lunedì 27 giugno 2016

Come viviamo questa vita?



"Ci è stato dato il potere di scoprire mediante il ragionamento dove andiamo e da dove siamo venuti. Ma non ci diamo abbastanza da fare per analizzare noi stessi e la nostra vita. Se lo facessimo, il nostro buon senso ci direbbe che il nostro carattere di adesso continuerà ad essere lo stesso dopo la morte... solo, forse, un po' migliore o un po' peggiore, a seconda di quanti sforzi facciamo per migliorare. Voi andate avanti per 365 giorni all'anno, un anno dopo l'altro, e forse qualche progresso lo avete fatto; ma la vostra natura sarà la stessa, prima e dopo la morte.

Non diverrete un angelo solo perché siete morto. Solo il corpo cambia. Per il resto, la morte non fa differenza. La morte è come un cancello che oltrepasserete. Il vostro corpo non ci sarà più, ma riguardo a tutto il resto sarete lo stesso. Se avete un carattere violento, non lo lascerete indietro insieme al corpo fisico, quando morirete. Il vostro temperamento violento rimarrà con voi finché non lo avrete vinto. Se nella vita presente avrete osservato le regole del viver sano, nella prossima incarnazione avrete un corpo sano.

L'ultima parte della vita è più importante della prima, perché ciò che sarete alla fine di questa vita, lo sarete all'inizio della prossima. Di solito, la prima parte della vita viene sprecata stupidamente, in unaspecie di confuso torpore. Poi viene l'amore, e infine la malattia e la vecchiaia; incomincia la lotta col corpo. Io ho coniato una frase: "Vivere a rattoppi", per descrivere come dobbiamo continuare a porre toppe e rammendi al corpo per farlo funzionare.

Per la maggior parte del tempo il corpo è un nido di guai: manca una "candela" o le "gomme" si afflosciano; avete mal di testa o un raffreddore, o lo stomaco funziona male; avete dei guai con i denti, e così via. Sempre grane, sempre guai! Per questo è così importante, per la vostra felicità, realizzare che non siete il corpo con tutti i suoi mali e i suoi dolori, ma un'anima immortale. Io non prendo la vita affatto sul serio. Dico: "Signore, in qualsiasi momento Tu voglia togliere all'anima questo corpo, per me va bene. Fino a che mi tieni qui, bene; ma se devo essere libero dal corpo, anche questo va bene". 

Non è necessario morire per riconquistare la libertà dall'attaccamento al corpo. Se comunicate con Dio, vedrete che siete già libero. Non siete il corpo. Siete l'eterno Spirito. C'è qualche modo di scoprire cosa eravamo nella nostra ultima incarnazione? Sicuramente possiamo trovare tendenze fondamentali di pensiero e capacità, analizzando quello che siamo adesso. Le Scritture indù dicono che occorre un milione d'anni di vite armoniche, prive di malattie, perché l'anima possa liberarsi. Perciò, da una vita all'altra, possiamo aspettarci di riscontrare nell'uomo cambiamenti relativamente minimi. 

Ma l'evoluzione spirituale può essere notevolmente affrettata mediante il deciso sforzo di vivere nella maniera giusta e con l'aiuto di un vero Guru. I saggi dell'India hanno analizzato l'umanità suddividendola in quattro tipi base: i Sudra, capaci di offrire il loro servizio alla società col lavoro fisico; i Vaisya, che servono con la mente, l'abilità, l'agricoltura, il commercio e, in generale, la vita degli affari, gli Kshatriya, che hanno attitudine amministrativa, esecutiva e capacità di difendere e che comprendono dirigenti e guerrieri; e i Brahmini, dalla natura contemplativa, che sono spiritualmente ispirati e ispiratori.

Come caratteristica, i Sudra sono coloro che non vedono nella vita alcuno scopo maggiore di quello che dà la soddisfazione dei bisogni e dei desideri del corpo; tali persone mangiano, dormono, lavorano, si riproducono e infine muoiono. Milioni di persone vivono oggi nello stato Sudra, o dei "lavoratori" interessati solo al conforto e al piacere del corpo. L'uomo nello stato Vaisya, che lavora con la mente, è sempre occupato a fare qualcosa. Alcune persone appartenenti a questa classe non pensano ad altro che agli affari; vivono soltanto per guadagnare quel denaro, che di solito sprecano nel godimento dei sensi. Il tipo migliore di uomo d'affari Vaisya è, però, assai più evoluto e di natura creativa.

La terza classe, Kshatriya, comprende coloro che, dopo avere avuto l'esperienza del guadagno e della creatività nella linea degli affari, cominciano a capire il senso della vita; essi cercano mediante l'autocontrollo di vincere la battaglia coi sensi. L'uomo Vaisya non s'impegna in tale sforzo per l'evoluzione interiore. Si limita a guadagnare denaro e a generare figli, e raramente pensa al significato della vita, se non in termini di affari. Ma la terza classe, quella degli Kshatriya, prende la vita più sul serio. Un tale uomo si chiede: "Non dovrei combattere e distruggere le mie cattive abitudini?" Egli prova il desiderio di superare le cattive tendenze e di fare ciò che è giusto.

Per ricapitolare, ecco i quattro tipi fondamentali di coscienza nell'uomo: Sudra è lo stato di esistenza legato ai sensi; Vaisya è lo stato di chi si dedica agli affari o alla creatività. Kshatriya è lo stato del guerriero, quando l'uomo desidera dar battaglia ai propri sensi e vincere l'attaccamento ad essi. Brahmin è lo stato di saggezza, raggiunto dall'uomo che ha superato ogni attaccamento ai sensi e che rimane coscientemente immerso in Brahma, o Dio. Ogni essere umano si adatta ad una di queste quattro categorie, e se vi analizzate, potrete scoprire qual è la vostra. Esaminate la vostra vita dai giorni dell'infanzia in poi e cercate di pensare a quale dei quattro tipi appartenete. 

Riflettete se siete vissuti per i piaceri dei sensi, provvedendo solo ai sensi e al guadagno, o forse solo lavorando senza pensare o agire creativamente. Analizzatevi e vedete se siete stati creativi fin dall'infanzia. Alcuni bambini, per esempio, pensano assai presto in termini di meccanica, e vogliono aprire e scomporre gli oggetti per poterli rimettere insieme. Altri dimostrano di provare il massimo piacere disegnando, oppure suonando o ascoltando musica. Non è necessario essere un virtuoso o una prima donna per considerare di avere manifestato segni di creatività in questa vita. Perfino una canzone sciocca come "Yes, We Have No Bananas", "Sì, non abbiamo banane", è il prodotto di una mente creativa.

Qualunque cosa si crei, che sia fatta da esperto oppure no, è l'espressione di un talento creativo. Un'inclinazione a scrivere romanzi, a recitare, intagliare, dipingere o far della musica, oppure a occuparsi di meccanica, se manifestata presto nella vita, indica che nella vita passata appartenevate probabilmente allo stato Vaisya. Mariti e mogli non dovrebbero ridicolizzarsi a vicenda, o prendere in giro i loro figli, per le loro tendenze creative. 

E' un peccato contro il processo evolutivo istituito da Dio, quello di cercar di sopprimere lo spirito creativo di un'altra persona. Chiedetevi se, fin dall'infanzia, avete sempre cercato di compiere azioni in accordo con la guida della vostra coscienza. Osservavate costantemente i vostri atti cercando di correggervi quando sbagliavate? Avevate questa lotta interiore da bambini? Questo riflette il terzo stato, lo stato Kshatriya. Ma se, fin dall'infanzia, i vostri pensieri erano sempre rivolti a Dio, siete entrati nel quarto stadio, quello spirituale del Brahmin. Il riconoscere di appartenere a uno dei meno progrediti di questi quattro tipi di attitudine mentale non deve scoraggiarvi, deve, anzi deve incoraggiarvi. 

Se, con l'autoanalisi, scoprite di non aver ancora raggiunto lo stato più alto, non consideratevi sfortunati in modo irrimediabile. Il concetto è questo: se non siete ancora cambiati, ora è giunto il momento di farlo. Altrimenti vi trascinerete dietro il vostro stato attuale anche nella prossima vita. Quando giungerà la morte, vorrete sentire di aver superato quel particolare "grado" di vita e che ora siete libero di procedere verso gradi superiori. Perciò dovete cambiare la vostra vita adesso. Analizzatevi e imparate a capire cosa eravate prima. Allora potrete cominciare a rimodellare più idealmente la vostra vita. 

Imparate a controllare i vostri stati d'animo. I sentimenti violenti che, magari, avete ora, sono stati tutti creati nel passato. Se non fosse così, perché alcuni bambini sarebbero gelosi fin dall'inizio, mentre altri, della stessa famiglia, sono calmi e affettuosi? Ci sono bambini che vi picchierebbero se diceste loro di non fare una cosa, altri invece, sono obbedienti e tranquilli. Un altro bambino, magari ruba. Perché? Questi tratti di carattere non sono che affioramenti di tendenze prenatali create in vite precedenti...

Quelli che nutrono pregiudizi verso l'Oriente non provengono da lì in epoche recenti, ma quelli che si sentono attratti dall'Oriente sono probabilmente nati là in una recente vita passata. Mediante tali indicazioni si possono distinguere le anime orientali da quelle occidentali. Vi piacevano sin dall'infanzia il profumo d'incenso, le storie e le immagini orientali? Tali inclinazioni indicherebbero che siete stati in contatto con l'Oriente in tempi molto recenti. Molte anime provenienti dall'Est si sono reincarnate ora in America. Desiderose di perfezione materiale, sono nate qui per esaudire quel desiderio e per contribuire a incoraggiare gli ideali spirituali americani. 

Così, molte anime che, prima, erano nate in America, si sono ora reincarnate in India per trarre beneficio dalla sua ricchezza spirituale e per aiutare l'India a sviluppare il lato materiale della sua civiltà. Io spero che molti di voi vadano là per aiutare l'India, e che molti dall'India vengano qui per servire l'America. Questo mondo è la famiglia di Dio. Egli cerca di far progredire tutte le nazioni. Non ha preferenze per l'una o per l'altra. Un'altra prova del vostro passato è la vostra preferenza per certe sensazioni. 

Alcune persone amano stare sempre al caldo. Sono state abituate ai climi caldi in altre vite. Altri preferiscono il freddo, il che dimostra che precedentemente erano nati in climi freddi. Se avete sempre avuto una predilezione per le montagne, o per il mare, potete essere certi che avete portato quell'attaccamento da un'altra vita. Ci sono persone che sentono la solitudine stando fuori città e non possono sopportare i luoghi tranquilli. Anche questa attitudine è stata coltivata nel passato. Coloro che, in tutta la loro vita, sono stati spinti dall'ambizione sono stati, prima, persone importanti.

Avere quella tendenza e non svilupparla significa sopprimere se stessi. Nell'ambiente adatto, tale persona potrebbe diventare un grand'uomo. Ci sono altri, invece, che non hanno mai successo, qualunque cosa facciano per farsi strada. Questo indica che si sono portati dietro dal passato una tendenza all'insuccesso. Ma non dovrebbero rinunciare alla lotta per vincere questa tendenza. Tali persone devono vincere le loro tendenze negative adesso, altrimenti manifesteranno gli stessi difetti anche nella prossima incarnazione. (Paramahansa Yogananda)

Nessun commento: