martedì 23 agosto 2011

Esserci


L’atto stesso di aspettarti di essere qualcosa, ti preclude la possibilità di farne l’esperienza. Non puoi “aspettarti” di avere un’esperienza che stai già avendo. Se invece ti aspetti qualcosa da te stesso, significa che non ne stai avendo l’esperienza. O stai sperimentando qualcosa, oppure la stai aspettando. Non puoi fare entrambi le cose allo stesso tempo. L’aspettativa sposta nel futuro quello di cui vorresti fare esperienza. Ricordalo: aspettarti qualcosa allontana da te quella cosa.

Non aspettarsi di essere continuamente in uno stato di elevata coscienza può essere il segno più sicuro di trovarsi già lì. Perciò stai attento a non crearti immagini mentali di cosa debba essere la “coscienza elevata.” A volte può avere un aspetto molto normale. Per esempio quello di farti sentire “a posto” in qualunque stato di consapevolezza ti trovi.

Quando non ti senti “a posto” nello stato di coscienza in cui ti trovi, desideri qualcosa di più, e il desiderio di qualunque cosa finisce sempre per abbassare lo stato di coscienza, perché ti fa sentire che non hai ciò che desideri, e quindi non puoi essere completamente felice. E questa è la menzogna.

Tu e tutti gli altri esseri umani potete essere sempre totalmente felici, comunque stiano le cose. I maestri lo sanno. Essere felici qui e ora, e scegliere allo stesso tempo di cambiare la situazione, non sono due cose che si escludono a vicenda. La decisione di cambiare non deve nascere necessariamente dall’insoddisfazione, dal giudizio o dall’infelicità. Può nascere da una semplice preferenza.

La Pura Creazione non c’entra nulla con il giudizio. Ricorda, il Cambiamento è un processo chiamato Vita. La decisione di cambiare è la decisione di vivere. E’ la scelta di vivere intenzionalmente, di essere la Causa e non l’Effetto del modo in cui cambiano le cose. Potete aver creato la migliore torta di mele del mondo, e desiderare ugualmente di crearne una ancora più buona. Potete sapere molte cose sul mondo, e cercare ugualmente di saperne ancor più.

Questa è la crescita, e la spinta a crescere non è un’energia negativa, ma positiva. Non è un giudizio, ma è un’intenzione. Non nasce dall’insoddisfazione, ma dalla passione. La passione della Vita per ancora più Vita. Questa passione è dentro di voi, è l’impulso che si trova dietro ogni creazione. Perciò è scritto: non giudicare e non condannare. Ma da nessuna parte è scritto: non creare e non cambiare.

Voi non potete evitare di cambiare e lo stesso vale per la Vita che vi circonda. Ma anche se non potete fermare il cambiamento, potete controllare il modo in cui il cambiamento si produce. Potete verificare il modo in cui cambiano la vostra vita e il mondo. Il modo in cui cambiate la vostra vita e il mondo intorno a voi definisce chi siete, e chi scegliete di essere.

Potete modificare il mondo in due modi. Uno dei due lo salverà, l’altro lo distruggerà. La vostra specie sta decidendo proprio ora quale strada prendere. In questo, e in tutto il resto, vi state inventando tutto. Ovvero lo state creando sul momento, tu e tutti gli altri. Siete il Creatore e il Creato, l’Alfa e l’Omega, l’Inizio e la Fine.

Perciò devi dire a te stesso e agli altri la verità: tu non sei tutto il tempo in quello che hai definito uno “stato di coscienza elevato,” ma quando ci sei, sai perfettamente che ti stai inventando tutta la tua vita. […] Nel futuro crederete in un Dio che parla continuamente a Voi e attraverso voi. Non sarà più solo un Dio da pregare.

Quando ciò accadrà, ogni cosa nel vostro mondo cambierà, perché vedere Dio in questo nuovo modo vi farà vedere anche gli altri in modo nuovo. Infatti, se crederete davvero che Dio parli a tutti e attraverso tutti, non potrete evitare di vedervi l’un l’altro in una luce diversa. E vedendovi in una luce diversa riuscirete a vedervi come la luce e la via, e non potrete trattarvi come avete fatto finora. Questo cambierà tutto. Questo semplice spostamento di percezione cambierà ogni cosa.

Eppure da un punto di vista teologico e filosofico, si tratta di un movimento molto piccolo. Siete già convinti del fatto che Dio è il Tutto nel Tutto. In futuro semplicemente includerete anche voi stessi in questo Tutto. Dove pensare di essere voi, in rapporto a tutto ciò che è? Ne fate parte, si o no? Allora se Dio è Tutto nel Tutto, e voi fate parte del Tutto, è ovvio che Dio è in voi e voi siete in Dio, e non può esserci separazione tra voi.

Finché non riuscirete a vedere Dio nel volto del vostro nemico, non riuscirete a vederlo in nessun luogo. Perché in verità, non esiste il “nemico.” Esiste solo una parte di voi che è in contrasto con l’altra parte. Dio non esiste, per voi, se lo vedete solo nelle persone che vi piacciono. Dio non è reale, se lo scoprite solo nelle cose con cui siete d’accordo.

Il vero maestro sa e capisce che Dio esiste in tutte le cose, attraverso tutte le cose, e non è assente da nulla e da nessuno. Le persone agiscono in un modo che non è vantaggioso né per sé né per gli altri perché hanno dimenticato Chi Sono. Perché è stato loro insegnato a farlo. Le vostre antiche storie parlano della separazione del Divino da voi, e la maggior parte delle storie moderne ripete ancora oggi ai giovani una versione o l’altra di questa separazione.

Fa tutto parte del ciclo del dimenticare e ricordare, che è la Vita Stessa. Ho già detto che vi muovete in circolo, dalla pienezza del conoscere al vuoto del dimenticare, per tornare di nuovo alla pienezza. Dall’Unione alla Separazione all’Unione. Dalla Coscienza Totale all’Incoscienza e di nuovo alla Coscienza Totale. Questo movimento è l’andare e il venire, l’apparire e lo scomparire, l’essere e il non essere, e quello che voi chiamate il vivere e il morire.

(Neale Donald Walsch - Il Dio di domani)



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