“La felicità non dipende tanto da un ambiente favorevole
quanto dalle condizioni della nostra mente.“
(Orison Swett Marden)
Il nostro mondo nasce nella nostra mente, perciò diventa esperienza tutto quello che corrisponde allo stato della mente. Se vengono modificate le condizioni della mente, di conseguenza, vengono modificate anche le condizioni esterne. I nostri pensieri, le nostre emozioni e le nostre convinzioni formano una dimensione interiore che prepara la struttura di ciò che diventerà la nostra realtà fisica.
Non c’è nulla di esterno che non abbia inizio nella mente e nel mondo interno, perciò questo meccanismo costruisce il mondo materiale. L’esperienza ci insegna a usare tutte le forme di energie che incontriamo, perciò la nostra realtà elettromagnetica interiore sarà materializzata all’esterno.
I pensieri e i sentimenti hanno una realtà elettromagnetica che si aggrega per attrazione e affinità, perciò forma le aree di fenomeni e le circostanze che diverranno eventi materiali. I nostri pensieri e le nostre emozioni saranno tradotti in strutture energetiche che diverranno oggetti materiali nel mondo esterno.
La realtà interna è diversa perché la percezione interna è determina dalla qualità dei pensieri e dalle emozioni ossia dalle caratteristiche del soggetto. Se un oggetto esterno è inserito nella memoria diventa un oggetto con solidità e persistenza tangibili. Anche se l’oggetto non è più visibile può restare una realtà interna che influenza l'esterno.
Finché l'oggetto resta vivo nella memoria non è importante che sia visibile, perché l'interno percepisce molte forme di realtà. La realtà interna cresce con le convinzioni che abbiamo creato. Tutte queste concezioni vengono costruite e strutturate nel tempo, perciò le nostre esperienze sono condizionate anche dalle aspettative che abbiamo.
I toni della sensibilità e la qualità della mente sono fusi all'atteggiamento emotivo che sentiamo. L'idea che nutriamo su noi stessi e sul mondo determina la qualità della nostra esperienza futura. E questi elementi formano la tonalità della realtà che viviamo concretamente.
Le emozioni sono stati transitori ma è costante il modo con cui le esprimiamo, perciò le nostre reazioni mostrano la qualità della nostra struttura interna. Emettiamo il suono che ci caratterizza meglio, perché delle note diverse caratterizzano tutti gli esseri. Le note sono le diversa forme che lo spirito assume quando viene congiunto con la carne, perciò esse esprimono il tono del loro nucleo essenziale.
La carne che si forma intorno al nucleo risponde agli accordi interni, perciò il corpo è il suo prodotto. La vita è il frutto della collaborazione creativa tra l'accordo personale e la realtà esterna. Il tono esprime la tempra dell’energia che usiamo per vivere la vita. La ricchezza emotiva, la varietà e bellezza dell’esperienza fisica, per com'è sentita da ognuno, viene sempre riflessa dal diverso tono della sensibilità.
Tutto quello che siamo determina gli eventi che vivremo, perciò anche il nostro sviluppo successivo e la peculiarità della nostra percezione. La nota fondamentale illumina tutta la vita e determina il tono vitale e il nostro percorso, perciò la vita nasce dall’interno. Chiaramente l’azione sarà generale, perché l'espressione personale è correlata alla vita collettiva, ma l’individualità è libera di costruire l’identità che vuole avere.
Tutti gli esseri usano una coscienza per partecipare al mondo, perciò anche l’umanità forma l’individualità collettiva a cui il singolo partecipa mentre costruisce la sua identità unica, distinta e autonoma. Viviamo come esseri limitati solo se restiamo chiusi in una sola forma espressiva, e restiamo cristallizzati nelle nostre convinzioni, perché tutti i recinti precludono.
L’ego è una parte limitata di noi, infatti è la parte più esperta a trattare con la realtà esterna. L’ego è la struttura che permette alla mente cosciente di venire coinvolta nella realtà. L’ego è la parte più esterna della persona, mentre la mente cosciente è la parte più profonda.
L’ego viene formato unendo diverse qualità, infatti è frutto di aspetti diversi ed è una combinazione di caratteristiche in continua trasformazione. Questa struttura è composta di cose vere e di cose incomplete che sembrano agire in modo unitario e coerente.
La mente è una cosa diversa, perché è la funzione della consapevolezza interna che viene usata per uscire all'esterno. L’anima usa la mente per guardare fuori da sé, e per percepire il mondo. L’ego è l’occhio che la mente usa per mettere a fuoco la realtà esterna, perciò l'ego è il punto focale che va sempre accordato alla mutevolezza del mondo esterno.
Se la mente si blocca nella realtà dell’ego e gli permette di avere il controllo, si ferma la consapevolezza e l'evoluzione. Il nostro fine è quello di avere una mente lucida che sa gestire un'identità creativa che si esprime con una vita dinamica e gioiosa.
L’esperienza viene formata dalle convinzioni, dalle emozioni e dai pensieri che sentiamo, perciò tutto quello che abbiamo nella mente va osservato con attenzione. Se le convinzioni interne diventano una realtà che è vissuta come indiscutibile, esse fondano tutta la persona e diventano i pilastri della nostra struttura.
Le convinzioni devono sorgere dall'esperienza diretta, perciò le convinzioni non devono essere solo contenuti mentali. La mente cosciente può essere bloccata da false convinzioni, infatti molte persone rifiutano le idee che dicono di amare, perciò non fanno quello che vorrebbero fare e diventano schiavi delle loro idee.
La mente cosciente vuole essere libera, ma spesso è prigioniera di complesse dinamiche, perciò non riesce a vivere meglio. Molti pensano che l’inconscio sia un posto torbido, perché lo credono pieno di energie negative. Altri pensano che il sé interiore sia un territorio minaccioso che non va conosciuto, perciò escludono anche le parti che gli appartengono.
L’inconscio oscuro e la negazione dell’anima tolgono tante zone che offrono il benessere. Il sé interiore non ama le limitazioni e neppure le divisioni, però questo avviene se l'ego è squilibrato nei suoi rapporti con l’esterno. L'equilibrio interno è la prima condizione per una migliore qualità di vita, infatti bene e male dipendono dalla realtà interna che alimentiamo e l'influsso esiste a prescindere dalla nostra consapevolezza.
Il nucleo interno attrae le energie affini a quello che coltiviamo, perché siamo come magneti polarizzati sulle loro convinzioni. Le nostre parti interne agiscono sempre in modo libero e spontaneo, perciò entrano naturalmente in risonanza con tutto quello che credono e che sentono maggiormente.
Le parti inconsce agiscono in modo efficiente, infatti ognuno vive la realtà che gli è più assonante. Il mondo interno viene costruito sul modello delle convinzioni, dei pensieri e delle emozioni, perciò la nostra realtà viene condizionata da tutti questi fattori. Le convinzioni possono diventare ostacoli al nostro benessere, perciò dobbiamo conoscere la vera realtà interna.
Dobbiamo imparare a riflettere sulla qualità delle nostre convinzioni per capire se ci rappresentano oppure se non esprimono più quello che siamo diventati. Se impariamo a riconoscere i toni tipici della nostra individualità, questa crescente familiarità con noi stessi diventa la migliore meditazione che possiamo fare.
Buona erranza
Sharatan
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