lunedì 21 dicembre 2009

Recuperare le scintille della radice


Secondo il Leone della Cabala, cioè Isaac ben Salomon Luria, il geniale cabalista vissuto a Safed nel 16. sec., in seguito alla catastrofe della rottura dei vasi, nulla è rimasto più al suo posto: ogni cosa è andata da qualche altra parte e, da allora, tutti sono in esilio e tutti sono in attesa di essere riportati indietro e redenti.

Luria suggerisce che in realtà, il sistema delle Sephiroth, che era previsto nella Cabala, non esisterebbe nella sua forma ideale dopo la rottura dei vasi, perché questo avvenimento avrebbe retrocesso la Creazione ad un livello inferiore rispetto a quello pensato originariamente dalla Mente Divina.

Secondo Luria, fu Adamo il primo che ebbe l’opportunità di operare la prima rettificazione, separando completamente le scintille dai loro gusci, e così ristabilire l’ordine del mondo, poiché il suo corpo era il microcosmo di Adam Kadmon, l’Adamo Divino, e ne condivideva tutte le prerogative, ma il tentativo di Adamo fallì.

Il peccato di Adamo, secondo Luria, non fu la causa dell’origine del male del mondo, ma piuttosto la causa della sua completa diffusione: se Adamo avesse compiuto la sua missione divina, mediante le opere spirituali di cui era capace, e che richiedono azione contemplativa e profonda meditazione, il potere del male sarebbe stato completamente separato dal bene, ma questo non avvenne.

Secondo Luria, l’anima di Adamo conteneva tutte le anime che avrebbero fatto parte dell’umanità: ogni anima, compresa la nostra, è perciò una scintilla della grande anima di Adamo ma, siccome la sua anima si divise in “gruppi” o “famiglie di anime,” tutte le “famiglie di anime” posseggono una radice comune pur essendo diversamente raggruppate per livelli di qualità ed assonanza.

Solo le scintille generate dalla stessa fonte sono in grado di rafforzarsi e di aiutarsi vicendevolmente. Esse soffrono insieme e ogni azione buona o cattiva di una di loro, si riflette su tutte le altre: il loro destino è stabilito da un legame profondo ed invisibile che viene definito “affinità di anima.”

E’ compito dell’uomo cercare le scintille della sua radice, mentre è compito del cabalista quello di riparare la frattura avvenuta in Dio, a causa della rottura dei vasi e del peccato di Adamo; il processo di riparazione dell’universo e dell’uomo è chiamato Tikkun che significa “riparazione, fissaggio e restaurazione.”

Il tikkun è compito dell’uomo e non di Dio perché, per fare il tikkun, dobbiamo ritrovare le scintille contenute in ogni luogo intorno a noi e liberarle, per permettere loro di ritornare alla Fonte Divina. Il tikkun non solo riparerà il disastro cosmico, ma riparerà anche la frattura avvenuta nella Divinità, segnando così la definitiva sconfitta dell’Altro Lato. Non dimentichiamo che sono le scintille che si attaccano alle Klippoth perciò, se recuperiamo tutte le scintille che gli conferiscono potere, anche il male cesserà di esistere.

Secondo Luria vi sono due tipi di anime da salvare: le prime sono quelle cadute dalla rottura dei vasi e le seconde sono i frammenti dell’anima di Adamo. Ricordiamo però che, mentre tutti possiamo contribuire a salvare i frammenti delle anime dei vasi, per quanto riguarda le scintille dell’anima di Adamo, ogni uomo può sollevare solo quelle che appartengono alla propria famiglia di anime, e così perfezionare e salvare anche la sua anima.

Coloro che fanno parte del corpo mistico di Dio devono compiere una missione collettiva, che è quella di recuperare scintille, ma ogni figlio o figlia di Dio ha pure un suo ruolo unico da svolgere nella storia del mondo. Per arrivare al tikkun è necessario vivere una vita spirituale perché, quando facciamo del bene, doniamo energia al mondo divino e togliamo il potere all’Altro Lato.

Ogni azione malvagia invece infonde energie al Lato oscuro e disturba il mondo Divino, perché ogni azione malvagia tiene imprigionate le scintille divine nelle Klippoth e trasmette verso l’alto degli impulsi dannosi che disturbano l’armonia delle Sephiroth: ogni azione buona invece invia influssi benefici che aiutano a catturare e liberare le scintille, aumentando la gioia del Creato.

Ha detto il cabalista moderno Hillel Zeitlin, che “ogni uomo è il Redentore di un mondo tutto suo,” perché le scintille che ognuno di noi può liberare si trovano nell’ambiente circostante, cioè nel cibo, nelle bevande, in ogni oggetto e in ogni persona che incontriamo sul nostro cammino. Ogni individuo è perciò responsabile del recupero delle scintille che sono all’interno della sua sfera personale, perché Dio fa in modo che ognuno di noi incontri le scintille che appartengono alla radice della sua anima.

Il nostro compito è quello di elevarle fino alla radice superiore, perché il principio di ogni cosa è legato alla sua fine, perciò anche le scintille inferiori hanno qualcosa in comune con la loro origine, che è all’interno dell’Essere Infinito. Se l’uomo a cui appartengono tali scintille riesce ad elevarsi e a salire, anche tutte le altre scintille salgono con lui, e tale ascesa avviene tramite devekut, cioè l’Unione Mistica con Dio, che è l’unica via per fare salire le scintille.

Secondo Baal Shem Tov, l’unione con Dio o devekut, è la chiave della nostra missione di redenzione delle scintille perché, se l’uomo cammina con Dio anche Dio risiede regolarmente presso di lui e gli procura abiti e cibo e anche le persone che contengono le scintille della radice della sua anima, così che possa fare il suo Tikkun o reintegrazione.

Così, quello che l’individuo attira, è quello che corrisponde alle sue azioni e alla sua natura; perciò se è meritevole per le azioni che compie, allora incontra le scintille che gli appartengono, altrimenti non potrà essere in grado di incontrarle per poterle reintegrarle al luogo legittimo cui esse appartengono.

Nel recupero delle scintille, secondo l’hassidismo, l’uomo è impegnato non solo tramite le sue pratiche spirituali, ma anche nel corso di ogni sua minima azione quotidiana, a patto che la sua mente resti sempre vicina a Dio; così quando desideriamo mangiare, o bere, o dare soddisfazione agli altri nostri desideri terreni e materiali, dobbiamo focalizzare la nostra mente su livelli molto elevati e sul nostro amore per il Creatore.

E’ così che possiamo trasformare ed elevare quegli oggetti fisici e quei desideri materiali fino al più elevato livello spirituale: così facendo tiriamo fuori le scintille divine che dormono in noi, e produciamo simultaneamente scintille divine nel mondo materiale. Non esiste un cammino più grande ed elevato di questo nostro Servizio di Dio perciò, ogni volta che pensiamo che non siamo stati collocati nel posto giusto e nel momento adatto, in realtà dovremmo sapere che, noi siamo sempre collocati nei luoghi in cui vi sono le scintille della radice della nostra anima.

Nel corso delle nostre incarnazioni noi vaghiamo come un pastore che cerca le sue pecore, perciò erriamo nei secoli per cercare le anime di cui noi siamo responsabili, o a cui siamo legati da un karma positivo o negativo, o le persone della nostra parentela di anima. Ecco perché le circostanze in cui noi siamo nati, coloro che sono stati i nostri genitori, i nostri fratelli, i nostri figli, i colleghi e i nostri compagni, non sono mai accidentali ma ci vengono destinati, affinchè noi possiamo fare il nostro tikkun, quindi operare il loro recupero ed il loro reintegro alla Fonte Divina.

Buona erranza
Sharatan

Nessun commento: