lunedì 28 marzo 2011

La pelle dell'anima



“Il respiro della vita avvolge con cura tutti gli esseri
come un padre avvolge suo figlio;
è il Signore di tutte le cose,
che esse respirino o non respirino”

(Atharva-veda, XI,4)

I Veda dicevano che l’aria “tesse” l’universo, che il respiro “tesse” l’uomo e che l’universo è percorso dai venti cosmici che sono il respiro dell’universo, in quanto tutto il cosmo è un immenso organismo in cui scorre una linfa vitale che è costituita da ondate di energia vibrante che fluiscono ovunque. Il nostro corpo sembra costituito di una materia solida, ma noi siamo delle masse energetiche che vibrano ad un determinato livello, perciò anche le energie universali fluiscono nel nostro corpo percorrendoci come delle ondate di luce in perenne movimento.

La costante vibrazione che esiste in natura costituisce il flusso del prana che è in tutto l’universo perché tutto è creato dal movimento, e se anche il più piccolo atomo smettesse di vibrare, l’armonia dei mondi potrebbe essere disturbata. L’oscillazione del flusso pranico imprime un ritmo universale, poiché questa vibrazione energetica vitalizza tutta la materia: è così che viene creata incessantemente la vita.

Tutto nasce e tutto muore a tutti i livelli della realtà, perciò tutto scorre nel rinnovamento universale, e tutto ciò che muore viene sostituito sempre da una nuova forma di vita. Gli uomini assorbono l’energia vitale dal cibo, dall’aria e dall’acqua, ma riescono ad attingere ad ulteriori risorse vitali anche dall’energia mentale dell’universo, e con queste forze possono rivitalizzare il corpo e la mente.

L’energia vitale umana è racchiusa nei centri nervosi e nel cervello, infatti l’uomo trae risorsa anche dalla sua attività mentale, perciò è l’insieme delle risorse vitali di cui l’individuo riesce ad usufruire che alimenta la sua aura. L’ego umano ed il prana sono due cose distinte, e quando l’ego umano lascia il corpo fisico al momento della morte, la parte di prana che egli controlla viene liberata, in quanto l’ego comanda il prana solo se l’uomo riveste un involucro fisico, poiché il prana è negli atomi della materia.

Nell’ordine delle cose è definito che ogni corpo che muore si disgrega, e in ogni atomo viene inclusa una porzione di prana per avere la potenzialità di creare delle nuove forme di vita mentre, la restante parte di energia che resterebbe inutilizzata dopo che gli atomi sono stati saturati dalla forza vitale, deve fare ritorno al serbatoio del prana universale. Malgrado il prana sia in tutta la materia, esso non è una materia ma è una forma di energia che definiamo “magnetismo” umano, cioè essa è la forza vitale che è in grado di rispondere alle cure psichiche, al magnetismo terrestre e alle cure dello spirito.

Saper controllare il prana corrisponde a saper aumentare e saper distribuire le forze vitali, in modo che le energie possano circolare nell’organismo per stimolarlo e rinforzarlo. L’aura è l’alone che circonda il corpo umano e che è paragonabile alla pelle del corpo fisico, perché come la pelle ha una funzione protettiva, infatti è una frontiera con cui facciamo lo scambio d’informazioni tra il mondo interno e il mondo esterno, perché l’aura assorbe ed espelle le energie.

Come la pelle ha una sua sensibilità , perché l’aura è “la pelle dell’anima”, infatti essa protegge e rende sensibile l’anima: è tramite l’aura che la nostra anima recepisce e si rende permeabile alle correnti cosmiche, infatti è tramite l’aura che l’anima umana comunica con l’Anima universale. Anche l’atmosfera che circonda la terra possiamo immaginarla come l’aura del pianeta, infatti tutte le caratteristiche che pensiamo dell’aura umana vanno applicate anche all’aura del nostro pianeta sebbene le proporzioni siano molto diverse, ma il ruolo che essa riveste è identico.

Tutte le informazioni planetarie e tutte le influenze zodiacali ci raggiungono e ci influenzano in maniera diversa a seconda della qualità della nostra aura, perciò le stesse tendenze possono avere degli influssi diversi se la qualità delle nostre vibrazioni viene modificata, infatti anche il magnetismo planetario può influenzarci diversamente. L’aura ha una sensibilità che è condizionata dalla purezza e dalla tipologia dei colori di cui è dotata, perciò diventiamo più o meno ricettivi a determinate forze e determinati influssi, infatti l’aura è l’antenna con l’uomo si connette alle forze che circolano nel cosmo.

Se l’aura è molto luminosa diventa sempre più potente, perciò riesce a respingere gli influssi che sono negativi o nocivi, infatti le forze nemiche trovano un posto di blocco impenetrabile. I guardiani psichici che sono inseriti nell’aura rappresentano simbolicamente le qualità difensive che ognuno di noi possiede e che sono inconsce, perché le tre funzioni della sensibilità, dello scambio e della difesa insite nella nostra aura sono interrelate tra loro e sono simultanee.

La qualità della nostra pelle fisica e psichica condiziona la qualità della percezione e dello scambio che sappiamo intrattenere con il mondo, infatti la nostra pelle fisica può essere sensibile, resistente, oppure debole e flaccida, ma tutto ciò che siamo fisicamente riflette la qualità dell’essere e questo condiziona la qualità dell’aura che egli riesce a formare.

Le caratteristiche dell’essere umano, perciò la qualità della sua volontà, le attività a cui si dedica prevalentemente, tutte le sue debolezze, tutte le sue qualità , così come i pregi e i difetti sono impressi nell’aura, perché la pelle psichica diventa anche la rappresentazione dell’intero destino dell’uomo, infatti nell’aura vengono incisi i successi e i fallimenti, e vi restano tutte le caratteristiche distintive delle persone.

Nell’aura restano le emanazioni di tutti i nostri corpi sottili, e ognuno di questi corpi imprime le sue sfumature, poiché ogni sfumatura viene prodotta dal particolare tipo di emanazione e di vibrazione energetica di cui sono il risultato. Nella nostra aura vi è la sintesi di tutte le emanazioni che costituiscono la nostra persona, perciò l’aura è la nostra impronta digitale a livello astrale, ed essendo nostra è la nostra caratteristica precipua, perché è tipica della nostra essenza, infatti non vi sono mai due aure che siano identiche, e in questo senso ogni uomo è sempre un prototipo unico e speciale, infatti ognuno di noi è il custode di una piccola parte della Torah, dicono i cabalisti.

Solo questo pensiero dovrebbe rendere l’uomo orgoglioso di essere vivente e di essere stato scelto per rappresentare una delle lettere di cui si compone la creazione divina, perciò dovremmo essere orgogliosi di essere al servizio della creazione, dicono i maestri cabalisti. Tutti possono imparare a dissimulare perciò possono usare varie maschere, ma l’aura rende inutile ogni finzione per i saggi che sanno valutare gli uomini non guardando il loro volto, ma leggendo i colori che li circondano, e leggendo ciò che è restato inciso nella loro aura.

L’essere umano non ha alcun potere di cambiare i suoi colori aurici, e non possiamo controllare le nostre vibrazioni sottili, perché esse provengono dall’interezza del nostro essere. L’aura è qualcosa di molto complesso che ha tre livelli di combinazioni di emanazioni, infatti abbiamo un’aura che è fisica perché è alimentata dallo stato di salute del nostro corpo e dalla forza vitale di cui disponiamo, perché è insito nella nostra costituzione fisica.

Vi è poi il corpo astrale e il corpo mentale che arricchiscono l’aura imprimendo la forza del grado di attività o di inerzia dell’individuo, e aggiungendo le qualità e i difetti personali, perciò la primitiva aura fisica si incrementa sempre più assumendo anche tutte le sfumature dei nostri pensieri, dei nostri sentimenti e delle nostre emozioni. Vi è poi anche il livello superiore in cui si ridestano i tre corpi superiori, cioè il corpo causale, il buddhico e l’atmico per cui l’aura inizia a formare il suo “corpo di luce” che è detto “corpo dell’immortalità” ed è la manifestazione dell’essere umano che ha raggiunto una vita spirituale molto intensa ed elevata.

Il livello del corpo di luce è quello del corpo di gloria che fu manifestato da Gesù sul monte Tabor quando il suo corpo divenne trasparente e splendente e le sue vesti divennero dei drappi lucenti talmente irradianti e luminosi che i tre apostoli che lo accompagnavano ne furono quasi accecati, e questa è la migliore descrizione del livello che possono raggiungere i maestri sublimi.

Si dice che il corpo di luce dei più grandi maestri non sia più una vibrazione, ma che divenga una potenza energetica così immane da riuscire a ristabilire l’equilibrio in tutto ciò con cui vengono a contatto e che era disturbato, malato o squilibrato, infatti questo potente flusso energetico è in grado di riportare la pace e l’armonia con la sua semplice presenza. Una tale energia diventa il pilastro di una potenza divina talmente immane da essere invincibile, infatti è scritto che la “Luce di Buddha” può illuminare l’intero universo, può rettificare ogni male spirituale e può risanarci da ogni malattia.

Buona erranza
Sharatan


3 commenti:

Riyueren ha detto...

Ecco, sapevo, "sentivo" di dover passare di qui, oggi: anche le parole hanno un'aura, io credo. Penso conservino la nostra essenza, in qualche modo...sono un'emanazione di noi.Chissà se le parole scritte conservano ancora la nostra voce,il suono del nostro pensiero...in questo caso io oggi, entrando qui da te, sono stata avvolta da qualcosa di caldo e luminoso. Te ne ringrazio, ne avevo assoluto bisogno.E può anche darsi che riesca a scriverci sopra...sul suono del pensiero e la pelle delle parole
Un abbraccio.

salvo ha detto...

Bello, meraviglioso questo scritto, capace di renderci più consapevoli. Grazie.
Un carissimo saluto

Sharatan ain al Rami ha detto...

Siete sempre i miei carissimi amici di erranza, e sono felice che il nostro cuore sia così accordato.

Per te Riyuren aggiungo solo un accenno al suono e al discorso che facevamo sulla maestosità della voce che ci accorda, perché la voce e il canto celebrano la bellezza della vita. Susi, sono felice di averti dato il mio calore e l'abbraccio di cui hai bisogno.

Sono contenta che tu Salvo mi condividi e mi comprendi veramente, e che mi sai capire con sensibilità. Si, sono fortunata ad avervi incontrati.

Mando un abbraccio a entrambi
Sharatan