domenica 20 marzo 2016

Il Dono della Sacra Pipa



“Una mattina di buonora, or sono molti, molti inverni, due Lakota erano a caccia con archi e frecce e, mentre dall’alto di un colle scrutavano la zona in cerca di selvaggina, videro qualcosa che di lontano procedeva verso di loro in maniera molto strana e misteriosa. Quando la cosa misteriosa si fu avvicinata videro che era una donna bellissima. Era vestita di pelle di daino bianca e portava un involto sulle spalle.

Era talmente bella che a uno del Lakota vennero cattive intenzioni. Confidò all’amico il suo desiderio ma l’altro, che era buono, gli disse che non doveva farsi venire di quei pensieri perché quella era sicuramente una donna wakan (sacra). La misteriosa creatura adesso era molto vicina ai due.

Posò a terra l’involto e chiese a quello con cattive intenzioni di andare da lei. Come il giovane si fu avvicinato alla donna misteriosa, lui e lei vennero avvolti da una grande nuvola che, sollevatasi poco dopo, rivelò la sacra donna e, ai suoi piedi, l’uomo con i cattivi pensieri divorato da serpenti terribili e ormai ridotto alle sole ossa.

“Poni mente a quello che vedi! - disse la strana donna all’uomo buono - Sto andando dalla tua gente e desidero parlare al tuo capo Corno Cavo in Piedi. Va’ da lui e digli di allestire un grande tipì in cui adunare tutto il popolo. Preparatevi alla mia venuta. Desidero dirvi qualcosa di molto importante!”

Allora il giovane si recò al tipì del suo capo e raccontò tutto quello che era successo; disse anche che la donna sacra si accingeva a fare una visita e che tutti si dovevano preparare. Allora il capo, Corno Cavo in Piedi, fece smontare parecchi tipì e con essi ne fece costruire uno grande, come aveva ordinato la donna sacra. Mandò poi un banditore a dire al popolo di indossare gli abiti migliori e di adunarsi immediatamente nella grande tenda.

Naturalmente tutti erano eccitatissimi mentre attendevano nella grande tenda l’arrivo della donna sacra: tutti si domandavano da dove venisse la donna misteriosa e cosa avesse da dire. Di lì a poco i giovani che si erano messi di vedetta per scorgere l’arrivo della watan annunciarono di aver visto qualcosa di lontano che avanzava verso di loro con belle movenze, ed ecco che improvvisamente ella entrò nella tenda, la percorse tutta secondo il cammino del sole e si fermò di fronte a Corno Cavo in Piedi.

Scaricò l’involto che portava sulle spalle e, reggendolo con tutte e due le mani davanti al capo, disse: “Osservatelo e amatelo sempre! Esso è “lela watan”(molto sacro) e dovete trattarlo come tale. A nessun uomo impuro sarà mai permesso posarvi gli occhi sopra, perché questo involto contiene una pipa sacra. Con essa, negli inverni che verranno, invierete le vostre voci a Watan-Tanka, vostro Padre e Progenitore.”

Detto questo, la donna misteriosa estrasse una pipa con il cannello rivolto verso i cieli, e disse: “Con questa sacra pipa camminerete sulla Terra, poiché la Terra è vostra Progenitrice e vostra Madre, ed Essa è sacra. Ogni passo mosso sopra di Lei dovrebbe essere come una preghiera. Il fornello di questa pipa è di pietra rossa; esso è la Terra.

Inciso nella pietra e rivolto verso il centro c’è questo vitello di bisonte che rappresenta tutti i quadrupedi che vivono su vostra Madre. Il cannello di pipa è di legno e rappresenta tutto quello che cresce sulla Terra. E queste dodici penne che pendono qui dove il cannello si incastra sul fornello vengono da Wanbli Galeshka, l’Aquila Chiazzata, e rappresentano l’aquila e tutti gli esseri alati dell’aria.

Tutti questi popoli e tutte le cose dell’universo si uniscono a voi che fumate la pipa, tutti mandano le loro voci a Wakan-Tanka, il Grande Spirito. Quando pregherete con questa pipa pregherete per e con ogni cosa.” Allora la donna watan mise a contatto la base della pipa con la pietra rotonda che era a terra, e disse:

”Con questa pipa sarete legati a tutti i vostri parenti: al vostro Progenitore e Padre, alla vostra Progenitrice e . questo sasso rotondo, che è della stessa pietra rossa del fornello della pipa, anch’esso vi è stato dato dal vostra Padre Watan-Tanka. Esso è la Terra, vostra Progenitrice e Madre, ed è dove voi vivrete e vi moltiplicherete.

Questa Terra che Egli vi ha dato è rossa, e gli esseri a due gambe che vivono sulla Terra sono pure rossi, e il Grande Spirito vi ha dato anche un giorno rosso e una via rossa. Tutto questo è sacro, non dimenticatevelo. Ogni alba che spunta è un sacro evento, e ogni giorno è sacro perché la luce viene da vostro Padre Wakan-Tanka; e dovrete anche ricordarvi sempre che gli esseri a due gambe e tutti gli altri popoli che sono su questa terra sono sacri e dovrebbero essere trattati come tali.

D’ora in avanti la pipa sacra sarà su questa Terra rossa, e gli esseri a due gambe prenderanno la pipa per mandare le loro voci a Wakan-Tanka. Questi sette cerchi che vedete sulla pietra sono pregni di significato perché rappresentano i sette riti in cui la pipa sarà adoperata. Il primo cerchio grande rappresenta il primo rito che io vi insegnerò: gli altri sei cerchi rappresentano i riti che, con il tempo, vi saranno rivelati direttamente.

Corno Cavo in Piedi, sii buono con il tuo popolo e onora questi doni perché essi sono wakan, sacri! Con questa pipa gli esseri a due gambe si moltiplicheranno e a loro verrà tutto quello che è buono. Wakan-Tanka ti invia dal cielo questa pipa sacra affinché per suo tramite tu possa avere la conoscenza. Devi essere sempre grato di questo grande dono!

Ma ora, prima di andarmene, desidero darti istruzioni sul primo rito in cui il tuo popolo userà questa pipa. Deve essere per te un giorno sacro quando muore uno della tua gente. Allora dovrai custodirgli l’anima, come ti insegnerò, e così facendo acquisterai molto potere; perché se quell’anima sarà custodita essa aumenterà in te la cura e l’amore per il tuo prossimo.

Fintanto che la persona, nella sua anima, viene custodita presso il tuo popolo, tramite lei potrai inviare la tua voce a Wakan-Tanka. Deve essere un giorno sacro anche quando un’anima è liberata e torna a casa, da Wakan-Tanka, perché quel giorno saranno rese sacre quattro donne che in futuro genereranno figli, i quali percorreranno il sentiero della vita in modo sacro, assurgendo a esempio del tuo popolo.

Guarda Me, perché sono Io che essi metteranno in bocca, ed è così facendo che diventeranno wakan. Colui che custodisce l’anima di una persona deve essere un uomo buono e puro e deve adoperare la pipa in modo che tutto il popolo, con l’anima, mandi la propria voce a Wakan-Tanka. I frutti di una Madre, la Terra, e i frutti di tutto quello che essa ha il potere di generare saranno benedetti in questo modo e allora la tua gente percorrerà il sentiero della vita in maniera sacra.

Non dimenticare che Wakan-Tanka ti ha dato sette modi per inviargli le tue voci. Fintanto che lo ricorderai vivrai; il resto lo saprai da Wakan-Tanka direttamente.” La donna sacra si accingeva a lasciare la tenda ma volgendosi di nuovo a Corno Cavo in Piedi disse: “Osserva questa pipa! Ricorda sempre quanto essa è sacra e trattala come tale perché ti porterà fino alla fine. Ricorda: in me ci sono quattro età. Ora sto per andarmene ma mi volgerò a guardare il tuo popolo in ogni età, e alla fine ritornerò.”

Rifatto il giro della grande tenda secondo il cammino del sole, la donna misteriosa partì ma, percorso un breve tratto, volse lo sguardo verso il popolo e si sedette. Quando si alzò il popolo vide con stupore che era diventata un vitello di bisonte rosso e marrone. Poi il vitello si allontanò, si sdraiò, si rotolò a terra volgendosi a guardare i popolo e quando si rialzò era un bisonte bianco.

Il bisonte bianco riprese a camminare, si rotolò a terra e divenne un bisonte nero. Poi questo bisonte si allontanò ancora dal popolo, si fermò e, dopo essersi inchinato a ognuno dei quattro quadranti dell’universo, scomparve oltre il colle.” (Alce Nero, sciamano dei Sioux Oglala)

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