sabato 8 marzo 2008

Un cuore generoso


Credo che sia una cosa meravigliosa incontrare un cuore generoso.
La generosità del cuore per me viene espressa quando una persona possiede la capacità di percepire quello che appare oltre il velo delle convenzioni e dei comportamenti che ognuno di noi lascia trapelare per quieto vivere e per opportunismo.
Per cui un cuore generoso, percepisce quello che è la tua vera essenza e non quello che mostri o quello che vuoi lasciare vedere.
La generosità può essere elargita quando si possiede la pienezza, quando ciò di cui si è muniti è talmente in soprannumero, che può essere donato, condiviso, senza la paura di rimanere senza e senza avvertirne la penuria in noi stessi.
Per cui diversa è una sorta di magnanimità elargita con sufficienza, quasi sprezzando l’altro, a cui talvolta doniamo la nostra disponibilità.
Quasi l’altro fosse carente e che tu solo fossi colui che possiede qualcosa che vuoi o puoi graziosamente elargire.
Questo accade molto spesso ed il rapporto è caratterizzato dalla falsa aurea di generosità o benevolenza di uno verso l’altro.
In questo rapporto vi è disparità: vi è che elargisce e chi riceve, ma solo in un senso.
Questo non basta. Il cuore generoso invece, sa vedere ed apprezzare tutte le tue qualità, le apprezza e le ama, per cui condivide con te le sue di qualità, considerandole nobili ed alte come le tue. La generosità apprezza e mette sullo stesso piano entrambi.
Ma per vivere questo tipo di contatto, bisogna avere la fortuna di incontrare una persona che sia sullo stesso livello di vibrazioni e sullo stesso livello di raffinatezza emotiva.
Solo una persona di tale genere sa apprezzare e non invidiare tutte le tue qualità, amandole e mostrando, in contraccambio le sue. Solo questo tipo di persona riesce ad amrti con il cuore.
Se questo avviene, entrambi crescono e si sentono arricchiti.
Spesso vedendo i tempi in cui siamo immersi ci riroviamo, almeno a me questo avviene, quasi a dubitare che un tale modo di relazionarsi sia profondamente desueto e privo di senso.
Ma subito mi viene in mente l’aforisma della rana e dello scorpione e penso come non potrei essere diversa da quella che sono.
Buona erranza
Sharatan ain al Rami

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