martedì 16 aprile 2013

Sentire con il cuore



“Non si vede bene che con il cuore.”
(Antoine de Saint-Exupéry)

Il maestro Omraam Mikhael Aivanhov dice che gli uomini hanno due tipi diversi di intelligenza, infatti c’è l’intelligenza che viene dal cervello e quella che viene dal cuore. Nei passi in cui i Vangeli dicono che il cuore è l’organo della comprensione non si riferiscono all’organo che batte nel petto e fa scorrere il sangue, infatti il cuore dotato di vita spirituale a cui si allude è il plesso solare.

I maestri dicono che nel plesso solare si sentono e comprendono le grandi verità cosmiche, perché l’intelligenza del cervello ci permette di imparare, scrivere, parlare e agire, ma il cervello non conosce altre cose. Il livello di sviluppo della 5° razza post-atlantica, che è quella attuale, ha prodotto un prototipo umano dotato di un cervello fisico che non è sufficiente per avere una completa comprensione.

Gli uomini comprendono le cose soltanto se le sperimentano di persona, perché così tutto il loro essere viene coinvolto nella sua totalità. Allo stato evolutivo attuale, dice il maestro Aivanhov, alcune funzioni vengono svolte da organi diversi, infatti il plesso solare regola la respirazione, l’eliminazione, la circolazione e la crescita, mentre il cervello serve per aver coscienza della nostra individualità.

Il plesso solare ci fa entrare in relazione con la vita del cosmo e con le sue energie. Il cervello non è ancora del tutto evoluto, perché questo organo è ancora immaturo e dovrà avere un’ulteriore evoluzione futura. L’origine del plesso solare è molto antica, poi il plesso ha creato il cervello e ancora oggi si occupa di accudirlo e nutrirlo, perciò si dice che il cervello è figlio del plesso solare.

Il plesso solare è descritto come un cervello rovesciato, perché in esso la materia grigia è verso l’interno e quella bianca è verso l’esterno, mentre nel cervello la materia grigia è esterna e quella bianca è interna. La materia grigia è la materia che ci permette di pensare, mentre quella bianca ci permette di attivare una sensibilità interna molto profonda.

Il fatto che la sua materia bianca sia all’esterno dimostra che il plesso solare deve percepire velocemente quello che avviene nel corpo per ristabilire subito l’equilibrio. Il cervello non ha pari velocità di percezione, infatti si attiva solo quando l’organismo è obbligato a reagire e la reazione può essere anche molto tardiva.

Il cervello si muove molto velocemente quando deve associare e ragionare, invece il plesso solare deve mantenere il corpo in equilibrio e può usare infinite capacità curative provenienti dalla sua percezione profonda del corpo. Il cervello è un organo recente sia negli animali che negli esseri umani, ma il rapporto tra la quantità di materia e qualità di performance dimostra che l’uomo usa il suo cervello peggio di quanto facciamo gli animali.

Le nostre capacità cerebrali saranno migliori, ma oggi lo studio della vita delle formiche dimostra che il loro cervello ha un’organizzazione e una ottimizzazione migliore di quella umana. A causa di queste ragioni, il nostro cuore spirituale fu collocato nel plesso solare e nel centro hara, ma noi non sappiamo che il plesso solare possiede delle straordinarie capacità percettive e curative, perciò sfruttiamo sempre e solo il cervello per tutte le nostre attività.

Usiamo il cervello per accudire a tutte le azioni del vivere, ma questo organo troppo poco strutturato non riesce a gestire tutte le tensioni che subisce, perciò va in sovraccarico di tensione. Dovremmo imparare a dividere meglio l'impegno distribuendo equamente la fatica tra il plesso solare e il cervello per costruire un organismo più resistente alla fatica, infatti il plesso solare usa una riserva di energia che è inesauribile.

La suddivisione del lavoro tra i due organi è definita in base alla parte che deve attivarsi, perciò il distretto corporeo superiore al punto vita va rapportato al cervello e il distretto corporeo inferiore va subordinato al controllo del plesso solare. Questa regola insegna che troviamo l’equilibrio se suddividiamo la fatica tra i due, perché il cervello lavora se riceve una continua ricarica energetica, ma non la può avere se il plesso solare è bloccato.

Uno squilibrio di flussi energetici tra i due organi produce il male di molti che hanno i nervi a pezzi e la salute malandata per non avere usato bene le loro funzioni. I trattati di alchimia narrano di un’essenza meravigliosa che può donare la salute, l'intelligenza, la bellezza e la sapienza, e dicono che tutti gli esseri sanno distillarla. Quei testi dicono che le piante, gli animali e gli uomini producono continuamente una linfa o un prana vitale da cui potranno distillare l’elisir di vita che altri chiamano magnetismo.

L’essenza di vita viene estratta mentre mangiamo, respiriamo e pensiamo, le piante la traggono dal suolo, dall’aria e dal sole con cui preparano la loro linfa, mentre l’uomo la produce mentre assorbe la qualità del suo ambiente. Il plesso solare è l’ampolla in cui viene accumulata, infatti il plesso solare è il luogo in cui conserviamo la nostra scorta di forze vitali.

Per questo motivo quando siamo inquieti, scontenti o infelici sentiamo contratto il plesso solare, e quando tutte le tensioni si dissolvono sentiamo la felicità del rilassamento del plesso solare. Questa percezione di benessere è paragonata da Gesù, nei testi evangelici, alla percezione di uno sgorgare di “acqua viva” dal cuore spirituale.

Buona erranza
Sharatan

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