rende ricolmi d'amore,
conoscerlo significa essere Dio,
essere immortali.

(Osho Rajneesh)

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