venerdì 16 maggio 2014

La compassione è intelligente



"Comprensione e compassione sono fonti di energia molto potenti: sono l'opposto della stupidità e della passività. Se consideri la compassione un sentimento passivo, debole o codardo vuol dire che non sai che cosa sia la vera comprensione, la vera compassione. Se pensi che le persone compassionevoli non oppongano resistenza all'ingiustizia, non la sfidino, ti sbagli: sono guerrieri, invece, eroi ed eroine che hanno riportato molte vittorie.

Devi essere molto forte quando agisci con compassione, con non-violenza, quando agisci in base al non-dualismo: in quel momento tu smetti di agire mosso dalla rabbia, non punisci più, non dai più la colpa all'altro.

La compassione cresce di continuo dentro di te e può portarti alla vittoria nella tua lotta all’ingiustizia. Il Mahatma Gandhi era solo un uomo, non aveva né bombe, né fucili, né un partito politico: la sua azione era fondata semplicemente sulla comprensione profonda della non-dualità, sulla forza della compassione, non sulla rabbia.

Gli esseri umani non sono il nemico: l'altra persona non è il nemico. Il nemico è la violenza, l'ignoranza, l'ingiustizia, in noi e nell'altro. Quando siamo armati di comprensione e di compassione, noi non combattiamo contro gli altri ma contro la loro tendenza a invadere, a dominare, a sfruttare. Non vogliamo ucciderli; però non permetteremmo loro di dominare o sfruttare noi o altre persone.

Tu ti devi proteggere. Non sei stupido, sei molto intelligente e comprendi a fondo le cose: essere comprensivi significa essere intelligenti. L'azione non-violenta che nasce dall'amore non può che essere un'azione intelligente. Essere comprensivi non significa soffrire inutilmente o perdere il buonsenso innato. Immagina di essere alla testa di un gruppo di persone che fa meditazione camminata, muovendosi con lentezza e con armonia.

La meditazione camminata genera molta energia, circondando ognuno di calma, solidità e pace; all'improvviso però si mette a piovere. Continueresti a camminare lentamente, bagnandoti fino alle ossa e facendo bagnare gli altri? Non sarebbe intelligente! Sei un buon conduttore di meditazione camminata e la trasformerai in una meditazione della corsa: manterrai viva la stessa gioia che genera la camminata, potrai magari ridere o sorridere, e così facendo dimostrerai che la pratica non è stupida. Puoi restare in presenza mentale anche quando corri per evitare di infradiciarti!

Dobbiamo praticare in modo intelligente. La meditazione non è un atto stupido; meditare non vuol dire seguire alla cieca la persona che ti sta davanti, qualunque cosa faccia. Per meditare devi essere abile e fare un buon uso della tua intelligenza. Essere gentili non significa essere passivi. Essere comprensivi non significa permettere agli altri di calpestarci, lasciarci distruggere. Tu hai il dovere di proteggere te stesso e gli altri." (Tich Nhat Hanh, Spegni il fuoco della rabbia, Mondadori)

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