"L’inferno sono gli altri"
(J.P.Sartre - A porte chiuse)
(J.P.Sartre - A porte chiuse)
Nell’ignoranza giungiamo alla negazione della straordinaria sensibilità dell’essere umano infatti, la percezione del mondo è governata dal modo con cui reagiamo alle stimolazioni che ci provengono dall’esterno. Se l’umano non fosse addomesticato dal Sogno del mondo, che lo abitua alla violenza e alla paura, potrebbe capire come la spontaneità e la freschezza siano le qualità migliori per godere della vita: in realtà, l’uomo viene modificato con l’addomesticamento a sogni che non sono suoi, ma che gli vengono imposti.
Il nostro corpo emozionale percepisce le emozioni e i sentimenti dell’anima e della mente, e il nostro corpo fisico percepisce il dolore e il piacere del corpo: è tramite questi strumenti che l’umano comprendere le situazioni che gli arrecano dei danni e quelle che gli procurano dei vantaggi. E’ il sentimento che è suscitato dalle afferenze sensoriali che attiva il sistema interno di regolamentazione del piacere e della sofferenza, è tramite questa sensibilità che comprendiamo il positivo e il negativo della vita.
Il corpo emozionale è quello che si sviluppa per primo infatti, già nella vita fetale, esso viene predisposto alla reazione dinamica alle stimolazioni del mondo: è vero, in questa fase l’individuo è un embrione immaturo, ma la reazione motoria automatica all’ambiente circostante è già attiva. Le reazioni primarie dell’uomo vengono plasmate dalla qualità e dalla quantità di energia emozionale da cui esso viene investito, cioè da quello che viene sperimentato nell’ambiente in cui avviene lo sviluppo e la crescita dell'organismo.
Se viviamo in un clima in cui regnano conflitti, disarmonie e mancanza di rispetto delle persone, se viviamo in un clima in cui si attua la menzogna e la dissimulazione dei propri e dei sentimenti altrui, è molto facile che si venga plasmati a questi valori. Gli umani sono come le scimmie, in quanto sono imitativi, ed è facile che siamo plasmati dagli esempi che vedono costantemente e lungamente ripetuti: per questo è facile che i figli divengano come i loro genitori.
Le energie emozionali sono in grado di sintonizzare l’anima delle persone, perciò la vibrazione emozionale a cui siamo abituati ci sintonizza sulla stessa lunghezza d’onda su cui avvengono le trasmissioni che ascoltiamo maggiormente: se il sogno familiare ha la lunghezza d’onda dell’ingiustizia, del dolore e del veleno emotivo siamo addestrati al dolore e alla violenza del mondo.
E’ in questo modo che vengono inflitte le sofferenze alle persone che vengono educate in climi sbagliati che ne inquinano la mente e l’anima, e che li rendono vittime degli inganni e delle ingiustizie del mondo. Tutti veniamo forzatamente addestrati ai sogni del mondo infatti, nei genitori, vi è il desiderio di avere dei figli che siano pronti ad affrontare adeguatamente gli inganni e le battaglie della vita, per questo essi credono che l‘educazione impartita ottenga il bene dei loro figli.
I bambini non conoscono il bene e il male, quindi non hanno mai cattive intenzioni inoltre, essi non conoscono l’utilizzo difensivo della mente poiché in loro vive solo il puro istinto: nel bambino non vi è nessuna difesa, ed è per questo che l’infanzia è così fragile e subisce ogni prepotenza da parte degli adulti. In qualche modo tutti i bambini vengono strappati dall’innocenza originaria per essere consegnati al sogno del mondo e, questo ammaestramento possiede sempre un’azione invasiva sulla mente infantile che viene strutturata.
L’addestramento può avvenire in modo più o meno feroce ma, pur sempre, la natura umana viene piegata alle necessità della società e della famiglia facendo una forzatura su coloro che la subiscono loro malgrado. Nella società odierna l’addestramento che viene inflitto dagli adulti malati di paura e di violenza assume i contorni di una vera e propria violenza alla natura umana fondamentale, poiché i valori che vengono trasmessi sono connotati dalla società e dalla famiglia in cui viviamo.
E' facile capire come una società di soprusi e di violenze crei degli individui che seguono questi schemi e questi usi di vita, facendo perpetuare tali valori sulle discendenze future. Non è difficile capire che colui che viene addestrato con violenza alla violenza diventi una persona, e un adulto che viene spinto a perpetuare ciò che conosce, poiché subisce una sofferenza a cui è inadeguato a fare fronte.
L’aggressività che si sviluppa contro coloro che ci infliggono delle ingiustizie non può venire scaricata verso coloro che opprimono perché l’altro è troppo forte o troppo potente per potersi ribellare. E’ così che si accumula tutto il veleno emozionale da cui l’umanità è intossicata, poiché esso è causato da tutte le ingiustizie accumulate da uomini che opprimono altri uomini innocenti.
Molte persone inseguono il potere e la fama perché così possono sfogare impunemente il loro rancore e la loro rabbiosa rivalsa contro l’oppressione del mondo, soprattutto se il loro veleno emotivo è talmente forte da rischiare di ucciderli se non viene smaltito all'esterno. Molto spesso lo sfogo avviene tramite l’esercizio del potere e del dominio esercitato su quelli che non possono difendersi, per questo vengono scelte delle vittime dotate di forza inferiore, poiché sui forti non si vince tanto facilmente.
L’osservazione del mondo offre molteplici esempi di questo tipo, nell'esempio di soprusi sui bambini, sugli animali, sulla natura e sulle donne; questi sono gli obiettivi deboli preferiti come capri espiatori di una società malata e sofferente. E’ evidente che questo modo sbagliato di vivere rappresenta l'unico e il vero inferno, ma esiste solo in noi e l’uomo lo inventa per sperimentarlo sulla terra.
Credere che questo mondo infernale sia l'unico possibile dimostra un'ignoranza imperdonabile, come pure credere nel castigo di Dio è un'idiozia a cui molti si sottomettono per fuggire alle responsabilità delle scelte umane. E' vero, invece, che gli umani sono vittime e carnefici di loro e degli altri: dobbiamo divenire consapevoli di questo meccanismo se vogliamo uscire dal meccanismo della sofferenza.
Nessun Dio ci premia e nessuna divinità superiore ci punisce, è in noi che esiste il libero arbitrio di vivere bene o di vivere male la nostra vita, nessuna scusa e nessun alibi ci viene offerto se comprendiamo questa scomoda verità. Non esiste alcuna punizione superiore se non quella terrena e umana con cui affliggiamo noi stessi e i nostri simili, infatti l’uomo è l'ammalato che va risanato.
Dobbiamo smetterla di giudicare il nostro essere, dobbiamo smettere di condannarlo, piuttosto ammettiamo che dobbiamo conoscerlo meglio per poterlo migliorare. Perciò aboliamo ogni giudizio sui nostri errori, in quanto il giudizio e la condanna fanno parte della malvagità del Sogno del mondo. Smettiamola di sentirci colpevoli e di punirci, poiché sono già eccessive le violenze che ci infligge la nostra società deviata e sofferente.
Se il mondo non va bene, noi non siamo colpevoli o responsabili di tutto il male: è sufficiente prendere atto di ciò che è sbagliato in noi per cambiare quello che non va al nostro interno. Se non siamo colpevoli dei mali della terra e non possiamo risolverli, però siamo responsabili dei nostri meccanismi, in quanto dobbiamo sanare noi stessi e la nostra vita.
Noi non siamo colpevoli del dolore con cui ci hanno addestrati al Sogno del mondo poiché tale progetto esisteva prima che noi nascessimo, e il senso di colpa e il disprezzo di noi fanno parte dei ricatti dell'addestramento. L'unica cosa di cui siamo responsabili è l'atto della nostra consapevolezza, e siamo responsabili del nostro risveglio a questa realtà.
L’essere umano è addestrato con il senso di colpa, quando subisce l’ingiuria della forzatura della sua natura emotiva e della violenta strutturazione mentale con cui siamo convinti di essere sbagliati per renderci più fragili e malleabili: è così che siamo dominati tramite un’indegnità che nega la bellezza dell'essere umano. Ci convincono che non siamo adeguati, e che non siamo perfetti al modello che il mondo ha costruito per ognuno.
Ma come poterci adeguare ad un modello che non segue la nostra struttura e la nostra natura? Come indossare un vestito unico se la misura é diversa per ogni individuo? Ci fissano una meta impossibile equivalente ai limiti dell’universo: è evidente che una meta così lontana non saremmo in grado di raggiungerla neppure nel corso di una vita infinita.
E' questo il motivo per cui nel Sogno del mondo esistono solo esseri deboli e dipendenti condannati a sentirsi perenni perdenti. Ecco come avviene l'addestramento con cui gli esseri umani vengono resi degli insicuri, ecco come diventiamo bisognosi di conferme e di consensi, ecco come siamo strutturati per divenire degli schiavi.
Buona erranza
Sharatan
Il nostro corpo emozionale percepisce le emozioni e i sentimenti dell’anima e della mente, e il nostro corpo fisico percepisce il dolore e il piacere del corpo: è tramite questi strumenti che l’umano comprendere le situazioni che gli arrecano dei danni e quelle che gli procurano dei vantaggi. E’ il sentimento che è suscitato dalle afferenze sensoriali che attiva il sistema interno di regolamentazione del piacere e della sofferenza, è tramite questa sensibilità che comprendiamo il positivo e il negativo della vita.
Il corpo emozionale è quello che si sviluppa per primo infatti, già nella vita fetale, esso viene predisposto alla reazione dinamica alle stimolazioni del mondo: è vero, in questa fase l’individuo è un embrione immaturo, ma la reazione motoria automatica all’ambiente circostante è già attiva. Le reazioni primarie dell’uomo vengono plasmate dalla qualità e dalla quantità di energia emozionale da cui esso viene investito, cioè da quello che viene sperimentato nell’ambiente in cui avviene lo sviluppo e la crescita dell'organismo.
Se viviamo in un clima in cui regnano conflitti, disarmonie e mancanza di rispetto delle persone, se viviamo in un clima in cui si attua la menzogna e la dissimulazione dei propri e dei sentimenti altrui, è molto facile che si venga plasmati a questi valori. Gli umani sono come le scimmie, in quanto sono imitativi, ed è facile che siamo plasmati dagli esempi che vedono costantemente e lungamente ripetuti: per questo è facile che i figli divengano come i loro genitori.
Le energie emozionali sono in grado di sintonizzare l’anima delle persone, perciò la vibrazione emozionale a cui siamo abituati ci sintonizza sulla stessa lunghezza d’onda su cui avvengono le trasmissioni che ascoltiamo maggiormente: se il sogno familiare ha la lunghezza d’onda dell’ingiustizia, del dolore e del veleno emotivo siamo addestrati al dolore e alla violenza del mondo.
E’ in questo modo che vengono inflitte le sofferenze alle persone che vengono educate in climi sbagliati che ne inquinano la mente e l’anima, e che li rendono vittime degli inganni e delle ingiustizie del mondo. Tutti veniamo forzatamente addestrati ai sogni del mondo infatti, nei genitori, vi è il desiderio di avere dei figli che siano pronti ad affrontare adeguatamente gli inganni e le battaglie della vita, per questo essi credono che l‘educazione impartita ottenga il bene dei loro figli.
I bambini non conoscono il bene e il male, quindi non hanno mai cattive intenzioni inoltre, essi non conoscono l’utilizzo difensivo della mente poiché in loro vive solo il puro istinto: nel bambino non vi è nessuna difesa, ed è per questo che l’infanzia è così fragile e subisce ogni prepotenza da parte degli adulti. In qualche modo tutti i bambini vengono strappati dall’innocenza originaria per essere consegnati al sogno del mondo e, questo ammaestramento possiede sempre un’azione invasiva sulla mente infantile che viene strutturata.
L’addestramento può avvenire in modo più o meno feroce ma, pur sempre, la natura umana viene piegata alle necessità della società e della famiglia facendo una forzatura su coloro che la subiscono loro malgrado. Nella società odierna l’addestramento che viene inflitto dagli adulti malati di paura e di violenza assume i contorni di una vera e propria violenza alla natura umana fondamentale, poiché i valori che vengono trasmessi sono connotati dalla società e dalla famiglia in cui viviamo.
E' facile capire come una società di soprusi e di violenze crei degli individui che seguono questi schemi e questi usi di vita, facendo perpetuare tali valori sulle discendenze future. Non è difficile capire che colui che viene addestrato con violenza alla violenza diventi una persona, e un adulto che viene spinto a perpetuare ciò che conosce, poiché subisce una sofferenza a cui è inadeguato a fare fronte.
L’aggressività che si sviluppa contro coloro che ci infliggono delle ingiustizie non può venire scaricata verso coloro che opprimono perché l’altro è troppo forte o troppo potente per potersi ribellare. E’ così che si accumula tutto il veleno emozionale da cui l’umanità è intossicata, poiché esso è causato da tutte le ingiustizie accumulate da uomini che opprimono altri uomini innocenti.
Molte persone inseguono il potere e la fama perché così possono sfogare impunemente il loro rancore e la loro rabbiosa rivalsa contro l’oppressione del mondo, soprattutto se il loro veleno emotivo è talmente forte da rischiare di ucciderli se non viene smaltito all'esterno. Molto spesso lo sfogo avviene tramite l’esercizio del potere e del dominio esercitato su quelli che non possono difendersi, per questo vengono scelte delle vittime dotate di forza inferiore, poiché sui forti non si vince tanto facilmente.
L’osservazione del mondo offre molteplici esempi di questo tipo, nell'esempio di soprusi sui bambini, sugli animali, sulla natura e sulle donne; questi sono gli obiettivi deboli preferiti come capri espiatori di una società malata e sofferente. E’ evidente che questo modo sbagliato di vivere rappresenta l'unico e il vero inferno, ma esiste solo in noi e l’uomo lo inventa per sperimentarlo sulla terra.
Credere che questo mondo infernale sia l'unico possibile dimostra un'ignoranza imperdonabile, come pure credere nel castigo di Dio è un'idiozia a cui molti si sottomettono per fuggire alle responsabilità delle scelte umane. E' vero, invece, che gli umani sono vittime e carnefici di loro e degli altri: dobbiamo divenire consapevoli di questo meccanismo se vogliamo uscire dal meccanismo della sofferenza.
Nessun Dio ci premia e nessuna divinità superiore ci punisce, è in noi che esiste il libero arbitrio di vivere bene o di vivere male la nostra vita, nessuna scusa e nessun alibi ci viene offerto se comprendiamo questa scomoda verità. Non esiste alcuna punizione superiore se non quella terrena e umana con cui affliggiamo noi stessi e i nostri simili, infatti l’uomo è l'ammalato che va risanato.
Dobbiamo smetterla di giudicare il nostro essere, dobbiamo smettere di condannarlo, piuttosto ammettiamo che dobbiamo conoscerlo meglio per poterlo migliorare. Perciò aboliamo ogni giudizio sui nostri errori, in quanto il giudizio e la condanna fanno parte della malvagità del Sogno del mondo. Smettiamola di sentirci colpevoli e di punirci, poiché sono già eccessive le violenze che ci infligge la nostra società deviata e sofferente.
Se il mondo non va bene, noi non siamo colpevoli o responsabili di tutto il male: è sufficiente prendere atto di ciò che è sbagliato in noi per cambiare quello che non va al nostro interno. Se non siamo colpevoli dei mali della terra e non possiamo risolverli, però siamo responsabili dei nostri meccanismi, in quanto dobbiamo sanare noi stessi e la nostra vita.
Noi non siamo colpevoli del dolore con cui ci hanno addestrati al Sogno del mondo poiché tale progetto esisteva prima che noi nascessimo, e il senso di colpa e il disprezzo di noi fanno parte dei ricatti dell'addestramento. L'unica cosa di cui siamo responsabili è l'atto della nostra consapevolezza, e siamo responsabili del nostro risveglio a questa realtà.
L’essere umano è addestrato con il senso di colpa, quando subisce l’ingiuria della forzatura della sua natura emotiva e della violenta strutturazione mentale con cui siamo convinti di essere sbagliati per renderci più fragili e malleabili: è così che siamo dominati tramite un’indegnità che nega la bellezza dell'essere umano. Ci convincono che non siamo adeguati, e che non siamo perfetti al modello che il mondo ha costruito per ognuno.
Ma come poterci adeguare ad un modello che non segue la nostra struttura e la nostra natura? Come indossare un vestito unico se la misura é diversa per ogni individuo? Ci fissano una meta impossibile equivalente ai limiti dell’universo: è evidente che una meta così lontana non saremmo in grado di raggiungerla neppure nel corso di una vita infinita.
E' questo il motivo per cui nel Sogno del mondo esistono solo esseri deboli e dipendenti condannati a sentirsi perenni perdenti. Ecco come avviene l'addestramento con cui gli esseri umani vengono resi degli insicuri, ecco come diventiamo bisognosi di conferme e di consensi, ecco come siamo strutturati per divenire degli schiavi.
Buona erranza
Sharatan
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