sabato 18 ottobre 2014

Cos’è la bellezza?



“Allora, cos’è la bellezza? Questa è una delle domande fondamentali; non è una domanda superficiale, quindi non accantonatela subito. Capire cos’è la bellezza, avere quel sentimento del bene che inizia quando la mente e il cuore sono in comunione con qualcosa di bello, senza nessun impiccio e in modo di sentirsi completamente a proprio agio; sicuramente ciò ha un gran significato per la vita, e se non conosciamo queste reazioni alla bellezza, le nostre vite saranno completamente superficiali.

Si può essere circondati da grande bellezza, dalle montagne, dai campi, dai fiumi, ma se non si è vitali di fronte a ciò, è proprio come se fossimo morti. Cos’è la bellezza? Pulizia, ordine dei vestiti, un bel sorriso, un gesto aggraziato, il ritmo della camminata, un fiore nei capelli, buone maniere, chiarezza nel parlare, sollecitudine, essere ben considerati dagli altri, puntualità… tutto ciò fa parte della bellezza; ma questa è solo la superficie. Ed è tutto riguardo alla bellezza o c’è qualcosa di molto più profondo?

C’è la bellezza della forma, la bellezza del disegno, la bellezza della vita. Avete mai osservato la bella forma di un albero quando il suo fogliame è rigoglioso, o la straordinaria delicatezza di un albero spoglio che si staglia contro il cielo? Simili cose sono belle da contemplare. Ma sono tutte espressioni superficiali di qualcosa di molto più profondo. Allora, che cos’è quello che chiamiamo bellezza? Potete avere un bel viso, belle fattezze, potete vestirvi con buon gusto e avere maniere raffinate, potete dipingere bene o scrivere sulla bellezza del paesaggio.

Ma senza quel sentimento interiore del bene tutti gli annessi e connessi della bellezza conducono a una vita molto superficiale e sofisticata, ad una vita senza gran significato. Perciò dobbiamo scoprire cos’è realmente la bellezza, non è vero? Fate attenzione, non sto dicendo che dovremmo evitare le espressioni esteriori della bellezza. Tutti dobbiamo avere buone maniere, dobbiamo essere puliti e vestire con gusto, senza ostentazione, dobbiamo essere puntuali, chiari nel nostro parlare e tutto il resto. Questi elementi sono necessari e creano una piacevole atmosfera ma essi, in loro stessi, non hanno gran significato.

È la bellezza interiore che ci dà grazia, una squisita gentilezza nella forma e nel movimento esteriore. E che cos’è questa bellezza interiore senza la quale la vita è così superficiale? Ci avete mai pensato? Probabilmente no. Ma aiutarvi a scoprire che cos’è la bellezza interiore, senza la quale la forma esteriore e il movimento hanno pochissimo significato, è una delle funzioni della corretta educazione; e il profondo apprezzamento della bellezza è una parte essenziale della vostra vita. Una mente superficiale può apprezzare la bellezza?

Può parlare di bellezza, ma può sperimentare lo sgorgare di questa immensa gioia guardando qualcosa che è veramente bello? Quando una mente si interessa solo a se stessa e alle proprie attività non è bella; qualunque cosa faccia rimane brutta, limitata e quindi è incapace di sapere che cosa sia la bellezza. Invece una mente che non si interessa a se stessa, che è libera dall’ambizione, una mente che non è imprigionata nei propri desideri né spinta dalla ricerca del successo, una simile mente non è superficiale e fiorisce nel bene. Capite?

È questa bontà interiore che conferisce bellezza, persino a una cosiddetta faccia brutta. Quando c’è la bontà interiore la brutta faccia si trasforma, perché la bontà interiore è davvero un sentimento molto religioso. Sapete cosa significa essere religiosi? Non ha nulla a che vedere con le campane dei templi, né con i puja indù e nemmeno con le cerimonie dei preti e tutti i loro insensati ritualismi. Essere religiosi significa essere sensibili alla realtà. Il vostro intero essere - cuore, corpo e mente - è sensibile alla bellezza e alla bruttezza, all’asino legato a un palo, alla povertà e al sudiciume della città, alle risate e alle lacrime, a ogni cosa intorno a voi.

Da questa sensibilità per l’intera esistenza scaturiscono la bontà e l’amore; e senza questa sensibilità non c’è bellezza, anche se potete avere talento, essere vestiti bene, guidare un’automobile costosa ed essere scrupolosamente puliti. L’amore è qualcosa di straordinario. Non potete amare se state pensando a voi stessi - e questo non vuol dire che dovete pensare a qualcun altro. L’amore è, non ha oggetto. La mente che ama è realmente una mente religiosa perché sta all’interno del movimento della realtà, della verità, di Dio, ed è solo una mente simile quella che può sapere che cosa sia la bellezza.

La mente che non è prigioniera di alcuna filosofia, che non è rinchiusa in nessun sistema o fede, che non è spinta dalle proprie ambizioni e perciò è sensibile, attenta, osservatrice, essa possiede bellezza. Una mente che non appartiene a nessuna nazione, che non è motivata dall’ambizione o dominata dalla paura, una simile mente fiorisce sempre nell’amore e nella bontà. Poiché sta nel movimento della realtà, essa sa che cos’è la bellezza; sensibile sia al brutto che al bello, è una mente creativa, dotata di una comprensione illuminata.”

(Jiddu Krishnamurti, La ricerca della felicità, Mondadori)

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