lunedì 28 marzo 2016

Una creatura spirituale



“Una creatura spirituale non è un angelo con le ali, ma qualcosa di infinitamente più grande perché è in comunione con Dio. Voi non dovete vivere come l'essere umano comune, che è in rapporto soltanto con la coscienza dei sensi. La coscienza spirituale consiste nella vittoria completa sulla coscienza umana. Ora, la spiritualità non significa soltanto meditare, ma abbraccia invece un immenso campo di attività equilibrate. Tuttavia la meditazione è il presupposto migliore.

È la strada più diretta per diventare spirituali, la strada più semplice per spiritualizzare la coscienza e porterà nella vostra vita tutto il bene che avete sempre desiderato. Ma, meditare da un lato ed essere arrabbiati o condurre una vita irregolare dall'altro, equivale a mettere i piedi in due barche che vanno in direzioni opposte. Non dovete soltanto meditare, ma anche imparare a comportarvi bene. Avere una coscienza spirituale significa essere in grado di fare quelle cose che rappresentano il vostro principale vantaggio.

Ma io scommetto che il novantanove per cento degli esseri umani non sa in che cosa consista il proprio bene. L'autoanalisi e l'autocritica sono un modo pratico per distinguere il comportamento sbagliato da quello giusto. Tutti dovrebbero tenere un diario mentale. I diari mentali sono di gran lunga migliori dei diari veri e propri che costituiscono motivo di curiosità per gli altri. Molte persone scrivono nel proprio diario bei pensieri e buoni propositi che poi dimenticano immediatamente.

È meglio tenere invece un diario mentale per sorvegliare costantemente i pensieri e le azioni. Ogni tanto, durante il giorno, verificate i vostri meccanismi fisici, mentali e spirituali, per vedere come si comportano. Questo sistema vi aiuterà a sviluppare la coscienza spirituale. Soltanto Dio leggerà il vostro diario mentale. Riempitelo di azioni e di pensieri giusti e diventerà il vostro passaporto per il cielo.

Così, racchiudete nel vostro diario mentale soltanto le cose buone. Non prestate ascolto alle cose negative, non dite cose negative, non pensate cose negative. Evitate di compiere azioni che possano nuocere agli altri; i danni arrecati al prossimo si trasformano in un boomerang e danneggiano soprattutto voi. Il peccato non ha nulla a che vedere con la dinamite che potete fare esplodere a distanza senza subire alcun danno. Il peccato deve essere disinnescato nella vostra anima.

Non siate mai meschini. Non serbate rancore verso nessuno. Preferisco i peccatori dal cuore buono alle cosiddette brave persone, bigotte e senza pietà. Essere spirituali significa avere larghe vedute, saper comprendere e perdonare ed essere amici di tutti. Se dichiarate di essere amici di tutti, deve essere vero. Se offrite la vostra amicizia, dovete offrirla davvero, non dovete mostrarvi gentili o desiderosi di collaborare e provare invece un sentimento contrario.

La legge spirituale è molto potente. Non andate contro i principi spirituali. Non siate sleali e non tradite mai il vostro prossimo. Un amico sa quando essere riservato, quando stare al proprio posto e quando rendersi disponibile a collaborare. Se gli altri sentono la vostra amicizia, se sanno che siete un amico pronto ad aiutarli, avrete un meraviglioso potere che darà forza alla vostra vita. Io ho sempre riscosso la fiducia di tutti.

Il mio guru Sri Yukteswar una volta mi disse: "Se mai dovessi sbagliare, appoggia la mia testa sul tuo petto e benedicimi". Questa era la sua umiltà e la perfetta espressione di che cosa significhi la divina amicizia. Ricordo un ragazzo che frequentava la mia scuola in India, era stato un bambino molto difficile e i suoi genitori lo avevano portato da me. Accettavamo soltanto ragazzi al di sotto dei dodici anni e lui era molto più grande.

Gli parlai con molta sincerità. Gli dissi che le porte della scuola erano sempre aperte e che avrebbe potuto andarsene in ogni momento. Aggiunsi che poteva rimanere soltanto se fosse stato disposto a essere buono. Gli spiegai: "Tu hai deciso di fumare, malgrado il parere contrario dei tuoi genitori. Sei riuscito a sconfiggerli, ma non sei riuscito a sconfiggere la tua infelicità. Come conseguenza del tuo comportamento sbagliato, tu sei il più infelice."

La freccia colpì nel segno. Il ragazzo piangendo disse: "Mi picchiano sempre. " Continuai: "Pensa a ciò che hai fatto a te stesso. Avanti, resterai a condizione che io sia il tuo amico e non certo il tuo guardiano. Fino a quando sarai disposto a correggere i tuoi errori io ti aiuterò. Ma se mi mentirai, non farò niente per te. Le bugie distruggono l'amicizia." Aggiunsi: "Tutte le volte in cui vorrai fumare, non farlo alle mie spalle dimmelo piuttosto, e ti darò io le sigarette." Un giorno venne da me e disse: "Ho una voglia terribile di fumare".

Gli detti i soldi e gli dissi di andarsi a comprare le sigarette. Non credeva ai suoi occhi: “Riprenda il denaro" disse. Lo esortai ad andare, ma il ragazzo non volle. Alla fine, dopo questo tira e molla disse: "Non mi crederà, ma non voglio più fumare." Divenne una brava persona. Ero riuscito a risvegliare in lui la coscienza spirituale. La coscienza spirituale sta nel sincero sforzo interiore di andare controcorrente, verso la vera e definitiva felicità.

Molti dicono di seguire la strada giusta, ma pochi fanno veramente uno sforzo sincero. Non si pretende che diventiate improvvisamente un angelo. Poiché solo l'Assoluto è perfetto, possiamo dire che al cospetto di Dio anche l'angelo migliore è un peccatore. Ma i santi sono quei peccatori che non si sono mai arresi. Quali che siano le vostre difficoltà, se non vi arrendete vuol dire che state progredendo nel vostro sforzo di risalire la corrente.

Combattere equivale a ottenere il favore di Dio. Dovete fare il massimo sforzo. Non fatevi trascinare pigramente dalla corrente della vita. Non potete ingannare Dio perché egli vede i vostri pensieri. Dio non misura il tempo che avete dedicato alla realizzazione spirituale; è l'intensità che conta. Anche se vi siete reincarnati molte volte con un cattivo karma, quando la vostra devozione e la vostra sincerità saranno abbastanza profonde da fare entrare nella vostra coscienza la luce di Dio, tutto il male delle incarnazioni passate sarà bruciato.

Così, anche se i vostri peccati sono profondi come l'oceano Atlantico, fate un costante sforzo mentale per diventare buoni. Per alcune incarnazioni siete stati una creatura umana, ma per l'eternità siete stati i figli di Dio. Non accettate mai l'idea di essere peccatori, perché il peccato e l'ignoranza sono soltanto incubi mortali. Quando ci risveglieremo in Dio, scopriremo che l'anima, la coscienza pura, non ha mai fatto niente di sbagliato.

Non contaminati dalle esperienze mortali, siamo e siamo sempre stati figli di Dio. Possiamo essere paragonati all'oro immerso nel fango, quando il fango dell'ignoranza viene allontanato appare l'oro splendente dell'anima, fatta a immagine di Dio. La coscienza spirituale trae origine da una ferma decisione della mente. Quale che sia il comportamento di coloro che vi circondano, siate buoni. Il vostro più grande nemico siete voi stessi, finché continuate a rimandare il momento in cui cominciare a diventare buoni.

Un tempo mi lasciavo trascinare dalla routine e passavano i mesi senza che io riuscissi a meditare profondamente. Eppure continuai a sforzarmi mentalmente. Progredii velocemente quando mi resi improvvisamente conto che avrei dovuto dominare tutte le mie abitudini ed esercitare la mia spiritualità con maggiore determinazione. Anche voi dovete dominare il vostro comportamento e la vostra coscienza.

Fate le cose che sapete di dover fare e non quelle contrarie alla coscienza spirituale. La coscienza materiale e la coscienza spirituale agiscono secondo modalità opposte. Potete mettervi alla prova per vedere se vi conformate ai criteri della coscienza materiale o della coscienza spirituale. La coscienza spirituale vi suggerisce di includere nella vostra felicità e nella vostra prosperità anche la felicità e il benessere degli altri. La coscienza materiale vi suggerisce invece di fare soldi in qualunque modo e di tenerveli.

Questa depressione ha avuto origine dalla coscienza materiale, che vi consiglia di mangiare la vostra mela e i vostri biscotti. La coscienza Spirituale vi suggerisce invece di condividerli con gli altri. Se qualcuno vi irrita, prendete atto di avere una coscienza materialista. Anche se siete stati maltrattati, dovreste comunque essere pronti a perdonare. Quando perdonate, siete in sintonia con i principi della coscienza spirituale. Perdonare significa offrire al vostro nemico l'opportunità di acquisire una comprensione migliore, mostrarsi vendicativi o irosi vuol dire rendere il vostro nemico più cieco e più arrabbiato.

Potete farvi anche altri nemici perché una persona irata è il bersaglio di tutti. Inoltre, non appena vi lasciate prendere dall'ira cominciate a travisare le cose perché il confortante calore della collera e dei ragionamenti falsi rafforza i vostri sentimenti sbagliati. Non lasciatevi dominare dalla collera. Se avete questa tendenza, eliminatela. È una delle caratteristiche peggiori perché distrugge la spiritualità. È soltanto per il vostro bene che non dovete arrabbiarvi.

La collera distrugge la felicità. Non fate mai salire il vostro termometro mentale. Rimanete interiormente calmi. Controllate l'ira dentro di voi. Non fatele mai trovare posto nel vostro cuore. La coscienza materialista è litigiosa; la coscienza spirituale va d'accordo con tutti. Sforzatevi di essere buoni e allora, automaticamente, indurrete anche gli altri a essere buoni, Questa è la coscienza spirituale.

Siate gentili nelle parole e nei pensieri. Da quando ero bambino non ricordo di essere mai stato intenzionalmente sgarbato. Non criticate. Quando la gente si lamenta degli altri generalmente nutre un senso di rancore nei loro confronti. Gesù ha detto: "Non giudicate e non sarete giudicati'". Se volete giudicare qualcuno, giudicate voi stessi. Se volete parlare dei difetti degli altri, parlate dei vostri. Provate soltanto amore per gli altri nel vostro cuore.

Più vedrete la bontà in loro più la bontà nascerà in voi. Mantenete la coscienza del bene. Per rendere gli altri buoni dovete vedere in loro la bontà. Non rimproverateli. Rimanete calmi, sereni, sempre padroni di voi. Allora scoprirete quanto è facile andare d'accordo. Sono ottimista per quanto riguarda il futuro degli esseri umani perché li amo. Quando amate tutti, vedete Dio in tutti. Se comprendete che ciascuno è un'espressione di Dio, allora essere arrabbiati o scortesi con qualcuno equivale a essere arrabbiati o scortesi con Dio.

Quando siete arrabbiati o meschini o poco compassionevoli innalzate un muro fra la vostra anima e quella altrui. Anche l'arroganza e l'insolenza sono caratteristiche prive di spiritualità e traggono origine da un complesso d'inferiorità. Ammettete per ipotesi che io sia il cuoco di questo ashram e che, se qualcuno mi desse qualche suggerimento sul mio lavoro, io rispondessi di sapere già tutto; la risposta sarebbe una forma di insolenza.

L'insolente rende palesi i limiti della sua conoscenza e anche la sua scarsa educazione. Se volete colpire favorevolmente gli altri, perché denunciate la vostra inferiorità dimostrandovi arroganti e insolenti? In questo modo, dimostrerete soltanto di essere poco educati e poco intelligenti e di avere un carattere impulsivo. L'insolenza e l'arroganza sono forme di ignoranza, abitudini non spirituali allo stato primitivo.” (Paramahansa Yogananda)

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