martedì 18 marzo 2008

Le notti dell’anima


Il Doctor Mysticus, Giovanni della Croce, afferma che Dio per dimostrare il suo amore manda ai suoi figli prediletti, ai suoi Eletti, l’esperienza della Notte oscura: la notte dell’anima.
Per un periodo più o meno lungo si affronta l’esperienza del silenzio dello Spirito e l’uomo resta solo a vagare desolato nelle terre del nulla. Questa esperienza viene fatta per crescere, e la solitudine che viene percepita è solo illusoria poiché Dio non lascia mai soli i suoi figli. Nella notte dell’anima Dio li sostiene e li sorregge non facendogli mancare mai il suo appoggio e la sua forza.
Senza dubbio molti hanno affrontato una notte dell’anima, e nel corso della mia notte dell’anima, mi hanno regalato un libro del Dalai Lama, facendomelo conoscere come maestro spirituale.
L’ho divorato letteralmente ed ho trovato che le sue parole sono come balsamo per l’anima.
Lo scopo della vita – dice il Dalai Lama - è perseguire la felicità e la felicità si persegue educando la mente, cioè comprendendo ed addestrando sia l’intelletto che il cuore.
Lo stato mentale è essenziale per essere felici; così che maggiore sarà la calma mentale che si saprà ottenere e maggiore sarà la stabilizzazione del nostro Io.
Coltivando il nostro Io potremo concentrarci sulle nostre risorse e utilizzare al meglio tutte le nostre facoltà, tramite la realizzazione della nostra creatività personale.
La pace del cuore e lo stato mentale calmo e tranquillo affondano le loro radici nella simpatia e nella compassione per tutti gli esseri viventi.
Le persone che sono pronte ad andare incontro agli altri – dice il Dalai Lama – sono coloro che hanno maggiori felicità dalla vita.
In queste ore, il popolo di questo grande maestro spirituale, viene distrutto e il Dalai Lama viene calunniosamente oltraggiato.
Amnesty International informa che le proteste sono scoppiate lunedì 10 marzo, quando circa 400 monaci hanno marciato dal monastero di Drepung verso Lhasa, chiedendo la fine della campagna governativa cinese che costringe i monaci ad abiurare il Dalai Lama e a subire propaganda politica. Oltre 50 di loro sono stati arrestati nel corso della marcia. I monaci di altri monasteri sono scesi in strada chiedendo la scarcerazione degli arrestati. Le proteste hanno dato vita a disordini a Lhasa e in altre zone del paese. Ad oggi i morti sono circa 100, mentre le fonti ufficiali parlano di 10 cinesi uccisi nel corso delle razzie dei negozi. Dalle ultime agenzie sembra che più di 100 persone si sono consegnate alle autorità cinesi che avevano promesso di usare clemenza in cambio della consegna volontaria dei rivoltosi.
La troupe di YouTube – che aveva messo in rete immagini della repressione cinese, è stata fermata alla frontiera e in Cina il sito YouTube è stato oscurato ed Internet reso inattivo.
Il premier cinese Wen Jiabao ha affermato, in una conferenza stampa a Pechino:
"Esistono sufficienti elementi per provare che il recente sabotaggio a Lhasa è stato organizzato, premeditato e orchestrato dalla cricca del Dalai. Questa è soprattutto la prova che le dichiarazioni della cricca del Dalai che affermano di perseguire il dialogo pacifico e non l'indipendenza non sono altro che bugie".
Di contro il Dalai Lama - in una conferenza stampa a Daramsala, nell'India settentrionale - dichiara che se la situazione si deteriora, la sua unica possibilità per evitare il peggio, sarà quella di dimettersi.
Numerosi i commenti da parte della diplomazia internazionale. La Russia ha detto ieri di sperare che la Cina farà tutto il necessario per limitare le "azioni illegali" in Tibet, mentre l'Unione Europea ha detto che il boicottaggio dei Giochi Olimpici non sarebbe una risporta adeguata alla questione tibetana esplosa negli ultimi giorni.
Insomma nessun governo vorrà fare nulla per fermare questo genocidio, la comunità internazionale non è disposta a scomodarsi, nessun vantaggio può essere guadagnato dalla difesa del popolo tibetano.
Mi chiedo solo … ma quanto è lunga questa notte dell’anima del mondo?
Buona erranza.
Sharatan ain al Rami

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