martedì 14 febbraio 2012

Un vero potere


“Consapevolezza significa sapere cosa accade.
Se abbiamo la mente piena di preoccupazioni e tensioni,
riconosciamo le preoccupazioni e le tensioni,
e respiriamo con loro.”
(Thic Nhan Hanh)

Secondo la mentalità comune il potere è la capacità di controllare le condizioni della vita con la ricchezza, con il successo, con la fama, con la forza fisica, militare, politica o con altro, perché si crede che avere il potere significa avere il controllo di quello che ci rende incerti. Nella mente esiste un potere molto più grande, dice Thic Nhan Hanh, ed è il potere di essere felici nel momento presente, perciò essere felici e liberi dalla paura, dal dolore, dalla rabbia, dalla dipendenza, dalla discriminazione e dall’ignoranza. Il potere di essere felici è un diritto di nascita di ogni uomo, perciò appartiene a tutti, al di là della qualità della nascita e dell'appartenenza sociale o di altre forme di discriminazione, perché tutti gli uomini hanno diritto alla felicità.

Ci insegnano a cercare il successo e il potere anche a costo di dimenticare e di trascurare quelli che amiamo, perciò molti vivono infelici pur avendo raggiunto l'agiatezza e la fama, perché anche il successo può rivelarsi un fatto poco appagante. L’unico potere che dovremmo cercare, perché è l'unico potere che conta è quello di fare la trasformazione personale e di trovare la liberazione dalla paura, dalla rabbia e dal dolore. La nostra ambizione dovrebbe essere quella di diventare comprensivi, compassionevoli e di aiutarsi reciprocamente, perché questo modo di vivere ci fornisce un’energia incredibile, ma per poterlo fare dobbiamo imparare ad avere una maggiore cura di noi stessi.

Per poter donare la pace e la felicità dobbiamo essere noi stessi la pace e la felicità, perciò prima di tutto dobbiamo imparare ad avere una migliore cura del nostro corpo e della nostra mente. Solo se troviamo la stabilità del corpo e della mente possiamo diventare il meglio di noi stessi, e siamo capaci di avere cura delle persone che amiamo. Quando la vita scorre nell’inconsapevolezza non abbiamo il tempo di creare un giudizio oggettivo di ciò che è più importante, perché la mente corre a velocità folle senza trovare un obiettivo certo. La vita viene imposta e diretta da una serie di incombenze che ci fanno correre e impongono le loro priorità. Non siamo noi che scegliamo la nostra vita, perché sono le situazioni esterne della vita che s'impongono nel correre per conquistare il benessere materiale.

Lo stress che sentiamo è collegato alla corsa per riuscire, è causato dalla paura di perdere il lavoro e dall’incertezza per la precarietà del futuro: tutti questi dubbi ci rendono infelici e ci fanno soffrire, perciò la nostra sofferenza si riversa nel mondo. Si crede che il profitto economico sia inconciliabile con il benessere interiore delle persone, ma il potere spirituale offre il meglio in ogni attività, perché se siamo consapevoli possiamo restare meglio in contatto con noi stessi e con quelli che abbiamo attorno. Crediamo di non avere il tempo per pensare a ciò che facciamo, ma abbiamo tutto il tempo necessario per farlo, perché dobbiamo trovare il tempo per riflettere su come diventare più attenti alle persone e alle cose che sentiamo veramente importanti.

Dobbiamo trovare il tempo per vivere la vita con più pienezza e dobbiamo sentire questo modo di vivere come meraviglioso, perché restando nell’attimo presente siamo in quello che facciamo e diventiamo partecipi della vita. Concentrarsi sul potere del presente permette di cambiare la mentalità che vuole solo un profitto, perciò diventiamo sempre più compassionevoli per le esigenze degli altri. Provare la compassione non impedisce di raggiungere il potere e il benessere economico, perché la compassione insegna una maggiore considerazione per gli effetti che le nostre azioni producono sul mondo.

Ci sono molte aziende che sanno conciliare con intelligenza, il profitto e l’onestà con il rispetto della persona e la cura del mondo, perciò possiamo avere sia il guadagno che i dipendenti contenti e i clienti soddisfatti, perché la prevaricazione non garantisce affatto un maggiore successo. Molti già sanno che una maggiore attenzione per il benessere fisico e mentale delle persone diventa molto redditizio per la società. Quando il profitto economico prevale sulla considerazione e sul benessere delle persone, la situazione diventa molto pericolosa e distruttiva, dice Tich Nhan Hanh.

Le conseguenze delle azioni fraudolente di società che hanno fatto fallire molte persone dimostrano che, in futuro, dovremo usare molto denaro, molto tempo e fatica per rimediare ai disagi sociali che la situazione ha causato nel sacrificio di molti per il benessere di pochi. Se osserviamo in profondità vediamo che il dolore delle persone aumenta il dolore di altre persone, perché il dolore crea un'eco di reazioni negative che sembrano non avere mai fine. Non si comprende che nella ricerca del benessere spirituale non rinunciamo al benessere materiale e al prestigio, perché il benessare spirituale deve aumentare la capacità di star bene, di essere felici e di rendere felici gli altri.

La cosa sbagliata è nel preferire il benessere economico al desiderio di amare le persone e di avere maggiore cura di coloro che amiamo. L’amore è la cosa essenziale per essere felici e per rendere felici gli altri, perciò il potere supremo è quello di essere felici, e non di rincorrere solo il potere e il denaro senza trovare il tempo per amare e avere cura di ciò che amiamo. Il buddismo dice che tutte le forme di potere diventano una "brama," e che esistono 5 forme di brama che opprimono tutti gli esseri umani, perché l’uomo è molto ricettivo a queste forme di potere illusorio. Le brame irresistibili sono la brama di ricchezza, la brama di fama, la brama di sesso, la brama di cibo e l'eccesso di sonno e di inerzia: ma queste forme di potere illusorie non possono rendere felici.

Le forme di falso potere devono essere sostituite da 5 forme di vero potere rappresentate da 5 diverse forme di energia adatte per raggiungere la felicità, perché la felicità si conquista con il potere della fede, della diligenza, della consapevolezza, della concentrazione e della visione profonda. Nella forma di energia che dona la fede sentiamo la saldezza della fiducia interiore che ci rende molto forti, perché la fede può muovere le montagne, ma per fede, dice Thic Nhan Hanh, non va inteso il modo erroneo di attingere la forza dall’esterno, ma intendiamo un “affidamento” e certezza interiore. Tutti possiamo diventare dei Buddha, ma non abbiamo la fiducia di poterlo fare, perciò non crediamo di saper fare la trasformazione: questo modo negativo di sentire va cambiato.

Avere una fiducia interiore significa sentire di avere sotto i piedi un sentiero sicuro che porta verso una giusta direzione, perciò ci sentiamo fiduciosi perché bisogna essere felici di aver trovato un sentiero certo. Molti procedono senza sapere dove stanno andando, mentre tu sai cosa vuoi raggiungere, perciò devi avere la fiducia interiore di avere il potere di costruire il mondo che vuoi intorno a te. Questo potere deve accrescere la forza di vivere e deve offrire una maggiore energia interiore, e non deve ridurre la fiducia nella realtà quotidiana. Ognuno di noi deve trovare un tipo di pratica che ha l’efficacia necessaria per coltivare la presenza mentale e la concentrazione, ma dobbiamo fare sempre con gioia ciò che scegliamo di fare per avere maggiore consapevolezza e felicità.

La fiducia e la fede interiore riguardano l’esperienza che va sperimentata in modo personale e non con le teorie degli altri, perché la fede e la fiducia interiore non vengono solo dalle idee, ma si accrescono e si sostengono con una pratica concreta. Saper fare l’esperienza in modo personale non ci fa dipendere da nessun elemento esteriore, altrimenti sarebbero delle superstizioni o delle subordinazioni che accrescono le incertezze personali e non ci rendono felici. L’energia del risveglio, della comprensione e della compassione possono essere coltivate in tutti gli uomini, perché le energie che provengono dal nostro essere sono sempre buone.

Se usiamo le energie benefiche sappiamo come praticare bene, e come difendere meglio noi stessi, perciò sappiamo quello che è meglio sapendo scegliere quello che vogliamo fare. Il potere della diligenza sorge dall'esigenza di sostenere il nostro io al grado più alto e migliore che può raggiungere, perciò se lo alimentiamo non dimentichiamo o trascuriamo la cura della pratica. Qualunque pratica possiamo scegliere, si ricordi che essa va accudita in modo continuo e quotidiano, infatti se la pratica viene continuamente alimentata sarà la costanza nel fare che produrrà un grande potere.

Praticare la presenza mentale non è l'atto di forza con cui si dimostra di saper fare, perché non si deve avere l'orgoglio di essere i più bravi, ma si deve seguire una pratica che si ama, e nel praticare si deve sentire che aumenta quell’amore, perciò il nostro benessere aumenta con il piacere di fare. Dalla nostra mente vanno abolite tutte le emozioni negative, perché nel buddismo si insegna che la coscienza possiede due livelli, di cui il livello inferiore è il deposito della coscienza inconscia e il livello superiore è il deposito della coscienza nello stato di veglia. Nel deposito mentale sono custoditi tutti i tipi di seme, perciò abbiamo la scelta di seguire la positività o la negatività.

Quando uno dei semi mentali viene annaffiato si manifesta un certo tipo di presenza mentale che mette in movimento una specifica forma di energia, perciò quell’energia diventa una presenza mentale che scegliamo di coltivare. Ogni seme mentale giace sopito al nostro interno, ma è pronto a ridestarsi quando viene stimolato dall’energia specifica, perciò se il seme della rabbia viene acceso siamo arrabbiati, perché sale l’energia della rabbia. La scelta dei semi interiori viene attuata quando si viene sottomessi da una certa forma mentale, perché le condizioni interiori devono essere scelte e possono essere modificate, se lo vogliamo.

Mantenere la presenza mentale è un lavoro mentale che coinvolge il livello superiore della mente, mentre la coscienza deposito è nel livello inferiore, perciò la scelta del livello spetta a noi, però dobbiamo sapere che tutto quello che lavora al livello superiore offre gioia e felicità. Dobbiamo vivere in un ambiente positivo e armonioso, perché è più difficile che dalla pace e dall'armonia possano nascere l’odio, l’avidità e la violenza. E’ necessario scegliere un buon ambiente in cui stare, dice Thic Nhan Hanh, perciò dobbiamo evitare le occasioni che possono stimolare i semi negativi, perchè non si deve permettere a nessuno di toccare o di annaffiare i nostri semi interiori: questo accudimento è un compito nostro.

Un buon passo per la corretta diligenza è quello di non attivare la negatività interiore e di non permettere che l’ambiente che abbiamo attorno lo possa fare. La diligenza è nell’irrigazione selettiva dei nostri semi interiori, e nel creare l’abitudine di non offrire questa occasione all’ambiente esterno, e questo richiede molta pratica. Un secondo aspetto di coltivazione selettiva è quello di usare la calma per sostituire i semi negativi con quelli positivi, ma questo è possibile solo quando la negatività diventa evidente nella mente cosciente.

Lasciare che la negatività rimanga a lungo nel nostro livello cosciente diventa molto distruttivo, perciò si deve saper riconoscere la qualità dell’energia che giunge alla coscienza, perché se la musica che suoniamo non ci piace non resta che suonare una musica migliore. Il Buddha usò la metafora del piolo dicendo che, quando un piolo si rompe non resta che sostituirlo, ma il seme che deve sostituire il vecchio deve avere qualcosa di più attraente, altrimenti non potremmo convincerci a lasciare il seme sgradevole.

La formazione mentale che dobbiamo mantenere deve essere molto positiva, perciò la nostra diligenza riguarda il trattamento dei semi negativi e il nutrimento dei semi positivi. La positività deve essere invitata a manifestarsi, perciò cerchiamo le occasioni in cui sentiamo l’amore, la capacità di perdonare, la gioia, la pace e la felicità. Se viviamo in un ambiente favorevole all’armonia e veniamo sostenuti da persone amorevoli siamo facilitati a coltivare le nostre migliori opportunità. I semi interiori vanno facilitati e sostenuti nella loro nascita e nella manifestazione, perciò dobbiamo imparare a capire quali sono le corde migliori e le situazioni giuste per stimolare il risveglio.

Per aiutare la positività interiore dobbiamo coltivarla con gentilezza amorevole, perciò dobbiamo aiutare il benessere facendo attività che piacciono e conciliano come passeggiare, leggere o ascoltare della musica. Se invitiamo una persona meravigliosa nella nostra casa, dice Thic Nhan Hanh, quando entrerà nel nostro soggiorno imprimerà una forma mentale positiva con la sua presenza, e la positività resterà a lungo in noi. Quando un seme positivo è arrivato diventa come un amico che ci è molto caro, e la cui presenza offre piacere e gioia, perché è molto piacevole stare in compagnia di un caro amico .

Il meccanismo dell'invito interiore è efficace sia per il positivo che per il negativo, perché il meccanismo è sempre il medesimo, infatti il consenso deve essere interiore, perciò nel buddismo si dice che è necessario applicare la “vera diligenza” alla nostra pratica. Il potere della presenza mentale è come una potente energia che rende consapevoli di quello che avviene, infatti ci fa riconoscere il nostro contesto nella situazione presente attuale. L’energia della presenza deve essere applicata a tutta la vita quotidiana, perché la positività della presenza fa godere il vivere e offre un senso alla vita.

La consapevolezza è l’energia potente che ci rende in grado di sostenere ogni dolore, ogni rabbia e ogni disperazione, perché se perdiamo la consapevolezza di ciò che siamo diventiamo degli esseri smarriti. Molte persone hanno perduto la consapevolezza del loro essere, perciò hanno usano il denaro e il potere che avevano conquistato per vivere in modo distruttivo, infatti hanno distrutto loro stessi e ciò che amavano. Dimorare con consapevolezza nel momento presente elimina il rancore del passato e scaccia la paura del futuro, perché siamo nella cosa che viviamo, e viviamo in modo consapevole, perciò non proviamo il rimpianto di ciò che non abbiamo potuto vivere.

Il potere della totale concentrazione in ogni nostra azione è il quarto potere che ci offre la mente, perché le nostre azioni devono avere una totale comprensione della loro qualità. Soprattutto nelle difficoltà della vita mantenere la totale concentrazione interiore diventa essenziale, perché per trasformare il negativo in positivo è necessario concentrarsi. Se osserviamo attentamente la nostra realtà acquistiamo una visione profonda, e la visione profonda libera dalla sofferenza. La realtà materiale rende mutevoli tutte le cose, perciò avere una visione che scava in profondità e sa andare oltre l'apparenza può diventare un'attitudine mentale molto comoda.

La trasformazione va sempre fatta verso il lato positivo, perché l’impermanenza del mondo va pensata come riferita al lato negativo, infatti pensare alla trasformazione delle cose non deve destare l’ansia interiore, ma deve attivare la speranza per l’aspetto positivo del futuro. L’impermanenza delle cose va pensata per l’aspetto negativo, infatti il dolore, l’ingiustizia, la sofferenza, la violenza e il conflitto sono fattori impermanenti, perciò possono essere trasformati: questo è quello che la visione profonda ci deve comunicare. Dimenticare l’impermanenza significa non avere una visione profonda dell’essenza della vita, perciò non si vive bene.

Non possiamo aspettare domani per essere felici, ma ciò che vogliamo amare lo dobbiamo amare da oggi. L’intuizione di questa verità può cancellare ogni dolore, ogni rabbia e ogni disperazione, infatti questa visione profonda insegna come avere maggiore cura della nostra vita. Ogni visione profonda nasce da una piena comprensione, perché la comprensione esiste per tutti a livello potenziale, ma va rinforzata con la consapevolezza e con la concentrazione personale. Se la sofferenza nasce dall’ignoranza, saper vedere profondamente nella realtà offre il superpotere che rende stabili nel trascorrere, e diventa la fonte della vera felicità.

Buona erranza
Sharatan

2 commenti:

Annica ha detto...

...parole sante... dopo anni che ci viene insegnata la fretta e la paura dobbiamo finalmente imparare a fermarci, godere di quello che si ha e se non lo facciamo noi, la vita trova il modo di farci pensare... grazie, bell'articolo

Sharatan ain al Rami ha detto...

Ciao Annica,
io credo che saper vedere ciò che conta veramente diventerà sempre più importante nel prossimo futuro. La vita lascia ciò che ci aiuta a crescere, e ci toglie ciò che lo impedisce. Per questo saper stimare ciò che si possiede non significa accontentarsi, ma significa essere consapevoli del vero valore di quello che abbiamo. Per questo, nel tempo potremmo scoprire che ciò che credevamo avesse un valore, alla fine si rivela essere una cosa insignificante. La vita insegna così, perciò condivido totalmente la tua riflessione.
Grazie per i tuoi complimenti
Ti mando un caro abbraccio
Sharatan