“I concetti della fisica sono
libere creazioni della mente umana
e non sono, comunque possa sembrare,
unicamente determinati dal mondo esterno.“
(Albert Einstein)
Entriamo nella vita per un certo periodo e poi ne usciamo. Nello spazio tra la nascita e la morte sperimentiamo una coscienza che connota la qualità della nostra vita. La maggioranza delle persone crede che la sua coscienza finisca con la morte e che la conoscenza del sé non sopravvive alla morte, anche se non vorrebbero che fosse così. La fisica dice che il tempo e lo spazio sono relativi al punto di vista dell’osservatore, perciò l’osservatore condiziona la realtà che percepisce.
Come la terra possiede una struttura così pure la psiche umana deve avere la consistenza di una terra interiore. Come la terra ha la storia che ha prodotto la sua forma, così pure la psiche proviene da un passato in cui ha imparato a osservare la realtà per valutare gli effetti che produce all’esterno. Perciò, così come abbiamo bisogno di abitare nel mondo così pure la mente deve avere una dimensione, perciò ottiene la realtà che è riuscita a costruire.
La parte di terra interiore che preferiamo occupare diventa la nostra dimora abituale. perciò ci identifichiamo con quel luogo e quello diventa il nostro territorio nella dimensione mentale. Come la terra forma continenti, mari, isole o montagne anche la mente forma zone in ascesa e in discesa, infatti la mente si alza e scende se viene trascinata dalle emozioni.
La psiche ha molti ambienti diversi, perciò è come la terra che ha costruito i continenti, gli oceani e le montagne formandole nel corso di lunghi periodi. La forma della psiche è modificata dagli stati d’animo, dai pensieri e dalle esperienze vissute. Se viviamo in un paese vediamo gli abitanti degli altri posti come esseri strani ed estranei, perché gli indigeni temono gli stranieri e vedono i diversi come alieni.
Dei paesi diversi seguono usi diversi che vengono dalle loro usanze, perciò anche la psiche forma zone con regole diverse. Ogni livello della mente percepisce in modo diverso il tempo, perciò lo stesso periodo di tempo può diventare pesante e infinito per l’uomo infelice, oppure può essere leggero e veloce per l'uomo felice.
Il tempo può cambiare la sua corsa se è percepito da vari livelli mentali. E nella struttura biologica umana ci sono anche molte altre capacità che aiutano a conservare la specie, e altre qualità saranno sviluppate ancora in futuro. Ognuno possiede la sua “impronta d’identità,” perché ognuno da un valore particolare a certi aspetti della realtà. Perciò essi vengono sentiti in modo così intimo e profondo che sono inglobati nel mondo interiore.
La coscienza costruisce la sua dimensione interna con dei simboli che diventano i materiali usati dalla mente. Essi diventano i parametri più utili per comprenderci, perciò essi sono la chiave della nostra comprensione. Tutte le esperienze fisiche sono esperienze soggettive, perché vengono vissute in modo immateriale avendo un'origine che è prevalentemente mentale.
Le esperienze possono essere vissute in modo diverso, perché siamo i viandanti che percorrono la strada, ma siamo anche il mezzo di trasporto e diventiamo anche il paesaggio che stiamo percorrendo. Noi siamo i soli creatori del nostro mondo, perciò facciamo le montagne, le pianure, gli oceani oppure viviamo nei deserti e fuggiamo dai villaggi. Noi viaggiamo nel mondo usando il materiale che viene tratto dal sé oppure usiamo quello che la psiche ha plasmato facendo la strada.
La psiche è una terra sconosciuta, perché è creata mentre si vive, perciò la realtà che viviamo influenza la forma della psiche che viene plasmata. Questa è la condizione di vita degli esseri incarnati, perciò si dice che il posto più sicuro in cui poter vivere è il presente. Il senso del tempo è necessario per farci di capire quello che va abbandonato.
La mente non può capire il corso del tempo e la trasformazione se non vede ciò che nasce e quello che va lasciato morire. Il presente è il tempo reso perfetto perché la sua totalità è così breve che diventa completa se è esaminata in se stessa. Ma il presente si vive solo quando sappiamo fermarci e osservarlo. Nell’istante vediamo che il tempo è perfetto, perché è completamente immedesimato e immerso in sé da escludere tutto il resto: il momento presente è perfetto e completo.
“Nell’adorata intimità del momento, scrive Jane Roberts, mentre una porzione del nostro essere vuole innalzarsi al di sopra del procedere solitario dei momenti, altre parti della psiche si precipitano, deliziate, in quel fulcro temporale che vi appartiene.“ In questo modo la porzione d'individualità che non vive nel mondo, può scendere e affacciarsi ad esplorare gioiosamente la dimensione terrena, e lo spirito può assaporare la visione del mondo delle creature.
Il mondo nasce come un quadro che viene dipinto dalla mente, perciò può venire considerato come un quadro a cui tutti lavoriamo. Ogni uomo mette i colori e le forme che vivono nella sua mente, infatti essi sono usati per costruire la dimensione che viene proiettata all’esterno. Non c’è effetto esterno che non provenga dalla dimensione interiore, perciò non esiste alcun movimento che non sorga, prima, nella dimensione mentale.
La creatività della coscienza non è unicamente una prerogativa umana, ma è una qualità che condividiamo con ogni essere vivente. Il mondo è prodotto dal contributo di coscienza di tutte le forme di vita che lo abitano. Tutto il mondo è prodotto dalla sensibilità dei suoi abitanti, e tutta la coscienza che viene prodotta forma la realtà che viviamo.
Tutte le strutture psicologiche formano una identità, perciò il modello sottostante crea l'unicità che permane oltre la morte e la nascita. L’occhio nasce dai sensi fisici così anche l’ego nasce dalla struttura della psiche. Come l’occhio è fatto per vedere l’esterno, così pure l’ego esce dalla psiche interiore per osservare il mondo esterno.
Entrambi guardano fuori da loro, perciò la coscienza creativa del corpo crea l’occhio come la psiche creativa interiore crea l’ego. Come il corpo forma l’occhio per vedere il mondo così anche la psiche forma l’ego per vedere psicologicamente ciò che l’occhio vede fisicamente. Ma entrambi vengono creati per aiutarci a conoscere il mondo.
L'esperienza nasce dal centro della psiche e dopo viene la percezione. Infatti gli eventi sono la reazione del mondo alle nostre percezioni interiori. Perciò, se cambiamo la forma della mente trasformiamo anche il mondo: e non c’è altro modo per modificare lo stato della mente e delle cose del mondo.
I pensieri, le emozioni e le immagini mentali diventano gli eventi che preparano quello che si realizzerà nella materia. Cambiando la forma della mente possiamo modificare o stabilizzare i fatti della vita, perché non c’è nulla che non sia creato dalla mente. Anche le relazioni che viviamo sono attratte o respinte dalla qualità dei pensieri, dagli atteggiamenti e dalle emozioni che sentiamo: e questo vale per tutti i casi del vivere.
Con l’esistenza impariamo a manipolare l’energia che abbiamo a disposizione, perciò la condizione del mondo e la situazione del singolo uomo mostrano i progressi dell'apprendimento che si è fatto. La realtà mentale crea una realtà elettromagnetica che si propaga dall’interno verso l'esterno, e che condiziona tutto il nostro ambiente.
Le realtà energetiche tendono ad aggregarsi per creare aree di fenomeni che si trasfondono nella materia conformandola in oggetti e fatti. I pensieri e le emozioni che sono orientati in un certo modo, diventano le strutture degli oggetti, perciò la realtà si conforma in modo di poter essere percepita. Il modo di vedere crea uno spazio con delle forme specifiche, e anche le altre forme di energia diventano oggetti psicologici che producono i fatti che avvengono negli ambiti temporali.
Lo spazio e il tempo sono le strutture fondamentali della percezione umana, perciò anche la percezione interiore usa le medesime strutture. Le esperienze vengono plasmate dalle nostre convinzioni e aspettative, perciò la nostra peculiare sensibilità forma la tonalità emotiva che caratterizza la nostra vita.
Le emozioni e le sensazioni sono stati mentali transitori, ma essi ci aiutano a formare il sentire che viene delle qualità particolari che sono diventate il nostro accordo musicale personale. I sentimenti e le emozioni passano velocemente, ma la nostra tonalità fondamentale resta e diventa la musica costante che risuona sul fondo del nostro essere mentre le emozioni e le sensazioni producono i loro toni acuti o gravi.
Dall’interno di ogni vivente risuona una melodia che definisce la qualità della sua vita, perciò quella peculiarità si aggrega al nucleo più denso che viene consolidato nelle varie vite. Le peculiarità che pervadono le nostre fibre divengono intime come è intimo il midollo per l’osso, perciò esse diventano la struttura intorno a cui si addensa la forma che lo spirito assume quando viene congiunto alla carne.
Il tono della nostra sensibilità è l’impulso di vita, e mostra la vera fibra dell'essere infatti mostra la parte di energia che usiamo per partecipare alla vita. Una parte dell'energia fluisce con la vita, ma non è tutta la totalità della coscienza, perché la nostra totalità è oltre il livello di realtà che viviamo.
Imparando a sentire il nostro tono interiore possiamo conoscere il potere, la forza e la sua solidità. Questa esperienza fa sperimentare un livello di esistenza che oltrepassa la dimensione personale. La nostra ricchezza di emozioni, la varietà di sentimenti che sentiamo mostra l’eleganza che abbiamo nel vivere la vita. Viviamo tutti nella realtà, ma ognuno vive in un mondo diverso perché ognuno vede la vita in modo diverso.
Buona erranza
Sharatan
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