domenica 14 dicembre 2014

Follia



“La medicina è in te, e non lo sai,
la malattia viene da te stesso,
e non te ne accorgi.”
(Hazrat Alì)

Quando leggiamo che qualcuno compie delle azioni folli, e non sappiamo capire per quale motivo abbia agito, diciamo che soffre di disturbi mentali. Molto spesso leggiamo che, prima dei fatti che ha compiuto quella persona sembrava normale, perciò l'accaduto è inspiegabile. Si conclude che, senza dubbio, è restata vittima di un raptus di follia. E poi si conclude desolati che la follia umana è il frutto di una malattia dell'anima oppure dello spirito. La questione è molto più complessa di come si dice e, secondo Steiner, non esiste un’espressione peggiore e più fuorviante.

Si attribuisce allo spirito una carenza che andrebbe attribuita all'educazione errata, allo sviluppo incompleto o disarmonico della persona. Steiner dice che, l'anima e lo spirito non sono mai disturbati come si può vedere in persone che furono disturbate per anni, e che sono tornate a essere normali. Il problema è che, per agire bene, lo spirito deve avere a sua disposizione un corpo sano e una mente che sa pensare correttamente. Ma se lo spirito non trova un corpo che può agire a una mente sana che pensa in modo equilibrato, non può fare nulla.

Pensando alla salute mentale dobbiamo intendere il fenomeno in questo modo, perché sarebbe insensato pensare in modo diverso. Va pensato che la macina del divenire in cui viviamo va vista mettendosi nel giusto punto di vista focale: poi dobbiamo imparare a stabilizzato il nostro punto di osservazione. La mente deve fare un bilanciamento, ma deve saper eliminare tutte le identificazioni con ciò che osserva per mantenere il suo equilibrio. Il Vedanta insegna che l’osservatore non deve avere un’eccessiva fissità, ma che deve saper saper costruire una stabilità.

La mente di alcune persone non sa creare l'equilibrio perciò viene travolta da ciò che vede o pensa. Un centro che osserva in modo equilibrato ci crea nella mente che non si fa trascinare dai corpi mentale, emozionale ed istintuale. La chiave è saper creare un centro mentale che non si cristallizza intorno a dei concetti vuoti, e saper affinare un cuore che non resta chiuso nella sua incompiutezza affettiva. Il segreto è mantenere questo tipo di atteggiamento, altrimenti la vita ci afferra, ci seduce e uccide.

Questo fatto avviene se la mente viene coltivata con un pensiero che ama le cose sciocche e vuote, perché la mente entra nel ristagno. In questa condizione mentale mortificata si entra se non sappiamo accendere il nostro fornello alchemico. Infatti gli alchimisti dicevano che non si diventa d’acciaio se non si viene forgiati con il fuoco. C'è anche chi non sa accendere il fuoco, c'è chi non vuole farlo oppure non sa sostenere il calore che quel fuoco produce.

È necessario dominare, ritmare e fermare il movimento caotico delle formazioni mentali se non vogliamo che la mente ci uccida e divori. Il nostro essere è il vaso alchemico che è stato colmato di memoria condensata. Il fuoco che può sciogliere e risolvere i coaguli del passato per renderci più leggeri è il fuoco della mente. Ma c'è chi è travolto dalla vita perché non ha fatto il lavoro che l'avrebbe armonizzato, perciò non è riuscito a salvarsi.

Il nostro destino è determinato dalla nostra capacità di sostenere la potenza del fuoco che fonde e libera. La Via del Fuoco dell'alchimia è l'addestramento al lavoro interno che è necessario per salvarci. Il corpo passionale crea un’anima inferiore che ama e produce i fuochi illusori che ci tegano agli oggetti dei nostri desideri e delle nostre passioni. Ma se l’amalgama dei fuochi fatui non viene sciolto, la mente può restare fissata e resa prigioniera perciò viene intossicata dai suoi stessi veleni.

L’essere che è stato addomesticato dal suo vaso vive di fantasmi e di illusioni che diventano incubi. Siamo armoniosi se coltiviamo una mente che analizza e confronta, e maturiamo un cuore che unisce e comprende. L'unione della mente illuminata e del cuore compassionevole non troverà mai nessuna barriera fisica, psichica e spirituale. E la sensibilità che producono sono omogenei alla qualità del cuore e della mente perché mente e cuore devono crescere insieme.

La collaborazione armoniosa tra corpo, anima e spirito produce delle persone stupende. Ma, se l’essere viene abbandonato a se stesso oppure non è accudito bene, non svilupperà al meglio, non sarà consapevole e avrà conflitti, dissonanze o fatti drammatici causati dalle sue incompletezze. Se le persone si sviluppano in modo armonico restano dissonanti perciò non sanno dominarsi. Le persone non ragionano perché il loro cervello squilibrato vede il mondo in modo deformato. Se guardiamo il mondo riflettendolo in uno specchio curvo è normale vedere un mondo incurvato.

Il centro mercuriale è il fuoco solare della mente che deve essere uno strumento sano e un mediatore equilibrato con il mondo. Lo yoga insegna che l’uomo è una combinazione di 7 fuochi prodotti dai 7 chakra, perciò il dominio delle nostre energie ci rende padroni del nostro destino. Questi centri di forza sono molto importanti perché corrispondono ai 3 stati di coscienza in cui viviamo abitualmente cioé lo stato materiale, animico e spirituale, infatti collegano il corpo, l'anima e lo spirito.

Tanti fuochi fatui ci legano all'io, e sono collegati con il desiderio-emozione-passione, con l’energia creativa-sessuale, e con il fuoco dell’auto-affermazione. La sostanza resta impregnata dai fuochi individuali e chiede alla mente di agire solo per la loro soddisfazione. E il continuo ripetersi del medesimo comportamento rinforza il meccanismo. Questo ci fa capire il motivo per cui le persone fanno solo ciò che vedono fare, e perché vivono ripetendo i medesimi errori.

Per cambiare è necessario che il centro focale della coscienza sia consapevole del malfunzionamento. Il segreto alchemico è cercare quel mercurio puro ossia riuscire a creare la mente pura che avevamo prima che la mente fosse mescolata con la sostanza. Nella dottrina ermetica, il mercurio è detto lo Spirito dei Filosofi perché solo i aaggi sanno come trasformarlo in spirito, liberandolo dalla prigione in cui è stato racchiuso.

Finché non si interviene sulla condizione dell’individuo frammentato che resta ignorante e limitato, non avremo alcun miglioramento. Il Mercurio alchemico collega all’Anima che è la luce che può penetrare in tutte le cose. Quando si dice che ogni cosa fu originata dal fuoco creatore che diventa anche il fuoco che può liberatore si allude alla creazione di un perfetto equilibrio tra tutte le nostre componenti.

È bene sapere questo per evitare l’ignoranza dei meccanismi che producono gli squilibri mentali che vediamo. L’Anima è l'intermediaria tra Spirito e Materia perciò è il contatto con il nucleo più profondo che abbiamo, ma è anche il collegamento che unisce il cielo alla terra. L’alchimia è un metodo che si estende a molti piani esistenziali, ma è un metodo pratico che insegna a risolvere ciò che è irrisolto. Il suo obiettivo è quello di aiutarci a essere creativi e lavorare per la nostra completezza e felicità.

Buona erranza
Sharatan

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