lunedì 2 dicembre 2013

Suono senza suono



Continua a scartare: né questo, né quello
e alla fine, quando non rimane nulla più da scartare -
allora accade l'esplosione!
Non aggrapparti a nulla, a nessun pensiero.

Va avanti e procedi sempre fino al vuoto assoluto.

Ho sentito la storia di un ragazzo di nome Toyo
e delle sue meditazioni. Aveva solo dodici anni
ma voleva che gli dessero qualcosa su cui riflettere,
su cui meditare. Una sera dunque si recò a visitare
Mokurai, il Maestro Zen.

Diede un leggero colpetto al gong per annunciare la sua presenza,
poi si sedette davanti al Maestro in rispettoso silenzio.
Alla fine il Maestro disse: Toyo, mostrami il suono di due mani.
Toyo battè le mani.

Molto bene - disse il Maestro - Adesso mostrami il suono del battito
di una sola mano. Toyo restò in silenzio.
Infine si inchinò e se ne andò per meditare sul quesito.

La notte seguente ritornò e colpì il gong col palmo di una mano.
Questa non è la risposta giusta, disse il Maestro.
La notte dopo Toyo tornò e suonò con una mano sola
la dolce musica delle geishe.

Questa non è la risposta giusta, disse il Maestro.
Notte dopo notte, Toyo tornò con altre risposte
e sempre il Maestro disse che non era quella la risposta giusta.

Per notti e notti Toyo cercò nuovi suoni
ma ogni qualvoglia soluzione veniva respinta.
La domanda in sé era assurda, per cui nessuna risposta
poteva essere quella giusta.

Quando l'undicesima notte Toyo si presentò,
prima ancora che dicesse una parola, il Maestro disse:
Nemmeno questa è la risposta giusta!
a quel punto Toyo smise di andare dal Maestro.

Per un anno rimuginò su ogni suono possibile
per poi scartarli tutti,
e quando non rimase assolutamente più nulla da scartare
esplose l'illuminazione!

Quando non fu più, tornò dal Maestro
e senza suonare il gong si mise a sedere e si inchinò.
Non disse assolutamente nulla e la stanza
era colma di silenzio. A quel punto il Maestro disse:
Dunque hai sentito il suono senza suono! (Osho)

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