sabato 6 novembre 2010

Dal soffio della sua bocca


“C’è una sola e medesima anima in molti corpi”

(Plotino)

Ognuno di noi è immortale perchè la nostra anima vive sempre. Ognuno di noi possiede un’anima che continua ad esistere dopo la morte del corpo fisico, e che ritorna più e più volte in altri corpi, sforzandosi di raggiungere un livello più elevato. Ci sono molte dimensioni, ci sono livelli diversi di consapevolezza in cui vi sono anime che compiono il loro lavoro di raffinamento: il nostro piano di realtà è uno dei piani possibili.

Uno degli scopi principali dell’anima è la guarigione, cioè l’avanzamento verso la guarigione. La nostra anima è vissuta prima e vivrà ancora: questa è la nostra immortalità. Moriamo fisicamente ma, questa parte immortale di noi è indistruttibile ed immortale, infatti l’anima è eterna: in definitiva è probabile che esista una sola anima, un’unica energia che molti chiamano Dio, mentre altri lo chiamano Amore cioè Armonia. Il suo nome non ha importanza poiché l’anima è una massa di energia che si fonde con l’Energia Universale, per poi separarsene di nuovo, pur restando intatta, qualora essa torna ad una nuova vita.

Prima di fondersi con l’Uno, l’anima guarda giù verso il corpo che ha appena lasciato, e compie quella che si può definire una “ricapitolazione” della vita che si è appena conclusa, e lo fa con amorevole benevolenza, non per punirsi o per umiliarsi, ma per imparare. L’anima registra l’esperienze e prova tutte le sensazioni positive e negative della vita appena conclusa; è questo il modo con cui l’anima impara a non commettere atti violenti, ma ad essere compassionevole: terminata la ricapitolazione, l’anima si allontana dal corpo richiamata da una luce meravigliosa.

A volte vengono sulla terra delle anime molto avanzate che si presentano come guru e maestri, e aiutano altre anime a raggiungere più velocemente l’Uno. Ad un determinato livello, l’anima si fonde con la luce, ma conserva ancora la propria consapevolezza, così da imparare anche nell’al di là: si tratta di una fusione simultanea con una luce più grande in cui l’anima prova una beatitudine ed una gioia indescrivibile, pur mantenendo la propria consapevolezza individuale, e sapendo di avere ancora delle lezioni d’apprendere, sia sulla terra che nell’al di là.

Alla fine, secondo i tempi giusti, l’anima decide di tornare in un altro corpo e, nella reincarnazione perde il senso di fusione: noi siamo umani limitati, ma siamo anche immortali, noi siamo connessi a tutte le altre anime e, in una dimensione superiore noi siamo tutti una sola anima. Nella vita terrena siamo animali sociali, e chi non sperimenta tutte le gioie della fisicità, tutti i piaceri dei sensi e della carne non impara per intero quello che la vita ci deve insegnare.

Poiché non possiamo imparare tutto in una sola vita siamo costretti a ritornare molte volte e vivere numerose vite, e ogni volta che ritorniamo lo facciamo per essere guariti dalla violenza, dal pregiudizio e dall’odio, poiché tutta la serie delle nostre vite non sono altro che i gradini di questa scala evolutiva. La Terra è stata creata come un luogo in cui si sperimentano emozioni, sensazioni e relazioni: qui possiamo innamorarci e provare il massimo del piacere e della gioia che la materia densa possa offrire.

Le anime sono tutte senza età, ma alcune progrediscono molto più in fretta, infatti se facciamo la scelta di fare delle esperienze ispirate dall’amore, allora la nostra anima aumenta la corsa nel suo progresso, in quanto possiamo scegliere di accrescere la nostra capacità di amare e di essere compassionevoli. Noi possiamo scegliere la gentilezza, la generosità e il rispetto per fare evolvere velocemente la nostra anima, ed essa evolverà sicuramente poiché siamo immortali, noi siamo eterni e questa immortalità è la nostra benedizione.

In questa vita impariamo ad avere delle relazioni migliori, ad essere più amorevoli, più compassionevoli, e più sani da un punto di vista fisico, emotivo e spirituale. Impariamo ad aiutare gli altri, a godere delle bellezze del mondo, e ad accellerare l’evoluzione e la guarigione: preparandoci all’immortalità futura placheremo le paure presenti, avremo una opinione migliore di noi e cresceremo spiritualmente.

Nel contempo guariremo le nostre vite future, infatti accellerare il corso e ricercare la guarigione nel processo evolutivo è l’azione più terapeutica che possiamo intraprendere, è la cosa migliore che possiamo fare, non solo per la nostra anima ma anche per sanare tutto il pianeta. L’anima impara anche quando è nel mondo spirituale come energia, infatti noi esercitiamo continuamente i nostri talenti e sviluppiamo sempre delle nuove capacità: la nostra evoluzione è un processo che fluisce in tutte le dimensioni.

La mente influisce sulla salute del corpo, e il corpo sulla salute della mente, mentre l’anima è sempre sana, perciò è sempre perfetta: se noi crediamo che l’anima debba guarire è perché non siamo centrati su di essa. La cattiva salute ci rende narcisisti, e il narcisismo ci rende ciechi alla compassione, alla gestione della rabbia e alla tolleranza. Tutti questi elementi, cioè la compassione, l’empatia, la gestione della rabbia e la tolleranza sono le qualità che ci porteranno sempre più in alto nella scala evolutiva.

Anche l’anima prigioniera di un circolo vizioso si può liberare tramite l’amore e la compassione, e con l’uso dell’empatia che è la capacità di mettersi nei panni degli altri, di sentirsi completamente nella loro situazione. Se siamo capaci di provare empatia possiamo stabilire un legame con coloro che soffrono, possiamo gioire dell’amore di una persone, possiamo provare piacere per il successo degli altri, possiamo capire cosa sia la rabbia di un amico e il dolore dell’estraneo.

Usata correttamente, l’empatia aiuta all’evoluzione spirituale, infatti dicono che lo sguardo di Gesù fosse un pozzo senza fondo d‘infinita compassione. L’empatia insegna questa lezione, ed è uno dei sentimenti che siamo venuti ad imparare sulla terra: è una lezione di cui dobbiamo fare esperienza non solo nella mente, ma anche nel nostro corpo fisico, poiché è nella mente e nel corpo che noi proviamo la sofferenza, i sentimenti negativi, le relazioni difficili, i nemici, le perdite e i dolori, e tutte le condizioni in cui ci dimentichiamo degli altri per concentraci solo su noi stessi.

Ma, nella mente e nel corpo, noi abbiamo anche l’amore, la bellezza, la musica, l’arte, la danza, la natura, il sole e l’aria, e desideriamo condividere tutta questa bellezza e gioia di vita ma, senza l’empatia non possiamo trasformare le negatività in cose positive. La nostra coscienza è separata dal corpo, infatti procede per stadi di evoluzione poiché prima è sospesa nel corpo fisico, poi compie la ricapitolazione della vita emotiva, solo dopo può elevarsi.

Quando la coscienza si è elevata lascia indietro il suo corpo emotivo e diventa molto più leggera: in questo stadio diventiamo il corpo mentale per separarci anche da esso, fino ad accedere ad una dimensione in cui siamo liberi di sintonizzare la nostra naturale vibrazione sulle sfere celesti: è in questo modo che raggiungiamo gli stadi più sublimi.

Quando comprendiamo che questi 4 stadi interagiscono e s’influenzano reciprocamente si possono scoprire alcuni indizi, perciò analizzandoli e applicando le conclusioni a cui siamo pervenuti avviamo la guarigione psicologica e mentale insieme a quella fisica e corporea: questa è la guarigione multidimensionale di tutti i corpi energetici.

L’empatia è la chiave per capire e per perdonare gli altri, perché attraverso l’empatia possiamo comprendere le loro paure, le loro convinzioni e i loro bisogni: spesso vediamo che sono simili ai nostri, perciò possiamo capirli anche se non ne condividiamo le convinzioni e le idee. E’ così che sapremo, ad un livello emotivo profondo, da dove nascono i sogni e gl’incubi, e conosceremo l’origine dell’anima nostra e degli altri.

Odiare gli altri equivale a odiare noi stessi, amarli equivale ad amare noi stessi: l’unica via sensata è liberarsi dall’odio. L’empatia guarisce l’individuo e libera dalla malattia il mondo intero, infatti l’empatia è sorella della compassione e figlia dell’amore incondizionato, e l‘amore incondizionato è il soffio della bocca di Dio.

Buona erranza
Sharatan