martedì 28 dicembre 2010

Il nuovo che sta nascendo


“In ultima analisi, noi valiamo qualcosa
solo in virtù dell’essenza che incarniamo e,
se non lo facciamo, la vita è sprecata”

(Carl Gustav Jung)



Osho scriveva che, nei tempi odierni sta nascendo un uomo nuovo, anche se all’orizzonte non lo vediamo con chiarezza, anche se la luce dell’alba è ancora scarsa, e la luce è talmente incerta ed offuscata da non farne scorgere chiaramente i contorni. Effettivamente, dai tempi della scimmia antropoide l’uomo non è evoluto più, dai tempi in cui l’uomo subì il mutamento che lo vide acquisire la facoltà della mente e i rudimenti del pensiero, perciò dai tempi in egli diventò un uomo psicologico l’uomo è restato immobile nel suo sviluppo.

Nell’alba che sta nascendo nei nostri tempi moderni ci sarà un ulteriore mutamento, infatti nell’uomo verrà infusa l’anima, perché l’uomo da essere psicologico deve divenire un essere spirituale. Quest’uomo nuovo che ora giunge era già arrivato in frammenti di luce che sono passati nelle epoche precedenti come la primavera è anticipata da fiori isolati, infatti questi fiori son passati sulla terra sotto le spoglie di Zarathustra, di Krishna, di Lao Tzu, di Buddha e di Gesù, dice Osho.

L'uomo nuovo che verrà sorge con una diversa consapevolezza, infatti ognuno di noi deve far nascere il suo fiore interiore dai suoi propri orientamenti e dalle sue caratteristiche personali, perchè questa consapevolezza è dormiente in noi. Nulla può nascere dal nulla, infatti tutti siamo stati generati all’interno di un utero, perciò in un grembo e noi dobbiamo divenire quel grembo in cui viene incubato l'uomo, e in cui viene fatta crescere questa consapevolezza, infatti siamo noi che ci rigeneriamo e diventiamo l’uomo nuovo che esce alla luce.

Il vecchio uomo può essere spezzato solo quando il nuovo sorge e questo modo di pensare non potrà essere più ostacolato, poiché da lui dipende non solo il benessere del singolo, ma anche il benessere di tutto il pianeta: è solo dal mutamento individuale che può essere ottenuto un vero cambiamento collettivo. Adesso è il momento in cui abbiamo tutti gli strumenti, dice Osho, per comprendere che il concetto di uomo che sfrutta e che accumula, e che è disponibile a distruggere tutto, piuttosto che permettere l’avanzamento del futuro è equivalente a perseguire la morte.

E’ importante capire che è necessario difendere quest’uomo nuovo nascente, poiché l’uomo vecchio è assai determinato a difendere con tutti i mezzi le sue prospettive: oggi è il momento giusto per fare un salto di qualità. Il fatto è che l’uomo vecchio viveva con lo sguardo rivolto l’altro mondo e pensava costantemente a come ottenere un paradiso lontano, perciò agiva più per la vita dopo la morte piuttosto che per ciò che esiste nel vivere, in quanto non agiva in favore della vita.

La mente dell’uomo nuovo è molto attenta alla vita che viviamo infatti, nel prendersi cura della nostra vita noi viviamo bene e anche il nostro morire verrà di conseguenza. Nel vivere bene non si pensa alla morte, essa non ci può mai spaventare, e non è necessario essere la preda costante della paura e del timore divino. L’uomo passato adorava Dio solo per timore, perciò doveva sempre scegliere tra questo e quel mondo, e rinnegava la vita pensando troppo a “quello” senza curarsi di “questo” mondo, infatti se li faceva sfuggire e non si godeva nessuno dei due.

L’uomo nuovo comprende che il domani è nel presente e nel vivere odierno, perché è solo il suicida che vuole fuggire all’oggi rinnegando il presente e la persistenza del tempo. L’uomo vecchio desidera ciò che ha perso in passato, e desidera solo ciò che può avere nel futuro che non può vivere perdendo ogni gioia presente e la bellezza del mondo. Una mentalità che guarda l'inesistente non vede la bellezza del mondo. Colui che non conosce la beatitudine e la benedizione costituite da ogni attimo, non riesce neppure a vivere con la piena intensità dei suoi sensi e dei suoi sentimenti.

Ogni momento della vita va vissuto con spontaneità per essere in sintonia con tutto ciò che esiste in quanto nulla è sbagliato nel mondo, e tutto l’errore è nella mentalità con cui guardiamo il mondo. L’uomo nuovo non ha preconcezioni rispetto al modo di vivere la vita perché esso non si costruisce delle idee a priori ma osserva la realtà, in quanto la vita va guardata così come si presenta. Ogni idea può essere un filtro e un impedimento per conoscere la verità, perciò la realtà non va distorta per accomodarla ai nostri preconcetti se vogliamo essere obiettivi.

L’uomo nuovo non può coltivare idee precostituite perché vuole vedere, vuole osservare, vuole vivere con semplicità e spontaneità le sue esperienze. L’uomo precedente voleva degli idoli poiché viveva in funzione della sua paura, mentre il nuovo saprà vivere in funzione dell’amore. Se fondiamo la vita sulla paura, ricorda Osho, vivremo sempre in funzione della morte e, in preda a tale timore ricercheremo delle situazioni in cui tale paura è accentuata, così che la vita del pauroso assomiglia a un morire perenne.

Anche l’amore ricerca situazioni simili, infatti se amiamo troviamo situazioni in cui possiamo sperimentare l’amore, e la nuova consapevolezza ha il sapore dell’amore, perché la vecchia epoca aveva paura e nella sua storia non ha fatto altro che combattere per arginare ogni tipo di paura e contro ogni tipo di nemico. Dalla storia umana sappiamo la follia della guerra, perciò dall’uomo rinnovato avremo la pace e l’amore della vita, infatti tale uomo non vorrà le nazioni perché avrà un’anima universale, e non farà la guerra per le glorie politiche perché egli è intelligente, ed i primi sintomi di tale intelligenza sono prossimi all’orizzonte.

Per coloro che conoscono le follie del vecchio, e che credono nel nuovo che giunge nel mondo, per coloro che sanno che non tutti sono sempre disposti ad obbedire ciecamente perché vi è anche chi sa meditare per capire cosa sono le ideologie, perciò codesti sanno che è opportuno obbedire solo quando è giusto dire “si” e che possiamo negarci quando il mondo aspetta un consenso ingiusto. Nell’uomo che sorge non ha senso difendere delle ragioni perché il nuovo modo di pensare non si deve basare sulle rigide ideologie: in esso esiste una responsabilità spontanea che non può essere forzata esternamente, in quanto l’uomo nuovo vive sempre libero.

L’uomo vecchio è sempre schiavo perché la libertà non fa parte della sua essenza profonda, egli è un uomo serio che non ama il riso e il gioco, mentre quello nuovo è un homo ludens che sa giocare perché è gioioso, infatti egli sa godere tutte le gioie del vivere facendo tacere ogni senso di “dovere” e “sacrificio” perché fare vittime non è giusto per nessuna ragione al mondo. Non può esservi alcuna vittima da immolare su alcun tipo di altare, perché non è giusto che la vita umana vada sfruttata, infatti l’uomo nuovo vive in funzione dell'amore per la vita.

In un mondo consapevole non vi è alcun tipo di impegno se non quello di vivere felice e di godere dei doni che Dio ha dato all’uomo, perciò si deve celebrare la bellezza e la gioia che è nel vivere. Fino ad oggi l’uomo ha vissuto nel mondo con ben poca gioia e senza allegria, ha vissuto faticando e sentendosi sfruttato, perciò ha lavorato per dovere e continua a lavorare per produrre, e così avanza finché muore. Un processo vitale infelice dura da molto tempo ma, seppure l’uomo debba lavorare per vivere dice Osho, questo orientamento non deve divenire ossessivo, perché lo sfruttamento e l’accumulo ottuso non sono un modo autentico e sano di vivere.

L’uomo futuro è felice di sentirsi nessuno e, nella nuova generazione tale sensibilità sarà presente nella consapevolezza che non si può credere solo sul denaro perché ne siamo dominati, e non siamo padroni dei nostri possessi. L’uomo vive in modo inconscio tutto ciò che è in suo possesso perciò tende a pensarlo come uno mezzo, ma lui viene usato da tutto ciò che si illude di poter controllare facilmente: l’uomo nuovo saprà usare il denaro, le cose e le tecnologie restando il padrone del suo mondo.

I nuovi comportamenti saranno sciolti, fluidi e morbidi perché l'essere umano non è duro come pietra o ferro, ed è solo nella mente troppo ortodossa che la possibilità di cambiare e la flessibilità mentale sono pensate come tendenze eretiche. Nella nuova coerenza va inserito il concetto che la persona deve mantenersi elastica, poiché nella vita tutto scorre e resta immobile solo il corpo morto. Nella mentalità nuova, che è molto fluida vi è la possibilità di rispondere morbidamente alle situazioni che possono cambiare velocemente, perciò dare la risposta nuova e originale è più adeguato al momento presente.

Molti credono che la coerenza sia restare immobili come roccia sulle proprie opinioni e sulle idee, perciò diventano come piante che non crescono, infatti anche l’uomo deve avere una crescita continua ed evolvere perché l’uomo è un progetto che si perfeziona nel suo divenire. Vi è chi vive e invecchia senza avere la crescita in maturità e in saggezza, infatti crescono solo “coloro che fluiscono con la vita” dice Osho. Nella vita non si può restare immobili sulle idee che vengono ereditate, perché erano idee giuste al tempo, ma poi il mondo è cambiato e l'uomo va rinnovato da consapevolezze che lo facciano creativo, affinchè in “ogni momento troverà la sua filosofia.”

Se ossequiamo in modo troppo rigido il passato diventiamo degli uomini che coltivano la morte, in quanto viene richiesta una obbedienza cieca e assoluta, ma l'uomo che possiede un suo carattere definito non vuole essere vincolato, perché ogni vincolo costruisce una corazza che, da involucro difensivo, diventa l’armatura che costringe fino a soffocarci. La nuova mentalità non può essere puritana, non può essere schiavizzata e non può vivere delle doppie vite in cui coltiva l’ipocrisia, ma vive una vita integra e vera in cui vi è un medesimo aspetto all’interno e all’esterno.

L'uomo nevrotico vive sdoppiato tra la vita che desidera e quella che si costringe a vivere, perciò entra conflitto poichè si reprime e usa una maschera per coprire le sue fattezze, infatti non conosce il suo volto. Nella persona sana vi è integrità poiché tutte le sue pari sono identiche, infatti se egli ama lo fa intensamente, e se si arrabbia esprime la rabbia con passione, infatti nell’uomo autentico tutto è passione e calore nell'espressione dei suoi sentimenti. L’uomo che è vero possiede una natura terrena e carnale perché ama questa terra, infatti la nostra vita fisica è un dono che va celebrato, infatti nel corpo possiamo avere il Nirvana e sulla terra ipossiamo vivere come in Paradiso.

Un uomo che può ospitare un Buddha, dice Osho, può divenire un poeta e un artista che celebra tutti i misteri della vita, perché l’uomo è capace di amare e di vivere, egli sa essere sempre più quando entra in contatto profondo con la realtà, infatti egli sa entrare in sintonia con il suo essere e sa essere in armonia totale con il mondo. Più siamo in sintonia con l’esistenza e più siamo vicini a Dio, infatti nell’armonia totale noi diventiamo vulnerabili e ricettivi all’esistenza e non ci difendiamo dalla vita, ed è proprio in quell'istante che “l’esistenza ti penetra, e che Dio raggiunge il tuo cuore” dice Osho.

Buona erranza
Sharatan

6 commenti:

salvo ha detto...

Carissima Sharatan, quello che hai scritto su l'uomo nuovo, mi affascina e mi intriga, si perché
Alcuni scienziati stanno facendo delle ricerche proprio su questi temi. Quello che disse Osho, quando lo scrisse, queste ricerche non c'erano ancora.
Alcuni scienziati affermano che l'evoluzione dell'universo si sta trasformando, e la stessa terra sta riducendo la sua rotazione, fino ad arrivare a fermarsi e poi girare in senso contrario, generando frequenze diverse, trasformando lo stesso nostro DNA, creando nella natura grandi trasformazioni e quindi anche nell'uomo.
Sarà da queste trasformazioni che nascerà l'uomo nuovo? Non so, ma sapendo che tutto quello che esiste, in natura è sempre esistito: come l'elettricità, la televisione e tutta la tecnologia esistente, l'uomo ha trovato il metodo per realizzare queste tecnologie e a reso possibile quello che in natura esisteva, ma che non eravamo in grado di trasformare e renderle utili. Infatti come tu dici, nulla può nascere dal nulla. Allora mi viene da pensare che tali trasformazioni possano incidere profondamente anche nella natura dell'uomo.
In natura esistono potenzialità enormi, che oggi come oggi non siamo in grado di prevedere, ciò che potrà succedere nel futuro. Dal grembo della natura dovremmo rinascere? Spero proprio di si.
L'umanità è vissuta sempre con la paura della morte, e da questa paura si sono inventate le religioni per dirci che se non viviamo in questa vita ci aspetta il paradiso, che assurdità, Osho queste cose le spiega molto bene.
Cara Sharatan, Il tuo scritto mi è piaciuto molto e lo condivido, di proposito ho voluto soffermarmi su quanto dice la scienza sulla trasformazione in corso, dell'universo, perché mi farebbe piacere sapere cosa ne pensi.

Da Errante ad Errante, un abbraccio

Salvo

Sharatan ain al Rami ha detto...

Carissimo Salvo,
l'uomo di cui parla Osho è la nuova mentalità che si rende necessaria per affrontare le nuove condizioni mondiali. Solitamente si crede che Osho dica delle cose banali, io invece lo leggo e lo apprezzo perchè nei suoi scritti dice cose che non erano ancora note come oggi. Come sempre hai capito al volo, infatti lui le disse tanto tempo prima degli altri. Grandissimo Osho, checchè ne dicano, rimane utilissimo da riflettere.

Sul resto, le onde magnetiche terrestri sono più veloci. Non credo che vi siano delle rivoluzioni nel 2012, magari ci fossero invece, io credo che già ci sia una accellerazione delle cose, delle persone, dei ritmi e del karma. Dicono che avvengono molti incontri karmici nel periodo che stiamo vivendo perchè le anime che sono legate cercano di essere vicine in quella data. Infatti la congiunzione delle posizioni planetarie e le condizioni umane faranno fare un grande salto evolutivo nella consapevolezza.

Non mi aspetto l'Apocalisse come guerre e distruzioni o fine del mondo sebbene le condizioni climatiche mi sembrano gravi, ma il clima lo guasta l'uomo mica Dio. Non credi? L'unica cosa che credo è che la terra resterà, se non la facciamo brillare con una catena di bombe atomiche. Anche se tutta la specie umana sparisse, sulla terra verrà un'altra forma di vita. L'importante è che resti il pianeta terra, seppure inquinato. Vorrà dire che dovranno trascorrere migliaia di anni ma ci sarà ancora una terra viva. Per un pianeta questa porzione di tempo è una sciocchezza. Spero invece che non ci sia mai questa probabilità e che invece vivremo, spero che tante persone vorranno diventare "l'uomo nuovo" che potrà vivere felice sul pianeta. Spero che avvenga un rinascimento spirituale in cui l'uomo possa praticare tutte le cose belle che scrivo, che possa diventare della migliore stirpe umana. Ti confesso che vorrei tanto vedere quel giorno, ne avrei una grande desiderio, invece per adesso mi limito a ricordare che l'evoluzione umana è inarrestabile.

Un abbraccio da Errante
Sharatan

Energie in divenire ha detto...

Io sono un po' più ottimista, tutti gli uomini e (mi permetto di dire) tutte le anime sono in evoluzione. Sempre, vita dopo vita, anche quelle ai più bassi "stadi" di apprendimento.
Credo però che perché ci sia un vero rinnovamento generalizzato, quando le anime più evolute avranno potere e influenza sulle altre (accade il contrario ora), avremo bisogno di passare attraverso un periodo buio. Che tante religioni, scritti e saggi antichi hanno da sempre previsto.
Non so quanto questo sia lontano, ma sono convinto che così come arriverà passerà e il cielo dopo questa tormenta sarà molto limpido.
Quel giorno saremo tutti lì. Del resto siamo esseri spirituali che fanno esperienze fisiche, e non il contrario!

Ciao,
Silvio

Sharatan ain al Rami ha detto...

Hai ragione Silvio, nell'andare e nel tornare siamo sempre le stesse anime, per cui ci saremo senza dubbio. Spero che la transizione al nuovo modo di vedere sia veloce e indolore, però non lo sappiamo. L'uomo sceglie spesso la via della sofferenza, io spero che impariamo velocemente delle vie che non usino il dolore per aumentare la consapevolezza. Siamo in evoluzione continua, non vi è dubbio, ed avanziamo sul percorso che ci porterà ad avere la coscienza superiore. Il nuovo tempo non dovrà vedere anime evolute che hanno potere su altre, ma dovrà vedere esseri che non hanno bisogno di regolazione esterna per governarsi. Io auspico un governo e un dominio interno all'uomo che siano prodotte dalla maturità personale ed etica umana.
Per eliminare i padroni e i despoti dobbiamo creare uomini che non hanno bisogno di padroni, e che non vogliano essere schiavi.

Ti mando un caro saluto e i miei auguri di buon anno. Se vorrai tornare a fare commenti ne sarò felice.

Un abbraccio
Sharatan

salvo ha detto...

Ciao Sharatan, nel farti gli auguri di un anno felici, vorrei sapere, cosa ne pensi di quelli che affermano che dagli anni ottanta, sono nati bambini INDACO. con capacità empatiche e spirituali particolari? Saranno questi gli uomini nuovi? in grado di influenzare tutta l'umanità?
Tantissimi auguri
Salvo

Sharatan ain al Rami ha detto...

Anche io Salvo ho letto degli Indaco. Certo che sarebbero necessarie le qualità che gli vengono attribuite. Ma credo che nuovi uomini possiamo essere tutti, laddove ci fosse una vera elevazione della persona. Io credo che le persone opportune saranno presenti al momento giusto, perciò non mi preoccupo di chi sarà presente. Credimi, caro Salvo, la cosa è irrilevante! L'importante è giungere alla meta, tanto saremo presenti, lo sai che si va e si viene e siamo sempre noi, almeno questo è quello che scrivono. A me la prosepttiva mi sembra maggiormente rasserenante, non credi? Auguroni di Buon anno!