giovedì 13 giugno 2013

Creare la luna



“Chi lotta contro la corrente discendente
della vita ordinaria che soddisfa
i bisogni della Luna è un cercatore,
una persona che riflette.”
(Georges Ivanovic Gurdjieff)

Gurdjieff dice che l’uomo possiede il corpo, l’anima, la personalità e l’essenza. Il corpo fornisce il veicolo fisico, l’anima fornisce la manifestazione e la qualità di flusso energetico. La personalità e l’essenza sono intrecciate in modo che fatichiamo a capire quello che viene dalla essenza e quello che proviene dalla personalità.

Fin verso il 17° secolo si credeva che l’anima controllasse il corpo, ma secondo Gurdjieff questo ruolo è svolto dall’essenza, e quella che veniva detta ‘anima’, in realtà è il principio energetico vitale. In passato si credeva che l’anima fosse una cosa diversa dal corpo, ma questi insegnamenti affermano che il corpo, l’anima, l’essenza e la personalità sono una unità inscindibile.

Gli insegnamenti dicono che quando muore una persona o un’altra forma di vita, perciò anche quando muore un animale, il suo principio vitale abbandona il corpo fisico e l’anima va sulla Luna. L’anima è la quantità di energia che l’uomo prende in prestito dal Serbatoio energetico Universale per il tempo della vita fisica e al momento della morte il debito si salda.

Perciò dopo la morte, il corpo fisico si decompone e ritorna Terra, mentre l’anima esce dal corpo che si decompone. L’anima è una materia estremamente rarefatta che è in contatto con la coscienza del corpo in cui è inserita, perciò se l’individuo ha una coscienza molto elevata anche la sua anima sarà molto sviluppata.

Se l’individuo non ha una coscienza elevata neppure l’anima ha molta coscienza, perciò l'anima è meno soggetta a soffrire, ma la persona non ha possibilità di plasmare neppure un nucleo di consapevolezza da fissare, conservare e portare via in sé. Per comprendere la Luna, dobbiamo capire il ruolo che la Luna esercita, e sapere cosa avverrebbe se la Luna scomparisse. Gurdjieff dice che il ruolo della Luna è primario per l’uomo sebbene quel ruolo sia svolto in modo negativo.

La Luna è l'enorme magnete che avvince a sé la Terra e l’uomo, e che si serve dell’energia che ci sottrae per controllare l’equilibrio del nostro corpo. Se la Luna non esercitasse la sua forza magnetica noi crolleremmo, e ci afflosceremmo come burattini a cui hanno tagliato i fili. La Luna è responsabile del fatto che l’uomo non sa creare un polo interno, e noi siamo molteplici perché siamo sottoposti agli influssi lunatici che rendono instabili.

Tutto quello che si riferisce all’influsso della Luna riguarda anche il suo influsso magnetico sulla vita terrestre, sulle maree, sulla vita animale e umana, ma il senso è rivolto soprattutto al livello psicologico. Se vogliamo dirigere e strutturare la nostra vita in modo da farla corrispondere allo scopo che vediamo primario, dobbiamo creare un centro di gravità dal nucleo solido e stabile.

Questo processo Gurdjieff lo definisce “creare la luna interna” perché la Luna è il centro di gravità o magnete interno che dirige e sostiene la vita. Creando un centro di gravità all'interno, non siamo più costretti a seguire gli influssi esterni, perciò ci liberiamo dell’influsso lunare. Per avviare il processo chiaramente dobbiamo conoscere bene “l’essenza dell’io permanente” e l’osservazione è utile per aiutarci a lottare contro tutto quello che ci impedisce di diventare unitari, ossia l’immaginazione, i pensieri negativi e la debolezza della volontà.

E il pericolo maggiore del lavoro è credere di poter fare tutto da soli, ma va trovato un modo per sconfiggere i sentimenti negativi che ci impediscono di credere che valga la pena di faticare così. L’abitudine fa credere che è impossibile cambiare, perciò siamo scoraggiati perché la nostra volontà non è stata sviluppata e addestrata bene. Solitamente si crede che l'essere volitivo sia chi fa tutto quello che vuole fare, ma il capriccio non sviluppa la volontà, perché la volontà non si rafforza lasciandola incontrollata.

Una natura influenzabile e mutevole mostra che non si possiede la volontà salda dalla prospettiva unitaria, e questa carenza è evidente osservandosi in modo oggettivo. Una caratteristica peculiare che si vede chiaramente ci permette di ottimizzare cambiando e modificando il macchinario. Va saputo che un piccolo cambiamento della macchina comporta una serie di cambiamenti che si verificano a catena, e che coinvolgono anche altre caratteristiche.

L’elemento più importante è conservare la giusta distinzione di noi stessi, perciò dobbiamo capire la differenza che c’è tra quello che gli altri credono che noi siamo, e quello che noi siamo realmente. La distinzione che dobbiamo conservare è quella giusta, perché se teniamo quella sbagliata si usa il termine “io” per indicare ciò che gli altri pensano di noi, e non quello che noi siamo. Se sbagliamo con il primo raffinamento l’opera si conclude a questo punto.

Una linea di lavoro può avanzare solo se abbiamo la giusta distinzione di noi stessi, e se non dimentichiamo chi siamo mentre procediamo. Nessuna direzione si può aprire, avverte Gurdjieff, se non sappiamo fare in modo giusto la prima distinzione interna, perché con la distinzione sbagliata mentiamo a noi stessi, e questo tradimento è il peggiore che possiamo fare. Un essere codardo abituato a rinnegarsi, al sorgere della minima difficoltà sceglie sempre l’intendimento sbagliato.

La prima indicazione è quella di studiare attentamente tutto quello che non comprendiamo, perché lo studio accurato di ciò che non sappiamo aumenta l'intendimento delle questioni. Non dobbiamo credere a nulla di ciò che pensiamo di essere, non dobbiamo conquistare nessuna superiorità sugli altri, perché l’io si crea solo quando vogliamo essere e conoscere.

Quello che va ricordato è che molto di ciò che crediamo di essere viene dalla falsa parte di noi e non proviene dall'essenza, perché l’essenza è il nucleo di caratteristiche del temperamento a cui apparteniamo espresso nei limiti delle capacità del corpo fisico in cui l’io vive. Sull’essenza non possiamo lavorare, perché la sua struttura proviene dal passato, perciò si lavora su quello che possiamo fare nel presente.

A livello macrocosmico, la conoscenza e l’esistenza sono i due estremi entro cui avviene l’evoluzione cosmica, perciò ugualmente avviene per lo sviluppo dell’uomo. La personalità va acquisita nella vita presente, mentre l’essenza racchiude le prerogative accumulate nelle vite passate, perciò le due parti vanno armonizzate. L’unica parte su cui possiamo agire è la personalità, ma quando ne perfezioniamo almeno una parte, il processo educativo prosegue finché coinvolge tutto l'essere compresa l’essenza.

L’essenza è timida e paurosa come un animale selvaggio perciò si nasconde nella personalità. Per questo è molto difficile toccarla, perché la personalità costruisce intorno a lei una sorta di scudo difensivo per nasconderla e proteggerla. Un principio occulto che va saputo è che le persone che hanno un’essenza molto sviluppata dipendono maggiormente dal destino, mentre coloro che hanno un’essenza poco sviluppata sono trascinate dal caso esterno.

La qualità di leggi a cui ciascuno viene sottomesso dipende dal karma personale, perciò non si può dire quale sia l’opzione migliore e ognuno deve scoprirlo da solo. Valutare se sia preferibile vivere sotto un tipo di legge oppure sotto l’altra non è facile, perché entrambi le opzioni hanno lati positivi e lati negativi.

Avviene perciò che, nell’osservare si possa giudicare che l’essenza che vediamo non sia molto buona, perché vediamo che l’essenza è meccanica e non ha l’apparato che permette di pensare, infatti l’essenza pensa tramite la personalità. È bene sapere che dobbiamo osservare senza dare giudizi su ciò che vediamo, perché l’essenza raramente agisce separata dalla personalità, perciò molte cose che crediamo essere un capriccio del destino sono dipendenti dalla personalità.

Le cose che vediamo bene sono l’attrazione per le persone affini per sentimento e carattere, perché ci uniamo a loro volentieri. Questo fenomeno non dipende dal destino, ma dipende dal fatto che le persone che hanno stessi sentimenti, stesse finalità e aspirazioni si associano per legge di causa ed effetto. Molti credono di dover cambiare l’essenza ma va lei bene così, mentre è sempre la personalità che deve essere equilibrata.

In ogni caso dobbiamo migliorare la personalità, perché l’essenza se ne avvantaggia indirettamente, come si è detto. In ogni caso e anche volendo, poche e rare persone saprebbero come cambiare l’essenza. Questo lavoro è ancora troppo difficile per l’attuale stadio evolutivo, perciò è molto più saggio sforzarci per progetti con più opportunità di successo.

Secondo Gurdjieff la vita è una macchina sottoposta a tante influenze diverse, ma questa macchina primariamente alimenta la Luna. Noi conosciamo il meccanismo che regola la vita, perciò vediamo che l'ordine delle cose non può fare eccezioni. La natura tende a conservare se stessa, perciò conserva l'equilibrio che l'ha conservata fino a ora.

Se non scendesse un nuovo influsso direttamente dall’Ottava Laterale del Sole per darci nuove forze, tutto sarebbe immutabile. Gurdjieff dice che la Luna è il maggiore nemico dell’uomo, perché ruba le energie che l'uomo accumula e le usa per placare la sua fame. Se l’uomo soggiace a lei passivamente serve l’involuzione, se vive in modo attivo serve l’evoluzione: ordinariamente abbiamo solo queste due opzioni.

Servendo la passività possiamo sperare di far carriera, e servendo l’attività avremo molto, ma nessuna prospettiva futura: in entrambi i casi siamo schiavi, perché dobbiamo obbedire a un padrone. Gurdjieff indica la terza opzione dicendo che in noi esiste la Luna, il Sole e tutto il sistema solare. E se scopriamo cos'è la Luna interna e qual è la sua azione sapremo comprendere tutto il Cosmo.

Buona erranza
Sharatan

4 commenti:

luca ha detto...

Anche altri parlano della luna ...steiner con la luna nera, tradizioni orientali, anche la simbologia cristiana con la MAdonna che sta in piedi sopra la luna ha un suo perchè.....
Penso ch ein condizioni normali, cioè senza lavoro su se stessi, sia molto difficile non finire a far da pappa alla luna..che evidentemente ha una valenza arcontica ma evidentemente ha un suo perchè....
il sole ci brucia, la luna ci mangia, uffaaaaa :D

Sharatan ain al Rami ha detto...

E' così, tutto ha una valenza. In realtà la simbologia è usata da tutte le tradizioni, seppure con sfumature diverse. La Madonna ha un valore salvifico, perché calpesta la falce lunare simbolo delle forze ctonie e astrali inferiori :-)
Il diavolo è il padre della menzogna e dell'illusione!

Nel caso di Gurdjieff è spiegata nell'aspetto bio-energetico. In questo caso è vero che essere troppo ricettivi può diventare pericoloso. Ricevendo si deve filtrare altrimenti "mangiamo" i "liquami".

L'equilibrio della centratura interiore può sottrarci alla fame della luna. E' possibile farlo, ma con una fatica enorme... Come non essere d'accordo con te?
Uffa, uffa, uffa... che barba :D

Anonimo ha detto...

Ciao Sharatan

molto interessante la questione.
Potremmo applicare la stessa cosa alle lune degli altri pianeti del nostro sistema solare?
Il culto della luna è associato molto anche alla religione Wicca che ne pensi?

Ti allego un link in inglese di un sito che conosco da molto tempo.

http://montalk.net/matrix/114/food-for-the-moon
Voglio fare una battuta, perdonamela:
come dice Luca nel commento, l sole ci brucia, la luna ci mangia e io aggiungo: e poi diventiamo "residui della digestione" per non dire un'altra parola ... Uffa, uffa, uffa... che barba :D

ciao Sharatan, anima speciale!

Sharatan ain al Rami ha detto...

Non conosco le concezioni wicca, perciò direi delle sciocchezze . Non so dirti.

Per quello che riguarda le simbologie degli altri satelliti di altri sistemi, non credo che siano nelle situazioni di cui si dice qui. La condizione della Terra è unica per il nostro contesto.

L'evoluzione terrestre dicono che sia unica, e anche per quanto riguarda la fatica, cui cui arciuffa, arciuffa, e uffa di nuovo ;-(

Grazie per le tue parole così carine e per il tuo contributo sulla luna