giovedì 31 gennaio 2013

Plasmare l'essenza



"Perché a chiunque ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza;
ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha."
(Vangelo di Matteo XXV, 29)

C'è una prerogativa che gli uomini presumono di avere e riguarda la presunzione di avere un'anima, infatti tutti credono che avere l'anima sia un diritto acquisito con la nascita, ma l'insegnamento cabalistico afferma che l'anima va conquistata. I cabalisti dicono che l'uomo riceve un feto d'anima che deve sviluppare, infatti la cosa più importante della vita materiale è quella di riuscire a sviluppare adeguatamente la nostra parte spirituale. Lo sviluppo spirituale e la completezza dell'Anima vanno guadagnate, perché il Creatore ha premiato l'uomo offrendogli la possibilità di completare la Creazione con il suo contributo. Per questo è scritto che ognuno avrà una ricompensa commisurata ai suoi sforzi e meriti, infatti così va inteso il Vangelo di Matteo nel punto in cui è detto: "a chiunque ha, sarà dato e sarà nell'abbondanza; ma a chi non ha sarà tolto anche quello che ha."

I maestri insegnano che l'Essenza è la scintilla divina che scese sulla Terra per entrare nel corpo che è formato con la sostanza fornita dai genitori. Per formare il corpo che dovrà ospitare l'anima sono scelte alcune qualità dei genitori, mentre altri tratti del loro carattere sono scartati perché dobbiamo avere la possibilità di sviluppare dei tratti nostri che siamo peculiari del nostro essere. Le caratteristiche di base dell'Essenza si notano fino a 3-4 anni, ma poi si sviluppa la Personalità che circonda l'Essenza come il guscio circonda il seme, perciò la Personalità assume il controllo della persona. Con l'educazione la vita inizia a condizionare l'Essere, infatti l'ambiente educa sfruttando la tendenza umana all'imitazione, perciò usa la lode oppure la paura.

Non riflettiamo molto sull'influsso esterno, ma noi siamo condizionati dall'ambiente e dal contesto in cui viviamo, infatti molte fantasie vengono formate dai drammi, dai film, dai romanzi e dalle attrazioni che abbiamo imparato ad amare. I valori dell'ambiente diventano i nostri valori, infatti ciò che siamo è condizionato da quello che ci viene ripetuto ossessivamente, da quello che assecondiamo e da quello che crediamo e in cui ci identifichiamo. L'educazione forma la base della Personalità che si struttura intorno all'Essenza, ma questa crescita è necessaria altrimenti l'Essenza non potrebbe evolvere, infatti deve avere l'aiuto della Personalità per maturare. L'educazione sfrutta alcuni tratti dell'Essenza e ne reprime altri, perché cerca di sopprimere quello che non ritiene opportuno, sebbene alcune peculiarità basilari non siano mai cancellate del tutto.

Con il progredire dell'educazione, il nostro Centro di Gravità si sposta dall'Essenza alla Personalità, perciò esso passa dall'interno all'esterno. Dalla radicale modifica di prospettiva il nostro "io" trae il vantaggio di una limitazione della sua volontà che rischierebbe di renderlo l'estraneo disadattato alle esigenze della vita. La limitazione dell'Essenza è funzionale alla solidità della sua struttura, infatti l'Essenza non potrebbe crescere se non trovasse il cibo speciale che gli offre la vita quando usa la disciplina per farla maturare. Se il corpo vuole cibo per vivere anche l'Essenza richiede il suo nutrimento, perciò un cibo psicologico diventa il nutrimento adatto per appagarla, perché lo spirito non si sazia con la materia.

Il corpo conserva uno Spirito che dovrebbe crescere con il corpo, ma avviene che il corpo sia vivo mantenendo un'Essenza atrofizzata o morta. Se nella materia prevale lo Spirito abbiamo un'Essenza che è attiva, poiché il Centro di Gravità dell'Essere è concentrato su di essa, ma il gioco cambia quando avviene lo sviluppo della Personalità. Se il nostro Centro di Gravità si concentra sulla Personalità essa diventa attiva mentre l'Essenza è resa passiva, perciò una forza esterna prevale rispetto all'interno. Questo dimostra che siamo troppo fragili se abbiamo un equilibrio che è basato sull'esterno, infatti quello che è basato sull'esterno diventa incerto come lo sono tutte le fortune che restano esposte ai capricci della sorte.

Se l'Essere vive identificandosi con quello che può subire i capricci della vita, tutto diventa insicuro, perché nulla resta stabile se è appoggiato sull'instabilità. Questo avviene per tutto quello che si basa soltanto sull'apparenza, infatti diventa fragile tutto quello che si basa su una struttura che potrebbe franare. Un Centro di Gravità deve avere una base solida, perciò le certezze vengono solo dal potenziamento dell'Essenza che è la nostra base essenziale, e che nulla può turbare. L'uomo deve staccarsi dai condizionamenti esterni se vuole sentirsi al sicuro anche se vede che la sua Essenza non è perfetta, perché la nostra natura essenziale resta la base più sicura anche se possiede delle imperfezioni. La nostra natura basilare possiede una struttura solida che viene alla luce quando tutte le restrizioni e le sicurezze cadono, e soprattutto nelle circostanze in cui la vita diventa meno sicura e controllata, perciò meno rassicurante.

In quei casi estremi sappiamo che le persone si adattano ai comportamenti che sono conformi all'uso della maggioranza, oppure che seguono le tendenze consone alla loro vera natura. La maggioranza non agisce secondo coscienza, ma agisce secondo l’aspetto esteriore che trascura i valori interiori, però il fatto non ci appare paradossale se vediamo come molte Personalità vivono senza avere più un'Essenza. Tutto dimostra che non si può agire in modo elevato se lasciamo l'Essenza al livello del suo sviluppo iniziale, e non possiamo pretendere di riuscire ad avanzare spiritualmente se lasciamo che tutto resti com'è. La cosa più difficile è adeguare lo sviluppo dell'Essenza al livello della Personalità, perché entrambi i lati dell'Essere vanno sviluppati assieme e armoniosamente.

Per evolvere dobbiamo strutturare una Personalità che sappia addestrare anche l'Essenza e farla crescere, ma è necessario avere anche un'Essenza di base che sia disposta ad imparare quello che la Personalità gli insegna. Il problema è che nessuno può essere forzato a crescere, perciò nessuna forza esterna può imporre uno sviluppo interno. Nessuno può essere forzato, perché ognuno cresce per suo impulso e per movimento spontaneo.

Se l'Essenza non può essere forzata, allora comprendiamo che è la Personalità che deve saper accudire l'Essenza usando l'amore se vuole che essa accetti di apprendere, infatti la Personalità deve saper offrire ciò che ha imparato, ma anche l'Essenza deve saper amare l'arricchimento che riceve. Il nostro primo passo avviene quando scendiamo dall'Ottava del Sole per venire sulla Terra a cercare una crescita maggiore. Il guaio è che dimentichiamo chi siamo, perciò ci accontentiamo di formare una persona che si arrabatta a sopravvivere nel mondo, perciò ci identifichiamo con una parte ridotta che crediamo essere tutto il nostro essere.

Questo è il motivo delle disarmonie e degli squilibri che vediamo agire nell'uomo, infatti l'ignoranza ci acceca e ci impedisce di vedere che siamo esseri formati solo a metà, perciò viviamo in una Personalità rigida che ignora di poter sviluppare un'Essenza. Un'educazione miope e severa forma delle persone dalla mente chiusa, perciò la mente così ristretta non accetta di diventare passiva per lasciare lo spazio adatto allo sviluppo dell'Essenza. Le esperienze della vita vanno affrontate con una struttura molto elastica e sensibile per capire la profondità del suo messaggio vedendo oltre la durezza della lezione, perciò la personalità deve formare un'intelligenza adatta per estrarre il senso più profondo dalle cose se vuole trovare l'insegnamento spirituale da fornire all'Essenza per farla a crescere.

Gurdjieff diceva che dal punto di vista astrale e planetario l'Essenza assomiglia ad un animale, e che tutti quelli che si fermano a questo livello primitivo restano degli individui molto limitati. L'umanità non esiste ad un livello superiore quando gli vengono sottratte tutte le maschere e gli orpelli con cui essa millanta la sua superiorità e la sua nobiltà. Ma il fatto drammatico a livello esoterico, diceva Gurdjieff, è che se l'uomo non accresce la sua Essenza è destinato a restare un enorme fallimento spirituale che equivale a restare uno zero. Il fatto serio è che l'insegnamento giunge dall'esterno solo se la Personalità è in grado di capirlo, infatti la conoscenza ha la forza che gli viene infusa dalla vita. Ma ciò che si vuole perseguire dipende dalla nostra volontà personale, perciò tutto dipende dal fatto che si voglia comprendere, perché l'Essenza è molto pigra come tutte le persone troppo primitive e infantili.

Gli uomini spesso capiscono la lezione e sanno che l'azione che vogliono fare è sbagliata ma la compiono ugualmente, e non perché non capiscono, ma perché non vogliono cedere al loro capriccio perciò mancano, infatti il concetto di "peccato" è collegato al fatto di mancare l'obiettivo maggiore per perseguire una minima comodità. I cabalisti insegnano che l'uomo può scegliere ciò che preferisce, ma tutto dipende dall'obiettivo che si è prefisso, infatti la scelta non dipende dall'avere un premio o un castigo, ma la ricompensa sarà quella che è collegata al livello spirituale che si vuole raggiungere.

In origine l'uomo possiede solo una debole scintilla di luce, ma può rinforzare il calore e la luce divina. L'animale umano ha la capacità di provare sensazioni e sentimenti, ha il suo carattere e anche l'opportunità di sviluppare una personalità migliore, perciò possiede tutte le opportunità di sviluppare una vita molto più evoluta di quella di altre specie animali. Il Creatore ci ha offerto la forza della mente unita al sentimento, perciò l'intelletto può aiutare il sentimento a scegliere come evolvere. L'uomo è superiore agli altri animali perché possiede un "punto nel cuore," infatti ha il dono della sensibilità spirituale che può usare per divenire il vaso adatto ad ospitare un'Anima.

Buona erranza
Sharatan

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Accipicchia Sharatan !!!
i tuoi post sono tutti da incorniciare!
Vanno letti più volte per afferrarne tutte le sfumature in essi contenuti!

Cordialissimi saluti

Alex

Sharatan ain al Rami ha detto...

Caro Alex,
questo post contiene concetti di Gurdjieff. Senza dubbio il maestro armeno è un gigante della spiritualità. Tutto il merito di ciò che ti è piaciuto va a lui, io ho solo raccontato a modo mio i suoi concetti.

Però hai ragione nel dire che è stupendo, anche io più lo leggo più lo amo, perciò mi piace farlo amare anche ai miei erranti. Tutti quelli che considero come Maestri dello Spirito sono dei pesi massimi, come si dice in gergo ;-)

Un abbraccio a te, e un bacio :-* alla Dolcissima

Anonimo ha detto...

Ciao Sharatan,

lo so che il "cibo" è già buono ma conta anche il modo in cui viene presentato e valorizzato.
Tu hai lo speciale dono di far gustare le varie sfumature di "sapore" di questo cibo.
Con questo si possono assorbire ancor di più tutte le energie che tale cibo contiene.
Scusa l'esempio un pò sempliciotto che ti faccio ... :)

Ciao

Alex

Sharatan ain al Rami ha detto...

Caro Alex,

il tuo riferimento al cibo è estremamente azzeccato. Ogni maestro spirituale che sento mio e che cito ha il suo sapore particolare. Ognuno di loro ha una sfumatura diversa che suggerisce un aspetto diverso che possiamo apprezzare, ognuno di loro ha una sfumatura di carattere diverso.

Quando voglio comunicare qualcosa scelgo l'autore che per me esprime meglio un certo contenuto e una qualità. Il fatto che riesco a fare apprezzare l'autore testimonia l'amore che sento per lui. Il fatto di amare con tutto il cuore "nobilita" l'oggetto dell'amore.

Per il resto, io scrivo comunicando con il mio modo di vedere e il mio modo di comprendere le cose che leggo. Spesso ho il dubbio di non essere comprensibile, ma poi scrivo come mi viene.

Sono molto felice di condividere cose tanto difficili e inconsuete con te e con i miei erranti.

Un carissimo abbraccio