“Dobbiamo essere grati alle persone
che ci fanno felici; esse sono
gli affascinanti giardinieri
che fanno fiorire la nostra anima.”
(Marcel Proust)
“Percorrendo la via dovrete iniziare a lasciare gli attaccamenti, le aspettative, i desideri e i bisogni inutili e scoprire quale libertà vi sia nel trovarsi alla fine della giornata con le mani vuote, ma anche quanto sia meraviglioso essere semplici esseri umani. Questa sensazione di sollievo libererà tempo e pensieri, dandovi una nuova energia. Pensate a quanto spazio vi sarà nella vostra mente senza tutte quelle preoccupazioni, quell’egocentrismo e quei dubbi.
Comincerete a notare che cosa vi ispira; avrete prima lo spazio e la libertà di crescere e di svilupparvi; e poi di ispirare gli altri. A questo scopo dovrete conoscere il vostro ego, quella maschera fragile ma opprimente che tutti portiamo nella vita, togliendovela gentilmente per riconoscere il vostro vero sé, per scoprire ciò che realmente vi fa vibrare.
Dovrete imparare a riconoscere i vostri maestri, quelle persone che vi trasmettono calore e incoraggiamento e che è bene tenere in gran conto; e, cosa altrettante importante, dovrete comprendere che esistono individui che, sfortunatamente, sono per voi negativi, così come lo siete voi per loro. Sottraendovi a queste influenze, anche solo mentalmente, riuscirete a far crescere la compassione e la pazienza.
A quel punto dovrete sviluppare il giusto atteggiamento, la volontà di essere buoni e di fare cose buone, per gioire del benessere altrui, per essere generosi anziché soddisfare soltanto i vostri desideri, per applicare umiltà e pazienza, e per agire con gentilezza e amore. Dovrete praticare molto per scoprire la vostra vera via e per gioire della vita quotidiana, ma questo è il momento per cominciare.
Il segreto di questa via non comune è che, prendendovi cura degli altri, in realtà vi prendete cura di voi stessi. E, per prendervi cura degli altri, dovrete pensare a voi stessi e al vostro benessere, ma dovrete farlo con un atteggiamento di generosità, invece di pensare sempre in termini di “io voglio” o “io desidero.”
Ci troviamo tutti in un ciclo di interdipendenza e di connessione: dovete prendervi cura degli altri per prendervi cura di voi stessi e dovete prendervi cura di voi stessi per prendervi cura degli altri. Entrambi gli atteggiamenti sono necessari se volete percorrere questa via non comune, se volete esservi utili a vicenda. Ecco che cosa dovete capire.
Percorrere la via significa predisporre le cose in modo da essere rilassati e godere gioiosamente di ciò che avviene. Potrete partire dalla contemplazione e poi comincerete a praticare; ed è una pratica che comincerete veramente a imparare. Le migliori lezioni della vita vengono dal viverla. Ogni giorno cercherete di essere persone un poco più gradevoli agli altri e un poco più gradevoli a voi stessi, passo dopo passo, un poco alla volta.
A lungo andare questa sarà una pratica efficace che renderà agevole una strada impervia. Solo comprendendo quanto sia importante la vostra esistenza sarete in grado di rispondere alla domanda sul come renderla migliore, su come trovare il significato; e in tal modo potrete liberarvi da una concezione rigida di voi stessi e del mondo. Nel prossimo minuto può accadere qualsiasi cosa: questa è la bellezza della vita.” (Gyalwang Drupa, Vedere il cielo in un fiore selvatico, Mondadori)
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