giovedì 18 novembre 2010

Oltre la mente


"Il miracolo non è camminare
sull’acqua o sul fuoco;
il miracolo è risvegliarsi.
Il resto sono sciocchezze"
(Osho)

Osho insegna che la vita può essere vissuta come poesia oppure come calcolo perché l’uomo possiede due polarità che lo governano, infatti possiede una parte calcolatrice che ha prodotto la scienza, la politica, l’economia, etc., poi possiede anche una parte che ha prodotto la poesia, la musica e le arti. Nel cervello umano vi sono due emisferi che lo governano: quello sinistro che sa gestire calcoli, che elabora prose, e che usa la matematica e le altre funzioni logiche, poi vi è l’emisfero destro con cui governiamo la sfera dell’amore e dell’armonia musicale, infatti esso produce il canto e la poesia.

E’ questa divisione del cervello umano che produce una discrepanza tra il nostro pensare e il nostro sentimento, infatti le due parti andrebbero bene sviluppate e messe in armonia. Per quanto riguarda quest’equilibrio dobbiamo sapere che, nel mondo esterno esiste una realtà di oggetti e di beni materiale, ma esiste anche un mondo in cui ci sono le persone ed i sentimenti. I due livelli non andrebbero mai confusi tra i due emisferi, infatti le funzioni logiche e calcolatrici ci servono solo con gli oggetti materiali e con le cose inanimate, mentre l’amore e l’armonia vanno usate con le persone e con tutto quello che possiede l'alito di vita.

Nell’uomo i due livelli spesso si confondono, perciò è bene sapere che dobbiamo essere scientifici e logici con gli oggetti materiali e con le cose inanimate, e non essere mai calcolatori con le persone. Se diventiamo logici con gli esseri viventi diventiamo inumani, poiché le persone non vanno mai confuse con degli oggetti immateriali: trattare le persone come degli oggetti è una delle più gravi mancanze che si possano fare a livello spirituale.

Osho afferma che, anche una moglie diventa una prostituta se la trattiamo come un semplice oggetto sessuale, e lo rimane se essa vede un marito come un semplice conto bancario, perciò anche una moglie diventa una mantenuta: la mercificazione delle persone è orribile, poiché una persona non può essere un mezzo o uno strumento. Nessuna persona può essere usata, infatti le persone sono un fine a sé stesse avendo l’importanza che gli viene conferita dalla divinità che è dormiente in loro.

Nessun abuso può essere fatto a spese del nostro prossimo, perciò agli altri si approccia con il rispetto e con l'amore. Nessuna persona può essere un possesso o un servo dell’altro, infatti ognuno nasce libero e tale deve restare anche nelle relazioni. Spesso si usa il ricatto dell’amore per asservire e per dominare le altre persone ma, nell’amore è implicita la volontà di lasciare liberi gli altri di amare e di essere disponibile: è evidente che non è bene farsi dominare o possedere poiché andiamo a creare o subire delle dipendenze che accendono la sofferenza.

Se vogliamo avere dei rapporti equilibrati con il mondo dobbiamo usare la mente scientifica con gli oggetti però, con le persone dobbiamo usare la dolcezza, l’affetto e il rispetto che sono la poesia e la musica che riesce a produrre l’animo umano quando si nobilita nel suo innalzamento. Se manteniamo equilibrati i due emisferi cerebrali accediamo ad una terza dimensione in cui oltrepassiamo i confini della mente, infatti le due dimensioni precedenti sono degli ambiti mentali, ma l’uomo non è fatto di due dimensioni.

Nell’essere umano vi è una percezione raffinata che è superiore al livello mentale, e questa realtà supersensibile è lo stato del mistico a cui si accede quando meditiamo. La dimensione matematica è il livello inferiore in cui l’uomo manipola la sua materia più densa, nell’ambito estetico e poetico la nostra natura diventa più pura per la sensazione dell'armonia del mondo. Per l’elevazione superiore si usa la meditazione con cui si raffina il nostro livello di consapevolezza facendo il tuffo dentro l'oceano che è dentro di noi: perciò a questo punto le 3 qualità percettive umane s’incontrano.

Osho racconta che vi è un punto in cui confluiscono tre fiumi, il luogo viene detto “sanghan” perchè è una confluenza di acque. In India il più grande “sanghan” è il Preyag in cui s’incontrano Gange, Jumna e Saraswati, di cui Gange e Jumna sono due fiumi veri e fisici mentre il Saraswati è un fiume invisibile perché è solo simbolico. Nella nostra vita dovremmo trovare il “sanghan” in cui riuniamo la Matematica, la Musica e la Meditazione, e in cui diventiamo lo scienziato, l’artista e il mistico, poiché il lavoro nostro è interiore ma anche esterno.

L’uomo può trasformarsi in un luogo sacro che gode della benedizione del cielo e della terra, quando nasce un Buddha nel nostro corpo, perciò viviamo in una terra che diventa il Paradiso del Loto: ecco tutta la sintesi di "tutto ciò che Dio è" infatti la sintesi di cuore, di mente e di anima ci fa accedere ad una suprema verità e alla somma conoscenza. Conoscere equivale a trasformare, e la conoscenza eleva sempre la nostra comprensione fino alla vetta suprema.

Conoscere non significa accumulare nozioni o letture, conoscere non equivale a ripetere le idee ripetute dagli altri, ma significa vivere sulla propria pelle quello che si sente nel cuore, conoscere significa pensare quello che si proclama, e saper vivere tutta la conoscenza acquisita, nell’azione a cui lo spirito ci chiama e ci attira come una calamita. In questo stato conosciamo l’allineamento di cuore, mente e anima che raggiungono lo spirito superiore: qui avviene l’incontro dello scienziato, del poeta e del mistico che rappresentano i tre volti divini che dormono in noi.

Dicono che, nella sintesi suprema, i tre volti divini si fondono, infatti sorge dall'interno la certezza che: “Ahman Brahmasmi!” cioè che “Io sono Dio!” e veramente diventiamo questa verità, poiché prima di quel momento non eravamo altro che un piccolo seme. Ma se il seme che noi siamo viene annaffiato, allora fiorisce diventando il Loto dei Mille petali, il nostro Fiore d’Oro che è eterno ed immortale, infatti è la verità che tutti i Buddha vengono ad insegnare sulla terra e che tornano a ricordarci, nel corso dei tempi.

Buona erranza
Sharatan

4 commenti:

salvo ha detto...

Complimenti, ho scoperto il tuo blog per puro caso, lo inserito fra i miei preferiti.
Ho letto diversi libri di Osho e ho avuto la conferma di quello che gia pensavo e cioè: che in noi esiste l'universo, ma purtroppo non lo esploriamo mai abbastanza.
Ciao Salvatore Caldarola

Sharatan ain al Rami ha detto...

Osho è tra i miei maestri spirituali preferiti. I suoi insegnamenti sono pieni di verità, sebbene sia stato molto contestato e poco compreso in quello che scriveva.

Personalmente trovo il suo essere "provocatore" assai stimolante, poichè per risvegliare l'essere umano è necessario scuotere fortemente.

Osho insiste nel dire che volere esplorare e conoscere dipende solo da noi, l'essenziale è volere... nulla diventa impossibile se lo vogliamo.

Grazie del tuo apprezzamento per il mio blog, sarò contenta se vorrai ancora commentarmi.

Un abbraccio
Sharatan

salvo ha detto...

I misteri presenti nella nostra anima, sono quelli che ci spronano a continue ricerche e mai ne restiamo appagati. Anzi ci arrovelliamo e scaviamo, scaviamo e quando crediamo di averne svelato uno, la logica dellla nostra mente ci dice no! non è possibile. Ma io credo fermamente che è nella nostra anima, nel nostro spirito cercare quelle risposte alla nostra esistenza. La nostra mente conosce solo ciò che altri ci hanno insegnato e non tiene conto delle verità nascoste nel nostro profondo. E si, le verità del nostro profondo molto spesso sono in contradizione con le regole imposte dalla società e quindi soffochiamo il nostro essere e ci adeguiamo, con conseguenze disastrose.

Riflessioni di: Salvatore
Un caloroso saluto per Sharatan

Sharatan ain al Rami ha detto...

Carissimo Salvo è perfettamente possibile che il miracolo sia solo quello che nessuno sa fare prima di chi inizia. Precludere lo sguardo equivale a non poter vedere perchè non lo vogliamo.

Comunque sono sicura che la ricerca vale il rischio e il dubbio di essere "strani" per la società, oramai voglio conoscere cosa si nasconde in quello che sono. Io non potrei fare diversamente.

Ti mando un carissimo abbraccio
Sharatan