sabato 4 febbraio 2012

Il lato che non vediamo


"Ogni idea, che non diventa per te un ideale,
uccide una forza della tua anima.
Ogni idea, che invece diventa un ideale,
crea in te forze vitali."
(Rudolf Steiner)

Guardando il mondo i nostri sensi si rivolgono verso l’esterno, perciò anche il mondo si mostra con il lato esterno, infatti dobbiamo immaginare la realtà come se avesse due lati, cioè come se avesse un lato esterno e un lato interno. Se l’occhio guarda il mondo vede il suo lato esterno, perché tutti i nostri organi percettivi osservano il mondo percependo solo il lato esteriore, perciò dobbiamo immaginare di oltrepassare il confine dei due lati del mondo, e di potersi affacciare per vedere nell’altro lato. Dobbiamo immaginare di guardare dalla parte interna delle cose e di farlo sapendo usare tutte le nostre impressioni sensoriali, perché questo è l’atteggiamento giusto per vedere l’altro lato del mondo.

L’uomo deve uscire da se stesso per essere capace di guardare l’altro aspetto delle cose, e per poter comprendere la vera natura del suono, del colore e della vibrazione, perché vedrebbe realmente le cose se vengono viste anche dall’altro lato. Dobbiamo immaginare il mondo come uno splendido tappeto di cui vediamo il lato diritto, e possiamo immaginare di vedere anche il lato che è al rovescio. Del lato della parte posteriore si vedono solo delle porzioni molto ridotte, però immaginiamo che il lato esterno percepito abitualmente sia blu, e che il lato che non vediamo sia rosso: ebbene, nella parte che non vediamo si trova ciò che è occultato ai sensi, e che è nascosto allo sguardo sensibile.

Nel lato che non vediamo è racchiusa la caratteristica da cui le cose sono state originate, infatti qui vi sono i precedenti stati evolutivi delle cose, perciò immaginiamo che lo sguardo sia rivolto a ciò che non vediamo e che i nostri sensi vengano orientati al lato nascosto, che è quello rosso. Per passare da un lato all’altro c'è un punto di intersezione che segna il confine che esiste tra i vari aspetti della realtà. Questo è il punto in cui percepisce la coscienza ordinaria, e se oltrepassiamo il punto in cui dal lato blu si passa al lato rosso, andiamo dietro ciò che si percepisce, perché dietro le cose si accumulano i ricordi.

Il ricordo non avviene per atto volontario, ma si costruisce in base alle leggi che governano il mondo esterno, infatti la percezione si organizza secondo le leggi che governano la parte che vive nascosta e che è occultata nelle cose. Ogni contenuto interiore che viene conservato in forma di ricordo, dice Steiner, è un contenuto che corrisponde a ciò che si trova nell’altro lato, perciò se guardiamo in noi stessi vediamo i ricordi che rappresentano la realtà del nostro mondo. Ma questo mondo viene visto nel lato che usualmente è sconosciuto, perché vive occultato nelle cose che nascondono l’altro lato di noi stessi.

E' in questo lato che affiora ciò che le cose sono realmente, perché ogni cosa va vista anche nel lato meno visibile per comprenderla totalmente. Se potessimo entrare nei nostri ricordi vedremmo il lato nascosto del ricordo che è un lato occulto che ci appartiene, cioè vedremmo la nostra aura. Vedremmo l’uomo nella struttura completa, cioè vedremmo l'essere aurico e animico-spirituale che siamo, ma lo dovremmo vedere con gli occhi fisici che vedono il mondo. Però, ci dice Steiner, una visione totale e completa non sarebbe troppo gradevole, perché l’uomo non è molto piacevole da vedere nel suo lato occulto, infatti l'uomo si vede comunemente solo in quello che appare.

Dei 12 sensi dell'uomo, solo 7 sensi sono rivolti al mondo esterno, cioè il senso dell’io, del pensiero, del linguaggio, dell’udito, la vista, il gusto e l’olfatto. Gli altri 5 sensi non sono percepiti in modo consapevole, perché sono riservati all’interiorità e alla percezione del lato nascosto delle cose. Per l’indagine dell'interiorità e del lato nascosto delle cose usiamo il senso del calore, della vita, del movimento, dell’equilibrio e del tatto, infatti la coscienza ordinaria percepisce 7 sensi usando la luce, ma ci sono anche 5 sensi che restano nell’oscurità, perché sono usati per vedere il lato nascosto del mondo e dell’uomo.

Se accettiamo la suddivisione, dobbiamo immaginare che i sensi che sono orientati alla luce subiscono il dominio della coscienza, perché in essi la coscienza è alla luce del giorno. Altri 5 sensi vanno immaginati come se fossero immersi nella notte più profonda, perché la notte segue al giorno, perciò questi sensi non sono controllati dalla coscienza. Seppure la suddivisione sia grossolana e riduce una questione che è molto più complessa, lo schema va accettato anche se riduttivo, se traccia un cerchio in cui, nei 7 sensi esterni sono collocati i primi 7 segni zodiacali assegnati al giorno che sono: Ariete, Toro, Gemelli, Cancro, Leone, Vergine, Bilancia.

A questi segni aggiungiamo i 5 segni zodiacali, cioè: Scorpione, Sagittario, Capricorno, Acquario e Pesci che sono assegnati alla notte e che sanno analizzare l'interiorità e il lato nascosto del mondo. Nell’alternarsi del giorno e della notte vediamo il parallelismo perfetto che è esistente tra il microcosmo e il macrocosmo, e lo vediamo rispecchiarsi nella coscienza umana. Il giorno nell'uomo è quello che viene illuminato dalla luce della coscienza, mentre la notte è nel buio dell’inconscio che è inconsapevole di quello che conserva, infatti è inconscio tutto quello che non riconosciamo.

Nel mondo interno esistono i sensi rivolti all’esterno che è simboleggiato dal giorno, e esistono i sensi che sono rivolti all’interno delle cose e all’esame dei lati oscuri dell’uomo. Poiché nell’uomo è come nel cosmo, il ritmo cosmico dell'alternarsi di giorno e notte è ripetuto anche nell’alternarsi del sonno e della veglia. Di giorno usiamo 7 sensi dedicati all’esterno, perciò essi sono molto sviluppati, ma quando siamo immersi nel sonno diventiamo incoscienti, perciò nella notte la terra è rivolta dall’altro lato, perciò i sensi interni vengono usati in modo imperfetto e non sono ancora completamente sviluppati.

Steiner dice che solo dopo l’epoca di Venere sarà possibile avere dei sensi interni perfettamente sviluppati, però oggi i sensi interni sono ancora avvolti dalle tenebre, infatti il passaggio dai sensi ordinari a quelli ultrasensibili va immaginato come l’alternarsi della coscienza e dell’incoscienza che gli antichi misteri conoscevano molto bene. Queste facoltà furono possedute in passato ma vennero perdute, perciò oggi va recuperata una percezione più raffinata, anche a dispetto di tutto quello che si oppone, perché il recupero agisce in favore dell’umanità.

L'antica percezione fu perduta a causa del pensiero venuto con l’epoca del telaio meccanico e che vive ancora nel capitalismo dell’epoca presente, infatti il materialismo ha cancellato ogni substrato spirituale dal mondo. Il mondo è diventato quello che si vede dal punto di vista della fabbrica e della produzione di capitale, perciò non abbiamo più una visione che sappia sostenerci donandoci una forza che non sia millantata solo a parole. La realtà spirituale è stata uccisa perciò non abbiamo più alcuna visione dello spirito, ma conosciamo solo il funzionamento dei vari ingranaggi, perciò il mondo è diventato un ingranaggio meccanico.

Nei concetti spirituali esiste ancora una visione completa, anche se essa è stata smarrita dalla coscienza, ma nelle idee dello spirito ci sono ancora le risorse che aiutano la comprensione della vita sociale e storica. Finché separiamo la vita naturale e la vita sociale da quella spirituale non avremo nessun concetto valido per un migliore divenire, e saremo sopraffatti da quello che verrà. Gli uomini pensano un pensiero che non sa offrire nessuna spinta per vivere meglio, perché dalla storia universale non hanno imparato che la storia agisce dietro le cose. Dai fatti storici non abbiamo saputo imparare come lavorano le idee per divenire delle realtà oggettive.

La storia dimostra che le idee lavorano all’interno delle cose, ma l’aspetto tecnologico e materiale del mondo ha sviluppato solo l’inerzia mentale, perciò non abbiamo più la voglia di usare la testa per comprendere. Le idee prodotte da questa visione hanno creato un mondo che non conosce la libertà, la fraternità, l’eguaglianza, la giustizia e altri sentimenti simili, perciò la storia del caos attuale può essere vista nelle idee oggettive che hanno lavorato nella coscienza umana per produrre l'inumana visione che abbiamo. Il mondo è stato limitato, perchè la verità spirituale è stata scacciata, perciò oggi vediamo il mondo solo dai vetri della fabbrica e dalle finestre degli edifici in cui si accumulano i capitali.

Si è creduto che le cose interiori e che le concezioni dei mondi spirituali fossero un passatempo per esteti annoiati, perciò la mentalità corrente è stata plasmata e si è conformata su questa visione. Nella visione grezza e arida si è conformata anche la volontà umana quando ha creato una priorità di cose concrete e utili, ed ha relegato le altre cose in ambiti che sono ritenuti privi di utilità pratica. L’azione principale che è avvenuta nel passato è stata quella di avere estirpato ogni legame tra la vita degli uomini e lo spirito del cosmo, perciò la malattia del tempo odierno è la sregolatezza del pensiero, perché un pensiero bene orientato esprime sempre una vita spirituale.

Oggi si crede più importante il contenuto delle idee, ma queste idee sono diventate vuote perché vedono solo le relazioni esteriori, ma non sanno vedere i meccanismi con cui le idee agiscono, infatti il pensiero troppo astratto diventa ottuso e limitato. Questo modo di pensare ha corrotto il nostro sentimento, poiché l'umanità si è abituata alla grettezza e ha dimostrato l’incapacità di saper vedere oltre gli aspetti più ristretti delle cose, infatti si è diffusa l'abitudine di non saper vedere oltre gli interessi e i vantaggi personali.

La capacità da ritrovare è quella della mente che non teme di mettersi alla prova con concetti più ampi, perché essa sa come indagare senza avere dei preconcetti, infatti è la mente limitata che teme di incontrare quello che non conosce. L’inettitudine e l’inerzia mentale hanno corrotto anche la volontà umana infatti si è smarrito il desiderio di essere abili, perciò non abbiamo più la volontà di diventare sempre più competenti. Poiché si crede che l'attività manuale sia un'occupazione indegna abbiamo delle persone che sono incapaci anche di attaccare un solo bottone, dice Steiner.

I difetti più diffusi sono la grettezza della mente, l’ipocrisia dei sentimenti e l’inerzia della volontà, infatti al mondo non c’è nulla di più amato di questi vizi. Nel catalogo dei vizi umani va aggiunta la predilezione per la vanità, l’ambizione e la voglia di prevaricazione violenta. Su queste strutture mentali gli uomini vengono plasmati fin dalla primissima infanzia, infatti l’indole e la personalità sono plasmate sulle tendenze in cui entra in gioco solo l’aspetto più primitivo dell’uomo. Oggi si deve comprendere che le idee sono importanti, ma che è più importante la vitalità che le idee sanno infondere al vivere, perché le idee sono come il chicco di grano che può produrre un frutto diverso a seconda del terreno in cui viene piantato.

Le idee diventano diverse quando sono costruite in modo che la loro conquista avvenga con fatica, perché un’idea non diventa nostra perché qualcuno ce la infila nel cervello, ma essa diventa nostra perché sentiamo che essa sa esprimere un aspetto che è nostro, perciò nell'idea ritroviamo quello che avevamo creduto di avere smarrito. Solo così possiamo attingere alla vita del pensiero, ma questo avviene se abbiamo il coraggio e la volontà di spingere il nostro sguardo oltre i “substrati dell’esistenza ove giacciono gli impulsi reali di ciò che accade.”

La cosa più importante è il campo della vita in cui una nuova comprensione si può collocare, perché il seme deve trovare il terreno più fertile e più adatto per poter crescere bene. Se la via dell’astrazione ha causato il caos totale che vediamo, la spiritualità deve essere ritrovata in tutti i campi concreti del nostro vivere anche se la ricerca fosse molto lunga e dura, perché l’umanità deve ritrovare il benessere e deve avere salvezza dalla confusione odierna. Ma questa convinzione la dobbiamo sentire e la dobbiamo scolpire nel cuore, perché dobbiamo sentirla come nostra e dobbiamo sapere che è un obiettivo possibile da perseguire.

Solo questa cognizione può salvare l’umanità, perché gli uomini sono guaribili, ma non lo sono più se nella cura si usano dei rimedi da ciarlatani che vendono parole, perché la malattia non può essere guarita dalla stessa causa che ha prodotto il male. L’uomo è diventato incapace di percepire lo spirito, perché si è estraneato dalla spiritualità del cosmo, perciò egli dorme invece di pensare alle cose importanti e non sa vedere ciò che avviene nel lato nascosto delle cose.

Tutti preferiscono essere dei bravi cittadini seduti in poltrona e si vuole vivere comodi, anche se si occupano dei posti di responsabilità in cui si dovrebbe essere le guide di altri. Ma non è utile dormire quando sarebbe necessario vedere con gli occhi bene aperti per vedere chiaramente quello che avviene nel mondo. Solitamente il male si vede bene solo quando è arrivato, perché non si è voluto vederlo prima e si è preferito blandire proprio le persone che seppero crearlo.

Il sonno umano è un male difficile da guarire, perché sarebbe necessario capire che le conoscenze superiori vanno cercate nei mondi soprasensibili, perché in quei mondi si vedono meglio le tendenze delle forze che agiscono sul mondo. Vedere in questo modo sarà fondamentale nel futuro, perché la mente umana è abbastanza acuta per capire anche se non vuole sforzarsi per conoscere le cose che crede essere sterili, stupide o inutili. L'uomo crede di mostrarsi più intelligente quando sfrutta la sua mente per sfogare le sue peggiori tendenze omicide.

L’intelletto va usato meglio e l'uso va iniziato dall’infanzia, perché da bambini è più facile capire l’importanza e il vantaggio della conoscenza per il futuro, ma per imparare a vedere è necessario avere anche un altro elemento. Per accogliere questo pensiero è necessario avere un'anima in cui lo spirito si possa esprimere con temperamento, con calore e con entusiasmo, perché lo spirito ama essere ospitato in un cuore caldo che sa difendere con ardore tutti i suoi valori interiori.

Non c’è spettacolo migliore, dice Steiner, di quello che viene offerto da qualcuno che si infiamma per sostenere con lucidità la validità di questo patrimonio, perché quel fuoco interiore può condurre altre anime verso quel sogno per essere, a loro volta, infiammate dal medesimo calore. Dobbiamo coltivare dei cuori ardenti, perché il caldo sa fondere l’anima con lo spirito, ma per questo modo di essere abbiamo ancora molto da imparare, infatti per diventare così si deve cambiare non solo il modo di pensare, ma anche il modo di vedere e di sentire.

Buona erranza
Sharatan


2 commenti:

Riyueren ha detto...

Ormai la sincronicità dei nostri post, o, se non proprio di quelli, dei miei pensieri o delle cose della mia vita con i post che scrivi, carissima, non dovrebbe meravigliarmi più di tanto...eppure...
Ti leggo solo ora, ed ho postato da poco un'esperienza particolare che ho fatto, un "dialogo nel buio"..esperienza diretta di sensi "altri" che per certi aspetti sembrerebbe integrare quello che tu descrivi citando Steiner.Basta, non mi meraviglio più, gioisco di questa risonanza interiore tra noi e ti lascio il mio abbraccio.
Sereno fine settimana, anche se qui a Genova fa un freddo pazzesco.

Sharatan ain al Rami ha detto...

Ciao carissima Susi, quando vengo da te trovo sempre immagini bellissime. A propostito su quelle della neve devo mettere una nota con i miei complimenti per la bellezza di quelle trine che hai fotografato. L'esperienza che mi dici è una percezione di sensibilità che non è legata ai sensi, ma che include i sensi. Hai capito bene ciò che volevo dire, lo immaginavo e ne sono felice. Non ci dovremmo mai stupire delle cose belle, tra cui annovero la corrispondenza interiore tra le persone. Da me c'è un freddo più che siberiano, e tutti girano imbacuccati come matrioske!
Ti mando un abbraccio fortissimissimo :)
Sharatan