giovedì 2 settembre 2010

Angeli che vivono nel sonno


"Gli dei non rivelano tutto in una volta agli uomini,
ma sono questi che indagando nel tempo
scoprono quello che è meglio"

(Senofane di Colofone)


Non vi è nessun potere oscuro che combatte per avere la nostra anima, vi è piuttosto l’oscurità che opprime l’interno dell’animo umano, e che c’impedisce di vedere la luce e l‘amore. E’ la nostra energia che sceglie di usare la luce o l’ombra, perciò sceglie di andare verso una delle due polarità per accrescerne il potere: è l’uomo che sceglie di usare dei livelli molto bassi di energia, e il male che ne segue è solo una sua libera scelta.

Credere che sia possibile risanarsi e saper fare un miracolo della nostra vita, credere di poter avere l’oggetto di tale desiderio è la chiave per ottenere tutto questo, è solo il senso dell’ingannevole funzionamento spazio-temporale che ci impedisce di ottenere questa superiore maestria di vita. Il nostro lavoro evolutivo deve partire dalla certezza interiore assoluta che noi siamo un frammento di Dio.

Il risultato della completa maestria nell‘arte del ben vivere è che possiamo avanzare senza avere paura della vita, noi possiamo essere sereni anche quando gli altri non riescono ad esserlo, poiché le situazioni drammatiche non ci possono toccare, anche se il mondo è nel caos noi ci sentiamo sicuri nella nostra saggezza di vita, perciò restiamo autocontrollati al nostro interno.

Se noi crediamo e sentiamo di essere questi frammenti, quei semi di pace e d’amore divini noi possiamo vivere in piena beatitudine mentre ancora siamo calati nell’involucro carnale. Tornare a ciò che è fondamentale, tornare all’essenziale è ciò che avvia la piena guarigione della nostra vita, ma è solo nel silenzio che si scopre che noi siamo parte della potente forza che permea tutto l’universo.

Considerando vero che il percorrere questo sentiero è il cammino di tutta una vita, noi dobbiamo avere la perseveranza di coltivare questa prospettiva: ecco perché abbiamo la necessità di esercitare una disciplina evolutiva. Allora vediamo fisso solo il nostro obiettivo finale, e nulla ci impedisce di raggiungere quel punto anche se il passo a volte può rallentare per ritemprare le energie di colui che avanza nel cammino.

Se amiamo camminare con entusiasmo allora sappiamo che non dobbiamo mai decidere in anticipo dove ci conduce la nostra vita, perché ad ogni passo un sentiero può modificarsi e infatti si vede quando ci siamo, perciò nulla deve essere stabilito in anticipo, poiché un vero maestro cerca di raffinare continuamente l’arte, in quanto un superbo sentiero personale è sempre più originale ed evolutivo.

Ogni evoluzione o mutazione è solo un potenziale dell’essere, infatti esso non può essere predefinito in anticipo, in quanto è un fatto nuovo che non è mai esistito in precedenza, perciò non limitiamoci facendo delle supposizioni preliminari sui passi che faremo nel corso della nostra vita.

Il non fare delle supposizioni riguarda anche la consapevolezza che tutto quello che viene predefinito è sempre un frutto o un inganno della mente, infatti un vero futuro deve essere pensato come un momento in cui sapremo oltrepassare i limiti dei più ambiziosi desideri evolutivi, infatti è ciò che va attuato nel divenire degli esseri divini.

Sul perseguimento di obiettivi tanto ambiziosi è segno di saggezza non definire un limite temporale preliminare, perciò non dobbiamo mai forzare gli avvenimenti in quanto la dimensione divina non è legata alle concezioni temporali umane, e l’accettazione di una trasformazione spirituale accellera sempre il corso della nostra vita perciò, anche se le cose sembrano immobili, in realtà esse sono in incubazione per manifestarsi pienamente nella materialità.

Nella manifestazione materiale la trasmissione energetica avviene in modo più lento, perciò non vediamo nelle pause della vita un dramma, ma valutiamolo come segno che è in preparazione il migliore corso per la nostra vita: ecco il significato vero dell’invito a non forzare il corso degli avvenimenti del mondo. Ma il rispetto per il giusto equilibrio va primariamente rivolto verso il rispetto dei nostri migliori istinti interni, in quanto è nel nostro petto che sentiamo queste verità.

La trasformazione spirituale profonda migliora e accresce la nostra energia vitale, essa ci dona una migliore salute in quanto riequilibra i nostri canali energetici interni, infatti lo spirito scioglie le “vene del drago” e un corpo ben sintonizzato esprime sempre agilità, potenza ed energia. E’ evidente che va evitata ogni inerzia fisica oltre che ogni limitata prospettiva mentale, perciò la nostra dinamicità deve essere sempre sia interna che esterna.

Se noi crediamo che lo spirito ci possa condurre al nostro migliore posto possiamo accettare il fatto che ciò che la vita ci propone è solo quello che noi possiamo affrontare, in quanto ognuno ha le spalle adatte per poter sostenere il peso che gli viene assegnato. Nell’animo di coloro che affrontano il risveglio spirituale più alto si nasconde lo spirito del Guerriero dell’iniziazione sciamanica che è in grado di coltivare continuamente la forza energetica necessaria per affrontare la vita in modo indomito, e di vivere senza provare alcuna paura.

La nostra Fonte energetica interiore è veramente inesauribile, noi dobbiamo solo crederlo anche quando il mondo materiale ci impedisce di sentirne la profonda connessione, noi dobbiamo conservare nel petto e nella mente la certezza che esista, per poter accedere alla sua forza e alla sua luce. Noi così possiamo divenire degli esseri equilibrati poiché sappiamo di essere divini, e allora siamo in grado di sostenerci adeguatamente, in quanto siamo degli angeli in un veicolo materiale. Ma questi angeli stanno ancora dormendo perciò non ricordano la loro origine.

Buona erranza
Sharatan

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