mercoledì 11 gennaio 2012

Fluttuazioni


“L’armonia nascosta vale di più di quella che appare.”
(Eraclito di Efeso)

Gurdjieff dice che tutto quello che esiste è materiale, perciò tutto è sottoposto alla legge universale della trasformazione, infatti la trasformazione è insita nella realtà cosmica. La trasformazione porta la materia più grossolana allo stato sottile e la materia sottile allo stato grossolano, ma il movimento non avviene in modo uniforme. A certi livelli di sviluppo esistono delle stazioni che funzionano nei punti d’arresto, infatti funzionano come apparecchi trasmittenti e trasformatori della materia.

Le stazioni che funzionano come trasformatori sono il sole, la luna, l’uomo e gli organismi microscopici, perché gli organismi trasformano in modo diverso la materia. Abbiamo la materia che si trasforma seguendo il corso ascendente perciò si affina evolvendo, ma avviene anche che la materia segue il corso discendente e si possa addensare, e la trasformazione avviene meccanicamente.

Nel cosmo esiste solo la materia anche ogni livello cosmico possiede una densità diversa, perché ogni sostanza occupa un posto determinato nella scala generale delle materie esistenti. I trasformatori che sanno elaborare la materia sono dei meccanismi diversi solo per la loro dimensione, perché il loro funzionamento è sempre identico, perciò l’elaborazione avviene nell’uomo, nel sole, nella luna e in tutto l'universo in modo identico.

La trasformazione segue due linee perchè può seguire l'evoluzione oppure l'involuzione anche se la cosa non avviene in modo lineare, perché nella posizione intermedia dei livelli evolutivi abbiamo l'opportunità di poter seguire due diramazioni diverse. La conoscenza antica dice che l'organismo può captare e assorbire solo ciò che gli è necessario per vivere, però si può scegliere se usare ciò che si assorbe per lasciarlo com’è, oppure se usarlo per l’evoluzione o per l’involuzione.

Ogni cosa deve assorbire il suo cibo specifico oppure deve diventare il nutrimento per un’altra cosa, infatti questo è il senso del concetto di “scambio reciproco” che esiste nella vita organica e inorganica. Tutto è mutevole perché è sottomesso alle metamorfosi ma non esiste solo la direzione lineare, perché il movimento può avere due direzioni. Ogni cosa ruota intorno a se stessa ma ruota anche verso il centro di gravità che gli è più vicino: il fenomeno in fisica è detto la legge del moto.

Queste regole erano conosciute nell’antichità più remota e gli uomini passati usavano la saggezza di queste conoscenze, infatti le regole sono sempre identiche anche se viene cambiato il linguaggio che definisce i fenomeni. Le conoscenze diventano incomprensibili solo perché le generazioni che vivono dopo trasformano il senso del linguaggio, perciò solo i termini sono modificati, ma la sostanza dei fenomeni è invariata.

Tutto ciò che vive è circondato da un’atmosfera che si differenzia per l’ampiezza di dimensione, infatti più grande è l’organismo e maggiore è la sua atmosfera. Ogni organismo va pensato come la fabbrica che vive circondata dai vapori, dai fumi, dalle scorie dei prodotti che evaporano durante la lavorazione delle materie. L’unica cosa che cambia è la qualità della materia che la fabbrica trasforma, infatti varia solo la qualità degli elementi che formano l’organismo.

Ogni fabbrica possiede un’atmosfera con un odore preciso, infatti l’uomo ha un odore e un gusto caratteristico, perciò è impossibile confondere l’atmosfera di un uomo con quella di un altro, perché ognuno elabora in modo diverso. Una parte delle sostanze che gli uomini producono sono usate per la nutrizione dell'organismo, e la parte restante si disperde nell’atmosfera che lo circonda, perché nessuno esiste solo per nutrire se stesso e tutto serve anche per altri scopi.

Chi conosce la regola impara ad accumulare molte sostanze sottili, perché le materie che fanno l’atmosfera dell’uomo sono continuamente consumate, ma possono venir ricostruite con il lavoro interiore. L'uomo può essere immaginato come una fabbrica che lavora su tre piani, perché ogni piano elabora sostanze diverse. Il nutrimento è introdotto da parti diverse e il primo nutrimento è l’aria, il secondo è il cibo che nutre il corpo fisico, ma il terzo nutrimento è quello che viene fornito dalla elaborazione interiore delle impressioni.

Gli elementi vanno elaborati in modo adeguato, infatti vanno elaborati in modo che le sostanze possano cambiare la densità di vibrazione: nel cosmo tutto è concatenato all’altro, ma la frammentarietà è solo apparente. L'universo sembra essere regolato da un infinito numero di leggi, mentre invece viene regolato da un numero ridotto di leggi che si combinano tra loro.

Per spiegare la trasformazione sappiamo che la prima legge cosmica è la Legge del Tre cioè la Legge dei Tre Principi o delle Tre Forze, in cui si prescrive che, in tutti i mondi, ogni azione e ogni fenomeno deve essere risultato dell’azione simultanea di tre forze, cioè dell'azione di una forza attiva e di una forza passiva che subiscono l’azione di equilibrio del contrasto, per come vediamo nei meccanismi omeostatici che reggono l'equilibrio degli organismi.

La seconda legge cosmica è la Legge del Sette o dell’Ottava che esiste nelle antiche concezioni quando si afferma che tutto è composto da vibrazioni di densità diversa. Le vibrazioni si muovono discontinuamente, perché la discontinuità è nella realtà cosmica. L’universo è fatto di vibrazioni diverse che esistono nella materia con diverso aspetto e diversa densità, infatti esistono materie più sottili e materie più grossolane.

La caratteristica delle vibrazioni è quella di avere uno sviluppo non uniforme, perché il movimento avviene in ascesa o in discesa perché l’impulso originario non impresse un moto uniforme. Nella creazione venne impresso uno moto discontinuo, perciò le vibrazioni procedono come onde che accelerano e decelerano discontinuamente. La cosa particolare è che le onde attraversano fasi in cui le onde sono più lente, ma dopo la fase lenta, le vibrazioni riprendono la velocità iniziale.

La trasformazione procede per ascese e per discese di velocità minore o maggiore, perché la periodicità delle fasi di ascesa e discesa non è mai uguale. Le vibrazioni creano un oceano di forze che vanno in ogni direzione, perciò le forze si incrociano o diventano parallele, si uniscono o si dividono mentre percorrono il cosmo, perciò le correnti diventano più deboli o più forti e diventano delle maree che procedono in modo discontinuo.

Le vibrazioni devono vincere la resistenza dell’ambiente cosmico, perciò se esauriscono la forza dell’impulso originario hanno un movimento sempre più debole e perdono la velocità. Quando avviene che le vibrazioni sono arrivate a questo livello subiscono un punto di arresto, perciò si rende necessario saper funzionare come trasformatori di materia.

La durata dei periodi di ascesa e discesa è discontinua, poiché le ascese sono più lente in quanto il fenomeno è dovuto al fatto che il movimento di risalita segue 7 fasi di gradazione. L’ottavo gradino viene conquistato per lo sforzo di salire dal settimo all’ottavo gradino in cui inizia la nuova scala composta da 7 gradini. L'antica teoria dice che il movimento avviene a velocità non uniforme, perché l’ascensione richiede una forza doppia rispetto alla discesa che è molto più veloce.

Ogni ascensione vede 7 gradini progressivi uniformi, ma la forza per fare il salto dal 7° gradino va raddoppiata, perché il salto è necessario per avere un’ascensione maggiore. La teoria dell'ottava si basa sulla mancanza di uniformità del movimento delle vibrazioni contenuto negli insegnamenti che ogni maestro dava ai suoi discepoli, infatti la teoria fu applicata concretamente in campo musicale creando la scala musicale con 7 toni.

Osservando l’universo vediamo le leggi soprattutto nella luce, nel calore, nel suono, negli elementi chimici e nelle vibrazioni magnetiche, perché nessuna materia sfugge all'ottava. Secondo Gurdjieff la legge dell'ottava può spiegare tutta la vita e il concetto di evoluzione e progresso, infatti spiega perché nel mondo non sembrano esistere delle vie dritte e perché tutto il mondo sembra pensare da sé.

Nel mondo tutto accade perché si ascende e si scende in modo discontinuo, infatti il mondo sembra una marea che trascina le esistenze e le cose. L'ottava spiega che alla natura non serve l’evoluzione individuale, infatti essa procede anche quando il mondo fa il contrario di ciò che vogliamo. Tutto accade perché nelle cose esiste un procedere che è insito nelle cose e che determina il corso, perciò le cose diventano veloci e lente ma, nel punto di rallentamento massimo, nella corsa interviene qualcosa che devia la direzione e che imprime la forza necessaria per ricominciare l’ascesa.

L’ottava interviene quando si manifesta una deviazione, perciò la corsa subisce una deviazione per l'intervento di forze che fanno prendere una direzione diversa. La cosa da ricordare è che può avvenire che, nella deviazione, la vibrazione voglia tornare verso la direzione originaria, perciò è necessaria una sosta ulteriore che faccia modificare la direzione per riportarla al punto d’origine.

La legge insegna che le pause, cioè i momenti in cui la forza d’inerzia prevale e avviene un rallentamento diventano necessari per assumere una nuova direzione. La legge spiega che l'ascesa e la discesa sono in tutte le cose, infatti spiega quei fenomeni inspiegabili che mostrano un mondo che appare come forgiato da un demente che assemblò per caso il miserabile ingranaggio che cammina a tentoni verso una meta imprecisa.

Tutti i fatti sono spiegabili se li analizziamo con questa legge, ma soprattutto sono chiari i due principi basilari, cioè il principio di deviazione delle forze e l'evidenza che nulla può restare immutato. L’ottava spiega che la trasformazione è assieme una crescita e una degenerazione, perciò la stessa discontinuità esiste anche nell’uomo.

La particolarità dell’applicazione, perciò il fattore inesorabile della ascesa e della discesa della fluttuazione esiste in tutti i ritmi. La cosa vera è che nulla evolve se tutto resta così com’è, perciò la legge definisce che nulla muta se tutto resta al suo posto. L’uomo non vede la bontà della legge perché preferisce che tutto resti al suo posto, perciò resterebbe immobile per l'ignoranza.

Il secondo errore è quello di confondere salite e discese, infatti si sbaglia direzione prendendo il sentiero che si crede una comoda ascesa, ma che diventa una discesa fatale. Non vediamo l’inevitabilità delle cose, perché non vogliamo staccarci dall’illusione che fa desiderare le cose per come vorremmo fossero e non per come sono. La seconda difficoltà è credere di poter sviluppare la coscienza con l'uso di mezzi meccanici, perciò l'ipnosi mostra salite e discese anche dove non esistono i sentieri.

Riconoscendo le ottave della vita, dice Gurdjieff, impariamo che la vita impone delle oscillazioni in cui le cose diventano onde che si sollevano e ricadono. Anche la nostra energia interiore segue l'oscillazione del pendolo cosmico, perciò l’umore migliora e peggiora, perché gli uomini vivono anche le fluttuazioni interne. Le fluttuazioni sembrano prodotte da un motivo apparente, infatti sono mosse dai desideri, dai pensieri e dai sentimenti che ci rendono troppo oscillanti.

La legge dell’ottava condiziona la vita fisica e la vita psichica, perciò produce fenomeni che sembrano inspiegabili, ma che sono enigmatici solo per la ristrettezza del sapere e per l’ignoranza umana che nega il fatto che non tutti possono evolvere in modo uguale. Quando le ottave si susseguono in modo ininterrotto tutte le vibrazioni seguono il ritmo oscillatorio, ma se avviene l'incontro con vibrazioni più potenti, le vibrazioni più deboli vengono sommerse dalla forza delle più potenti che le trascinano nel loro corso.

Nelle ottave che sono travolte e deviate, le vibrazioni subiscono un cambio di natura che produce risultati opposti a quelli desiderati, perciò veniamo trascinati fuori dalla direzione desiderata. Solo le ottave cosmiche, sia nelle fasi di ascesa che di discesa, sanno sviluppare in modo consapevole di loro stesse e sanno seguire la direzione che avevano deciso di avere dall’inizio.

L’osservazione dimostra che lo sviluppo di ottave superiore è possibile, sebbene lo sviluppo possa sembrare accidentale, infatti avvenire che le ottave possano incontrare una certa ottava e nell’incontro, le ottave possano colmare i blocchi che le tenevano al livello inferiore. Gurdjieff dice che se l’incontro avviene quando l’ottava è nell’intervallo può esserci un flusso di forza e di carattere tale da imprimere uno shock addizionale.

L’osservazione dimostra che lo shock impone lo sviluppo oppure l'ottava può continuare il suo corso senza cambiare nulla di ciò che era, perché uno shock può agire in modo molto diverso. A seconda della fase d'ottava avviene una cosa diversa, infatti se le ottave sono in fase discendente l’intensità della forza necessaria diventa minore. Nelle fasi discendenti è necessaria una forza minore per avanzare, perciò l’ottava in discesa ascende più facilmente dell’ottava che è ascendente.

Per le ottave che non sviluppano un solo shock non è sufficiente, perciò è necessario ricevere uno shock supplementare che sarà meno violento del primo. Gli shock addizionali sono necessari per dare le forze opportune per raggiungere lo scopo prefisso, anche se tutti gli shock sembrano occasionali. Un caso è un fatto incerto, infatti crediamo che avere uno sviluppo lineare significa seguire la linea dritta, perchè il pensiero manca di relatività.

Nell’uomo non esiste la prospettiva relativa, infatti non vede che anche la linea spezzata segue un corso certo, infatti pur deviando poi si raddrizza, perché la logica diventa lineare se segue un obiettivo. La mente non crede che le linee spezzate possano avere un obiettivo certo, perché si crede che la certezza sia seguire la linea diritta, infatti l’illusione è credere che le rette siano la regola e le spezzate siano le eccezioni.

L’attività umana cerca fini che sono obiettivi solo per l'apparenza e che hanno solo il nome di scopo originario, perché gli uomini sanno perseguire solo le illusioni che sono alimentate dai loro desideri. Questa è la causa per cui gli uomini raggiungono degli scopi solo in modo accidentale, ed è pure il motivo per cui la mente non sappia valutare come il tempo possa trasformare la vittoria più ambita nella sconfitta più disastrosa.

Buona erranza
Sharatan

2 commenti:

Alexandra ha detto...

Bellissimo, grazie!

Sharatan ain al Rami ha detto...

Grazie a te carissima!
Un forte abbraccio
Sharatan