domenica 7 aprile 2013

La gratitudine è una scelta



“Procedi in bellezza, ovunque tu sia.”
(Proverbio Navajo)

“La grazia avviene quando rispetti ciò che è. La lotta è invece quando spingi via ciò che è, e cerchi di creare qualcosa d’altro. La grazia avviene quando accetti, l’ostilità quando rifiuti o cerchi di fare delle modifiche. La grazia è naturale, l’ostilità è innaturale. La grazia è spontanea, l’ostilità richiede uno sforzo notevole. Ostilità significa mettersi in mezzo. Grazia significa farsi da parte.

La grazia non è mai perpetua. Ci sono sempre nuove lezioni da imparare. Per quanto aperto sia il tuo cuore, ci saranno momenti in cui ancora si contrae per la paura. Ce lo si deve aspettare. La grazia viene e se ne va. L’allineamento si crea e si perde. Dio appare e scompare. Il Sé viene dimenticato e ricordato. La grazia avviene nel flusso della vita, non lontana da esso. E la vita è in movimento costante, simile a un fiume che serpeggia attraverso il paesaggio.

Comincia come un rivolo di montagna e scorre a valle, impetuoso, determinato a raggiungere la meta. Poi si calma e procede per quella che sembra una eternità lungo le pianure, dividendosi in rami diversi, unendosi ad altri bacini. Quando raggiunge l’oceano, non ha più alcuna fretta. Anzi, ha una grande fiducia, maturata con l’esperienza. Quando raggiunge l’oceano, non si considera più separato dall’oceano. Riposa completamente in se stesso, senza inizio e senza fine. Anche per te sarà così.

Quando entri pienamente nella tua vita, tutto quello che ti teneva separato sarà lavato via. Inspirando, ti apri accogliendo ciò che arriva. Espirando, lo rilasci con delicatezza. Quando offri amore a te stesso o ad un’altra persona, entri nel circolo della grazia. Quando neghi l’amore a te stesso, o ad un’altra persona, entri nel circolo della paura. Quando ti trovi dentro un circolo, metti in discussione la realtà dell’altro circolo.

Per questo hai spesso la sensazione che nella tua esperienza ci siano due mondi che si escludono a vicenda. La persona grata non riesce a immaginare di essere trattata ingiustamente. La persona risentita non riesce a immaginare di essere amata da Dio. In quale mondo vuoi abitare? Sta a te scegliere. La gratitudine è la scelta di vedere l’amore divino in tutte le cose. Nessuno che scelga questa via può essere infelice, perché la scelta di apprezzare conduce alla felicità con la stessa certezza per cui la scelta di disprezzare conduce alla infelicità e alla disperazione.

Un’azione sostiene e dà fiducia. L’altra indebolisce e distrugge. Non focalizzarti sul buio, perché in fondo non è reale. Focalizzati invece sulla bontà intrinseca di tutti gli esseri. Nel vedere la parte luminosa degli altri, il tuo sarà un costante battesimo. Offrirai comunione. Persino mentre le persone confessano i loro peccati, affermerai la Verità che è in ciascuna di loro. Non badare a quello che manca o a quello che deve essere corretto.

Guarda invece quello che è sempre presente, e che non può mai essere portato via. Focalizzati ciò che è buono e giusto. Poiché non stai cercando i loro punti deboli, aiuterai le persone a trovare la propria forza. Poiché non stai cercando le ferite, le aiuterai a scoprire la gioia della gratitudine.

Essere un guaritore significa accettare l’innata capacità di essere liberi dal conflitto, dal senso di colpa, dai giudizi o accuse. Se accetti tale capacità in te stesso, illustrerai miracoli nella tua vita, nel farlo. Non cercare di guarire gli altri. Ti basta guarire te stesso. Ogni volta che guarisci un pensiero giudicante o un sentimento di separazione, ogni mente e ogni cuore nell’universo lo sente. La tua guarigione non appartiene solo a te, ma appartiene a tutti gli esseri.” (Paul Ferrini)

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