“Vieni e considera. Vi sono colori che appaiono
e vi sono colori che non appaiono. Gli uni e gli altri
costituiscono un segreto superno della fede che
gli uomini non conoscono e non considerano.”
(Zohar, II, 23 a-b)
L’insegnamento cabalistico contiene molteplici e profonde valenze simboliche perché il simbolismo è la prima forma di linguaggio che ha preceduto l’uso della scrittura. I cabalisti usano i simboli perché il simbolo è una via di comunicazione tra il conscio e l’inconscio perciò rappresenta il linguaggio che il Creatore ha scelto per comunicare con la sua creatura. Qualunque sia lo stato di coscienza a cui siamo giunti e il tipo di credenza che vogliamo avere, i simboli riescono a penetrare in noi.
I cabalisti credono che sebbene possiamo essere sommersi dalle nebbie dell’inconscio, malgrado tutto i simboli possono indurre - in noi - profonde riflessioni che riescono a superare il contesto storico, filosofico e religioso in cui viviamo perciò il loro contributo è sempre benefico. Esaminando i testi della cabala si può restare stupiti dalla ricchezza dei richiami simbolici che possiedono. Ma se sappiamo costruire un'esperienza sufficiente con il loro tipo di linguaggio che viene usato dai cabalisti possiamo apprezzare le infinite sfumature di questi insegnamenti.
Ogni simbolo può richiamare alla memoria il simbolo opposto o quello assimilabile, perché il simbolo racchiude un contesto molto vario. E la ricezione del simbolo può essere recepita in modo diverso a seconda delle esperienze consce e inconsce del soggetto che li studia e interpreta. Il simbolo sa comunicare con la nostra coscienza, perciò ci aiuta a comprendere alcuni aspetti della conoscenza che non potrebbero essere compresi o comunicati in modo diverso.
Un simbolo può suggerire messaggi che non potrebbero essere trasmessi in modo diverso. Il simbolo può aiutarci a fare percorsi di carattere iniziatico, mistico e occulto: questo è il metodo usato dai cabalisti. Il cabalista ha fatto esperienza del mondo spirituale e comunica la sua esperienza in modo simbolico. La parola “simbolo” deriva dal verbo greco “symballein” che significa “fare incontrare” o “unire” perciò allude al fatto che due entità distinte possono incontrarsi nel simbolo. L’incontro avviene sul confine tra visibile e invisibile, tra concreto e astratto, tra conscio e inconscio, ma anche tra il mondo della causa e quello dell'effetto perciò il simbolo possiede tanti significati.
Nello Zohar è scritto che presso l’Altissimo vi sono 7 luci che abitano presso l’Anziano degli Anziani, il Misterioso dei Misteriosi, il Nascosto dei Nascosti: l’Ain Soph. Le 7 luci sono i 7 Spiriti che si trovano presso il Trono di Dio. Essi sono il prodotto dalla scomposizione della luce divina perciò si mostrano come 7 colori: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e viola. Dio è come la luce solare perciò sembra una luce unica ma, se attraversa un prisma, viene scomposta in 7 colori, e questa immagine allude al fatto che l’essere umano è una trinità che è composta da corpo, anima e spirito.
L’immagine richiama il concetto che l’essere umano che sa sviluppare in modo armonioso il suo triangolo formato dall'intelletto, dal cuore e dalla volontà può rispecchiare la luce divina. La luce del sole può penetrare in lui e può manifestarsi con 7 sfumature di colori. Ma, se l’uomo ha deformato il suo triangolo interiore, la sua aura non può riflettere i 7 colori che vanno associati a 7 virtù che ci avvicinano alla Divinità.
Se il nostro comportamento è scaltro invece che intelligente, se è feroce invece che clemente e così via, allora l’essere umano è ridotto al servizio della distruzione e della discordia: in tal caso la nostra aura non risplenderà con colori vivi e risplendenti ma sarà opaca o orribile a vedersi. Nella cabala, la luce rossa è chiamata lo Spirito di Vita, perché le vibrazioni prodotte dal colore rosso infondono una vitalità intensa e vibrante. Ma il rosso possiede molte sfumature che possono indicare l’amore, la sensualità, l’energia, la collera etc.
Il colore arancione è il secondo Spirito, lo Spirito di Santità perciò l’arancione è collegato alla santità. Ma l’arancione possiede anche sfumature che indicano la fierezza, l’orgoglio e l’individualismo. Una sfumatura di arancione può migliorare la salute, mentre un’altra sfumatura può rinforzare la fede e la può consolidare perché l’arancione è il colore della salute e della santità. La luce giallo oro esprime lo Spirito della Saggezza che spinge le creature a studiare, meditare, riflettere e ricercare la saggezza, perciò le spinge a diventare riflessive e prudenti.
Lo luce verde esprime lo Spirito dell’Eternità e dell’Evoluzione perché il verde è associato alla crescita, allo sviluppo e alla ricchezza. Il colore verde è associato pure alla speranza e alla possibilità di evolvere. La luce blu è lo Spirito della Verità che è collegato alla religione, alla pace e alla musica, perciò il colore blu favorisce lo sviluppo del senso musicale, calma il sistema nervoso, guarisce i polmoni e agisce favorevolmente sugli occhi, ma il colore blu è anche il simbolo della verità.
La luce indaco raffigura lo Spirito della Forza, infatti l’indaco è il colore dello Spirito della Regalità che ha le stesse proprietà del colore blu. La luce viola è lo Spirito dell’Onnipotenza divina e quello dell’Amore spirituale perciò è anche il simbolo dello Spirito del Sacrificio. Il viola è un colore molto potente che possiede un forte potere di protezione. Il viola è un colore mistico che aiuta l’uomo a sdoppiarsi per visitare i mondi superiori perciò gli permette di comprendere l’amore di Dio, ma è un colore che non è molto favorevole al mondo vegetale.
In alcune pratiche meditative vengono usate le vibrazioni del colore che sono alla base anche delle tecniche che sono usate per imparare a leggere l’aura. Perciò se l'uomo possiede un’aura di colore rosso non molto puro e limpido significa che l’individuo è un essere troppo iracondo che è attratto dalla sensualità e dagli eccessi di ogni genere. La sfumatura di rosso che vediamo esprime la qualità del sentimento e l’intensità della vibrazione del colore dell'aura mostra la forza del suo sentimento.
Il rosso viene associato alla guerra e al sangue, perciò è meglio che la gradazione di rosso è piena e pura. Perciò potrebbe essere opportuno che un rosso vivo venga attenuato dal bianco per ottenere un colore rosa luminoso. Il rosa esprime una particolare sfumatura d’amore con il bianco che infonde la purezza e l'armonia al rosso intenso che può diventare violenza ed egoismo: ciò consente di infondere nell'amore anche la tenerezza. Ecco perché il rosa è diventato il simbolo della delicatezza e della tenerezza, e questo è dovuto al legame del rosso con il colore bianco che ne mitiga l'irruenza.
La mescolanza dei colori mitiga un colore tormentato e intenso come il rosso e svolge un’azione più benefica. Per questo il detto che “saper vedere il mondo rosa” rappresenta un carattere piacevole, ottimista e felice. Ma lo stesso discorso è valido per tutti i colori perciò il tono sbiadito o spento del blu esprime il carattere di un uomo che ha smarrito la fede e che non ritrova più la pace interiore. Così anche un colore giallo spento o impuro esprime il carattere di un uomo che è incapace di approfondire e comprendere le cose perciò esprime il tratto dell'uomo incapace di usare l'intelligenza.
Secondo lo Zohar, davanti al Trono dell’Eterno ci sono 7 Spiriti che esprimono qualità che ci rendono vicini a Dio: Vita, Santità, Saggezza, Eternità, Verità, Forza e Sacrificio. Se vogliamo ottenere anche altre sfumature di colori dobbiamo iniziare unendo 2 colori, infatti sappiamo che viola e arancio producono il rosso, che il rosso e il giallo producono l’arancione e così via. Sappiamo che ogni colore è figlio di altri due colori, perciò è necessario sapere quali colori è meglio associare per avere i colori migliori.
Tra i colori esistono delle opposizioni e delle affinità che possiamo osservare anche nella relazione tra i pianeti astrologici ed i colori. Vediamo che il rosso viene associato al pianeta Marte che è un pianeta violento, impetuoso e distruttivo perché viene associato al maschile, sebbene il principio maschile possa essere associato anche al Sole e al pianeta Giove che esprimono un maschile dal tratto diverso. Il verde corrisponde a Venere perciò le persone connotate dal colore rosso sono attratte dal verde.
Ma, se l'associazione di rosso e verde produce una valorizzazione dei due colori che vengono accostati, non devono mai essere fusi insieme, perché se l’accostamento genera un’armonia meravigliosa, la mescolanza di rosso e di verde produce un colore mostruoso. La stessa cosa avviene con l’associazione di arancione e di blu che causa una sfumatura orrenda mentre se accostiamo uno con l’altro produciamo un’associazione espressiva che può esaltarli entrambi. Un caso simile si vede nel rapporto tra due persone che possono essere buoni amici, ma che sarebbero dei pessimi amanti.
Il blu viene associato al pianeta Giove e l’arancione è associato al Sole, perciò questi colori sono entrambi assai positivi, ma questi due colori non possono unirsi tra loro. Anche il giallo e il viola non vanno assolutamente mescolati, infatti la cabala associa il colore giallo al pianeta Mercurio e il viola alla Luna sebbene - comunemente - la Luna venga associata al bianco. Se associamo il bianco alla Luna dobbiamo assegnare il viola al pianeta Nettuno che è identico alla Luna, ma che possiede una tonalità che lo pone su un gradino superiore.
Il pianeta Urano è l’ottava superiore di Mercurio, ma questo tipo di rapporto si comprende meglio se associamo la natura dei pianeti con la struttura dell’Albero sefirotico. Osservando l’Albero delle Sephiroth vediamo che Mercurio associato a Hod è opposto a Urano associato a Hokman e che, su un altro asse, Venere associata a Netzach viene opposta a Saturno che è associato a Binah. Sul pilastro centrale vediamo che c’è la Luna che è associata a Iesod ed è opposta a Nettuno che è rappresentato da Kether.
Sul piano orizzontale abbiamo Marte associato a Geburah che rappresenta il Pilastro del Rigore che si oppone a Giove che è associato a Hesed che rappresenta il Pilastro della Clemenza. Perciò vediamo che tutte queste relazioni dimostrano che alcune realtà possono essere associate a mondi diversi. Se volessimo approfondire la complessa simbologia della cabala potremmo vedere che questa dottrina ci suggerisce che l’amore di Venere deve diventare l’intelligenza di Saturno, e che l’intelligenza concreta di Mercurio che sa usare la parola, il ragionamento e il senso degli affari deve generare la saggezza che è espressa da Urano.
Le corrispondenze suggerite dalla cabala non sono mai casuali, ma possiedono sfumature significative che possono essere approfondite in campi diversi. Lo studio del significato occulto dei colori può favorire la nostra evoluzione interiore ma può anche può farci approfondire il linguaggio occulto delle sacre scritture. Il colore rosso è colore più vicino alla terra, invece il colore blu viene sempre associato a quello che proviene dal cielo. In ebraico il primo uomo è chiamato Adamo e il luogo in cui lui abitava fè chiamato Eden, perché la terra, in ebraico, è detta Adamah e il colore rosso è detto Adom.
Il colore rosso è la terra, l' Adamo e l’Eden perché sono tutte parole che provengono dalla stessa radice perciò la cabala chiama Adamo, l’Uomo rosso. Invece il Cristo rappresenta l’Uomo nuovo perché il Cristo è l'uomo che discende dal cielo perciò gli viene assegnato il colore blu. La trasformazione del Rosso in Blu rappresenta il simbolo del lavoro a cui si dedicavano gli alchimisti, e il loro duro impegno viene simboleggiato dal colore rosso che rappresenta la natura violenta, grossolana e animale dell'essere umano che deve essere trasformata nel blu che raffigura l'Essere che discende dal mondo celeste.
Il Rosso e il Blu esprimono i due poli opposti su cui gli alchimisti dovevano saper passare lavorando con l’acido e la base. Se sappiamo spostandoci tra i due poli del maschile e del femminile noi dimostriamo che abbiamo imparato a trasformare il rosso e il blu dosando una piccola goccia di acido e di base, perciò sappiamo passare dal Rosso al Blu. L'umanità deriva da Adamo, perciò il colore rosso rappresenta il simbolo dell’uomo vecchio che dovrà divenire l’Uomo Nuovo, il Cristo, che viene raffigurato dal colore blu che è diventato il simbolo della Verità, della Pace e dell’Amore.
Buona erranza
Sharatan
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