domenica 12 marzo 2017

L’Eden



Non ti attaccare
Non respingere
Lascia i concetti
Vedi le cose per come sono
Lo spazio si apre

Tutto è in te
Tu sei in tutto
Non ti manca nulla
Non ti aggredisce nulla
Non vi è più nessun ostacolo
(Pierre Lévy)

“Non c’è niente da volere, niente da fare. Il mondo è già stato creato. Non dobbiamo fare altro che ricevere i doni innumerevoli che ci vengono dati ogni secondo: la vista, l’udito, la ricchezza dei sentimenti, la profondità e la luminosità degli esseri. Dio è ciò per cui ogni gioia viene al mondo.

Ogni volta che sorge la bellezza, allo stesso tempo Dio viene al mondo. Dio è molto facile da trovare. È nel più intimo della gioia di esistere, di respirare, di sentire. Quando meditiamo, smettiamo di agire. Smettiamo allo stesso modo di essere agiti dall’irritazione e dalla mancanza che osserviamo venire e dissolversi.

È sufficiente lasciare l’agitazione per rendersi conto che possiamo lasciare il mondo così com’è, che possiamo godere della semplice esistenza sempre presente, sempre disponibile. Lo shabbat ha lo stesso significato. Durante questa meditazione settimanale è vietato lavorare. È vietato creare. È il momento per godere di una creazione continuata che non ci richiede alcuno sforzo. È il momento per entrare nella danza cosmica.

Proprio come il Giardino dell’Eden, il Nirvana non può essere né prodotto, né costruito. Smettiamo semplicemente di desiderare, di agire, di manipolare, di fabbricare, di calcolare, per accontentarci di essere attential mondo, a noi, al nostro corpo, alle nostre emozioni, al libero gioco del nostro intelletto.” (Pierre Lévy, Il fuoco liberatore, Luca Sossella ed.)

Nessun commento: